lunedì 19 dicembre 2016

La regione Lombardia ti finanzia il viaggio sul FrecciaRossa col denaro pubblico, ma solo se parti da Brescia. E gli altri pendolari? Ciccia.

Venerdì 16 dicembre 2016, alla stazione di Treviglio c'è un treno delle 6:54 per Milano Greco Pirelli con un ritardo di 25 minuti, almeno stando alla informazioni visive. Il ritardo effettivo è invece di 27 minuti. I pendolari così avventati da prendere questo treno per raggiungere Milano Lambrate, sapendo per esperienza che i treni successivi saranno in ritardo (come succede da mesi), restano comunque buggerati, perchè questo treno si ferma dopo essere uscito dalla stazione di Treviglio, per lasciar transitare altri treni, tra cui quelli in ritardo. Quando arriva alla stazione di Milano Lambrate, è in ritardo di 30 minuti.
Alla stazione di Milano Lambrate, c'è un treno per Bergamo in ritardo di 15 minuti. E' un treno che viene dalla stazione du Milano Centrale, e quindi deve percorrere un tragitto che richiede 10 minuti: come ha potuto accumularne più del doppio di ritardo? Sarà mica l'ennesima conseguenza della geniale riprogrammazione che Trenitalia ha imposto a Trenord (di cui detiene il 50%) per favorire i FrecciaRossa, che FerrovieDelloStato si accinge a quotare in borsa, per arricchire i privati dopo averli realizzati a spese dello Stato e dopo averli fatti funzionare a spese dei pendolari del servizio ferroviario regionale?
C'è anche un treno per Brescia da Milano Greco Pirelli, in ritardo non definito.
Il treno delle 7:54 da Bologna per Milano Centrale viaggia con lentezza esasperante, impiegando un tempo che va ben oltre i dieci minuti per arrivare a destinazione. Coincidenza vuole che dal treno si possa assistere alla partenza da Milano Centrale di due treni FrecciaRossa che si muovono senza rallentamenti.

Dalle ore 14:00 in poi, alla stazione di Milano Centrale, tutti i treni diretti a Chiasso o oltre subiscono un ritardo dai 20 ai 30 minuti, a causa di un misterioso "inconveniente" alla stazione di Carimate (?).
Alle 17:00, i treni per Chiasso continuano a presentare ritardo elevato: sarà sempre a causa dello stesso "inconveniente"?
Il treno 2077 delle 17:25 per Verona Porta Nuova è saturo già alla sua partenza, con strati di passeggeri occasionali (con largo bagaglio) che si sovrappongono agli strati di pendolari, dando origine a scene da "bivacco" sul treno. E' ovvio: si tratta del venerdì sera di una settimana di dicembre, periodo tipicamente vacanziero. Qualunque idiota ci arriverebbe. Non ci arriva invece chi dirige Trenord/FNM/Trenitalia e si occupa della programmazione dei treni. E non ci arriva neppure la giunta della regione Lombardia di Maroni Roberto e Sorte Alessandro. Chissà come mai questi aspetti pratici dell'inadeguatezza del servizio ferroviario regionale (o interregionale) sfuggono sempre a costoro.
Un annuncio rende noto che un treno per Sondrio partirà con 20 minuti di ritardo. La causa? Ritardo nella preparazione del treno.
Il 2077 parte, esce dalla stazione Centrale e si ferma. E resta fermo per più di 5 minuti. Perchè? Non viene spiegato.
Quando arriva alla stazione di Pioltello, il treno è così saturo che i passeggeri non riescono a salire, se non spintonandosi. E anche così, le porte non riescono a chiudersi. Complimenti alla lungimiranza di Trenitalia, Trenord, FNM, Sorte e Maroni. Dov'erano costoro, mentre ciò accadeva? Stavano stanziando il regalo di tre milioni di Euro pubblici all'azienzda FNM per pagare il personale aggiuntivo di "sicurezza" per il controllo dei biglietti?
Il 2077 arriva a Treviglio con un ritardo di 10 minuti: menzione d'onore alla scarsa intelligenza dei passeggeri in attesa a Treviglio, che si piazzano con i bagagli davanti alle porte delle carrozze, impedendo di scendere a chi è a bordo.


