giovedì 5 settembre 2019

Giovedì 5 settembre 2019: il disservizio di Trenord continua a imperversare, ma la Lega Nord di Regione Lombardia tace

Giovedì 5 settembre 2019.

Nel solito silenzio della giunta della Lega Nord che da decenni controlla la Regione Lombardia, dimostrandosi totalmente menefreghista (oppure incapace, oppure corrotta) davanti alla crescente inettitudine con cui Trenord e RFI gestiscono il trasporto ferroviario della regione Lombardia, va in scena la solita farsa cialtrona e vergognosa.

Stazione di Milano Lambrate, ore 17:22.
RFI non ha ancora erogato annunci sul treno 10720 per Brescia previsto per le 17:22 al binario 1.
Anzi: sul binario 1, RFI reindirizza il treno 201421 dell1 17:17, in ritardo di 5 minuti.
I pendolari chiedono troppo, aspettandosi che RFI comunichi immediatamente il ritardo che il treno 10727 è destinato a subire?
RFI non eroga informazioni sul ritardo del 10727.
Sullo schifosamente stretto marciapiedi del binario 1, i cui accessi dal basso sono vergognosamente angusti e rendono proibitivo tornare nei sottopassi per consultare le informazioni visive (dato che RFI si è ben guardata dal posizonare gli schermi con gli orari dei treni anche sui marciapiedi), i pendolari attendono.
RFI tace fino alle 17:29, quando, a ritardo di 9 minuti conclamato, rende noto che il treno 10727 subirà 10 minuti di ritardo.
Complimenti a RFI che eroga annunci in ritardo quanto i treni di Trenord.
Complimenti a Trenord che eroga il 10727 con ritardo costante.

A bordo del 10727, il capotreno di Trenord tace, come RFI. Non comunica alcuna informazione sul ritardo del treno.
Il ritardo del 10727 sale a 15 minuti.
Il capotreno di Trenord tace sul motivo del ritardo.
L'assessore Terzi Claudia o il suo capo Fontana Attilio (che si fa "consigliare" dal faccendiere sotto processo Caianiello Nino, di Forza Italia, per scegliere gli assessori) ci vogliono spiegare se è così che deve comportarsi un capotreno, negando ai passeggeri del treno le informazioni cui hanno diritto?

Ma che i capotreni di Trenord non siano informati in tempo utile dei ritardi del treno su cui viaggiano, è cosa nota.

Il sito trenord.it, intanto, riporta che la causa dei ritardi è un "guasto momentano che ha rallentato la circolazione di tutta la direttrice".

Ma di che guasto si tratta? Trenord non lo spiega. Perchè non lo spiega? I leghisti di #LombardiaConcreta ritengono che questo sia un comportamento consono per l'azienda pubblica che essi foraggiano col denaro pubblico della Regione?

E perchè RFI non ha erogato alcuna informazione su questo guasto? leghisti di #LombardiaConcreta ritengono che questo sia un comportamento consono per l'azienda pubblica che fino a poco tempo fa era controllata dal loro governo nazionale?

Treno 2077 Milano-Verona: 15 minuti di ritardo per guasto a ente non specificato da Trenord.
Treno 10727 Milano-Brescia: 15 minuti di ritardo per guasto a ente non specificato da Trenord.

Treno 2075 Milano-Verona: 17 minuti di ritardo per guasto al treno Trenord.


 


#communitydeltreno #dalleparoleaifatti #Discoverytrain #InLombardia #lombardiaallavoro #LombardiaConcreta


Treno 10590 Stradella-Milano: 24 minuti di ritardo.


 Treno 20427 Milano-Piacenza: cancellato. Senza spiegazione, tanto l'azienda pubblica Trenord sa che la Lega Nord della Regione Lombardia non dirà una parola, e l'assessore Terzi Claudia interverrà per difendere Trenord e incolpare invece RFI, il PD, il M5S e il Grinch. La Lega Nord, infatti, governa la Lombardia da venti anni, ma è così incapace e inetta da non saper opporsi nè denunciare le malvagità di enti che in Lombardia non hanno alcuna rilevanza.

Mentre Fontana Attilio, Terzi Chiara e la Lega Nord continuano a vivere nel loro limbo di beatitudine e oblio, garantendo a Trenord una sistematica impunità per qualunque disservizio e interruzione di servizio camuffata da guasto, gli  unici a chiamare le cose col loro nome sono i pendolari della Regione Lombardia (che la Lega Nord ignora con cura da anni):

Il nocciolo dell’incontro resta il servizio: «Abbiamo avuto continui disservizi e disagi, imputabili sia a Trenord, sia a Rfi. All’ultimo incontro con tutti i quadranti, ci erano stati sciorinati i dati positivi che la cura del taglio del servizio a dicembre 2018 aveva portato. Pur riconoscendo un lieve miglioramento – anche perché peggiorare era davvero difficile –, avevamo espresso la nostra preoccupazione sullo stato del servizio ferroviario di alcune linee, oltre ad aver chiesto lo sforzo di ripristinare i servizi tagliati».

La «cura» del taglio del servizio, sebbene abbia portato ad alcuni risultati positivi per via della riduzione delle corse, non si è certo dimostrata una soluzione efficace sul lungo periodo, come testimoniano gli indici di puntualità».
n segnale preoccupante, secondo i pendolari, che «dovrebbe far riflettere sui temi della manutenzione del materiale ferroviario – il caldo non può essere una scusante –, oltre che alla necessità di compiere una seria e lungimirante programmazione».





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