lunedì 22 gennaio 2018

L'intento di Fontana Attilio e della Lega Nord: mantenere la malagestione ferroviaria immutata

Il candidato per la regione Lombardia nel 2018 voluto dalla Lega Nord di Salvini Matteo, nonchè dagli altri obbrobri di destra, tale Fontana Attilio, in precedenza sindaco, ci tiene a farci sapere che la malagestione clientelaristica della Lombardia attuata dalla giunta di Maroni Roberto, in continuità con le precedenti giunte di Formigoni Roberto, tutte quante meravigliosamente invischiati in faccende di malasanità dove enti privati venivano riccamente foraggiati con denaro pubblico, è per lui un traguardo notevole, che deve continuare a infettare la regione Lombardia anche nei decenni futuri.
«Il governatore Maroni mi ha lasciato un’eredità positiva. La mia amministrazione sarà in continuità con la precedente, al contrario di quanto promette Giorgio Gori che vorrebbe cambiare tutto».
A cosa si riferirà, di preciso, Fontana?
Magari alla politica di asfaltatura insensata del territorio pubblico lombardo, per arricchire imprenditori privati che prima costruiscono e poi gestiscono autostrade inutili e sottoutilizzate, salvo  poi ricevere cospicui finanziamenti pubblici dalla regione Lombardia per coprirne i passivi.
Chi si ricorda le spacconate iperboliche che accompagnarono l'inaugurazione dell'interconnessione Brescia-BreBeMi nel 2017, si ricorderà anche del celebratissimo risultato di questa costosissima opera: un aumento miserabile del flusso di traffico della BreBeMi, comunque gravemente al di sotto delle stime necessarie per portare in pareggio questa ciclopica e inutile autostrada.
Qual è il risultato più recente di tanto spreco di denaro pubblico in favore di pochi e avidi imprenditori ammanicati con la Lega Nord? Il risultato è 2018: pedaggi sempre più cari in autostrada: Brebemi +4,6%.
Chissà se Fontana Attilio parla di questa eredità, quando la definisce positiva?
Chissà se questo Fontana sa di cosa parla, e se sa qualcosa in assoluto di ciò che accade al di fuori del suo borghetto?

Ma cerchiamo di considerare gli effetti più ampi, sia temporalmente che gegraficamente, dell'illuminata amministrazione di Maroni Roberto e di Formigoni Roberto.
Eccone qui uno:
La Pianura padana e l’inquinamento - Tra le Alpi e gli Appennini ristagna lo smog
Mentre Treviglio si conferma la cittadina con i dati più alti delle polveri sottili, la situazione è grave non solo nella cittadina della Bassa. Tutta la Pianura padana è infatti una delle aree più inquinate.
Il risultato di riversare per anni il denaro pubblico nella sola asfaltatura delle autostrade, lasciando andare a rotoli il trasporto pubblico (ferroviario e su gomma) è questo: una concentrazione di inquinamento che ormai non può più neppure essere dispersa dai fenomeni climatici (anche perchè i responsabili di questa malagestione incompetente sono gli stessi incapaci che ancora oggi si ostinano a comportarsi come se il clima non fosse cambiato, e come se dal Nord Italia non stessero scomparendo i periodici fenomeni atmosferici capaci di disperdere gli inquinanti che esso produce; la frequenza di sforamento del limite di polveri sottoli negli ultimi 24 mesi dovrebbe essere una prova anche per il più fanatico degli imbecilli ideologicizzati).

Eppure, Maroni Roberto e il suo fido assessore Sorte Alessandro continuano a comportarsi come se avessero davvero investito ingenti risorse pubbliche nel trasporto ferroviario pubblico, oltre che nelle autostrade fallimentari.

