domenica 5 marzo 2017

A marzo ritornano tutti i disservizi ferroviari che ci accompagnavano fino a due settimane fa

Quanto poteva durare la ritrovata (e relativa) efficienza del servizio ferroviario lombardo vista la settimana scorsa?
Per quanto fosse relativa, dato che i ritardi e le varie inefficienze si sono comunque manifestati in misura indegna di un paese che pretende di essere tecnologicamente e industrialmente avanzato, era difficile credere che avrebbe retto a lungo, dato che ormai siamo abituati a vedere come Trenitalia, Trenord, FNM, RFI e le altre società del Gruppo Ferrovie dello Stato sappiano apportare solo rimedi provvisori e "cosmetici" allo scassato sistema ferroviario convenzionale lombardo.
E infatti, in questa nuova settimana ricompaiono i classici disservizi che l'assessorato ai trasporti della giunta della regione Lombardia e i telegiornali regionali del TG3 non commentano mai: guasti ai treni, guasti agli impianti di circolazione, ritardi, treni saturi, informazioni mancanti, disorganizzazione aziendale, personale ferroviario abbandonato a se stesso.

Nella mattinata di lunedì 27 febbraio 2017: è inutile arrivare in orario alla stazione di Milano Lambrate, se la "coincidenza" per Milano Centrale, il 2160 da Arquata Scrivia delle 7:49 è in ritardo di 5 minuti.
Grottescamente, si può prendere il 2272 da Parma delle 7:39, a sua volta in ritardo di 10 minuti. Due ritardi fanno una puntualità?
Alle 17:10, alla stazione di Milano Centrale, c'è il familiare treno per Ventimiglia che partirà in ritardo di 10 minuti. L'unica tratta con treni in partenza da Milano Centrale che hanno ritardi più frequenti, è la tratta per Torino, dove a ogni ora del giorno si trovano corse con ritardi dai 10 minuti in su sia per i treni in partenza che quelli in arrivo. Chissà se la regione Piemonte se ne interessa?
Il treno 2077 delle 17:25 per Verona Porta Nuova è saturo, tanto per cambiare. Questo nonostante lo schermo all'inizio del marciapiedi sia privo di qualunque informazione sulla destinazione di questo treno: che sfortuna per Trenord, i passeggeri lo hanno individuato comunque.
Anche percorrendo tutto il marciapiedi, fino a raggiungere le carrozze di testa, i posti a sedere sono tutti occupati.
I passeggeri si allineano nei corridoi, o sostano nei mezzanini, siano essi quelli di accesso al treno oppure quelli di collegamento tra le carrozze.
Il controllore "scopre" alcuni passeggeri in un mezzanino di collegamento, e li invita a spostarsi nei corridoi, perchè il mezzanino in questione può essere pericoloso per la loro sicurezza.
Una situazione che sfiora il demenziale: il personale ferroviario ha l'ordine di non far sostare i passeggeri in zone pericolose del treno, ma l'azienda Trenord (Trenitalia?) che ha impartito questo ordine è la stessa che si dimostra clamorosamente incapace di fornire treni con capienza adeguata (o treni con maggiore frequenza) per evitare che i passeggeri si debbano ammassare in ogni angolo disponibile, pur di arrivare a casa a un orario dignitoso dopo una giornata di lavoro.
Quando arriva alla stazione di Milano Lambrate, il 2077 ha 5 minuti di ritardo, trascorsi in sosta nel limbo tra Centrale e Lambrate, per far transitare altri treni.
Un treno suburbano S9 per Saronno ha 10 minuti di ritardo. Come può un treno lento come un suburbano subire intoppi che lo rallentano ulteriormente? E' un mistero che Trenord si guarda ben dal chiarire.

