giovedì 15 dicembre 2016

La grande avventura del vetro rotto

Giovedì 15 dicembre 2016, il treno 2077 delle 17:25 da Milano Centrale per Verona Porta Nuova non parte alle 17:25.
Alle 17:29, gli altoparlanti rendono noto che il treno subirà un ritardo di 20 minuti a causa di lancio di oggetti contro il treno.
Il personale di bordo non si fa vedere, e gli annunci sonori risultano (come sempre) quasi incomprensibili, per cui i passeggeri faticano a capire cosa sta accadendo.
Nessuna informazione viene diffusa su chi abbia lanciato cosa contro il treno, e come questa persona (o queste persone) siano state allontanate. Nessuno dei passeggeri ha visto nulla, e io non ho visto transitare sul marciapiedi nè gli agenti della Polizia Ferroviaria nè i militari dell'Esercito che sono appostati a tutti cancelli d'ingresso alle piattaforme ferroviarie. La tentazione di ipotizzare che la "motivazione" (scusa?) per questo ritardo non sia credibile è forte.
Verso le 17:40, un passeggero confonde il ritardo di questo treno per Verona con il ritardo di un treno per Torino (un ritardo di 40 minuti), e spinge molti passeggeri a cercare di prendere il treno per Brescia delle 17:50.
Fino a una settimana fa, detto treno era il 18:15; ora, con i nuovi orari, è stato anticipato di 25 minuti per fare posto ai FrecciaRossa. I comitati dei pendolari avevano osservato che questo genere di spostamenti accorcia eccessivamente i tempi di preparazione dei treni, e l'illuminato e competente assessore Sorte Alessandro aveva tacciato questi rappresentanti dei pendolari di opportunismo politico e di falsità, essendo lui in contatto col "vero" mondo pendolare (quello che non prende i treni nelle fasce dei pendolari, si direbbe).
Cosa succede al suddetto 18:50 per Brescia, questa sera? Noi pendolari scopriamo che questo treno partirà con un ritardo di 10 minuti per ritardo nella preparazione dei treni. In seguito, diventa un ritardo di 30 minuti. Alle 18:10, il treno viene cancellato. Dov'è ora l'assessore Sorte, con la sua sprezzante boria, la sua tracotanza menefreghista, e la sua incompetenza conclamata?
Ma parliamo nuovamente del 2077 per Verona, che intanto non ha visto migliorare la propria situazione. Alle 17:43, il treno viene annunciato "come in partenza". Subito dopo, viene reso noto che il treno partirà con 30 minuti di ritardo.
Alle 18:00, il treno è ancora fermo. Il ritardo viene aggiornato a 50 minuti di ritardo.
Il personale di bordo continua a guardarsi bene dal passare nelle carrozze e dare informazioni.
Alle 18:10, vedo arrivare un ferroviere che trasporta un enorme rotolo di plastica trasparente adesiva, con cui "ripara" il vetro rotto. Non è una novità, a dire il vero: capita spesso di vedere carrozze dei treni regionali che sono state riparate in questo modo così rassicurante, e che la dice assai lunga sulla manutenzione effettuata da FNM/Trenord. Sarebbe stato interessante vedere come Maroni Roberto avrebbe gestito questa situazione: magari avrebbe appiccicato qualcuna delle sue guardie giurate da tre milioni di Euro sul treno, tanto per continuare a diffondere la sua propaganda idiota, infischiandosene dello sfascio della parte essenziale del servizio ferroviario?

