domenica 12 marzo 2017

Le dichiarazioni dell'assessore contro la dura realtà dei guasti cronici delle linee bergamasche e bresciane

Nella mattinata di giovedì 9 marzo 2017, il treno 10456 da Cremona per Milano Certosa riesce ad arrivare fin quasi alla stazione di Milano Lambrate in orario (cioè alle 7:46, sebbene il treno abbia dimostrato di poter arrivare alle 7:42 semplicemente viaggiando alla velocità che si confà a un treno di un qualunque paese industrializzato).
Purtroppo, il treno si ferma prima di entrare nella stazione di Lambrate, e quando riparte procede alla lentezza esasperante di 20 km/h, accumulando tutto il ritardo non accumulato finora.
 E' facile conoscere la velocità del treno, perchè il convoglio è del modello "Vivalto", e al suo interno dispone di uno schermo con informazioni come velocità, temperatura esterna, ritardo (sempre "non definito").
Il modello Vivalto viene spacciato per "nuovo" dalla dirigenza delle aziende del Gruppo Ferrovie dello Stato, nonchè dai dipendenti della giunta della regione Lombardia. E sembra che la sua comparsa sia un generoso dono della regione Lombardia (che lo ha pagato con i soldi di chi, esattamente? Quelli restituiti dal San Raffaele?). Ma qualcuno di questi dipendenti della regione Lombardia ha mai provato a trasportare un bagaglio relativamente voluminoso, tipo un trolley, su questo Vivalro così moderno? Lo spazio al di sotto dei sedili è inagibile, a causa dell'altezza dei sedili stessi, mentre i ripiani al di sopra dei sedili hanno un'estensione così limitata da faticare a ospitare una borsa per un computer portatile. Questo è il livello di "nuovo" e "moderno" che la dirigenza di Trenitalia ha saputo produrre nel 2005, col silenzio acritico e perdurante tuttora di ogni giunta della regione Lombardia, compiendo scelte tecnologiche e di concetto incomprensibili, tipo appunto l'assenza di spazio per i bagagli, come se questo convoglio dovesse servire solo tratte urbane.
Non che il suddetto ritardo del 10456 sia rilevante: la "concidenza" 2160 delle 7:49 da Arquata Scrivia per Milano Centrale ha un ritardo di 20 minuti, per motivi ignoti. In seguito, questo disservizio diventa un ritardo di 31 minuti.
In contemporanea, il treno 2290 da Bologna per Milano Centrale delle 7:54 è in ritardo di 6 minuti.
Se non si vuole buttare la mattinata nella stazione di Lambrate, o spendere altro denaro per un viaggio in metropolitana, bisogna prendere il 2090 da Brescia per Milano Centrale delle 7:53, che arriva in stazione così saturo da avere gente pigiata nei mezzanini e contro le porte (le stesse che di recente, su questo antiquato modello a due piani, hanno quasi scaraventato nel vuoto una bambina).
Il treno è così ingolfato di passeggeri che, anche dopo averne scaricato una grande quantità a Lambrate (dove scende la maggior parte degli studenti), le carrozze sono ancora sature, e trovare posto è un'impresa.

Nella mattinata di venerdì 10 marzo 2017, il treno 10803 Milano Porta Garibaldi-Bergamo è in ritardo di 25 minuti causa guasto al treno (per l'ennesima volta, come testimoniato da l'Eco di Bergamo negli ultimi mesi, e come i ferrovieri hanno denunciato con lo sciopero di gennaio 2017).
In seguito, il treno viene cancellato.
Nella stazione di Milano Lambrate, all'interno del sottopasso nord, lo schermo che riporta il treno in arrivo sul binario 8 è guasto, e i passeggeri non hanno modo di sapere quale treno sia in arrivo o meno (infatti spesso e volentieri gli altri schermi con la lista dei treni in arrivo mentono in riguardo).
Lo schermo era guasto anche ieri. E il giorno prima.
E anche lo schermo all'ingresso del sottopasso è guasto, e non mostra più l'ora.
Chi e quando si occuperà di questi guasti delle strutture della stazione di Milano Lambrate?
Dov'è il personale che un tempo si occupava della stazione stessa?
La stazione è forse lasciata a se stessa, adesso che tutto è automatizzato?
A chi e come un utente può segnalare questi guasti?
Delle società del Gruppo Ferrovie dello Stato, andando da Trenord a FNM a RFI a Trenitalia a FS, ce n'è una che dimostri un minimo interesse nel fornire all'utente ciò per cui questi paga le tasse?

