martedì 16 maggio 2017

Aumento della razione del cioccolato a Treviglio Ovest

Nella mattinata di Lunedì 8 maggio 2017, la settimana inizia con un treno guasto.
E' il treno 2607 Milano Centrale-Bergamo delle 8:05, che cumula un ritardo di 35 minuti. Il motivo è sempre lo stesso: Trenord, FNM e l'assessore Sorte Alessandro continuano a vantare "nuovi" treni che però non compaiono quasi mai nelle ore di punta del trasporto pendolare, e quando compaiono sono di modelli già vecchi (come i Vivalto), e flagellati da difetti strutturali che contrastano fortemente con la definizione di "nuovi treni".
Ma l'importante è la propaganda, magari col silenzio o la compiacenza dei servizi del telegiornale regionale del TG3. E' così che funziona la #LombardiaConcreta di Maroni Roberto, Formigoni Idem e soci.
Da notare che il sito di Trenord, My-link.it, non sa neppure del ritardo di questo treno, e si limita a comunicare un laconico "non partito".

Il treno 2090 Brescia-Milano Centrale arriva con 15 minuti di ritardo.
A mezzogiorno, il treno 2068 Verona-Milano centrale arriva con 6 minuti di ritardo.
Chissà come mai, il quadruplicamento della linea ferroviaria in questione non ha ancora portato nessun miglioramento: i treni Treviglio-Milano sono sempre guasti, in ritardo, impegnati in soste non spiegate.
Viene quasi il sospetto che il trasporto pendolare venga fraudolentemente sacrificato agli interessi del privatizzando FrecciaRossa, un servizio mirato a una scarna fetta di viaggiatori benestanti, e un'attività che Trenitalia non vede l'ora di piazare in borsa, per arricchire i privati con i profitti che derivano dal lasciare tutte le spese di manutenzione ferroviaria (RFI) a pesare sulle casse dello Stato e dell'erario (cioè dei soldi delle tasse degli stessi pendolari che, oltre a pagare il servizio due volte, devono patire disservizi e ritardi per facilitare i FrecciaRossa).
Peccato che ministri e assessori come Delrio Graziano o Sorte Alessandro non vedano lo scandalo di questo cortocircuito da ladroni statalizzati.

Nella serata, spicca un disagio destinato ad assumere crescente frequenza: sia la linea convenzionale che quella ad Alta Velocità per Torino portano ritardi di 60 minuti a causa di un guasto agli impianti del nodo di Torino.


Nella mattinata di Martedì 9 maggio 2017, alla stazione di Treviglio, il treno 24755 per Bergamo parte in ritardo di 15 minuti (perché?); arriva a destinazione con un recupero di 1 minuto.
Il treno 2290 Bologna C.le-Milano Centrale arriva alla stazione di Milano Lambrate con 15 minuti di ritardo.

Nella serata, il treno 2077 delle 17:25 per Verona parte dalla stazione di Milano Centrale con carrozze già sature, perchè Trenord e FNM da anni non prendono atto del flusso di pendolari che affolla questa linea, e forniscono solo carrozze a un piano in numero insufficiente a trasportare i passeggeri in maniera dignitosa.
Il caldo sul treno è soffocante, e nessuno del personale viaggiante si fa vedere: dove sono le guardie giurate volute da Sorte Alessandro, pagate con denaro pubblico dalla regione Lombardia, ed effettivamente regalate a Trenord per fare propaganda? Dov'è il controllore? Dov'è l'aria condizionata a bordo di queste carrozze obsolete?
Alla stazione di Treviglio, i passeggeri devono spintonarsi a vicenda, per scendere dalle carrozze, a causa della densità dei passeggeri stipati ovunque.
Contemporaneamente, altri passeggeri lottano per salire a bordo, senza che si veda un solo ferroviere a contenere il caos.
Da segnalare l'anziano astioso e confuso che sale a bordo, spintonando chi cerca di scendere, e bloccando il deflusso.

Mercoledì 10 maggio 2017, alla stazione di Milano Centrale, il treno 2077 delle 17:25 per Verona parte con 5 minuti di ritardo, che non vengono spiegati, ma tutti i passeggeri possono vedere come il treno pendolare resti fermo, mentre intorno ad esso due treni Frecciarossa arrivano o partono non esattamente nell'orario previsto. Quasi come se qualcuno (chi? Trenord? Trenitalia? RFI?) abbia deciso che i treni d'elite debbano avere la priorità sui treni dei pendolari, in caso di ritardo dei primi.
E' l'inizio di un disservizio che da oggi diventa regolare: l'unica cosa di cui Trenord riesce a garantire la frequenza, infatti, è proprio il disservizio.
Purtroppo, nessuno nelle istituzioni scelte per tutelare gli interessi dei cittadini (come Delrio Graziano o Sorte Alessandro) trova nulla da ridire in merito.

Gli organi di informazione, per incapacità o incompetenza o ignoranza, si appiattiscono sulle posizioni di questi rappresentanti delle istituzioni.


La novità a partire dall’11 giugno, Sorte: «Stiamo risolvendo un problema che da 8 anni sembrava senza soluzione»

I pendolari della Bassa avranno quattro nuove fermate alla stazione Ovest.

La novità verrà introdotta con il nuovo orario estivo in vigore dal prossimo 11 giugno.
A spingere per un potenziamento del secondo scalo cittadino era stato l’assessore regionale alla Viabilità Alessandro Sorte, che si era preso l’impegno, nonostante le critiche dei pendolari Bergamo che da sempre osteggiano le fermate alla Ovest perché, a loro parere si allungherebbero i tempi di percorrenza.
Ci fosse una sola fonte di informazione che precisi che il "problema" della stazione di Treviglio Ovest è stata la soppressione delle fermate dei Bergamo-Milano, avvenuta 8 anni fa.
Nessuno, a partire dalla corte di Formigon Roberto dell'epoca, ha mai detto che il problema del sovraffollamento dei Bergamo-Milano andava risolto con motrici più potenti, maggior numero di carrozze a due piani, e aumento delle corse.
No. A tutti è andato bene il taglio della fermata di Treviglio Ovest, con tutti i problemi di traffico interno alla città di Treviglio (e inquinamento dell'aria) che ciò ha comportato.

E ora, con il solito stile della razione di cioccolato in 1984 di Orwell, ecco che si parla di "nuove fermate", di "potenziamento", e di "problema" generico: alla faccia dell'informazione di regime delle dittature.

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