Lunedì 19 dicembre, il 10456 da Cremona delle 7:22 arriva con 5 minuti di ritardo. E' ormai una settimana che il suo orario è stato anticipato da 7:23 a 7:22, e come conseguenza, arriva sempre in ritardo. Complimenti alla nuova programmazione degli orari, imposta da Trenitalia (che detiene il 50% di Trenord) per favorire i propri FrecciaRossa a spese del trasporto regionale pubblico.
Il treno arriva a malapena alla stazione di Milano Lambrate per non perdere la coincidenza del 7:49 per Milano Centrale. Quest'ultimo, il 2160, arriva e riparte con 4 minuti di ritardo non dichiarati.
E' una fortuna, perchè l'alternativa, cioè il 2090 delle 7:53 che arriva da Brescia e va a Milano Centrale, è in ritardo di 15 minuti.
Al ritorno, il 2077 da Milano Centrale per Verona Porta Nuova arriva a Treviglio con 8 minuti di ritardo, sebbene ne vengano dichiarati solo 5: il ritardo è stato tutto accumulato quando il treno, uscito dalla stazione Centrale, si è fermato per 10 interminabili minuti (poi recuperati in parte), durante i quali è stato possibile veder transitare ad alta velocità almeno due FrecciaRossa e due treni regionali. Quando è ripartito, il treno ha compiuto quasi tutto il tragitto che lo separava da Milano Lambrate arrancando con una lentezza penosa. E' ormai più di una settimana che, con i nuovi orari pensati per i FrecciaRossa, il treno ritarda sistematicamente (o peggio). Cosa faranno in merito Maroni e Sorte e la giunta Lombarda? Cosa hanno fatto per prevenire questo disservizio sistematico annunciato e palese a tutti (tranne che a chi faceva lo struzzo con la testa infilata nella sabbia)?

Siccome al danno bisogna aggiungere la beffa, Sorte si impegna al massimo con le sue dichiarazioni.


«Non ci sarà nessun aumento dei biglietti dei treni nel 2017». Lo ha confermato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, durante la conferenza stampa dopo giunta, ricordando come sia solo la Lombardia, per il secondo anno di fila, a non incrementare i costi del trasporto su ferro.

E vorrei ben vedere: considerando che il servizio nelle fasce dei pendolari è un ritardo quotidiano alternato a cancellazioni, guasti e "inconvenienti" e chi più ne ha più ne metta, Sorte dovrebbe scusarsi di non aver ridotto i costi: ogni altra affermazione è una presa per i fondelli attuata scientemente.

È una notizia - ha aggiunto Sorte - in totale controtendenza rispetto a quello che stanno facendo le altre regioni. Questo provvedimento, inoltre, rilancia il nostro piano sicurezza. Abbiamo infatti già stanziato i 3 milioni di euro necessari a coprire i costi delle guardie giurate che presidieranno treni e stazioni nel 2017».

Ed ecco un'altra notizia che suona come una presa per i fondelli: per quale motivo la regione Lombardia deve stanziare denaro pubblico per consentire a FNM/Trenord di effettuare il controllo dei biglietti sui treni? Quando ai dirigenti di Trenord/FNM fa comodo, la loro è un'azienda privata (si veda la faccenda dell'AD Norberto Achille col suo utilizzo privato dei fondi aziendali). Quando invece si tratta di batter cassa, l'azienda deve ricevere denaro pubblico per qualunque cosa, persino per stipendiare il personale con cui tutelare i propri interessi economici. Perchè FNM/TRenord non si paga da sola le guardie eccetera? E perchè la giunta di Maroni è sempre ansiosa di riversare denaro nelle casse di questa azienda, ma non si sogna nemmeno per sbaglio di esigerer da essa il servizio per cui è stata pagata? Come mai Maroni e Sorte sembrano vivere in un'altra realtà, totalmente ignari dei disservizi sistematici del trasporto regionale sulla linea Brescia-Milano e Bergamo-Milano e Verona-Milano?

