lunedì 12 dicembre 2016

Il grande cambiamento col nuovo orario, l'alta velocità per Brescia e la fine della manutenzione

Lunedì 12 dicembre, entra in vigore il nuovo orario dei treni che raggiungono Milano transitando per Treviglio.
Il treno 10456 è stato anticipato alle 7:22. Ma è di nuovo in ritardo di 5 minuti, e a causa di un treno precedente guasto, tutti i treni provenienti da Cremona potranno subire ritardi fino a 10 minuti.
Con la tipica coerenza del servizio ferroviario, il treno delle 7:44 da Cremona per Milano Porta Garibaldi ha un ritardo di 15 minuti.
Sia il 10456 che il 2090 delle 7:32 da Brescia per Milano Centrale arrivano alla stazione intermedia di Milano Lambrate con 5 minuti di ritardo.
Ma come (1). Trenitalia non ci aveva annunciato fino alla nausea che i "lavori di potenziamento e manutenzione" tra Treviglio e Melzo si sarebbero conclusi il 10 dicembre?
Sì, ma non ha detto di quale anno. E infatti i treni sono in ritardo come sempre.
Ma come (2). Delrio Graziano non aveva detto che l'Alta Velocità e il trasporto regionale si sarebbero aiutati a vicenda?
Sì, ma neppure lui ha detto in che anno.
Altra sorpresa: i lavori per gli ascensori dentro la stazione di Treviglio non sono stati terminati per il 10, a differenza di quel che dicevo io.

Alla stazione di Milano Lambrate, il treno delle 7:49 per Milano Centrale è in ritardo di 5 minuti.
Purtroppo, il mio 10456 è così in ritardo che perdo comunque anche la "coincidenza" del 7:49 in ritardo.
Ci sono altri due treni per Milano Centrale: il 7:53 da Brescia, in ritardo di 5 minuti, e il 7:54 da Bologna, in ritardo di 10 minuti.
Nel tripudio di disservizi, ci sono due treni per Milano Certosa, entrambi in ritardo di 10 minuti.

Al ritorno, dopo le 17:00, il 2105 da Milano Centrale per Verona accumula 5 minuti di ritardo solo per arrivare alla stazione di Pioltello.
Li recupera in seguito, il che fa pensare che forse la linea tra Melzo e Treviglio è stata davvero riparata.

Durante il viaggio, ascolto altri pendolari che commentano negativamente lo stravolgimento degli orari attuato da Trenord e Trenitalia, in quanto parecchi treni degli orari cruciali sono stati anticipati di 5 o 10 minuti, rendendoli inutili per quei lavoratori i cui orari di uscita dal lavoro sono rigidi e vincolanti.
Per non parlare dei tempi delle coincidenze, ormai così sfasati da costringere i pendolari ad attendere per 10 o 20 minuti nelle stazioni intermedie di cambio treno.
E tutto, ovviamente, è stato fatto per favorire il transito deii Frecciarossa.
Esattamente come era stato previsto da quei comitati di pendolari che l'assessore Sorte Alessandro aveva accusato di essere politicizzati, probabilmente perchè Sorte non sa che essere politicizzati significa partecipare alla vita pubblica per il bene della comunità, e in quel momento aveva solo bisogno di un'arma qualsiasi per delegittimare i cittadini che chiedevano che lui, in quanto eletto dalla comunità, difendesse i loro interessi.
Alla stazione di Treviglio, trovo il 17:43 per Brescia in ritardo di 15 minuti. Quindi forse la linea di cui parlavo poco fa non è stata riparata tanto bene.
C'è inoltre il suburbano per Novara delle 17:55 che è stato cancellato.

Che cosa fa la regione Lombardia a fronte di tutto ciò?

Si tratta della linea Milano- Brescia-Verona

Più treni e più attenzione al servizio ferroviario regionale a partire dal cambio d’orario del giugno 2017 per la linea della Bassa, la Milano-Brescia-Verona. È la proposta che la Regione ha presentato a Trenord perché la concretizzi.
La Regione ha infatti il compito di programmare e di sovvenzionare il servizio ferroviario regionale e l’impresa di trasporto (in questo caso Trenord) deve mettere poi i treni sui binari.

