giovedì 22 giugno 2017

I nuovissimi Vivalto di Trenord e Sorte Alessandro e la giunta regionale lombarda di Maroni: scassati come già li producevano nel 2005

Due settimane fa, dopo aver ricevuto treni opinabilmente “nuovi” dalla regione Lombardia (pagati con denaro pubblico), Trenord ha avuto la sfacciataggine di ripristinare la prima classe su tratte dei pendolari i cui convogli erano già saturi nella situazione attuale, vanificando l’ennesima vanteria vanagloriosa dell’assessore Sorte Alessandro sui posti “in più” forniti da questi nuovi convogli (posti destinati infatti solo a passeggeri benestanti).
Che a Sorte Alessandro interessi solo avvantaggiare chi è già benestante, è cosa nota: è sua l’iniziativa di un finanziamento pubblico elargito ai passeggeri dei treni FrecciaRossa provenienti da Brescia.
Che i treni “nuovi” per le tratte dei pendolari siano una presa in giro, è cosa nota: si tratta ancora di convogli del modello Vivalto, che risale al 2005, e che è afflitto da clamorosi difetti di progettazione che la stessa Trenitalia si vanta di aver superato col modello “Rock” del 2017 (ma Sorte e i suoi elettori non lo sanno, e neppure i giornalisti de l’Eco di Bergamo, forse perchè nessuno di loro legge la rivista che Ferrovie Dello Stato produce e distribuisce gratuitamente a spese di non si sa chi).
Che l'efficienza dei servizi di trasporto pubblico forniti da Trenord sia una cortina fumogena, è cosa nota: quando c’è clamore per un disservizio che neppure il TG3 può ignorare, accade che per qualche giorno il servizio di Trenord e FNM divenga dignitoso. Appena l’attenzione si sposta altrove, il servizio sprofonda di nuovo a livelli medievali.

Ecco quindi che , per una manciata di giorni, i “nuovi” convogli sulla linea Milano-Brescia-Verona fingono di fornire un servizio dignitoso, se si escludono i soliti inspiegati ritardi di 5 minuti, l’aria stagnante e i climatizzatori al minimo, i sedili angusti, gli spazi per i bagagli inesistenti (evidentemente Sorte Alessandro e Trenord ignorano che su questa linea viaggiano lavoratori e studenti in trasferta con valigie a seguito). 
Ma solo per  una manciata di giorni.

Martedì 20 giugno, il treno 2077 delle 17:25 da Milano Centrale per Verona presenta proprio queste caratteristiche, e il numero effettivo di posti, già abbattuto dalla presenza della prima classe, si riduce ulteriormente perché i passeggeri con bagagli a seguito non hanno altra possibilità che piazzare gli stessi sui sedili, cosa che impedisce ad altri passeggeri di sedersi. Che frase ovvia e banale, vero? A che serve scriverla? Serve perché la dirigenza Trenord e l’assessore Sorte non sono in grado di trarre questa conclusione da soli (ed evidentemente neanche i cittadini che poi votano la formazione politica di Sorte).
Immagini
Le prime crepe nella facciata di decenza che Trenord ha ridipinto in fretta e furia per l’ennesima volta si stanno già manifestando: il precedente treno 2075 Milano C.le-Verona delle 16:25 è infatti cancellato. Come mai? Non si sa.
Quasi come se le due cose fossero collegate, mercoledì 21 giugno, il convoglio di “nuovissimo” modello Vivalto delle 17:25 non c’è. Al suo posto c’è un vecchio treno con carrozze a due piani e piano ribassato, con finestrini microscopici e aria condizionata che funziona su sole 4 carrozze. E non completamente: chi sale a bordo può scoprire che al piano superiore fa comunque caldo, e che metà del piano inferiore è investita sì da getti di aria, ma calda. Il personale viaggiante non si fa vedere, e i passeggeri tentano (spesso invano) di aprire i microscopici finestrini per non soffocare.
Che fine ha fatto il “nuovissimo” Vivalto? Trenord non lo spiega. Per la precisone, non rende conto di nulla, e di certo il compiacente Sorte Alessandro non si impegnerà per raccogliere dati oggettivi in merito e chiedere spiegazioni ai responsabili (per esempio, il brillante funzionario che ha ritenuto opportuno buttare denaro pubblico per l’acquisto di treni notoriamente schifosi come i Vivalto).

(Da notare anche, nella mattinata, il treno suburbano 10606 delle 6:55, segnalato a Treviglio con ritardo di 10 minuti. Il treno in questione parte alle 7:16, cioè con un ritardo di 20 minuti che stranamente non viene comunicato da Trenord, o RFI, o chiunque gestisca le informazioni nelle stazioni).

Nella mattinata di giovedì 22 giugno, alla stazione di Treviglio, il treno 10456 ha 35 minuti di ritardo. Dalle 7:15 alle 7:33, nella stazione non viene fornita alcuna motivazione per la mancata erogazione del servizio. 
Nella serata, sempre alla stazione di Treviglio, il treno 10481 per Cremona delle 18:12 viaggia con 20 minuti di ritardo.
La causa del disservizio è la stessa delle ore 7:23? In questo caso, è scandaloso che nè Trenord nè RFI vi abbiano posto rimedio.
La causa è un'altra? E' ancora più scandaloso che nella stessa giornata vi siano ripetuti disservizi così gravi sulla stessa linea. Ma Trenord e Trenitalia non riportano mai queste informazioni nelle loro statistiche, e Sorte Alessandro non si accorge di niente.