Il ferroviere ripara il vetro in pochi minuti, e se ne va. Finalmente, il treno parte con 51 minuti di ritardo.
Quello che lascia allibiti, però, è che il ferroviere in questione è arrivato 40 minuti dopo la scoperta che il treno era stato danneggiato. QUARANTA MINUTI.
E non stiamo parlando della stazione ferroviaria di Trecella. Stiamo parlando della stazione di Milano Centrale. Davvero dobbiamo credere che per QUARANTA MINUTI non è stato disponibile nessuno per sbattere un pezzo di plastica adesiva su un vetro scheggiato?
Mi ripeto: davanti a questo agghiacciante spettacolo di disorganizzazione, cialtroneria, incompetenza e incapacità, dov'è il petulante e monotematico Maroni Roberto, con la sua demagogia cialtrona degli stanziamenti di MILIONI DI EURO per le GUARDIE GIURATE SUI TRENI, quando cioè che serve è il personale ferroviario che mandi avanti il carrozzone di FNM/Trenord, infarcito di falliti e arrampicatori e parassiti che sono stati accuratamente scelti tra gli "amici" della Lega Nord e comodamente sistemati in questo poltronificio in cui ricevono lauti stipendi per tenere nascosti gli illeciti finanziari degli Amministratori Delegati o progettare investimenti edili per le stazioni invece che pensare a far funzionare il servizio ferroviario effettivo?
Ma tornando al treno 2077: anche supponendo che fosse davvero impossibile "riparare" quel vetro in tempi ragionevoli, com'è possibile che la cosa non sia stata resa nota ai passeggeri alle 17:27?
Nel tempo intercorso (CINQUANTA MINUTI) sarebbe stato possibile per i passeggeri cercare altre soluzioni, tra cui prendere un suburbano alla stazione di Repubblica, oppure raggiungere la stazione di Milano Lambrate con altri treni, e lì prendere coincidenze per Brescia provenienti da Greco Pirelli o Porta Garibaldi.
Ma no. Nella stazione di Milano Centrale, NESSUNO ha pensato di rendere subito noto il ritardo di CINQUANTA MINUTI. Nessuno ha avuto la preveggenza e la decenza di renderlo noto, sapendo per forza di cose come vanno queste cose (non mi vengano a raccontare che è la prima volta, con i loro disservizi all'ordine del giorno).
No. Hanno tutti preferito tergiversare, procrastinare, divulgare annunci fasulli di ritardi contenuti, e continuare a incrementare questi ultimi, costringendo noi passeggeri a uno stallo, nella patetica speranza che quegli annunci corrispondessero al vero. E facendoci così buttare via CINQUANTA MINUTI per nulla.
Possibile che nel personale della stazione Centrale non ci sia un solo responsabile con un quoziente intellettivo superiore a quello di un pidocchio addormentato?
Dove sono i Maroni, i Sorte, i Delrio, in queste situazioni? Non c'è nessuno di loro che chieda di applicare a queste situazioni di conclamata incompetenza lo stesso rigore che Trenord/FNM esercita nella caccia agli evasori del biglietto?
(E qualcuno vorrebbe spiegarci perchè Trenord/FNM non si finanzia da sola il personale in questione, invece di pretendere denaro dalla regione Lombardia?)

Torniamo ora indietro nel tempo, dopo aver dato spazio all'evento principe di questi giorni, l'emblema dell'onestà e competenza con cui lavorano le persone della galassia ferroviaria leghista-lombarda.
Nella stessa giornata, il treno suburbano per Varese che parte da Treviglio alle 9:40 si ferma prima della stazione di Melzo. E resta fermo finchè non sono transitati un treno merci (in senso opposto) e un altro treno (che non riconosco) nello stesso senso.
La stazione di Melzo è quella in cui imperversano tutt'ora misteriosi lavori intorno ai binari. Gli stessi per cui si è fermato il 2077 per Verona di due sere fa.
La stazione di Melzo è quella che, secondo Trenitalia, sarebbe stata interessata ai lavori di "ristrutturazione e potenziamento" (per i FrecciaRossa?) fino al giorno 10 dicembre. Pronto, Trenitalia? Il 10 è passato, ma non basta togliere l'annuncio: devi anche aver completato i lavori. Se non li hai completati, lo devi dire.
Il treno continua a viaggiare con penosa lentezza, e quando arriva alla stazione di Milano Repubblica ha accumulato un ritardo di 5 minuti. Come può un treno che viaggia a passo di lumaca (impiega 50 minuti per coprire il citato tragitto) accumulare un ulteriore ritardo? E' andato all'indietro?

Mercoledì 14 dicembre, il treno 10456 delle 7:22 arriva alla stazione di Treviglio in orario. E resta fermo. Riparte con 4 minuti di ritardo. Prima del cambio di orario, questo era il treno delle 7:23, e partiva sempre in orario.
Il cambio di orario, che secondo la propaganda di Trenitalia/Delrio/Trenord/Sorte, avrebbe solo portato vantaggi, lo fa partire in ritardo. Complimenti ai cialtroni.
Il treno viaggia con lentezza penosa, si ferma prima di entrare nella stazione di Milano Lambrate, e infine arriva con un ritardo di 5 minuti. Anche la "coincidenza", cioè il 2160 delle 7:49, arriva con un ritardo di 5 minuti.