Vediamone un esempio.
Lunedì 22 gennaio 2018, ho la sventura di perdere il treno per Brescia delle 17:22 alla stazione di Milano Lambrate.
Devo ripiegare sul treno 2077 delle 17:33, che però ha un ritardo di 5 minuti. Il sistema di avvisi sonori della stazione di Milano Lambrate non comunica il ritardo.
Il treno 2077 arriva alle 17:38, e ha solo 5 carrozze a due piani, invece delle abituali 6.
Una carrozza è quella della prima classe, che Trenord ha imposto per ragioni commerciali: ebbene sì, Trenord, azienda a capitale pubblico, che utilizza treni comprati dalla regione Lombardia con denaro pubblico, si permette di riservare parte di questi treni a un solo pubblico facoltoso, per perseguire un proprio profitto, invece che fornire un servizio pubblico. Da notare l'indifferenza di Maroni Roberto, Sorte Alessandro, Fontana Attilio davanti a un simile abuso di monopolio, nonchè di sfruttamento di bene pubblico a scopo di lucro.
Ma tant'è.
Questa sera, sul 2077, la carrozza di prima classe è fuori servizio. Ebbene sì, il treno è uno dei nuovi modelli Vivalto che Sorte Alessandro aveva annunciato nel 2017 con la solita tronfiezza trombona e vanagloriosa, dimentico (o forse del tutto ignorante) che il modello di treno Vivalto risale al 2005, che tale modello è afflitto da guasti cronici che non possono essere risolti, e che da più di un anno Ferrovie dello Stato e Trenitalia vantano i pregi del loro meraviglioso modello Rock, che supera proprio i difetti congeniti dei modelli precedenti.
E chi è, invece, che insiste da anni a comprare (pochissimi) modelli Vivalto per sostituire (alcuni) dei treni più scassati delle ferrovie lombarde? Ma, ovviamente, è la giunta lombarda di Formigoni prima e di Maroni dopo, così identiche nella loro malagestione da sembrare l'una fotocopia dell'altra.
E, quindi, il treno 2077 viaggia con un numero di carrozze ridotto a cinque, e una è pure guasta (e meno male che la maroniana amministratrice di Tenord,  Cinzia Farisè, ha dichiarato che "i treni non si riducono, si amplificano. Grazie"). E infatti quando il treno arriva (in ritardo) alla stazione di Milano Lambrate è già saturo, e i pendolari devono spintonarsi a vicenda e sgomitare per salire a bordo, e trovare un angolino in cui viaggiare stipati, nel caldo soffocante, assaliti da un fetore che sembra quello di una stalla.
Sì, perchè il Vivalto gode di una progettazione così schifosa che l'aerazione è inesistente, e al minimo eccesso di passeggeri, l'aria diviene irrespirabile. E i suoi corridoi interni sono così angusti che i pendolari non vogliono restare in piedi in essi, e preferiscono stiparsi nei mezzanini, impedendo così agli altri pendolari di salire a bordo.
Complimenti, Maroni Roberto e Sorte Alessandro: ecco la vostra #LombardiaConcreta.
Complimenti, Fontana Attilio: ecco la tua eredità positiva e maroniana che vuoi lasciare immutata.

Tanto per elencare altri disservizi che capitano tutti incredibilmente e sempre quando e dove viaggio io (mentre le altre linee evidentemente funzionano benissimo, sempre), il treno 10590 da Stradella per Milano Greco Pirelli arriva con 59 minuti di ritardo, di cui 31 minuti accumulati prima di partire. Era guasto anche questo treno?

Il treno 2632 Bergamo-Milano Centrale ritarda di 13 minuti per guasto agli impianti di circolazione.

Il treno 20429 Milano Greco Pirelli-Piacenza è cancellato per guasto.

Il treno 20427 Milano Greco Pirelli-Piacenza ritarda di 10 minuti per improvvisa e necessaria variazione di turno del personale di bordo.

Il treno 20421 Milano Greco Pirelli-Piacenza ritarda di 12 minuti per ritardo di altri treni.

A fronte di tutti questi treni che continuano a guastarsi, dove sono finiti tutti gli investimenti per l'acquisto di nuovi convogli annunciati con tanto clamore da Maroni Roberto nel 2017?
Come dicevano le associazioni dei pendolari e dei consumatori, si tratta di un bluff: i treni arriveranno con un ritmo di uno o due all'anno quando andrà bene, e andranno soltanto a sostituire convogli ormai così scassati che si guastano non appena si mettono in moto (per cui non solo non potenzieranno l'inadeguato servizio attuale, ma non compenseranno neppure kl'obsolescenza debordante dell'attuale parco treni, e a loro volta saranno modelli obsoleti continuamente in riparazione).
Ma andatelo a spiegare voi a Fontana Attilio o agli elettori leghisti che ancora votano gente così manifestamente capace solo di farsi gli affari propri e arricchire gli amici imprenditori.

Qualcuno si chiede perchè Gori Giorgio e il PD tacciono sulle gravi questioni dell'inquinamento del Nord Italia e della mala gestione ferroviaria e dello spreco di risorse pubbliche in opere inutili?
Forse perchè, pur promettendo discontinuità, Gori e il Partito di Destra intendono solo continuare la stessa politica di arricchimento dei privati, sostitiuendo  però i privati in questione con i loro finanziatori.

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