Il potenziamento del servizio ferroviario regionale è la richiesta costante dei comitati pendolari, ma anche degli enti del territorio. L’attivazione della nuova linea ad alta velocità tra Milano e Brescia che attraversa la Bergamasca - e oggi non è utilizzabile per i treni merci - sembrava l’occasione buona per fare partire anche il servizio regionale potenziato. Così non è stato e le critiche dei comitati pendolari e degli enti locali non sono mancate.

Secondo alcune stime del Comitato pendolari di Treviglio ci sono treni che hanno un indice di affollamento pari al 120%. In partenza da Treviglio, ma anche da Romano per alcune corse, il posto in piedi è una matematica certezza.

Il servizio è fatto poi o con moderni treni Coradia oppure con carrozze vecchie e scomode. Insomma non c’è una via di mezzo. Dopo le valutazioni del caso, sarà presentato ai viaggiatori della tratta e, se praticabile, attivato dal giugno 2017.

«Non fermando a Treviglio per noi la Tav non avrà effetti diretti. Se però, come affermato dalle Ferrovie dello Stato, promuoverà il trasporto di merci e persone sui binari riducendo quello su gomma, è chiaro che anche il nostro territorio ne gioverà». Le parole del sindaco di Casirate Mauro Faccà, alla cerimonia di inaugurazione del tratto Treviglio-Brescia.

La regione Lombardia, e quindi Maroni Roberto e Sorte Alessandro, si "svegliano" solo adesso. A dire il vero, "svegliarsi" è una parola forte, dato che chiedono interventi per Giugno 2017, quando i FrecciaBianca da Brescia sono scomparsi da settimane (mesi?) già adesso, e a gennaio 2017 i pendolari di Brescia non godranno più degli abbonamenti scontati per viaggiare sui costosissimi Frecciarossa.
Già: le associazioni dei pendolari segnalano questo incombente danno ai pendolari ormai da mesi, ma Maroni e Sorte se ne accorgono solo ora.
Ma è forse già questo un miracolo, dato che palesemente a nessuno dei due importa nulla dei lavoratorii pendolari, ma come dimostra l'articolo successivo, è anche un risveglio talmente falso e di facciata da essere ridicolo.
Maroni e Sorte, infatti, sono improvvisamente lestissimi a stanziare denaro per mettere guardie giurate sui treni, e subito. Adesso. Non a giugno 2017. Adesso.
Questo affare, evidentemente, risveglia il loro interesse. Come mai? (Fra l'altro, pagando quale azienda? Scelta da chi? Con che criteri? C'è la garanzia che l'azienda non appartenga a un leghista amico di Maroni o della sua cricca?)
Negli altri casi, come dicevo, rispondono con tempi geologici. E comunque bisogna notare come, negli altri casi citati, i due siano in grado solo di "chiedere" qualcosa a FNM/Trenord, azienda che la regione Lombardia controlla al 50%. Di certo non aiuta che l'altra metà appartenga a Trenitalia, che pensa solo a promuovere i Frecciarossa, ma non si capisce perchè con la stessa azienda abbiano impiegato così poco per allestire le pattuglie di guardie e la tolleranza zero con i viaggiatori senza biglietto.
E non aiuta neanche che Maroni e Sorte investano certe cifre, dieci volte superiori a quelle investite nel trasporto ferroviario, in autostrade inutili e in perdita (BreBeMi, Pedemomontana), come riporato in articoli precedenti.
Per l'angolo folkloristico, l'illustre sindaco di Casirate ci rende nota la sua cruciale opinione, auspicando che l'AV riduca il trasporto su gomma. Ma si dimentica delle nuove autostrade spalmate ovunque dalla giunta Maroni-Formigoni, e palesemente mirate a incrementare lo stesso trasporto.
Sempre per la rubrica dei fatti che contraddicono le dichiarazioni, ma i giornalisti dimenticano di precisarlo, ecco che Maroni ora dichiara di voler investire nelle ferrovie: lo sberleffo dopo il furto.

