martedì 14 marzo 2017

Lunedì 13 marzo 2017, gli effetti delle promesse fatte dalla dirigenza e dagli amministratori collegati alle società del Gruppo Ferriovie dello Stato si fanno nuovamente sentire.
Poco contano i nomi. Può trattarsi dell'AD di FS Mazzoncini Renato o del ministro dei trasporti Delrio Graziano, che ancora a novembre 2016 promettevano più attenzione al trasporto regionale (perchè al loro socio Renzi Matteo serviva raccogliere consenso elettorale in vista del referendum sulla riforma della Costituzione Italiana a loro uso e consumo). Può trattarsi dell'assessore lombardo Sorte Alessandro, dell'AD di Trenord/FNM (?) Farisè Cinzia, che da mesi promettono nuovi treni, ma mandano i vecchi Vivalto o gli inadeguati Coradia, e promettono nuove corse, ma al massimo ripristinano quelle che Trenitalia aveva soppresso anni fa.
Può trattarsi del presidente di FNM Gibelli Andrea, che indiceva sondaggi per dimostrare che FNM deve investire nel riempire le stazioni ferroviarie di negozi, ed era ignaro che nel frattempo i magazzini dei pezzi di ricambio di FNM si stavano svuotando, condannando i treni regionali ai guasti cronici che si verificano a ripetizione da mesi.

Treno Brescia 10914 ritardo 14 minuti
Sta di fatto che, nella mattinata, a partite dalle 7:20, le stazioni ferroviarie da Treviglio a Milano Centrale sperimentano ritardi fino a 30 minuti per i treni diretti ad Arona, Varese o Domodossola, a causa di un treno guasto tra le stazioni di Rho e Vanzago.
La situazione peggiora, perchè alle 8:00 l'annuncio del disservizio è rettificato in ritardi fino a 60 minuti.
Riepiloghiamo la gravità della situazione: un'intera ora di ritardo, nel bel mezzo della fascia di punta mattutina cruciale per i lavoratori, a causa di un ennesimo treno che si è guastato per l'ennesimo episodio di materiale rotabile obsoleto, e/o manutenzione preventiva mancata.
Ma nessuno si preoccupa della causa di questo evento, che è tutt'altro che isolato. FNM e Trenord, per non doverne pagare le conseguenze, tacciono. Altrettanto omertosamente ma inspiegabilmente tacciono le istituzioni, come la giunta della regione Lombardia, che dovrebbero intervenire per garantire i diritti dei cittadini ed esigere da queste aziende una spiegazione (dato che campano con i soldi dei cittadini, pur atteggiandosi ad aziende private quando si tratta di spartire i profitti).

Nel pomeriggio, la linea ferroviaria Verona-Brescia-Milano continua a dimostrare come il servizio ferroviario sia migliorato. O, almeno, così ha raccontato l'assessore Sorte Alessandro un paio di giorni fa (e l'ha riportato l'Eco di Bergamo).
Ma la finzione narrativa di Sorte non trova molto riscontro nella realtà.

Il treno 10914 Brescia-Milano delle 12:48 ha un ritardo di 14 minuti.
Il treno 2077 Milano Centrale-Verona delle 17:25 parte con 5 minuti di ritardo, e le sue carrozze a un piano sono già sature alla partenza.
Arriva a Treviglio alle 18:05, dove lo schermo degli orari rende noto che il "servizio migliorato" di Sorte Alessandro impazza in entrambe le direzioni.
C'è un treno per Milano Centrale che viaggia con 10 minuti di ritardo, un treno per Cremona che viaggia con 10 minuti di ritardo, un treno per Brescia che viaggia con 5 minuti di ritardo, un treno per Milano Greco Pirelli che viaggia con 5 minuti di ritardo.
E quesso è esempio ordinario a cadenza quasi quotidiana del "miglioramento".

Vale la pena di sottolineare anche l'ennesima dimostrazione di competenza e capacità del ministero dei trasporti, Delrio Graziano, che il settimanale l'Espresso continua a dipingere come un eccellente politico.
L'ambito è quello automobilistico, questa volta, ma il genere di menzogna spudorata è lo stesso in cui Delrio si è già esibito, per esempio, parlando dell'Alta Velocità Brescia-Milano, che secondo lui aiuterà il trasporto regionale (e lo disse a Treviglio, nel mezzo di due settimane flagellate da guasti a treni e impianti, ritardi, cancellazioni, treni saturi, caos delle comunicazioni ferroviarie, eccetera).


