lunedì 6 febbraio 2017

Dopo 10 anni a truffare i pendolari, Trenitalia vuole essere rimborsata dalle Regioni

Nella mattinata di lunedì 6 febbraio 2017, i treni della mia fascia oraria sono in orario. Non sono invece altrettanto fortunati i passeggeri del treno 2092 che parte da Verona Porta Nuova alle 6:55 e arriva a Milano Centrale alle 8:45, in quanto questo treno accumula un ritardo di 16 minuti. Ma questo treno, ci chiediamo, è forse il "frecciarossa dei pendolari", come lo ha definito l'assessore ai trasporti lombardo Sorte Alessandro? Speriamo di no, anche se in ogni caso è una vergogna che questa linea continui ad accumulare ritardi senza spiegazioni.
Nella serata, il treno 2090 Milano C.le-Verona delle 17:25 parte in ritardo, indugia all'esterno della stazione di Milano Centrale e riesce ad arrivare a Treviglio con 5 minuti di ritardo non giustificati.
A Treviglio, il suburbano S6 per Novara delle 17:55 è cancellato. E basta.

Chissà come definirebbe i treni della tratta Bergamo-Milano, il suddetto assessore, così presenzialista solo quando si tratta di spacciare per un grande risultato ciò che invece è la fornitura del servizio minimo necessario per i pendolari lombardi?
In particolare, ci piacerebbe sentire il suo parere sui treni Milano-Bergamo delle 6:05 e Bergamo-Milano delle 7:35, oggi entrambi cancellati a causa di guasto al treno.


Due treni solitamente utilizzati dai pendolari nella mattina di lunedì sono rimasti fermi.
Si tratta del Milano-Bergamo delle 6.05 e, di conseguenza, il Bergamo-Milano delle 7.35.

Comitato PendolariBG @ValeCPBg
Buon inizio di lunedì con 2 cancellazioni per guasto al treno su @TRENORD_miBGt.
La manutenzione preventiva non si fa? @webecodibergamo
06:50 - 6 Feb 2017

Come denunciato dai ferrovieri lombardi durante lo sciopero di gennaio 2017, FNM e Trenord hanno esaurito le scorte di magazzino dei pezzi di ricambio per la manutenzione dei treni. E quindi i treni continuano a non partire, o a guastarsi durante il tragitto. Non c'è Sorte, in questi casi, a paragonare lo sfacelo ferroviario lombardo al latrocinio classista che i Frecciarossa di Trenitalia rappresentano?

E parlando dell'onestà, della deontologia, della responsabilità e del senso civico e dello stato con cui la dirigenza di Trenitalia gestisce un'azienda che appartiene alle Ferrovie Dello Stato, che appartengono al Ministero delle Finanze, che è parte dello Stato, e quindi appartiene ai cittadini che finanziano tutti questi enti con le proprie tasse, ecco cosa succede ormai da dieci anni:


Da dieci anni un errore di calcolo penalizza i viaggiatori.

Le associazioni dei pendolari avevano da tempo detto basta al fatto che, aumento dopo aumento (l'ultimo, recentissimo, a gennaio), le tariffe "sovraregionali" (per tratte, cioè, che coinvolgono territori diversi, con autonomi prezzi dei titoli di viaggio) continuassero a basarsi su un algoritmo errato

La palla passa alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome: saranno gli enti locali (che per legge fissano formulazione e applicazione delle tariffe) a doversi caricare degli esborsi necessari a mantenere gli impegni sottoscritti nei Contratti di servizio stipulati con Trenitalia, che non intende veder scalfiti gli importi concordati e garantiti a livello pluriennale.

"L'azienda condivide il disagio e le recriminazioni dei comitati pendolari che lamentavano il fatto che con l'algoritmo applicato gli abbonamenti sovraregionali arrivano a costare fino al 33% in più di quanto dovrebbero essere tariffati ".

Trenitalia si è subito mossa: "Abbiamo già posto la questione all'attenzione della Commissione Trasporti della Conferenza delle Regioni - conferma una fonte ufficiale della società - Ci si attende che si riunisca a breve e affronti definitivamente il caso con l'obiettivo di individuare una nuova formulazione del calcolo, che venga incontro alle istanze portate avanti da Assoutenti ma nel contempo preservi l'equilibrio economico dei Contratti di servizio".

Insomma: i viaggiatori hanno tutte le ragioni per pagare di meno ma la riduzione dell'introito da tariffazione che Trenitalia subirebbe dovrà essere coperto dall'altro soggetto in ballo. La Conferenza delle Regioni [...]

[...] ingiustamente pagato dagli abbonati (che sono oltre 70mila) dal 2007 a oggi, da quando cioè, nel calcolare l'importo delle tariffe "sovraregionali", è stato applicato (non dolosamente ma per puro errore da parte di un funzionario) un algoritmo che non ha mai considerato con esattezza la progressione dell'abbattimento tariffario inversamente proporzionale ai chilometri percorsi.
Non solo Trenitalia ha imbrogliato i passeggeri per dieci anni, non solo la cosa veniva denunciata dalle associazioni dei pendolari senza che nessuno (Trenitalia, il Ministero dei Trasporti) ascoltasse, non solo non si capisce dove siano finiti questi soldi (i profitti di Trenitalia non vanno allo Stato? E dove vanno?).
No. Non basta.
Ora Trenitalia si dichiara disposta ad abbassare le tariffe solo se le Regioni rimborseranno la differenza.
Stiamo parlando di quella Trenitalia che lascia morire il trasporto pendolare per imporre come "unica scelta" i costosissimi Frecciarossa?

Dov'è il Ministero dei Trasporti? Dov'è il ministro Delrio Graziano? E' forse troppo impegnato a contestare la condanna per la strage di Viareggio infiltta a Moretti, e il riconoscimento di tutta la dirigenza di FS come colpevole per quel crimine? E' forse troppo concentrato a difendere i manager e l'elite e i ricchi, per ricordarsi di dover fare gli interessi di tutta la cittadinanza?

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