Vale la pena di annotare a margine che i "moderni treni Coradia" sono quella fregatura micidiale presente per esempio nel treno delle 16:25 da Milano Centrale per Verona: modernissimi, ma dotati di una capienza mediocre, di una gestione degli spazi infelice e di una lunghezza infima, tanto che è necessario concatenare due convogli per dare la parvenza di un convoglio completo. E anche così, esso non basta per contenere in modo dignitoso il numero di pendolari che li utilizza.
Chissà  se qualcuno ci spiegherà mai chi e perchè ha scelto questi treni, e li ha fatti produrre, e li ha pure pagati?


Tre milioni di euro per garantire la sicurezza a bordo dei treni nel 2017. Il nuovo stanziamento di lunedì 12 dicembre è stato annunciato dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Riguarderà la sicurezza sui treni a partire dal 2017.

«Serviranno a migliorare la qualità dei servizi ferroviari - ha spiegato Maroni -, a garantire una maggiore sicurezza a bordo e una maggiore facilità, oltre che sicurezza, nel controllo dei biglietti».

«Per questo saranno in servizio sui treni e nelle stazioni fino a 54 operatori ogni giorno - ha aggiunto -, divisi in 27 pattuglie». E aggiunge: «Svolgeranno azioni di supporto al capotreno - ha detto ancora il presidente - e di sorveglianza, esamineranno il flusso dei passeggeri e li richiameranno al rispetto degli obblighi, in primo luogo quello di pagare il biglietto, e dei divieti, come quello di dare fastidio agli altri o, peggio, di commettere violenza».

ha concluso Maroni -, perchè come sapete ogni giorno in Lombardia vengono trasportate sui treni oltre 700 mila persone, a cui noi vogliamo garantire un trasporto sicuro: non vogliamo solo investire sul ferro, sulle rotaie, ma anche nella sicurezza di chi usufruisce dei servizi».

Sembrano incredibilmente ossessionati dalla sicurezza, Maroni Roberto e il suo assessore Sorte Alessandro, ai quali invece sfugge tutto il resto della realtà ferroviaria lombarda: disservizi quotidiani, a ogni ora, con treni guasti, freni bloccati, porte che non si aprono o non si chiudono, motrici che si fermano, passaggi a livello che non funzionano, linee elettriche che si guastano, impianti delle stazioni che si guastano, treni in ritardo, treni cancellati, treni "messi in buca" per dare precedenza ai FrecciaRossa, treni così saturi che è impossibile salire, coincidenze saltate, informazioni fasulle, e ogni altro disservizio.
Non c'è nulla che li fermi, invece, quando si tratta di stanziare milioni di Euro pubblici per pagare guardie private, per far pagare il biglietto a tutti (e quindi non solo arricchire Trenord, ma farsi propaganda elettorale in quanto severi con gli immigrati che viaggiano a scrocco), per rimpinzare i costruttori privati di autostrade in perdita.
E queste vantate pattuglie, chi le vedrà mai, sui treni pendolari saturi che Maroni e Sorte manco sanno che esistono?
Sarà proprio perchè le guardie non vi potranno salire, che che Maroni e Sorte non si accorgono (già adesso!) dei disservizi e inefficienze e danni ai passeggeri paganti che si concentrano nelle ore di punta?
Sarà per questo che i due non si sentono in dovere di riservare alle inadempienze di FNM/Trenord lo stesso rigore implacabile che queste riservano (tramite il denaro fornito da Maroni e Sorte) a chi viaggia senza biglietto?
Com'è che, quando si tratta di capire perchè FNM/Trenord (o anche RFI o Trenitalia o chi volete voi) non fornisce il servizio per cui vengono pagati con le finanze pubbliche, di colpo Maroni diventa "non pervenuto", e Sorte si limita a leggere i comunicati aziendali di FNM/Trenord?

Nessun commento:

Posta un commento