Nella serata, il treno 2077 da Milano Centrale per Verona Porta Nuova dell 17:25 è saturo ancor prima di partire.
E' ovvio: l'inizio del fine settimana vede un aumento di passeggeri, di bagagli, di vacanzieri, di lavoratori che tornano a casa settimanalmente.
E' una verità ovvia, lapalissiana, autoevidente, di una banalità sconcertante.
Cosa fanno le aziende lombarde FNM e Trenord, che devono gestire il trasporto ferroviario e che dovrebbero regolare "l'offerta" in base al flusso di passeggeri noto?
Nulla. Lasciano che la gente si ammassi insieme ai bagagli, facendo un viaggio in un totale disagio, con la minaccia perenne della spada di Damocle del ritardo e del guasto sulla sua testa .

Questo esempio di treno saturo, e inadatto al flusso di passeggeri che è tale da anni e anni, si accoda agli altri esempi di treno guasto, treno cancellato, impianti guasti, informazioni mancanti, treni saturi, ritardi e disagi che continuano ad affliggere il trasporto ferroviario lombardo sulle linee Verona-Milano e Bergamo-Milano.
Eppure, solo pochi giorni fa l'assessore Sorte Alessandro si vantava di aver mantenuto le sue promesse riguardo a queste linee, senza fare minimo cenno al ripetersi di ritardi, cancellazioni, guasti e altri disservizi che flagellano queste linee da mesi (anni?).
Quali saranno queste promesse, dato che in termini di mancato servizio siamo ancora a un disagio di cadenza settimanale (quando siamo fortunati)?
E dove saranno i "nuovi" convogli che ha promesso, e che aveva promesso anche un anno fa?

Tanto per riconfermare l'inconsistenza delle dichiarazioni di Sorte, il treno 2077 parte con un ritardo non annunciato di 5 minuti, e il personale di bordo non comunica nulla.
Il treno si ferma dopo essere uscito dalla stazione di Milano Centrale, e continua ad avanzare a singhiozzo.
Quando arriva alla stazione di Pioltello, il treno ha un ritardo di 10 minuti.
Ed è solo a questa stazione che viene reso noto che, a causa di un guasto temporaneo agli impianti della stazione di Melzo, tutti i treni diretti verso Verona e Brescia e Cremona potranno subire ritardi fino a 10 minuti.
Infatti, il 2077 arriva a Treviglio ben dopo le 18:00, con un ritardo di 17 minuti. Anche un treno per Brescia ha un ritardo di 15 minuti, dimostrando ancora una volta l'inaffidabilità e la mendacia degli annunci diffusi da Trenord e Trenitaliia.
Per finire, un treno per Cremona ha un ritardo di 60 minuti.

Sarà questo il temibile risultato delle promesse mantenute di Sorte Alessandro?
Ma a questo punto è il caso di chiederci: che promesse aveva fatto, l'assessore Sorte?
Forse aveva promesso di non dire niente della mancata manutenzione preventiva dei treni da parte di FNM, e di tacere sullo scandalo dell'esaurimento dei pezzi di ricambio per la riparazione dei treni, nei magazzini di FNM.
Forse aveva promesso di infischiarsene del trasporto della gran parte dei pendolari lavoratori, nelle fasce critiche.
Forse aveva promesso di fornire treni tecnologicamente obsoleti, mal progettati e inadatti per le fasce critiche di trasporto dei pendolari.
Forse aveva promesso di non dire una parola sugli impianti che si guastano continuamente.
Ah, sì, aveva anche promesso di mettere le guardie giurate (private) sui treni dove c'è gente abbastanza ingenua da viaggiare su carrozze vuote, pur sapendo quanto ciò sia pericoloso quanto aggirarsi di notte per quartieri malfamati, sin dalla genesi degli insediamenti urbani.

Sorte non si è fermatp, coi suoi proclami, e l'Eco di Bergamo è complice nel riportarli così come sono, evitando accuratamente di corredarli con un'informazione oggettiva che ridimensioni la propaganda da costante campagna pubblicitaria di Sorte.


