lunedì 8 gennaio 2018

8 gennaio 2018: la Lombardia non ha più bisogno di Maroni Roberto, tutto va benissimo. Proprio come Trenord di Farisè Cinzia può mettersi a vendere corsi d'inglese, perchè i treni sono tutti in orario e non ci sono altre migliorie attuabili

Lunedì 8 gennaio 2018, Maroni Roberto si defila dalla politica della regione Lombardia, ma si dichiara ancora disponibile per la politica, se questa lo dovesse chiamare.
Che senso ha andarsene ma dire che non se ne va davvero?
E' stato così bravo che in Lombardia non serve più, ma in lui freme ancora il fuoco del servizio al cittadino, e desidera rendere perfette altre regioni?
Per gli allocchi che lo votano, sì.
Per i normosenzienti, tradotto prosaicamente, ciò significa che gli serve l'immunità di una sedia in parlamento o in senato, o da ministro di un possibile governo di centrodestra che sorgerà dalle elezioni del 2018, se vuole evitare il rischio di un eventuale esito negativo di certi processi relativi alla gestione della cosa pubblica lombarda (Pedemontana, Equitalia, la sua "segretaria" e le amicizie avvantaggiate).

Intanto, tra i brillanti risultati dell'amministrazione leghista della Lombardia, spiccano quelli costantemente conseguiti da Trenord, l'azienda controllata da Regione Lombardia e da Trenitalia, e nella quale da tempo vengono messi al sicuro i politici leghisti (e i loro amici) dotati di un impareggiabile talento nel consumare denaro pubblico fornendo un costante disservizio pubblico.


Un guasto al convoglio delle 7.07, attesa di un’ora a Camerlata
Falsa partenza per il primo lunedì lavorativo della nuova linea Como Varese, via Mendrisio. Questa mattina alle 7 i pendolari che hanno affollato la banchina della stazione di Albate hanno dovuto attendere un’ora circa prima che il treno delle 7.07 potesse partire. Il ritardo è dovuto ad un guasto del convoglio.
Nel pomeriggio, alla stazione di Milano Lambrate, si assiste alla solita farsa dei disservizi, dei ritardi, della confusione e della disorganizzazione. E lo dice un pendolare che in quella stazione oggi ci ha sostato solo per 15 minuti.
Il treno 2074 Verona-Milano è in ritardo di 20 minuti. Diventeranno in seguito 31 minuti di ritardo. Spiegazioni fornite da Trenord? Non pervenute.
I pendolari che attendono il treno 10917 per Brescia delle 17:22, al binario 1, vedono invece arrivare il treno 20421 delle 17:17 per Piacenza. Solo dopo l'arrivo del 20421, viene reso noto che questo treno ha 5 minuti di ritardo. In seguito, diverranno 9 minuti di ritardo
Sono infatti le 17:22, e i pendolari si chiedono: dov'è il 10917 per Brescia delle 17:22?
Nessuna informazione viene diffusa in merito. Il treno arriva alle 17:27, al binario 1, ma stando agli schermi, non porta ritardo.
Quando arriva a Treviglio, ha accumulato 10 minuti di ritardo. Spiegazioni fornite da Trenord? Non pervenute.

Il treno 10922 da Brescia per Sesto S. Giovanni ha 20 minuti di ritardo, poi ridotti a 19.
Il treno 2091 da Milano per Brescia ha 41 minuti di ritardo.
Il treno 2077 da Milano per Verona ha 10 minuti di ritardo.
Spiegazioni fornite da Trenord? Non pervenute, salvo che per il treno 2091, il cui ritardo è colpa di un altro treno in ritardo. Magra consolazione.

Le linee che passano per Monza non se la cavano meglio, stando agli utenti del gruppo "io odio Trenitalia" di  Facebook: un treno cancellato nella mattinata, e il treno 2572 nella serata fermo da un'ora a Monza per investimento, ma con  personale di bordo impossibilitato a informare i passeggeri, e "app" di Trenord che dichiara per il treno un ritardo di 2 minuti.
I grandi risultati della ventennale militanza di Maroni Roberto in politica.



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