venerdì 29 giugno 2018

28-29 giugno 2018: Trenord può finalmente usare le microtelecamere per garantire la sicurezza del personale (esattamente come?). Nel frattempo i treni continuano a sfasciarsi. Le telecamere riprenderanno anche i guasti?

L'annuncio era arrivato lo scorso settembre, nell'ambito del piano sicurezza di Trenord.
Da settembre, dunque, via libera alle "body-cam": microcamere in dotazione al personale di Trenord, a partire dai capitreno. La sperimentazione inizierà a settembre, solo su alcune tratte.
Obiettivo: contrastare gli episodi di violenza e microcriminalità sui treni regionali, e ridurre gli illeciti a cui i pendolari di Trenord sono purtroppo abituati. I dispositivi verranno attivati solo in situazioni di tensione, per lanciare l'allarme.
Inspiegabilmente, nel settembre 2017, mentre già si preparava il collasso di un'azienda sotto organico, che utilizzava treni oltre la soglia di usura e che non era in grado di eseguire una manutenzione dignitosa al parco treni in dotazione,  la dirigenza di Trenord e la politica lombarda si dimostravano capaci di trovare risorse, mezzi e tempo per occuparsi di un'altra delle carenze di Trenord e del trasporto pubblico lombardo. Con che criterio si abbia privilegiato un aspetto critico e si si abbiano ignoratati tutti gli altri, non è dato sapere.
Quanto possa essere utile una microtelecamera al personale di Trenord, vittima di aggressioni di brutalità e e ferocia sconcertanti, è ancora da capire.
E chissà se i dispositivi saranno attivati anche nei momenti di tensione che seguono alle cancellazioni di massa dei treni di Trenord, ai guasti dei treni di Trenord, ai fermi del servizio ferroviario di di Trenord, ai treni bloccati a metà tra due stazioni per ore senza che vengano fornite informazioni in merito o supporto ai passeggeri.




28 giugno 2018.

Treno 2055 Verona-Milano: 26 minuti di ritardo.







Treno 10456 Cremona-Milano: in orario.
Il treno arriva alle 7:41 alla stazione di Milano Lambrate, impiegandoci 18 minuti di Treviglio.
L'evento è eccezionale, e si verifica una volta ogni sei o sette mesi.
Immancabilmente, accade quando il convoglio non è un favoloso Vivalto pagato a caro prezzo nonostante i suoi problemi cronici, ma un vecchio catorcio con tecnologia obsoleta, carrozze a due piani con aria condizionata sbilanciata, finestrini a chiusura ermetica che però restano spalancati, sedili luridi.



Peccato che il 2604 Bergamo-Milano Centrale arrivi a Milano Lambrate con 9 minuti di ritardo, vanificando la puntualità del 10456. Il passeggero deve ripiegare sul ritardo di 4 minuti del 2272 delle 7:39, per provare l'ebbrezza di arrivare in orario a Milano Centrale.






Venerdì 29 giugno 2018.
A metà giornata, e quindi non nelle fasce critiche dei lavoratori.

#LombardiaConcreta
Treno 10916 Brescia-SestoSGiovanni: ritardo di 24 minuti per variazione di turno del personale di bordo.

Treno 2068 Verona-Milano: ritardo di 42 minuti per guasto al treno.

Treno 10918, Brescia-SestoSGiovanni: cancellato. Senza spiegazione.

Treno 10915, SestoSGiovanni-Brescia: cancellatoSenza spiegazione.

Treno 2069 MilanoCentrale-VeronaPortaNuova. La partenza subirà un ritardo di 5 minuti, come annunciato da RFI . Ma la partenza si spinge a 10 minuti di ritardo. RFI rettifica con un altro annuncio. La partenza giunge a 15 minuti di ritardo. Non si sa se RFI rettifica. Il capotreno non comunica nulla.
Il treno parte in ritardo per "prolungamento dei tempi di preparazione in sede di deposito": come tutti i passeggeri possono vedere, il treno è un vecchio catorcio con malridotte carrozze a due piani, bisognose di una ristrutturazione, con finestrini sigillati e aria condizionata al minimo in almeno tre carrozze.
Ma il problema è una porta di una carrozza, il cui sistema di chiusura è guasto: la porta è stata chiusa con legacci neri elastici, che legano la maniglia a uno dei pali verticali di sostegno per i passeggeri in salita. Per segnalare il pericolo, la porta è stata impacchettata con nastro di delimitazione standard a strisce bianche e rosse. L'impressione è che chiunque abbia un coltellino e un istinto da vandalo (tipologia di passeggero a cui ovviamente Trenord non è nuova) potrebbe recidere facilmente ogni cosa, e spalancare la porta in corsa.
Il resto del viaggio, con un ritardo di 25 minuti, è il solito incubo infernale: carrozze calde, finestrini sigillati, passeggeri che urlano i fatti propri al telefono, famiglie con bambini molto piccoli che strillano per la fame o i bisogno corporali, bagagli colossali che non trovano spazio nelle "cappelliere" o tra i sedili, cani al seguito, maleducazione e fetori personali nauseabondi.

Ma l'azienda Trenord non ha tempo per queste banalità: i suoi dirigenti devono pensare a essere competitivi sul mercato. Quello che non li compete.
Come diceva Farisè Cinzia, amministratrice delegata di Trenord, nell'ottobre 2017 (dimostrando grande consapevolezza del vero stato in cui versa l'azienda che amministra), l'obiettivo di Trenord non è quello di erogare un servizio ferroviario pubblico dignitoso, ma di vendere vendere vendere, come se fosse un bazar:
Corsi di inglese con sconti per gli abbonati al treno, e da seguire, perché no, anche durante il viaggio. Promozioni per la spesa online con consegna a domicilio, magari da prenotare tra una fermata e l'altra del regionale e da ritirare una volta arrivati a casa.
Sulla linea Bergamo-Milano, il treno 2624 viaggia con 13 minuti di ritardo per guasto al sistema di chiusura delle porte.

Complimenti a FNM e alla Lega Nord della giunta regionale della Lombardia che hanno pianificato manutenzione e rinnovo del parco treni della regione Lombnrdia con tempismo eccellente.





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