giovedì 8 giugno 2017

Giovedì 8 giugno: Trenord continua a erogare disservizi alla faccia delle sue incredibili prestazioni del 2016 (che nessun pendolare ricorda di aver riscontrato)

 E nella mattinata dell’8 giugno 2017, la farsa della cialtroneria di Trenord continua. Dopo aver vantato risultati favolosi una settimana fa, ignorando le reazioni allibite dei pendolari, e incassando il silenzio compiacente e colluso della giunta regionale lombarda di Maroni Roberto, Trenord (con la collaborazione di Trenitalia, RFI, FNM e le società del gruppo Ferrovie dello Stato) continua a mostrarci come macinare utili.
Alla stazione di Treviglio, i treni da e per Cremona hanno ritardi fino a 40 minuti a causa di un guasto al passaggio a livello di Casalbuttano. E’ una novità? No. Succede in continuazione, ma inspiegabilmente l’azienda preposta alla manutenzione preventiva (RFI? Trenord? FNM? Chi gestisce questa tratta?) non se ne ricorda. E inspiegabilmente, nessun amministratore pubblico (Sorte Alessandro? Maroni Roberto? Delrio Graziano? Il sindaco di Bergamo?) ritiene di dover chiedere conto a queste aziende pubbliche del motivo per cui si consente che il trasporto dei lavoratori (che pagano comunque le tasse, anche se Trenord non eroga il servizio) nelle ore di punta si guasti così di frequente.
Ed ecco che quindi il 10456 delle 7:23 per Milano Certosa ha un ritardo di 40 minuti. In seguito, il treno riesce ad aumentare il ritardo a 44 minuti.

Ma perchè succede anche che il treno 2054 da Verona Porta Nuova abbia un ritardo di 10 minuti? Cosa sta succedendo sulla linea Verona-Milano, dove ritardi e cancellazioni imperversano da giorni?
Trenord non lo spiega. Trenitalia nemmeno. Magari Sorte Alessandro potrebbe farsi avanti, questa volta senza leggere una delle veline che l’azienda Trenord gli passa abitualmente? O forse Sorte Alessandro si sente coinvolto solo quando si tratta di mettere le guardie giurate in uniforme sui treni a spese pubbliche, per garantire il controllo del biglietto? Perché Sorte non finanzia invece un’azienda esterna che controlli l’effettiva qualità del servizio fornito da Trenord? Ci pensa mai, Sorte, che la “tolleranza zero” contro chi non paga il biglietto va usata anche per chi non fornisce il servizio?

Barzelletta aggiuntiva della cialtroneria di Trenord e FNM: sul loro sito My-Link.it, il treno 2054 continua a risultare in viaggio, con un “ultimo rilevamento a Milano Lambrate alle 7:37” pur essendo ormai arrivato alla stazione Centrale da più di mezz’ora.

A Milano Lambrate, il treno 2160 da Arquata Scrivia per Milano Centrale ha un ritardo di 12 minuti.
E siamo quindi a disservizi e servizi non erogati su ben tre linee ferroviarie. Nella stessa mattinata.

Sempre sulla linea Verona-Milano Centrale, il treno 2057 ha 9 minuti di ritardo.

Alla stazione di Milano Centrale, la partenza del treno 2607 per Bergamo è annunciata con 5 minuti di ritardo.
Alle 8:20, il treno non è ancora partito.
E siamo a quattro linee con disservizi e mancata erogazione del servizio.
Però Trenord ha annunciato di aver aumentato i profitti.

E uno si chiede: ma gli utili di un’azienda a capitale pubblico, a chi vanno? E questo destinatario non dovrebbe invece esigere che quegli utili siano impiegati da Trenord stessa per mettere una pezza alle continue falle della sua gestione ferroviaria quotidiana? No? E quindi come vengono usati? 

Nella serata, e non serve dirlo, il treno 2077 Milano-Verona arriva a Treviglio con 9 minuti di ritardo, dopo aver compiuto lunghe soste nel nulla che separa le stazioni di Milano Centrale, Milano Lambrate e Pioltello. Perchè? Trenord non lo spiega.
Come sempre quando deve tenere nascosto qualcosa.

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