venerdì 17 febbraio 2017

Lo scherzone dei treni in orario ma solo sugli schermi informativi


Nella mattinata di mercoledì 15 febbraio 2017, alla stazione di Treviglio i treni sono tutti in orario.
Il treno 10456 delle 7:23 arriva a Milano Lambrate alle 7:45, che non è l'ora esatta, ma è accettabile per la "coincidenza" 2160 delle 7:49 per Milano Centrale.
Anche alla stazione di Milano Lambrate i treni sono tutti in orario.
O meglio: gli schermi non riportano ritardi, eccetto il solito 10803 della linea per Bergamo, con 5 minuti di ritardo.
A un secondo esame, ci si accorge infatti che il treno 2272 da Parma per Milano Centrale delle 7:39 non ha ritardo (quindi è in orario), nonostante siano le 7:46.
E il citato treno 2160, che dovrebbe arrivare alle 7:49, non viene annunciato. E alle 7:54 non è ancora stato annunciato, eppure non risulta in ritardo. Il 2272 delle 7:39 arriva infine alle 7:54, il che vuol dire 15 minuti di ritardo. Però nella stazione di Milano Lambrate non sono stati comunicati.
Per sapere qualcosa, bisogna arrivare alla stazione di Milano Centrale, oppure consultare internet: per qualche enigmatico motivo, le società del Gruppo Ferrovie dello Stato non sono interessate a fornire informazioni all'interno delle stazioni; FNM e Trenord preferiscono scrivere le informazioni importanti su Twitter, di fatto tagliando fuori la fetta di passeggeri che non ha accesso a internet mentre è in viaggio.
Ci manca solo che ci chiamino retrogradi, o ci deridano.
Da un certo punto di vista, questa fuorviante omissione di informazioni somiglia ai titoli di Repubblica, che citano frasi fuori contesto di Luigi Di Maio per farlo implicitamente passare per bugiardo, e scatenare una viscerale reazione di sdegno dei lettori verso di lui, come si dice facciano le "fake news" e "post truth" (una volta si diceva "menzogne") su internet, anche se a quanto pare neppure i quotidiani cartacei ne sono esenti.
E poi devi leggere Il fatto quotidiano per scoprire che quella frase di Di Maio è stata estratta da una conversazione più lunga in cui aveva il significato opposto.
L'unica cosa che non si capisce è se il disservizio informativo di FS/Trenord/RFI sia in malafede, come sembrano essere i titoli in questione di Repubblica, o se si tratti di normale incompetenza.
In ogni caso: complimenti, come sempre, alle istituzioni lombarde e nazionali che se ne fregano altamente di questo servizio sciatto, latitante e classista (quello ferroviario, non i quotidiani).
Il 2160 finisce per arrivare con 14 minuti di ritardo, vanificando l'evento del mio viaggio senza ritardi da Treviglio a Milano Lambrate, perchè Trenord e FNM non si smentiscono mai: un disservizio te lo devono sempre rifilare, da qualche parte.
Da notare anche come, a Milano Lambrate, il treno 2090 da Brescia delle 7:53 arrivi in stazione dopo l'arrivo del treno da Bologna delle 7:54, come se qualcuno di coloro che hanno programmato gli orari ferroviari fosse all'oscuro della realtà delle cose. Una definizione che si adatta perfettamente all'immagine delle istituzioni lombarde come l'assessorato alla mobilità, o dello stesso ministero dei trasporti.

In seguito, alla stazione di Treviglio, compaiono comunque ritardi a posteriori: il 2059 Verona-Milano C.le ha 9 minuti di ritardo, il 24762 da Bergamo ha 6 minuti di ritardo, il 2059 da Milano Centrale ha 9 minuti di ritardo, il 10464 da Cremona ha 8 minuti di ritardo.

Furbescamente, il sito my-link.it non fornisce la causa del ritardo, per cui non possiamo sapere se si tratta di un altro guasto al treno, di un altro guasto agli impianti di una stazione, di un altro guasto ai passaggi a livelli, oppure se il treno è stato molestato.