«Entro il 30 giugno due nuovi Vivalto saranno in servizio sulla tratta Milano-Brescia-Desenzano-Peschiera-Verona».
«Si tratta di un investimento che vale circa 20 milioni di euro - ha continuato Sorte - che però ci consente di far fare un altro notevole salto di qualità a questa linea storica che, due anni fa, faceva registrare performance molto preoccupanti». La puntualità, a novembre del 2014, si attestava infatti al 44 per cento per arrivare al 75 nel 2016 e salire, a febbraio 2017 all’83. Le soppressioni sono passate dalle 4,1 di media del novembre 2014, allo 0,8 di oggi. Notizie molto buone anche per quanto riguarda il ritardo medio ponderato che in due anni e’ sceso da 14, 2 minuti a 3,9, sostiene il Pirellone. «Di questi continui miglioramenti - ha proseguito Sorte - devono essersene accorti anche i pendolari che sono passati da 30.900 a 34.418 facendo dunque registrare un + 10 per cento»

Tanto di cappello per la quantità di omissioni e conseguenti menzogne condensate in cosi poche righe, ma intanto poniamoci qualche domanda su omissioni, reticenze e mistificazioni di questi annunci:
1. Dei due "nuovi" Vivalto qui annunciati non viene fornito l'anno di fabbricazione. Si tratta davvero di treni "nuovi", o si tratta di scarti di altre linee italiane, o addirittura di compagnie ferroviarie di altri paesi?
2. Ideati nel 2000, e in circolazione dal 2005, i Vivalto non sono esattamente un modello "nuovo". La stessa FS/Trenitalia si è di recente vantata, sulla sua rivista "Note" distribuita grauitamente a spese nostre, di aver iniziato la produzione di un altro modello, a sua volta "nuovo": Sorte non lo sa?
3. In che fascia oraria correranno, questi "nuovi" treni? Sorte si guarda bene dal dirlo, forse perchè serviranno un orario inutile per la stragrande maggioranza dei pendolari lavoratori, che nelle ore di punta devono ancora adesso servirsi delle carrozze "Piano Ribassato" o "Due Piani", che erano ritenute anziane ed insufficienti alle richieste del traffico pendolare già nel 2005, ma circolano ancora impunemente sulla tratta Verona-Brescia-Milano durante le ore di punta.
4. I modelli "Vivalto" saranno "nuovi", ma sono stati concepiti da qualcuno che non ha idea del carico di pendolari a cui si deve far fronte nelle fasce orarie critiche. E infatti i Vivalto offrono uno spazio per i bagagli irrisoriamente esiguo, e un'architettura in generale angusta e soffocante, tanto che a parità di carrozza satura, le vecchie "Due Piani" sembrano più vivibili e "respirabili" delle agghiaccianti Vivalto.
5. Sorte continua a confrontare i dati odierni con quelli del 2014, cioè l'anno terrificante in cui ogni risorsa ferroviaria fu dedicata a Expo, e Trenord/FNM/Trenitalia/FS lasciarono andare a rotoli il servizio ferroviario per i lavoratori. E' facile parlare di "miglioramenti" rispetto a quel periodo, proprio perchè il servizio era inesistente. Ma è onesto? E' ciò che un cittadino eletto per servire gli interessi della comunità dovrebbe fare? O dovrebbe invece prendere atto che il servizio sulla Verona-Brescia-Milano è ancora gravemente insufficiente, con guasti all'ordine della settimana, che causano ritardi e cancellazioni a catena?
6. Per le sue dichiarazioni, Sorte utilizza le statistiche fornite dalla stessa FNM/Trenord. Il gestore del servizio che fornisce le informazioni sui propri disservizi. Per fidarsi di simili dati, ignorando il conflitto d'interessi di un'azienda che ritocca la realtà a proprio piacere ogni volta che può, bisogna essere particolarmente ingenui e all'oscuro di "come funziona il mondo": è il caso che una persona così impreparata, priva di competenze e manipolabile, gestisca l'assessorato alla mobilità? In alternativa, si potrebbe pensare a malafede collusa. Il che sarebbe ancora più grave. Ma forse c'è una terza possibilità che non stiamo considerando?
7. Parlando di malafede, Sorte omette qui di dire che Trenord/FNM non conteggia come treni soppressi quei treni che partono, si guastano e vengono cancellati. Siccome da mesi e mesi questa è la regola base della stragrande maggioranza dei disservizi sulle Verona-Milano e Bergamo-Milano, è ovvio che le statistiche di Trenord/FNM a cui la giunta della regione Lombardia fa riferimento come se si trattasse di una verità divina, sono realizzate in malafede. Perchè Sorte non ci arriva? Vive su un altro pianeta?
8. Sempre restando in termini del divario che esiste tra il ricco, privilegiato politico Sorte e i comuni cittadini che devono prendere il treno, è anche ovvio a tutti che anni di crisi hanno stremato la cittadinanza comune, che ora si serve dei mezzi pubblici perchè non può può permettersi l'automobile (o magari per non peggiorare l'avvelenamento dell'atmosfera della Padania a cui ci ha portato l'illuminata gestione della Lega Nord). Purtroppo Sorte non ha idea del fatto che, finito il pane, non ci sono brioches da mangiare, per i plebei. E per questo motivo legge le statistiche nello stile "ottimismo a tutti i costi anche se la realtà lo nega" di Renzi Matteo, per cui secondo lui l'aumento dei passeggeri avvenuto nonostante il diservizio quotidiano, è dovuto all'aumento della qualità del servizio. Per Sorte, un treno guasto ogni due giorni (e cancellato, ma non conteggiato come tale) significa "aumento della qualità", evidentemente.

