lunedì 5 giugno 2017

lunedì 5 giugno 2017: Ferrovie dello Stato non sa che nel settentrione ogni tanto piove

Lunedì 5 giugno 2017, alle ore 14:00, alla stazione di Milano Centrale, i treni della linea Domodossola-Milano potranno subire ritardi fino a 90 minuti o cancellazioni, a causa di danni dovuti al maltempo.
Davanti a questo desolante spettacolo, conseguente a una situazione di piogge di non più di 36 ore, non può che riemergere la solita battuta: le Ferrovie dello Stato, Trenitalia e RFI non sanno ancora che in settentrione piove più volte all'anno?
Possibile che un po' d'acqua dal cielo paralizzi un'intera linea nel silenzio delle istituzioni?
Perchè le regioni del Nord spendono centinaia di milioni di euro per realizzare autostrade inutili, e Trenitalia fa altrettanto con l'Alta Velocità riservata a una ristretta classe di ricchi, mentre per le strutture pubbliche viene spesa una miseria, come stanno a dimostrare i continui collassi delle linee ferroviarie al minimo alito di vento?

Il treno 2077 delle 17:25 da Milano Centrale per Verona esaurisce i posti a sedere alle 17:20, e continua a riempirsi di passeggeri con grossi bagagli a seguito. Una carrozza di prima classe risulta "fuori servizio", con tanto di cartelli, e ulteriori cartelli segnalano che le sue porte sono guaste, ma a bordo è possibile vedervi gente seduta.
Alla stazione di Milano Lambrate, la gente deve assieparsi nei corridoi e nei mezzanini.
Il personale viaggiante non si vede. Il treno arriva a Treviglio con 5 minuti di ritardo.
Tutto il disservizio si ripete regolarmente 4 giorni su 5, e anche oggi senza che vengano date spiegazioni.

Come si può mai fare perchè qualcuno degli amministratori eletti dai cittadini della Lombardia prenda atto della differenza tra la propaganda di Trenord e la realtà dei fatti di un servizio che è sempre al di sotto del dovuto, magari occultando questo aspetto in maniera subdola?
Forse deve intervenire il sindaco di Verona, per chiedere di sopprimere la fermata di Treviglio e sollevare così un clamore che costringerebbe altre figure a intervenire?
Sarà forse che alla dirigenza di Trenord non interessa fornire altre carrozze, o un servizio migliore, sui treni Milano-Verona, perchè i passeggeri veronesi non possono votare alle elezioni regionali, e quindi ai leghisti di Maroni Roberto (che hanno colonizzato tutti i posti della dirigenza di Trenord e FNM) non interessa che subiscano un disservizio quotidiano?

Intanto, i pendolari bergamaschi precisano la loro posizione, dopo l'infelice uscita campanilistico-propagandistica del sindaco Gori Giorgio.
I passaggi più interessanti sono quelli relativi al fatto che "con l’eliminazione della stazione di Treviglio Ovest tra le fermate, Trenord ottimizzò il materiale offerto con una composizione massima di 6 vetture doppio piano": anche i pendolari usano adesso il linguaggio falso della comunicazione mistificatrice di Trenord, ricorrendo al verbo "ottimizzare" quando invece il verbo corretto è "tagliare"?
Nelle ore di punta, i treni da Bergamo per Milano arrivano alla stazione di Milano Lambrate considerevolmente saturi, e con viaggiatori in piedi stipati un po' ovunque, anche e soprattutto perchè i favolosi Vivalto (che l'assessore Sorte Alessandro definisce "nuovi") sono assai più angusti dei modelli precedenti di treno.
Possibile che tra Gori Giorgio, Imeri Juri, Sorte Alessandro, Maroni Roberto e tutti gli amministratori che sono stati eletti dai cittadini per curare i loro interessi, non ce ne sia uno capace di sottolineare questo fatto?
E nessuno (a partire da Gori Giorgio) che sottolinei che Trenord, ripristinando le fermate a Treviglio Ovest per la linea Bergamo Milano, deve anche come minimo ripristinare il numero originale di carrozze? "Come minimo", perchè serviranno chiaramente più di 7 carrozze, e quindi anche motrici più potenti. Possibile che per l'Alta Velocità e i Freccia Rossa si trovino sempre i mezzi e i fondi per realizzare qualunque cosa (a discapito del trasporto pendolare pubblico), mentre il trasporto pendolare pubblico debba sempre vivere di miseria e guasti e ritardi e viaggi in condizioni umilianti?

«La questione della fermata Treviglio Ovest nasce quasi dieci anni fa, quando a seguito del quadruplicamento del tratto Treviglio-Milano e all’inaugurazione di due linee suburbane in partenza da Treviglio per Varese e Novara attraverso Milano, le istituzioni allora in carica si incontrarono in Regione e delinearono il nuovo piano di trasporto ferroviario locale per il Quadrante Est (Brescia, Bergamo, Cremona). A differenza di quanto scritto e dichiarato su molti giornali, il nostro comitato non prese parte a questi incontri e in alcun modo ebbe un ruolo nella decisione di eliminare la Ovest tra le fermate della Milano-Bergamo».

«Aggiungiamo che i treni della Milano-Bergamo erano composti da 7 vetture doppio piano fino ad allora e che, con l’eliminazione della stazione di Treviglio Ovest tra le fermate, Trenord ottimizzò il materiale offerto con una composizione massima di 6 vetture doppio piano per tutti i convogli, ancora oggi in vigore».

in data 10 maggio scorso Regione Lombardia ha incontrato i comitati coinvolti nel servizio del Quadrante Est e che «le fermate sui treni regionali delle 6,32 e delle 8,32 per Milano e delle 17,22 e 18,22 per Bergamo sono state annunciate come ancora in fase di studio e in possibile inserimento da settembre e senza modifiche ai tempi di percorrenza».

«Subito dopo il comitato viene a sapere a mezzo stampa che queste introduzioni saranno fatte in giugno e con allunghi ancora da valutare. La reazione non poteva che essere quella di rispondere a questa mancanza totale di sincerità e attenzione rivolgendoci direttamente all’assessorato regionale di competenza. Assessorato che non ha risposto alla nostra lettera, inviata anche alla stampa locale e al Comune di Bergamo».

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