martedì 14 febbraio 2017

Connessione al servizio web assente - propaganda elettorale presente

Martedì 14 febbraio 2017, i ritardi affliggono diverse linee, ma non la mia.
Alla stazione di Milano Porta Garibaldi, i treni 10763, 10806 e 10766 risultano rispettivamente non partito, in ritardo di 7 minuti e in ritardo di 7 minuti. Per i pendolari bergamaschi, afflitti cronicamente da ritardi superiori ai venti minuti e cancellazioni, questo sembra un traguardo positivo, quasi un lusso.
Alla stazione di Milano Centrale, il 2094 delle 9:00 da Brescia è in ritardo di 6 minuti. Come spesso accade, i treni da e per Torino hanno un ritardo di 10 minuti, ma non interessa a nessuno.
Di certo non interessa all'assessore Sorte Alessandro, assai solerte nel ribadire l'investimento di 3 milioni di Euro per la sicurezza, ma silenziosissimo sullo scandalo dei treni perennemente guasti a causa dell'esaurimento delle scorte dei pezzi di ricambio da parte di FNM.
Curiosamente, nessuno sembra volersi soffermare a riflettere sulle singolari incongruità della notizia della sedicenne aggredita su una corsa pomeridiana treno regionale: l'unico aspetto importante è quello di battere cassa a Regioni e Stato per spremere altri soldi da riversare nel settore privato della sicurezza, gestito finora in maniera abbastanza opaca, come sottolineato dalle interrogazioni dell'opposizione regionale.

Alla stazione di Milano Lambrate, alle 7:46, lo schermo all'ingresso del sottopasso nord diventa buio, per poi mostrare una scritta di "connessione al servizio web assente".
La cosa non può che far ripensare al guasto alla stazione di Treviglio avvenuto la sera prima, e riportato da l'Eco di Bergamo. Il quadro è sempre lo stesso: le strutture e i treni si guastano con frequenza elevata, ma le aziende Trenord e FNM non sembrano interessate nè a prevenire questi guasti continui, nè ad affrontarli; il personale ferroviario si dimostra ogni volta impreparato, incapace di gestire la situazione, disorganizzato, incapace di informarsi in merito, e incapace di informare i passeggeri, che restano abbandonati a loro stessi. Cosa ancora più grave, i dirigenti dell'azienda non si interessano alla questione, e non mettono in campo nessuna misura per garantire un minimo di informazione in queste situazioni di mancata erogazione (sospensione) del servizio.
Sarebbe utile che la giunta della regione Lombardia smettesse di fingere di non notare questa situazione di inefficienza, sciattezza e menefreghismo. Ma non accade: per volontà o per incapacità?


ennesimo guasto, ennesima soppressione. A catena,ovunque e su tutta la linea Verona/Brescia-Milano e Bergamo-Milano.

Il bollettino di guerra inizia con il treno 2090 Brescia-Milano Centrale cancellato e prosegue con ritardi a catena fino al pomeriggio di lunedì 13 febbraio, fino al guasto nella stazione di Treviglio che ha causato l’interruzione di tutta la linea, anche quella di Bergamo, dalle 17.30 in poi.
Come sempre abbiamo segnalato la situazione sui social e con rabbia anche al personale di ferrovie la mancanza di informazione e tempestività.
passeggeri in attesa del treno delle 18.15 da Greco Pirelli a Brescia sono rimasti senza informazioni per oltre mezz’ora.
All’arrivo del treno e saliti sulle carrozze siamo stati avvisati che sarebbe partito con alcuni minuti di ritardo non quantificato.
Ad alcuni pendolari infuriati[, i ferrovieri] hanno risposto che non avevano alcun tipo di informazione.
«Pago un abbonamento ogni mese e oggi sono arrivata con un’ora di ritardo in ufficio e stasera non so neppure a che ora arriverò a casa.
Non è accettabile sentirsi rispondere che non si hanno informazioni, se rispondessi così a un cliente, disservizio a parte, verrei licenziata».

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