Sorte ha anche ricordato che è in via di definizione la «Dote trasporti». «Non appena sarà pronto il provvedimento legislativo - ha concluso Sorte - saremo in grado di dare un contributo fra i 20 e i 55 euro ai pendolari bresciani che scelgono l’Alta velocità per arrivare a Milano. Sicuramente un provvedimento rivoluzionario che consentirà di sfruttare un sistema integrato a prezzi davvero concorrenziali».

Ed ecco un'altra presa per i fondelli, forse la più grandiosa, spudorata e vergognosa. Trenitalia (che appartiene a FerrovieDelloStato che dipende dal Ministero dei trasporti) ha tolto il servizio dei FrecciaBianca tra Brescia e Milano, perchè non redditizio, e l'ha sostituito con costosissimi FrecciaRossa, che presto saranno quotati in borsa, e i cui profitti arricchiranno i privati, dopo che iil servizio è stato creato a spese dello Stato e dei contribuenti, anche in termini di infrastrutture, e viene avvantaggiato a discapito del trasporto regionale.
E cosa pensa di fare, quindi, la giunta Lombarda dei Leghisti, a fronte di questo vergognoso abuso di potere di Trenitalia a scopo di profitto sulla pelle dei cittadinii? Ovviamente, decide di finanziare ulteriormente i FrecciaRossa con denaro pubblico.
La cosiddetta "dote" è infatti denaro pubblico, con cui la regione Lombardia finanzierà il costoso viaggio sui FrecciaRossa dei pendolari bresciani. E gli altri pendolari lombardi, invece? Niente? Perchè a loro non viene riservata nessuna dote, oppure una riduzione del biglietto equivalente alla riduzione dei servizi e all'aumento sistematico e deliberato dei ritardi?
E visto che ci siamo, qualcuno sa come questa "dote" verrà distribuira? Come possiamo sapere che ne beneficeranno i pendolari lavoratori che usavano i FrecciaBianca, e non i viaggiatori benestanti che non hanno bisogno di agevolazioni?
Ancora una volta, Lega Nord e alleati da quattro soldi si dimostrano imbattibili nell'elargire denaro pubblico a privati già facoltosi, per arricchirli ancora di più (e magari ricevere qualcosa in cambio, come i vari scandali dal recentissimo Mantovani indietro insegnano?).

A proposito della trasparenza con cui opera la giunta Lombarda, ecco un'altra notizia illuminante.


Capelli si spende, non mandandole a dire né a Maroni, né soprattutto all’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera. I quali sostengono che la colpa del rischio chiusura dei punti nascita sia da imputare al ministero di Lorenzin, mentre il bergamasco Capelli ha «ricordato» – anche a mezzo stampa –, che è nella facoltà della Regione decidere se tenerli aperti o no. Che raggiungano o meno i 500 parti, tocca a Palazzo Lombardia decidere.

Avete presente come Maroni incolpii sempre lo Stato per il dissesto del trasporto ferroviario regionale, pur essendo subito pronto a stanziare milioni quando si tratta di assumere guardie private per avvantaggiare FNM/Trenord? A quanto pare, questo vizio di raccontare una cosa e farne un'altra non ce l'ha solo quando si serve delle ferrovie per fare propaganda. Peccato che poi ogni tanto qualcuno lo sbugiardi. E, in quel caso, Maroni è lestissimo a rimuoverlo (come ha fatto con quel primario che ha criticato la riforma sanitaria lombarda). Ma solo quandi fa comodo a lui, perchè altrimenti improvvisanente diventa impotente.

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