Alla stazione di Milano Centrale, alle ore 15:15, c'è un treno "straordinario" per Venezia. Non so perchè sia stato istituito. So che è in ritardo di 45 minuti. Treno straordinario, disservizio ordinario.
C'è anche un treno per Bologna in ritardo di 20 minuti, causa ritardo del treno corrispondente. Perchè quest'ultimo sia in ritardo, non ci viene detto.

Su L'Eco di Bergamo, si descrivono gli effetti del prodigioso nuovo orario concepito dalle teste d'uovo di Trenord/FNM/Trenitalia, e avallato dal geniale assessore Sorte a suon di insulti e illazioni ai danni dei pendolari.


Cancellazioni, errori nella comunicazione di Trenord e condizioni igieniche dei treni. Con l’entrata in vigore del nuovo orario invernale i soliti problemi e per i pendolari, se possibile, va anche peggio.

Nella mattina di mercoledì 14 dicembre si segnalano ritardi e cancellazioni in particolare segnalazioni di Trenord su Twitter di treni in ritardo denominati ancora con gli orari vecchi.

In aggiunta, un altro assessore della giunta lombarda si esibisce in una scadente e patetica iniziativa che possiamo sottotitolare "operazione: fumo negli occhi", e che si dimostra all'altezza delle pagliacciate prodotte da Sorte e Maroni. 

Disincentivare l’uso dell’auto? Arriva una promozione su ferro.

Sarà attivo da sabato 17 dicembre a sabato 24 dicembre il Trenord Green pass, nato su iniziativa dell’Assessorato all’Ambiente di Regione Lombardia e di Trenord, che consente con soli 20 euro l’utilizzo illimitato di tutti i treni regionali di seconda classe e suburbani di Trenord nei limiti dei confini regionali, oltre ai treni Malpensa Express che effettuano servizi di seconda classe unicamente per i percorsi intermedi.

A darne notizia l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Terzi, che ha proposto di replicare anche quest’anno l’iniziativa giò sperimentata con successo lo scorso anno. «Abbiamo proposto di replicare quest’iniziativa in questo periodo dell’anno già caratterizzato da livelli molto alti di Pm 10 nelle città lombarde - chiosa Terzi - al fine di limitare l’utilizzo dei veicoli privati in questi giorni di festa».

Cittadona Terzi Claudia, vorrei chiederle se si rende conto che, per disincentivare l'uso dell'auto (e combattere le micidiali polveri sottili), sarebbe più intelligente investire quotidianamente nel trasporto ferroviario, invece che una settimana all'anno.
Vorrei anche chiederle se lei è la tipica leghista che non vede cosa fanno gli altri leghisti, tipo Salvini e Maroni che non si sono mai accorti che la famiglia Bossi e il suo cerchio magico gozzovigliavano con i rimborsi elettorali della Lega Nord, nè hanno mai detto nulla dell'AD di Trenord Norberto Achille che spendeva centinaia di migliaia di Euro per soddisfare i capricci della famiglia. Se lei non fa parte di questa sottorazza geneticamente svantaggiata, dovrebbe sapere che il suo capo Maroni Roberto è quello che spende per le autostrade in perdita, tipo BreBeMi e Pedemontana, dieci volte quanto investe invece nel trasporto ferroviario lombardo. Se non lo sa, legga le cronache, o ascolti gli interventi del Movimento 5 Stelle lombardo. E poi si chieda in che modo questo operato del suo partito e della sua giunta disincentivi l'uso dell'auto e combatta l'inquinamento.
Visto che ci siamo, le chiedo anche se ha mai notato come il suo collega Sorte Alessandro pensi solo a riempire i treni di guardie giurate e controllori, per fare la caccia a un'infima porzione di evasori del biglietto, e rendendo nel frattempo impossibile la vita ai pendolari. A me, per esempio, non piace molto arrivare la sera a Treviglio (in ritardo) e non poter uscire dalla stazione perchè la massa dei pendolari è bloccata all'ingresso del sottopassaggio dai severissimi controllori del bigletto. Sempre opera del suo collega sono gli insulti ai comitati dei pendolari che segnalano i disagi che il nuovo orario ferroviario causa ai pendolari, costringendoli a lunghe attese nelle stazioni di interscambio, a causa della deliberata soppressione delle coincidenze fra treni pendolari: nel caso il suo cervello fosse della stessa capacità di quello di Sorte, devo spiegarle che questo genere di inefficienza programmata è ciò che spinge i pendolari a utilizzare l'auto, e ridurre i tempi geologici necessari per raggiungere Milano con il (dis)servizio ferroviario riservato ai pendolari.

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