La pagina de l'Eco di Bergamo propone come "correlato" articolo che smentisce apertamente le dichiarazioni trionfali di Sorte sullo stato delle linee ferroviarie in questione. Verrebbe la tentazione di sottolineare l'ironia della vicinanza temporale fra le due notizie, ma la verità è che, in qualunque giorno Sorte avesse fatto le sue dichiarazioni sulle meraviglie del servizio ferroviario lombardo, una notizia su un guasto con cancellazione sarebbe sicuramente seguita a ruota, o avrebbe preceduto il suo annuncio.Questo perchè i guasti e le cancellazioni accadono in continuazione, e solo Sorte e il suo assessorato fingono di non saperlo (o non lo sanno proprio: non saprei dire cosa sia peggio. Tipo Maroni e Salvini che per anni non si sono accorti di come la famiglia Bossi spendeva il denaro della Lega Nord).

Ecco quindi che, nella stessa giornata di venerdì 10, i ritardi per guasti non flagellano solo la Milano-Verona e la Milano-Cremona. Chissà perchè Sorte non legge i quotidiani e le cronache della malaferrovia, prima di emanare i suoi proclami di fanta-ferrovia.


Problemi per i pendolari della linea Bergamo-Brescia. A causa di un guasto agli impianti tra Palazzolo e Grumello sono possibili ritardi fino a 25 minuti. Lo comunica Trenord con un tweet delle 5. Alle 9, invece, guasto ad un treno fermo sulla linea. Alle 10 la circolazione sta lentamente riprendendo.

ritardi fino a circa 25 minuti a causa di un guasto agli impianti tra PALAZZOLO e di GRUMELLO.

treno 10801 (MILANO PORTA GARIBALDI 06:22 - BERGAMO 07:23) è cancellato

Tr 10766 (BERGAMO 08:53 - MILANO PORTA GARIBALDI 09:59) oggi non sarà effettuato.

tr 10801 (MI P GARIBALDI 06:22-BERGAMO 07:23) è partito e viaggia con un'ora e 32 minuti di ritardo.

Tr 4910 (BRESCIA 08:00 - BERGAMO 08:55) è fermo nella stazioni di COLOGNE.

Il treno 4907 (BERGAMO 08:07 - BRESCIA 09:06) è fermo a PALAZZOLO MILANESE a causa di un guasto ad altro treno

Il treno 4909 (BERGAMO 09:07 - BRESCIA 10:06) oggi non sarà effettuato.

Tr 4912 (BRESCIA 09:00 - BERGAMO 09:55) è fermo nella stazione di Coccaglio

Tr 4912 (BRESCIA 09:00 - BERGAMO 09:55) è ripartito e viaggia con un'ora di ritardo.

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