lunedì 3 ottobre 2016

10 giorni di disservizio per potenziamento

Lunedì 3 Ottobre 2016, alla stazione di Treviglio il 7:33 da Brescia per Milano Centrale è in ritardo di 15 minuti.
Il 7:53 per Milano Greco Pirelli è in ritardo di 35 minuti. Anzi, no, è in ritardo di 40 minuti. Causa guasto al treno. Sembra che il catorcio che solitamente affligge il 2105 da Milano Centrale sia stato solo spostato. Oppure è tutto il parco treni che sta collassando? E secondo l'AD di FS, Mazzoncini, sono in arrivo decine di treni nuovi: dove saranno?
Il treno delle 8:13 da Brescia per Milano Centrale è in ritardo di 10 minuti.
Un annuncio sullo schermo all'ingresso del sottopasso rende noto che, fino al 10 ottobre, la tratta subirà rallentamenti "entro i 10 minuti" per "lavori di potenziamento" tra le stazioni di Treviglio e Melzo.
Peccato che ciò significhi nella direzione di Milano. Com'è che invece i rallentamenti hanno luogo nella direzione di Brescia? E il guasto come si giustifica?
La definizione di "lavori di potenziamento" è l'ennesima falsità che Ferrovie dello Stato e le sue società ci ammanniscono da anni: si tratta invece dell'ennesimo tentativo di ripare il guasto che da agosto (se non prima) affligge la linea Brescia/Milano. Quale sia questo guasto non ci è dato sapere: FS e le sue società conservano gelosamente certi segreti, e personaggi utili come il ministro dei trasporti e l'assessore regionale ai trasporti lombardo di certo non possono intervenire per rendere nota la verità ai cittadini, essendo troppo impegnati a lavorare per fare gli interessi dell'azienda FS.

Al ritorno, il 2105 delle 17:25 da Milano Centrale per Verona subisce l'abituale rallentamento tra le stazioni di Centrale e Lambrate, dove lascia passare un Freccia Rossa: un po' lontano dalla stazione di Melzo, per accettare la scusa dei "lavori di potenziamento".
A Lambrate, il treno si riempie all'inverosimile: gli studenti universitari al primo anno sono esterrefatti dal dover fare il viaggio in piedi e in condizioni da carro del bestiame. Benvenuti nel mondo delle Ferrovie dello Stato e di Trenitalia.

Nel frattempo, la cronaca de il Fatto Quotidiano ci ricorda perchè Renzi Matteo è così indignato dal grande rifiuto di Virginia Raggi alla lobby del cement alle Olimpiadi a Roma nel 2024, e perchè è invece così entusiasta del progetto del ponte sullo stretto di Messina.
A scalpitare per le ricche prebende, infatti, non solo le lobby dei palazzinari gli impreditori edili che vogliono riversare altro cemento sul suolo italiano e magari su zone che possono essere anche ad alto rischio sismico. No.
Ci sono anche e soprattutto loro: gli imprenditori della mafia moderna, che è stanca della violenza e si è riciclata nel mondo degli affari, a prescindere dalla latitudine. E, guarda un po', è anche nel mondo delle Ferrovie dello Stato.


Inchiesta della Dda. Tra le persone finite in manette anche un dirigente di una società controllata da Ferrovie Nord. Associazione formata da "imprenditori bergamaschi e calabresi", alcuni dei quali "contigui alla 'ndrangheta".

Al centro dell’operazione “Underground” della Guardia di Finanza c’è l’acquisizione di sub-appalti di opere pubbliche in Lombardia. Tra le commesse anche quella relativa alla linea ferroviaria che collega il terminal 1 al terminal 2 di Malpensa. La presunta associazione per delinquere sarebbe stata formata da “imprenditori bergamaschi e calabresi”, alcuni dei quali “aventi contiguità ad un contesto criminale di ‘ndrangheta“.

E’ quanto emerge dagli atti dell’indagine, che ha portato in carcere, tra gli altri, Davide Lonardoni, 45 anni di Varese, dirigente di NordIng, società del gruppo Ferrovie Nord Milano.
E sappiamo tutti che Renzi ha tanti favori da restituire ai suoi amici.
Per questo si duole tanto dei numerosi posti di lavoro persi con le Olimpiadi del 2024. O forse intendeva dei numerosi contratti per appalti pubblici che la futura Mafia Capitale desiderava con forza.
(Ma persi quando? Fra sette anni? Perchè non pensa ai posti di lavoro persi adesso, col precariato che infuria e i diritti dei lavoratori buttati nel cesso da lui stesso?)

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