giovedì 4 maggio 2017

Guasto agli impianti dopo Brescia, con ritardi fino a 20 minuti: 25 minuti, 30, 60, 40 e così via. La matematica è un'opinione per Trenord e RFI

Mercoledì 3 maggio 2017, il treno 10456 viaggia dalla stazione di Treviglio a quella di Milano Lambrate continuando a rallentare, specialmente dopo la stazione di Melzo.
Fino a pochi mesi fa, ci veniva raccontato che ciò era dovuto a importanti lavori strutturali eccetera (cioè la menzogna per nascondere le vere attività: strutture per favorire i privatizzandi FrecciaRossa, tutte costruite con denaro pubblico).
Adesso Trenitalia non parla più di questi importanti lavori, ma il treno continua a rallentare, come se dovesse dare segretamente la precedenza a qualcosa di innominabile.
Il treno arriva a Milano Lambrate alle 7:50, e il suo ritardo farebbe saltare la "coincidenza" del 2160 delle 7:49 per Milano Centrale. Ma anche questo treno da Arquata Scrivia è in ritardo a sua volta.
Di quanto? Non si sa: sul marciapiedi del suo binario 12, lo schermo con le informazioni è spento. Di nuovo.
E pensa un po': da tutti gli schermi sui marciapiedi è stato rimosso l'orologio analogico: altri lavori di manutenzione, o semplice rimozione di catorci imbarazzanti?
Anche lo schermo della scala d'accesso al binario 8, sottopasso nord, è ancora guasto.
Comunque sia, la stazione di Milano Lambrate continua a guastarsi nel silenzio di RFI, Trenord, Trenitalia, FNM, regione Lombardia, giornali e telegiornali. Tanto, a chi interessa? Qui i FrecciaRossa non devono certo fare sosta.

Nella serata, il treno 2077 delle 17:25 per Verona Porta Nuova esce da Milano Centrale e si ferma. E arranca. E arriva a Treviglio con 5 minuti di ritardo. Accade ogni sera, ma non c'è mai spiegazione: Trenord ha nuovamente perso l'uso della favella (e degli altoparlanti).

Giovedì 4 maggio 2017, la #malaferrovia di #LombardiaConcreta torna a farsi sentire con forza.
Alla stazione di Treviglio, il treno 10904 da Brescia per Milano Greco Pirelli ha 25 minuti di ritardo, che diverranno 29 minuti di ritardo all'arrivo.
Il treno 2054 da Verona per Milano Centrale ha 30 minuti di ritardo che diverranno 31 minuti di ritardo all'arrivo.
Gli annunci (a cura di chi? RFI?) rendono noto che i treni subiranno ritardi fino a 20 minuti. Come al solito, le società del Gruppo Ferrovie dello Stato vivono in un altro mondo, dove "fino a" significa "maggiore di": e infatti i ritardi citati, di 25 e 30 minuti, difficilmente si conciliano con la frase "fino a 20 minuti".
Ma questo genere di menzogne è tipico di Trenitalia e Trenord. E se il ministro Delrio Graziano o l'assessore lombardo Sorte Alessandro non ritengono di doverle contestare, chi siamo noi utenti per criticare?
La causa del ritardo è un guasto agli impianti di circolazione tra le stazioni di Brescia e Ospitaletto Travagliato.
E' davvero singolare come Trenitalia e Ferrovie dello Stato abbiano riversato milioni di Euro nelle strutture dell'Alta Velocità Brescia-Milano, ma nessuno trovi i miserabili soldi necessari per effettuare la manutenzione preventiva della linea "convenzionale" che serve i treni dei pendolari straccioni.
 
Per lo Stato e le aziende che appartengono allo Stato, è preferibile investire in un servizio classista che serve un'elite di cittadini benestanti (a cui la regione Lombardia finanzia il viaggio sui FrecciaRossa) piuttosto che garantire un servizio a quei cittadini che hanno pagato e pagano le tasse per costruire e mantenere le linee ad Alta Velocità, ma devono viaggiare sui catorci del servizio pubblico.
Dal ministro Delrio Graziano non c'è da aspettarsi molto, e non solo perchè è arrivato per ultimo: durante uno degli apericongressi del suo Partito di Destra, voluti dal suo padrone Renzi Matteo, Delrio ha infatti spiegato che l'importante è fingere di avere a cuore una questione, e non certo saperla gestire. E' esattamente la sua filosofia per quanto riguarda i treni, dato che permette all'AD di Trenitalia, Mazzoncini Renato, di continuare a comportarsi come se dirigesse un'azienda privata che deve solo pensare a fare profitto (usando denaro pubblico).
Ma se non altro, signor dipendente statale Delrio, quando ha inaugurato l'Alta Velocità Brescia-Milano, non avrebbe potuto esimersi dal raccontare ai microfoni del TG3 che Alta Velocità e trasporto regionale si sarebbero aiutati a vicenda? Va bene voler solo fingere di interessarsi ai cittadini non abbienti, ma c'è bisogno di deriderli apertamente?

A suo beneficio (dato che nel suo mondo di benestante queste informazioni sulla realtà non arrivano, e anche quando Delrio era a Treviglio a celebrare l'AV, non si è accorto dello sfascio dei treni regionali che funestava quella stessa stazione), elenchiamo le conseguenze del guasto appena citato:
treno 2090 Brescia-Milano, 60 minuti di ritardo (alla faccia di "fino a 20 minuti");
treno 10906 Brescia-Milano, 31 minuti di ritardo;
treno 10908 Brescia-Milano, cancellato tra Brescia e Rovato, 41 minuti di ritardo;
treno 2056 Verona-Milano, 40 minuti di ritardo;
treno 2092 Verona-Milano, 22 minuti di ritardo.
Per i trevigliesi che tentano la fortuna col treno 10456 da Cremona per Milano delle 7:23, ecco che il detto treno arriva di nuovo a Milano Lambrate alle 7:50, facendo di nuovo saltare la "coincidenza" per Milano Centrale delle 7:49. O forse no, perchè il 2160 in questione è di nuovo in ritardo di 6 minuti.
Ma, ovviamente, finchè i FrecciaRossa producono dividendi per i futuri azionisti privati, il trasporto pubblico può continuare a sfasciarsi ogni settimana.

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