martedì 27 dicembre 2016

Gli investimenti mirati sul servizio ferroviario

Martedì 27 dicembre 2016, gli effetti della maggiore attenzione al trasporto pendolare, promessa da Mazzoncini Renato (AD di Ferrovie dello Stato) per compiacere un Renzi Matteo a caccia di consensi, devono ancora farsi vedere, sulla linea Verona-Brescia-Treviglio-Milano.
Lo stesso vale per l'aiuto reciproco che, secondo l'ex ministro Delrio Graziano, Alta Velocità e trasporto regionale finiranno col darsi.
E non c'è traccia neppure delle conseguenze degli investimenti promossi/promessi dalla giunta regionale di Maroni Roberto e dal suo assessore Sorte Alessandro. Forse perchè il primo pensa a dare miliardi alle autostrade sperimentali e a un servizio privato di guardie giurate di cui FNM/Trenord ha bisogno per riscuotere i biglietti, mentre il secondo pensa a finanziare i viaggi per i pendolari Bresciani sui (privatizzandi) FrecciaRossa, regalando quindi di fatto il denaro pubblico a un futuro servizio privato e riducendo ulteriormente gli investimenti necessari per far funzionare un trasporto pubblico già carente a livello di infrastrutture, mezzi, personale, organizzazione, servizi, trasparenza e informazione.

Secondo l'illuminata programmazione invernale di FNM/Trenord/Trenitalia, il treno 10456 delle 7:22 da Cremona per Milano Centrale non è necessario nella fascia dal 27 dicembre 2016 al 9 gennaio 2017. Infatti, secondo qualche funzionario o dirigente di queste aziende, evidentemente intenzionato solamente a risparmiare sulla fornitura regionale per incamerare il denaro pubblico come "introiti" sulla pelle dei pendolari, ha deciso che in questo periodo festivo l'afflusso dei pendolari sarà minore.
Forse per lo stesso motivo, il treno 2090 delle 7:33 da Brescia per Treviglio arriva con carrozze a un solo piano.
Peccato che queste acute menti, animate da un tale senso civico e di responsabilità nel garantire un servizio pubblico, siano state talmente ebeti da non accorgersi che le festività quest'anno cadono di domenica, e i giorni di festa che consentono di fare un "ponte" non sono presenti.
Ergo: il numero di pendolari è elevato. Se gli si aggiunge il flusso di vacanzieri, turisti giornalieri, scout, famiglie in movimento, il risultato è quello che qualunque deficiente avrebbe potuto prevedere: il treno 2090 è saturo, e i pendolari devono viaggiare in piedi, come nei periodi di normale frequenza di lavoratori e studenti.
Complimenti alla demenza cronicamente cretina di questa lungimirante programmazione ferroviaria.
E dire che Gibelli Andrea di FNM/Trenord ha speso soldi in un sondaggio che, secondo lui, dimostra come la maggioranza dei passeggeri del trasporto regionale non è pendolare, ma occasionale. Com'è possibile che quindi, lo stesso ente che ha esposto questi dati, abbia poi deciso di togliere treni in un periodo in cui i lavoratori (pendolari) diminuiscono, e i viaggiatori occasionali aumentano? Quanto bisogna essere incapaci, per lavorare in questo modo? E quanto deve essere compiacente la politica regionale, per guardare sempre dall'altra parte?
Oltre che saturo, il treno 2090 è in ritardo di 5 minuti. Niente rispetto al suburbano per Novara che parte da Treviglio con 20 minuti di ritardo.

Nella serata, alla stazione di Milano Centrale, il treno 2090 per Verona Porta Nuova è già saturo alla partenza: oltre ai lavoratori, sono presenti famiglie e bambini, vacanzieri con bagagli, personaggi equivoci, bivacchi. Tanto per confermare le stesse cose già dette all'andata.
Il treno è in ritardo di 5 minuti, quando arriva a Pioltello, dove si apprende che anche un suburbano diretto a Treviglio ha un ritardo di 15 minuti.
Quando il 2090 arriva a Treviglio, pur avendo accelerato notevolmente nella tratta tra Melzo e Treviglio, è ancora in ritardo di 5 minuti.
Analogamente, un treno per Milano Centrale è in ritardo di 10 minuti. Come mai? Come per tutti gli altri ritardi della linea Verona-Brescia-Milano, non si sa.
Si sa invece perchè il treno per Cremona ha un ritardo di 15 minuti. C'è infatti un guasto a un passaggio a livello tra le stazioni di Casalbuttano(?) e Soresina, che causerà ritardi fino a 40 minuti.
Alla faccia di tutti gli investimenti mirati vantati sinora dal gruppo Ferrovie dello Stato e dalla eccellente classe politica servilmente agli ordini dei consigli di amministrazioni di queste aziende controllate dallo Stato, ma intenzionate ad agire da enti privati interessati solo al profitto dei privati.
Non può esserci mira più sbagliata.

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