giovedì 8 settembre 2016

(Non) arriva l'USTIF

Mercoledì 7 Settembre 2016, il 10456 entra nella stazione di Milano Lambrate alle 7:49, cioè esattamente l'ora a cui dovrebbe partire dalla stessa. Sono 5 minuti di ritardo rispetto all'orario a cui arriva normalmente (ma quando mai? Una volta al mese?), e la coincidenza delle 7:49 per Milano Centrale è persa.
Si potrebbe prendere il treno delle 7:54 da Bologna per Milano, ma è in ritardo di 5 minuti. Bisogna per forza prendere il 7:53, che arriva da Brescia, e che è una presa in giro: quel treno è partito da Treviglio alle 7:33, mentre il 10456 è partito dalla stessa stazione alle 7:23, con una differenza di 10 minuti che il servizio di Trenitalia/Trenord mi ha nuovamente fatto sprecare.
Il treno da Brescia delle 7:53, però, resta fermo nella stazione di Milano Lambrate fino alle 7:58, accumulando 5 minuti di ritardo. Perchè? Non si sa, come per tutto il resto. Intanto, ho perso 15 minuti di tempo.
Nella stazione arriva un 7:39, che è in ritardo di 20 minuti, e che riparte prima del mio treno. Il servizio di informazione sonoro della stazione si guarda bene dal comunicarlo, e quindi lascia che tutti i gonzi come me si ammassino sul 7:53, dal quale assistere alla partenza dell'altro treno. Sarebbe bello sapere quale società gestisce questo servizio informativo, nella galassia di sigle scaricabarile di Ferrovie dello Stato.
Vogliamo aggiungere danno (e beffa) al danno? C'è anche un treno per Milano Certosa, in ritardo di 10 minuti, che parte prima del 7:53. Magari Trenitalia/Trenord potrebbe anche far tornare il 7:53 direttamente a Treviglio, visto che c'è.

Alla stazione di Milano Centrale, il 2105 delle 17:25 parte con 5 minuti di ritardo.
Gli annunci sonori rendono noto che sulla linea Piacenza/Bologna i treni subiranno fino a 30 minuti di ritardo causa treno guasto sulla linea convenzionale. "Convenzionale" è il nuovo termine con cui i creativi della comunicazione di FS (o di una società controllata senza nome) insultano gli utenti poveri del servizio pubblico, al pari di "offerta commerciale" al posto di "(dis)servizio".

Giovedì 8 Settembre 2016, il 10456 delle 7:23 arriva alla stazione di Treviglio con 5 minuti di ritardo non annunciati. Ed entra nella stazione di Milano Lambrate alle 7:52, con un ritardo di 8 minuti.
La coincidenza per Milano Centrale delle 7:49 è persa.
Come ieri, si potrebbe prendere il treno delle 7:54 da Bologna per Milano, ma è in ritardo di 5 minuti. Bisogna per forza prendere il 7:53, che arriva da Brescia, e che è la presa in giro già citata. 10 minuti buttati via.
Trenitalia/Trenord però ogni giorno deride gli utenti con una cialtroneria diversa.
Questa volta, il 7:53 riesce a partire quasi in orario, ma rallenta e arranca fin quasi a fermarsi, finchè non viene pietosamente superato dal famoso 7:54 in ritardo.
E quindi si finisce anche oggi con 15 minuti buttati via, ma che Trenitalia/Trenord non ripagherà mai, perchè ha la libertà di controllarsi da sola, nel silenzio sconcertante dell'assessorato lombardo ai trasporti, che non si accorge di nulla e non fa nulla.

Alla stazione di Milano Centrale, il treno delle 17:10 per Bergamo parte con un ritardo di 10 minuti, ma le informazioni visive lo quantificano come ritardo di 5 minuti.
Il 2105 delle 17:25 parte alle 17:31, e i 6 minuti di ritardo sono necessari per far entrare in stazione un Freccia Bianca in ritardo.
L'aria condizionata è disponibile solo in due o tre carrozze, e ce n'è una quarta il cui impianto pompa all'interno aria calda. Con le temperature che raggiungono i 30 gradi centigradi da giorni, è l'ideale.
Il treno arriva a Treviglio con 8 minuti di ritardo, e a bordo qualcuno trova il tempo per trasmettere la pubblicità dei "treni speciali" (non convenzionali?) che sabato e domenica porteranno tutti i fan al concerto di qualche cantante.
Ma è legittimo che Trenord usi i treni "convenzionali" per pubblicizzare le proprie iniziative private a scopo di lucro?
Perchè Trenord, controllata al 100% da enti pubblici, è efficiente solo nel gestire un servizio privato mirato solo al proprio profitto, ed è invece inetta nel fornire il servizio pubblico che è lo scopo della sua esistenza?
Perchè non se lo chiedono Alessandro Sorte dell'assessorato alla mobilità lombarda, oppure Delrio del ministero dei trasporti?
Eppure, la giunta della Regione Lombardia è efficientissima a muoversi, quando vuole, per esempio per silurare direttori di ospedali che osano criticare le riforme sanitarie della giunta. Solo quando deve trattere con Trenitalia/Trenord, perde ogni capacità, e assume l'espressione intellettuale che è il tipico ornamento della faccia di Maroni quando gli chiedono come mai non si è mai accorto dei suoi bracci destri che si ingozzavano di tangenti nella sanità pubblica, oppure che la famiglia Bossi usava i fondi della Lega per rifare il naso a un figlio e far lauerare l'altro all'università di Crystal.

