giovedì 26 luglio 2018

26 luglio 2018: la gara tra Trenord e Trenitalia a chi eroga più disservizi contemporanei su tratte con stessa destinazione

Nella mattinata di giovedì 26 luglio 2018,  l'azienda Trenord riesce a far arrivare il treno 10456 Cremona-Milano alla stazione di Milano Lambrate con un ritardo contenuto (6 minuti di ritardo) che teoricamente permette ai pendolari di prendere la coincidenza del treno 2160 per Milano Centrale delle 7:49.





Ma ecco che il detto 2160 gestito da Trenitalia ha 10 minuti di ritardo, e rende vano il lavoro di Trenord.










Non è certo finita qui: il successivo treno per Milano Centrale è il 2090 delle 7:53 gestito da Trenord.
E per la sorpresa di nessuno, il 2090 è in ritardo di 10 minuti.







Il successivo treno per Milano Centrale è il 2290 delle 7:55 gestito da Trenitalia.
Che è in ritardo di 13 minuti.







Cos'è peggio tra Trenord, la cui malagestione fallimentare è ormai spaventosamente acclarata nonostante l'azienda fosse stata creata per dimostrare la potenza del federalismo in salsa leghista-formigoniana, e Trenitalia, azienda statale che però crede di essere privata e non è interessata tanto a gestire il servizio pubblico, quanto a giocare allo squalo della finanza con i servizi elitari dell'alta velocità?

Vale la pena di ricordare che Trenitalia appartiene a FS, la quale era gestita fino a qualche giorno fa da Mazzoncini Renato, e che Trenitalia era comproprietaria al 50% di Trenord, ma si rifiutava di collaborare per far funzionare l'azienda ferroviaria lombarda.
In merito, Mazzoncini Renato ha affermato: «La nostra priorità è investire in servizi che gestiamo».



Nessun commento:

Posta un commento