La cialtroneria dei soggetti in questione si rivela però col treno 2077 delle 17:25 da Milano Centrale per Verona Porta Nuova, il quale mette a nudo la verità nascosta dietro le continue e tronfie chiacchiere senza contraddittorio con cui Trenord e Sorte Alessandro infestano i media, liberi da qualunque controllo da parte di un garante (un momento: non dovrebbe essere Sorte il garante dei cittadini nei confronti dell'azienda Trenord? Ma per chi lavora, Sorte? Lo stipendio che prende dallo Stato Italiano non glielo ricorda? Ne percepisce uno più alto da altra fonte, forse?).
Il treno in questione sfoggia di nuovo il "nuovissimo modello Vivalto" (come lo chiama Sorte, si presume su indicazione di Trenord, sebbene i convogli in questione siano stati acquistati dalla regione Lombardia con denaro pubblico). E quindi dov'era, ieri, questo convoglio? In manutenzione, forse? E cos'aveva che non andava?
Il primo, sinistro sospetto sorge alle 17:15, quando le porte del treno si aprono, si chiudono, e restano chiuse: evidentemente, il personale viaggiante sta eseguendo un collaudo delle stesse. Come denunciato più volte dai comitati dei pendolari bergamaschi,  il modello Vivalto ha un difetto cronico che causa il guasto delle porte.
A bordo, la climatizzazione è una variabile: nella carrozza di prima classe, funziona solo per metà del piano inferiore, mentre il superiore è caldo. Nella carrozza di testa, l'ambiente è a malapena vivibile; i getti di aria condizionata arrancano, in maniera saltuaria, e l'atmosfera è afosa e irrespirabile ancor prima che il treno si riempia.
Perchè, sì, il treno si riempie. I posti in più sono posti di prima classe, per cui i pendolari "normali" sono costretti a sgomitare per trovare un posto sugli angusti sedili delle soffocanti carrozze. I più spicci tra questi pendolari, per non restare in piedi, si decidono a sedere in prima classe, riprendendosi ciò che Trenord ha arbitrariamente tolto loro, con la complicità di Sorte.
Incredibilmente, si vede in circolazione un'affannata capotreno, che promette invano di porre rimedio all'inadeguatezza della climatizzazione. Ma il suo problema è un altro, come si evince dalla parola "porte" pronunciata al telefono.
E infatti, quando il treno parte (in ritardo), accade ciò che tutti sapevamo sarebbe accaduto: il treno si ferma, e l'aria soffocante sembra diventare ancora più afosa, mentre attendiamo con crescente frustrazione di capire che ne sarà di noi (è noto che il disservizio di 40 minuti viene reso noto dopo 35 minuti di attesa vana, per esempio, e di solito viene reso noto all'esterno del treno, ma non a bordo dello stesso).
Il treno riparte, accumulando ben più di 5 minuti di ritardo. Un'altra conversazione della capotreno al telefono rivela che una delle carrozze era "frenata": il modernissimo treno Vivalto che si blocca come un qualsiasi catorcio del pluridecennale parco treni FNM, nonostante il giorno prima sia stato in manutenzione (dov'è Sorte, ora che i suoi tanto vantati treni "nuovissimi" si rivelano essere il bidone annunciato che tutti già conoscevano sin dal 2005? Il "segreto di Pulcinella" resterà sempre tale per questo scadente e mediocre funzionario statale?).
Il treno arriva alla stazione di Milano Lambrate con tutti i posti occupati, e si satura in pochi minuti; i nuovi passeggeri si devono disporre negli angusti corridoi dei due piani delle carrozze, o nei vestiboli, uno addosso all'altro, formando una massa di carne che aumenta l'umidità e il calore di carrozze già simili a un bagno turco (alla faccia dell'aria condizionata).
Pur correndo per recuperare tempo, il treno arriva comunque a Treviglio con 5 minuti di ritardo.

Complimenti a tutte le persone coinvolte: a Trenord, che ha buttato sui binari treni di un modello vecchio e notoriamente difettoso, sottraendo subito posti alla seconda classe per fare cassa con una prima classe inutilizzata; a FNM, che è incapace di fare una manutenzione degna di questo nome; a Sorte Alessandro, a Maroni Roberto e ai  funzionari regionali, per aver buttato per anni i soldi pubblici della regione nell'acquisto di treni di un modello dichiaratamente obsoleto e difettoso (lo dice Trenitalia) del tutto inadatto alle crescenti esigenze delle tratte dei pendolari lombardi. E questa è la #LombardiaConcreta di cui continuano a vantarsi, con la tipica arroganza del loro padre putativo Formigoni Roberto: un gorgo che succhia soldi e rigurgita spazzatura spacciata per un'eccellenza dei servizi ottenuta sulla pelle dei cittadini stessi, arricchendo la solita elite di affaristi e amici di amici, e figli di amici.


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