mercoledì 7 giugno 2017

Mercoledì 7 giugno: solo Legambiente riporta la verità dei fatti sui servizi di Trenord?

Nel pomeriggio di mercoledì 7 giugno, alla stazione di Milano Lambrate, il treno 10913 da Sesto S. Giovanni per Brescia viene annunciato prima in ritardo di 15 minuti, poi in ritardo di 40 minuti, e infine cancellato. Il motivo? Ennesimo guasto al treno.

Ancora una volta, un treno del parco ferroviario lombardo, gestito dall'azienda a controllo leghista FNM, proprietaria di Trenord, si sfascia proprio quando deve entrare in servizio.
E poi ci si chiede come possa Trenord vantare una crescita dei profitti? Magari una risposta è che tagliare la manutenzione preventiva dei treni permette di risparmiare sulla pelle dei pendolari? Sarebbe utile che l'assessore demandato a questa competenza, Sorte Alessandro, cominciasse a non credere ai dati fornitigli dalla stessa Trenord, e a chiedersi invece il perché la rosea realtà dipinta da Trenord non coincida con quella esperita dai pendolari, e descritta anche da qualche mezzo d'informazione meno ossequiente del TG Regionale della Lombardia. Sorte potrebbe poi anche chiedersi se ci sia da fidarsi dei dati che la controllata Trenord raccoglie su se stessa, fungendo quindi anche da controllore. Infine, Sorte dovrebbe chiedersi com'è possibile che Trenord vanti un aumento della puntualità media, quando, a qualunque ora un utente prenda casualmente il treno, si verifica un disservizio (o non viene proprio erogato il servizio).

Alle ore 16:48, alla stazione di Treviglio, si osservano un 10920 da Brescia per Sesto S. Giovanni con un ritardo di 21 minuti: singolare, la coincidenza, vero? Sulla stessa linea, treni provenienti da direzioni opposte subiscono cancellazioni o ritardi nel giro di un'ora. Curiosa coincidenza anche il fatto che questa linea corrisponda a quella del disastro ferroviario di ieri, causato da treni e impianti dell'Alta Velocità, ma riflessosi sui treni dei pendolari.
Sempre sulla stessa linea, il treno 2074 da Verona per Milano Centrale delle 17:05 è in ritardo di 9 minuti.
Un'ora dopo, il treno "gemello" 2076 da Verona per Milano Centrale è cancellato.
Cosa succede, esattamente, su questa linea, da un po' di mesi a questa parte flagellata da disservizi e mancate erogazioni di servizi ancora più gravi di quelle degli anni precedenti?
A parte la presenza dell'Alta Velocità che Trenitalia impone come prioritaria, senza che nessuna autorità intervenga per garantire i diritti dei pendolari, andando da Maroni Roberto a Delrio Graziano, e passando per Sorte Alessandro.

Una settimana fa, Trenord presentava dati per il 2016 che aveva il coraggio di definire soddisfacenti.
Sicuramente vere sono la crescita di passeggeri (sempre più pigiati in carrozze sempre più insufficienti) e di profitti (se non si spende per la manutenzione di treni sempre più frequentemente guasti...).
Invece, la crescita della puntualità è ovviamente una barzelletta, una mifisticazione a cui solo i complici e i collusi possono fingere di credere, ottenuta elaborando in modo deliberatamente oscuro una serie di dati che sono stati raccolti e gestiti dalla stessa azienda Trenord: la controllata che controlla se stessa, e dichiara che è tutto in regola.
Ovviamente, viste le esperienze dirette dei pendolari, e le cose riportate su questo blog, è palese che c'è da fidarsi delle dichiarazioni di Trenord.

L'unica organizzazione (peraltro non un'istituzione pubblica e non un rappresentante della politica) che osi contestare la menzogna spudorata di Trenord è Legambiente, che riporta una lista di disagi Lombardi analoghi a quelli della linea Verona-Brescia-Milano, dimostrando che guasti, cancellazioni, treni difettosi, affollamento, disservizi, ritardi eccetera non sono ristretti solo a una linea che io ho la sventura di utilizzare (a qualunque ora!).
Gli unici a non accorgersene sono gli amministratori del condominio della giunta regionale Lombarda, purtroppo, i quali sono padroni (ladroni?) nell'azienda loro, e dei cittadini se ne infischiano.

Da notare anche il costo per treno-km di Trenord: 23 Euro, quasi il doppio delle regioni vicine. Serve commentare?

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