Nella mattina di martedì 28 febbraio, alla stazione di Treviglio, il 2090 delle 7:33 da Brescia per Milano Centrale ha 5 minuti di ritardo.
Meglio prendere il 10456 delle 7:23 per Milano Certosa, e cambiare a Milano Lambrate.
Il 10456 da tempo sfoggia carrozze a due piani del tipo "Vivalto". Quella dove siedo io ha le porte automatiche di collegamento con l'altra carrozza guaste: per tutto il viaggio, le due coppie di porte continuano a chiudersi e riaprirsi.
Passa il controllore per controllare i biglietti. Si accorge del problema delle porte? Non lo so. So che le ignora bellamente.
Nella serata, alla stazione di Milano Centrale, il treno per Tirano delle 18:20 parte con un ritardo di 10 minuti, causa guasto al treno. Anzi, si rettifica: con un ritardo di 20 minuti. Non vorrei essere su quel treno, dato che la gestione tipica della stazione Centrale per i ritardi di questo tipo è ben nota; con incrementi di 10 minuti alla volta, si arriva facilmente a restare seduti come idioti su un treno immobile per quaranta minuti, senza ricever nessuna informazione.
Il treno da Verona delle 18:35 è in ritardo di 5 minuti.
Il treno 2079 per Verona delle 18:25 è in ritardo di 5 minuti, ed è saturo di passeggeri, pur essendo a "soli" 40 minuti dalla corsa aggiuntiva per Brescia che Trenord ha fornito di recente, e che l'assessore Sorte Alessandro ha annunciato come se l'avesse pagata coi suoi soldi. Forse i pendolari usciti stanchi dal lavoro non hanno voglia di trascorrere quaranta minuti in stazione a fare acquisti, come si augura la lungimirante e professionale dirigenza del Gruppo Ferrovie dello Stato.

10803 Bergamo 20 minuti ritardo
Nella mattinata di mercoledì 1° marzo, il 10803 da Milano Porta Garibaldi per Bergamo ha 10 minuti di ritardo.
A causa di un guasto agli impianti di circolazione tra le stazioni di Milano Lambrate e Milano Greco Pirelli, i treni subiranno ritardi fino a 10 minuti.
Sul mio treno 10456, in viaggio verso Milano Lambrate, il controllore non sa nulla di questi ritardi, perchè non ha ricevuto informazioni dall'ufficio movimento (o come si dice).
Lo viene invece a sapere da un passeggero, che ha ricevuto una telefonata da qualcuno che ha sentito l'annuncio a Milano Lambrate.
Questo è solo un altro meraviglioso esempio dell'efficienza e della competenza con cui Trenord, Trenitalia, FNM e RFI gestiscono la mobilità ferroviaria e si preoccupano di coordinare il personale delle aziende.
Verona 2071 34 minuti ritardo
Nella giornata, alla stazione di Milano Centrale, il 10194 da Brescia arriva con 30 minuti di ritardo.
Il 2071 per Verona parte con 10 minuti di ritardo.
Nella serata, il treno 2074 da Verona delle 17:35 arriva a Milano Centrale con un ritardo di 5 minuti.
Il successivo 2076 arriva con un ritardo di 10 minuti.

