venerdì 14 ottobre 2016

Il cortocircuito di Ferrovie Dello Stato quando piove

Martedì 11 Ottobre, i miei treni sono regolari. Da segnalare che alla stazione di Milano Lambrate, all'ingresso del sottopasso di via Merzario, il tabellone con gli orari riporta anche la data del giorno. E basta. Dov'è finita l'ora? Il riquadro relativo è spento. Altrimenti la gente si accorge che i treni non sono in orario? Ma quand'è che qualcuno farà manutenzione per la segnaletica visiva di questa stazione, che ogni giorno perde un pezzo? Immagino che si debba spegnere tutto ovunque, prima di far intervenire la manutenzione: è come quando si guastano treni e linee ferroviarie, dopotutto. Solo allo sfascio completo, con interruzione del servizio, si interviene (chi, poi? RFI? GrandiStazioni? Trenord? FerrovieNord? E se non sai rispondere, i dirigenti tipo Lonardoni ti spiegano con sufficienza che non sai niente, invece di scusarsi per lo schifo.)

Mercoledì 12 Ottobre, i miei treni sono regolari. Da segnalare, alla stazione di Treviglio dopo le ore 18:00, un Suburbano per Novara cancellato, chissà per quale motivo.

Giovedì 13 Ottobre, piove.
Ed essendo la pioggia un evento imprevisto, succedono cose impensabili.
A Treviglio, dopo le 7:00, il treno per Brescia è in ritardo di 20 minuti.
A Milano Lambrate, il 7:23 per Milano Centrale è in ritardo di 40 minuti.
Il 7:39 per Milano Centrale è in ritardo di 10 minuti.

Alle ore 13:20, un guasto a un treno tra Treviglio Ovest e Verdello interrompe la circolazione dei treni verso Bergamo.

E questo è solo un assaggio, perchè alle 16:30 arriva il piatto forte: dopo che è stata sontuosamente ristrutturata per ospitare negozi ovunque, e passatoie di lusso per i binari riservati ai FrecciaRossa e agli Italo, e porte a vetri per regolare gli ingressi (come se non bastasse spostarsi a Milano Lambrate e prendere un treno per Milano Centrale), si scopre ancora una volta che alla Stazione di Milano Centrale si lesina sulla manutenzione, oppure si fanno fare lavori senza considerare gli effetti della pioggia. Insomma, si va al risparmio dove serve, per fare soldi coi negozi (che poi vanno a finire dove?) o con i "privati" (che non si sa quanto paghino per l'uso delle strutture della stazione; e includo i quotandi-in-borsa FrecciaRossa tra i "privati" che prosperano sulle strutture manutenute dallo Stato e dai cittadini).


Sospeso il traffico in entrata e in uscita. Poi una lenta ripartenza, con attese anche di 80 minuti. Gli addetti ai viaggiatori: "Salite sul primo che parte, oggi è tana libera tutti"

Treni fermi in stazione, passeggeri bloccati, tratte regionali cancellate, lunghe file ai punti informazioni. A causa di un guasto elettrico, i treni nella stazione Centrale di Milano sono rimasti a lungo fermi. I tabelloni hanno segnato in media un ritardo di mezz'ora, con punte di 80 minuti

Il problema è stato comunicato ai viaggiatori in partenza attraverso gli annunci agli altoparlanti. "Il traffico in entrata e in uscita da Milano Centrale è sospeso", l'avviso invece è comparso sul sito delle Ferrovie Fsnews.

Intorno alle 18 la circolazione è lentamente ripartita. A quel punto gli addetti di Trenitalia, di fronte alle domande dei viaggiatori, hanno consigliato comunque di salire sul primo treno disponibile. "Signora, a causa di questo problema oggi è tana libera tutti".

"Dalle 17.30 - si legge nella comunicazione - la circolazione ferroviaria nel Nodo di Milano è rallentata per un guasto al sistema di alimentazione elettrica dei treni nella stazione di Milano Centrale". Sul posto sono arrivati i tecnici di Rfi ed è stata "riprogrammata l'offerta commerciale".

Hanno sempre il coraggio di parlare di "offerta commerciale", come se fossero un'azienza privata, come se Ferrovie dello Stato non fosse pubblica e non usasse il denaro pubblico per i treni "convenzionali". Ma, d'altra parte, abbiamo visto come il ministro dei trasporti Graziano Delrio e persino Renzi Matteo siano ossequenti e ossequiosi davanti alle volontà dell'amministratore di FS. Come fa sempre tutto questo governo quando ci sono aziende e privati che si vogliono arricchire a spese dell'erario pubblico e dei cittadini.

Nodo di Milano: traffico in progressiva ripresa – Aggiornamento ore 18.30

I treni hanno registrato ritardi fino a 60 minuti, cancellazioni e limitazioni nel percorso di viaggio.

Curisamente, gli 80 minuti di ritardo confermati da Repubblica diventano solo 60 per FS. Ma stiamo tranquilli: Renzi Matteo e la sua cricca sono allergici a ogni forma di trasparenza gestionale, e di certo non pretenderanno da FS ciò che loro per primi non applicano.

Venerdì 14 Ottobre piove ancora.
Alla stazione di Milano Lambrate, il 7:43 per Milano Centrale è cancellato, ma non si sa perchè.
Il 7:39 per Milano Centrale è in ritardo di 10 minuti.
Dalle 15:00 in poi, su tutta la linea verso Brescia/verona, ci sono ritardi per guasto a un treno precedente.
Il 10913 delle 15:46 da Sesto S. Giovanni per Brescia è cancellato.
Il 2101 delle 15:25 per Verona PN, alle ore 16:35, è in ritardo di 51 minuti. Col passare del tempo, il ritardo arriva a 61 minuti.
A bordo, i passeggeri sono accalcati e pigiati all'inverosimile: il treno è già di capienza insufficiente in condizioni normali; figuriamoci se deve ricevere anche il carico passeggeri di altri treni cancellati o in ritardo.
Il 2103 delle 16:25 per Verona PN, alle ore 16:47, risulta non partito sul sito di My-link. Il suburbano delle 17:59 parte dalla stazione di Milano Repubblica con 5 minuti di ritardo e arriva a Treviglio con 18 minuti di ritardo.

E questo alla faccia della maggiore attenzione al trasporto dei pendolari promessa dall'AD di FS Renato Mazzoncini. Oh, certo, ha detto che gli effetti si sentiranno a partire dall'anno prossimo. Nel 2017 ribadirà la stessa frase: "L'anno prossimo". Sempre che nel frattempo non abbia messo in borsa tutto il versante FrecciaRossa e non abbia dato le dimissioni per diventare AD dell'azienda privata che acquisterà quelle azioni, facendo soldi con l'alta velocità e lasciando gli oneri della manutenzione allo Stato.
Intanto, Renzi Matteo ha incassato gli effetti propagandistici di questa dichiarazione di Mazzoncini, in vista del referendum sulla deformazione della Costituzione Italia. Ma lasciate che passi il referendum, e che la prossima manovra finanziaria tagli ancor più i fondi per i servizi pubblici, e vedrete quanta attenzione riceverà il trasporto pendolari.

Ciliegina finare sulla torta: sul sito MyLink di Trenord, provate a cercare i treni Suburbani diretti a Treviglio dalla stazione di Milano Repubblica. Non ce ne sono. Però, se vi recate alla stazione in questione, i treni per Treviglio transitano. Quanto è costato questo sito, e quanto costa la manutenzione? Sarà il caso di farsi ridare i soldi, signori Maroni Roberto e Sorte Alessandro.
Presenti? Pare di no.
Assenti giustificati? Mica tanto.

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