Nella mattinata di giovedì 16 febbraio 2017, alla stazione di Treviglio i treni sono tutti in orario.
Nel tempo necessario per raggiungere il marciapiedi del binario 7, le cose cambiano.
Infatti: alle 7:22 viene reso noto che i treni da e per Cremona potranno subire ritardi fino a 30 minuti a causa di un guasto al passaggio a livello tra le stazioni di Casaletto e Caravaggio.
Ma è noto che Treviglio è attraversata da più linee ferroviarie: per questo i "bonus" sui ritardi vengono elargiti col contagocce.
Infatti: dopo 30 secondi viene reso noto che i treni da e per Brescia potranno subire ritardi fino a 10 minuti a causa di un guasto temporaneo alle strutture tra Rovato e Ospitaletto.
Il treno 10456 riesce comunque ad arrivare in orario. Nel viaggio verso Milano Lambrate, però, accumula 9 minuti di ritardo, facendo saltare la "coincidenza" col treno 2160 per Milano Centrale.
Perchè il treno ritarda? Perchè viaggia con grande lentezza, e si ferma più volte per lasciar transitare treni provenienti dalla direzione opposta, tipo i FrecciaRossa.
Anche oggi, le società del Gruppo Ferrovie dello Stato non si smentiscono: danni cronici alle infrastrutture, come se non venisse eseguita la manutenzione preventiva, e trattamento di favore per i treni privatizzandi di Frecciarossa, a discapito dei treni regionali per i lavoratori pendolari.
E, ovviamente , ritardi a raffica, tra cui spiccano il 2257 per Tirano in ritardo di 26 minuti, il treno per Arezzo in ritardo di 14 minuti e i treni per Albairate Vermezzo e per Saronno entrambi in ritardo di 13 minuti.

Venerdì 17 febbraio 2017, il treno 2077 Milano C.le-Verona PN delle 17:25 parte con 12 minuti di ritardo.
Perchè? Non si sa.
Durante tutta l'attesa, non viene diffuso alcun annuncio sonoro in merito, nè a bordo del treno nè all'interno della stazione.
Lo stesso vale per le informazioni visive: nè gli schermi nè i tabelloni del marciapiedi mostrano alcun ritardo per il treno 2077.
Perché?
Chi mai potrebbe farsi spiegare da RFI, FNM o, Trenord, o Trenitalia, perchè nè il personale della stazione nè quello di bordo si preoccupano di informare i passeggeri?
Forse potrebbe farlo la giunta della Regione Lombardia? Oppure il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti? Sorte Alessandro? Delrio Graziano?
Qualcuno che non sia compiacentemente immerso nella retorica propagandistica in stile Renzi con cui Trenitalia e soci vantano traguardi a parole ogni due giorni, tra un disservizio e un mancato servizio e un servizio interrotto?
Il treno si ferma dopo essere uscito dalla stazione di Milano Centrale, accumulando altro ritardo. Però ci dimostra che gli altoparlanti interni funzionano, diffondendo a volume assordante l'entità del disservizio: 16 minuti di ritardo. Quindi il personale di bordo sa come usare gli altoparlanti, e l'impianto non è guasto.
Il treno è anche saturo: essendo l'inizio del fine settimana, ci sono più passeggeri e più bagagli. Lo sanno tutti, tranne Trenord, FNM, Trenitalia e i funzionari pubblici di Regione e Stato, evidentemente.

In conclusione, per la rassegna stampa, Coldiretti fa il punto del risultato di anni di politiche dementi di consumo del suolo pubblico Lombardo a favore di palazzinari, costruttori e speculatori, e tutto con il compiacente aiuto delle giunte di Formigoni e Maroni, che non esitano a finanziare queste opere quando sono in perdita, come la BreBeMi, triplicando il danno (e la beffa) ai cittadini.


Coldiretti all’attacco: «Sarà un’altra ferita: abbiamo già sacrificato 35mila ettari nella Bergamasca».

In un territorio meno ricco e più fragile per il consumo di suolo si avvertono con maggiore violenza gli effetti dei cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua che il terreno non riesce ad assorbire. Inoltre, con la diminuzione della campagna viene meno anche la capacità di sequestrare anidride carbonica e di rimuovere il Pm10, pertanto pulire l’aria diventa più complicato.

Nessun commento:

Posta un commento