L'articolo di Repubblica contiene tanti dettagli che lasciano allibiti nella loro dimostrazione di quanto lo Stato sia inesistente nel garantire ai propri cittadini la qualità del servizio ferroviario che le loro tasse pagano. Ho detto qualità? Dovrei dire dignità/decenza minima. Ma tanto, a chi importa?
Fermi in deposito 25 convogli, via libera solo per 4. Corse cancellate dopo la circolare del ministero: ruote e carrelli usurati. Ritardi per il maltempo con Trenitalia. Allerta massima dopo lo scontro del 12 luglio sulla Bari Nord
Chissà se ciò vale anche per i  vagoni e motrici utilizzati da Trenitalia/Trenord, sui quali ogni giorno si verifica un guasto diverso? E chissà se l'USTIF se ne accorgerà mai?
In totale stanno circolando solo quattro mezzi rotabili. Tutti gli altri 25 mezzi, gli Atr 220, sono bloccati.
l'Ustif, l'ufficio ministeriale deputato alla sicurezza sui binari che ha inviato una circolare in azienda obbligandola a fermare tutti i convogli che montano ruote e carrelli usurati, problemi documentati durante un'ispezione del mese scorso.
Chissà se l'ispezione è stata decisa prima o dopo il disastro ferroviario pugliese?
Fse prova a reagire e organizza corse sostitutive attraverso i suoi bus, dichiarando che è saltato appena il 30 per cento delle corse. In realtà le tratte soppresse sono molte di più. Quei 25 Atr (20 in circolazione, altri 5 in manutenzione) rappresentano infatti il 70 per cento del parco rotabile delle Sud Est.
Il fatto che un'azienda di  trasporto ferroviario "privata" (stile Trenitalia, a giudicare dal comportamento) fornisca cifre totalmente inattendibili sul servizio pubblico fornito è un dato di fatto che si verifica a ogni occasione. A non saperlo ormai sono rimasti in pochi, tipo la giunta della regione Lombardia, l'assessore alla mobilità Alessandro Sorte. Persino Delrio lo sa, e infatti in tv gli scappa da ridere ogni volta che dice "cura del ferro" o comunque menziona le ferrovie.
lo stesso programma corse alternativo riprogrammato nelle ultime ore dall'azienda per ovviare al blocco dei treni non può essere rispettato perché mancano i convogli.
Da quanto tempo i pendolari lombardi denunciano lo sfacelo delle ferrovie del nord? E quanto ancora passerà prima che l'USTIF li senta?
Criticità già denunciate sia dalla ditta costruttrice (la polacca Pesa) che dagli intermediari italiani che hanno venduto i convogli alle Sud Est (gli stessi finiti nell'inchiesta della procura di Bari sui treni d'oro, venduti a prezzi enormi alle Fse) e che fino a poco tempo fa ne gestivano la manutenzione, ovvero la Filben.
E ancora una volta si ricade nella trasparenza, onestà e integrità delle forniture da parte di privati. Per non dire del fatto che ogni tre per due salgono i lamenti per la scarsità di commesse di Finmeccanica, ma i mezzi ferroviari del trasporto pubblico vengono commissionati all'estero, magari perchè nella gara d'appalto i polacchi chiedevano cifre più basse (e ora sappiamo perchè).
Dall'azienda però si ribatte che quella filettatura riscontrata su 25 treni Pesa rientra nei limiti dei parametri di sicurezza italiani.
E ci chiediamo quindi chi ha stabilito quei limiti, e perchè. Sarà stato applicato un criterio come quello utilizzato dalla Regione Lombardia per i limiti di tossicità delle acque: quando le analisi riportano un aumento dei livelli di inquinamento, la giunta di turno alza i limiti di tossicità per mantenere potabili dette acque a norma di legge (a breve quindi abrogheranno la legge di gravità).


Questi uffici rilasciano il nulla osta all'entrata in servizio, ai fini della sicurezza, dei seguenti sistemi di trasporto realizzati ex novo o in seguito a pesanti ammodernamenti, nell'ambito delle ferrovie in concessione e di altri trasporti.

Inoltre gli USTIF effettuano verifiche e prove funzionali periodiche alle infrastrutture e al materiale rotabile e possono revocare il nullaosta in seguito a verifiche e prove funzionali con esito negativo. Effettuano verifiche anche in seguito a incidenti riguardanti la sicurezza e la regolarità dei sistemi di trasporto sotto competenza dell'USTIF.

E quindi mi ripeto: capiterà mai che USTIF dia un'occhiata alla rete ferroviaria e ai treni lombardi? S'è svegliata in Puglia, per via della tragedia del mese scorso: ne serve una anche al nord, per portare all'attenzione di qualcuno più sveglio di un assessore (o di un ministro) che il servizio sta andando a rotoli?

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