Delrio, dopo le polemiche sui "test a domicilio" per i veicoli Fca, aveva spiegato: "Sono stati fatti dai nostri tecnici". Ma nella versione definitiva del documento, pubblicata dal dicastero, si legge il contrario.

la scelta di seguire procedure di test diverse per i veicoli Fca ha innescato polemiche su cui è intervenuto lo stesso ministro dei Trasporti Graziano Delrio, che appena un mese fa negava qualsiasi privilegio a Fiat:
“E’ previsto dalla legge che una parte di questi test possano essere fatti con i tecnici del ministero in laboratori certificati per cui anche in quello della Fiat, che è uno dei più avanzati: non è che li abbia fatti la Fiat su se stessa. Li ha fatti il ministero”.
Bene, la Fiat i test non li ha fatti su se stessa, parola di ministro.
Solo che poi sul report finale del ministero, quello pubblicato pochi giorni fa per mettere fine a ogni polemica, si legge nero su bianco di veicoli “analizzati da Fca”.
Martedì 14 marzo, il treno 10456 arriva alla stazione di Milano Lambrate alle 7:43 (in anticipo!), dimostrando ancora una volta che la sua lentezza abituale è solo conseguenza del disinteresse delle società del Gruppo Ferrovie dello Stato a far funzionare il servizio ferroviario "convenzionale" al suo pieno potenziale.
Purtroppo, la stazione di Milano Lambrate non è oggetto nè di manutenzione nè di controllo da parte del personale che deve gestirla (e non si sa quale sia l'azienda che ce l'ha in gestione: RFI? FNM?).
Infatti, lo schermo all'ingresso del binario 8 è guasto (come la settimana scorsa), e i passeggeri del 10456 non sanno se su questo binario sta arrivando o meno il treno per Milano Centrale delle 7:43.
Qualcuno sale a veder sul marciapiedi: dopotutto, l'orario è quello giusto.
Ma, sul marciapiedi, il tabellone che indica un eventuale treno in arrivo è spento.
E non ci sono annunci sonori in merito. Pur essendo le 7:43, viene invece annunciato come "in arrivo al binario 12" il treno 2160 delle 7:49 per Milano Centrale.
I passeggeri si spostano sul marciapiedi del binario 12: lì, vedono il treno delle 7:43 arrivare al binario 8 (a tabellone spento) e ripartire senza di loro.
A cosa serve arrivare in anticipo nella stazione di Lambrate, se poi non si sa dove prendere la coincidenza per Milano Centrale?
Per dirla con l'assessore Sorte, anche questo è un esempio di come il servizio ferroviario stia migliorando, in quanto le strutture fatiscenti delle stazioni sono una prova dei favolosi investimenti effettuati dalle aziende del Gruppo Ferrovie dello Stato.

10914 Bergamo ritardo 21 minuti #LombardiaConcreta
Sulla linee di Bergamo, i treni continuano a guastarsi come sempre da mesi, nell'indifferenza di FNM (che non ha i ricambi, o non è proprio interessata a manutenere il parco ferroviario?) e davanti al silenzio sconcertante dell'assessore Sorte Alessandro, che continua a vantare nuovi treni (in futuro) e investimenti (in altre cose) e miglioramenti (che vede solo lui, quando legge le statistiche "personalizzate" che Trenord gli fornisce sul proprio operato, e che lui non si sogna nemmeno di mettere in discussione).


Guasto al treno partito da Bergamo alle 8.23, martedì 14 marzo, e diretto a Milano via Carnate. All’altezza di Ponte San Pietro una delle carrozze è stata invasa dal fumo probabilmente proveniente dal sistema frenante.

Dopo aver lanciato l’allarme, il treno è stato fermato e i passeggeri sono stati fatti scendere e sono poi risaliti su un’altra carrozza.

Il guasto, che ha comportato un ritardo, è segnalato anche sul sito ufficiale di Trenord: “MILANO PORTA GARIBALDI 09:29) oggi è partito dalla stazione di PONTE S.PIETRO e viaggia con 21 minuti di ritardo a causa di un guasto al treno”.
Per completare la giornata, il treno 2077 Milano Centrale-Verona delle 17:25 ha le carrozze a un piano già sature alla partenza. E arriva a Treviglio con 5 minuti di ritardo non giustificati. Certo, rispetto a quando si guastava per  un'ora o più, è un miglioramento.

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