Verona 2074 12 minuti ritardo
Nella mattinata di giovedì 2 marzo, alla stazione di Milano Lambrate, un annuncio informa che un guasto agli impianti di circolazione della stazione di Codogno causerà ritardi fino a 15 minuti per i treni provenienti da Piacenza e Bologna.
L'annuncio precisa che il ritardo si verificherà sulla linea convenzionale: per i FrecciaRossa, c'è evidentemente una corsia preferenziale, tanto per ricordare ancora una volta ai cittadini che la società a controllo pubblico Trenitalia ha costruito le strutture e i treni dell'alta velocità con i soldi degli stessi cittadini, trae profitto dagli stessi, e li usa per concedere privilegi e vantaggi a una fetta molto limitata e più abbiente della popolazione, in un atto di classismo in totale disprezzo del concetto di servizio pubblico.
Veona 2017 2076 12 minuti ritardo
Sempre sulla linea convenzionale viaggia il treno 10803 Milano Porta Garibaldi-Bergamo, oggi in ritardo di 20 minuti.
Per tutta la giornata, la linea convenzionale Milano-Verona è funestata da ritardi: il 2071 delle 14:25 parte con 33 minuti di ritardo e arriva con 34 minuti di ritardo.
Il 2074 parte con 4 minuti di ritardo, si ferma alla stazione di Pioltello, dove resta fermo per 5 minuti senza che vengano diffuse informazioni in merito, e arriva con 12 minuti di ritardo.
Il 2076 parte con 16 minuti di ritardo e ne recupera 4, arrivando con 12 minuti di ritardo.
Brescia 10914 non esiiste #LombardiaConcreta
Da notare la gestione del treno 19014 Brescia-Milano Centrale: nella pratica, arriva con 30 minuti di ritardo. Secondo il sito Mylink.it, il treno non esiste. Avrò digitato un codice errato? O forse dopo una certa ora il database del sito non è disponibile?
    
Nella mattinata di venerdì 3 marzo, il treno 10456 Cremona-Milano Certosa arriva alla stazione di Milano Lambrate alle 7:49, cioè con 5 minuti di ritardo, e la "coincidenza" delle 7:49 per Milano Centrale non è persa solo perchè anche questa arriva in ritardo di 3 minuti.
Il suburbano 23021 Varese-Treviglio arriva a metà tragitto accumulando 24 minuti di ritardo: come sempre, nessuno si stupisce che un treno spaventosamente lento per definizione come un suburbano riesca ad accumulare un ritardo così elevato.

suburbano Varese-Treviglio 23021 ritardo 24 minuti
Mentre il servizio ferroviario lombardo continua a essere di qualità quantomeno discutibile, con treni e impianti di circolazione che si guastano con frequenza sconcertante, Ferrovie dello Stato (e quindi il ministero dei trasporti) continua a tentare di investire soldi altrove, per esempio per acquisire una quota della metropolitana di Milano.
Ma se Ferrovie dello Stato ha denaro da investire, perchè non lo utilizza per finanziare la manutenzione di treni e impianti di circolazione delle linee convenzionali del trasporto ferroviario pubblico? E perchè il ministero dei trasporti gestito da Delrio Graziano non commenta questa situazione di cinismo e menefreghismo e abuso ai danni dei cittadini dalle cui tasse arrivano quei soldi?

FNM investe nel veronese e taglia in Lombardia
Ma non basta che sia il governo nazionale a fregarsene dei cittadini. Anche la giunta della regione Lombardia, nonostante le continue chiacchiere sugli (infimi) investimenti per il trasporto ferroviario (finora tradottisi solo in propaganda, guasti a catena, esaurimento dei pezzi di ricambio nei magazzini), dimostra di avere denaro che preferisce spendere altrove: dopo aver tagliato 23 milioni di Euro al TPL per il 2017, ha comunque 21 milioni di Euro per acquistare il 50% dell'Azienda Trasporti Verona.
Per quale motivo?
Naturalmente ciò non avviene per opera diretta della regione: è la sua controllata FNM a procedere, il che è ancora più grottesco. Dove trova FNM questi milioni di Euro, se quando invece si tratta di manutenere preventivamente il parco treni lombardo non ne ha (e infatti i treni si guastano a catena da mesi), e non è nemmeno in grado di rifornire i magazzini dei pezzi di ricambio per la manutenzione dei detti treni?

Chiudiamo con l'immancabile sciopero: questa volta si tratta di uno sciopero generale indetto da alcune sigle sindacali per il personale del Gruppo Ferrovie dello Stato, dalla mezzanotte di martedì 7 marzo alle 21 di mercoledì 8 marzo (2017).
Quali motivazioni li spingeranno a causare ulteriori disagi e disservizi a un'utenza che li patisce comunque quotidianamente?

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