lunedì 23 luglio 2018

Trenord: "evento storico che segnava un'ulteriore e significativa tappa nel percorso di trasformazione e miglioramento del sistema di trasporto lombardo". Complimenti, Formigoni: ottimo lavoro col tuo federalismo

Essendo ormai certa la fine dell'azienda pubblica Trenord, vale la pena di ricordare l'arrogante boria federalista con cui questa azienda fu creata da Formigoni Roberto e dalla Lega Nord, come recitava questo imbarazzante articolo propagandistico che comparve il 29 aprile 2011 su L'eco di Bergamo.
Alla luce del fallimento dell'impresa Trenord, la quale ha continuato per anni ad erogare crescenti disservizi, che venivano dissimulati con sdegno e mancanza di pudore da ogni assessore Leghista o Forzaitaliota di turno, i passaggi di questo articolo evidenziati in grassetto assumono un significato grottescamente parodistico (soprattutto dove Formigoni fa dell'umorismo sul "matrimonio di interesse", che si è rivelato essere l'interesse della Lega Nord per garantire poltrone e stipendi ai propri politici e amici).


A 21 mesi dalla nascita di Trenitalia-LeNORD, il federalismo infrastrutturale compie un nuovo passo avanti con la nascita di Trenord, la nuova società di gestione del servizio ferroviario, che ha il proprio centro decisionale a Milano, creata dalla fusione tra Trenitalia Lombardia e Le NORD del Gruppo Fnm.

Il nuovo soggetto è stata presentato venerdì a Palazzo Lombardia dal presidente della Regione, Roberto Formigoni, dall'assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, insieme al presidente di FNM Group, Norberto Achille, l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, il presidente di Trenitalia-LeNORD, Vincenzo Soprano e il suo amministratore delegato di Trenitalia-LeNORD, Giuseppe Biesuz.

«Questo è un matrimonio di interesse- ha detto il presidente Formigoni - l'interesse del pendolare e del viaggiatore lombardo perché vogliamo migliorare ancora di più il servizio ferroviario regionale. Trenord è uno dei frutti del forte impegno che in questi anni Regione Lombardia ha dedicato per fronteggiare una situazione - quella della bassa efficienza del trasporto pubblico - che si configurava come una vera e propria emergenza causata anzitutto da una densità abitativa tra le più alte d'Europa. Oggi siamo dunque tutti testimoni di un evento storico per quella che è una delle più importanti società ferroviarie italiane: questa giornata segna infatti un'ulteriore e significativa tappa nel percorso di trasformazione e miglioramento del sistema di trasporto lombardo, che punta su azioni in grado di favorire l'efficienza dell'intero sistema di mobilità regionale».

CONTRATTI DI SERVIZIO - «Nel luglio 2009 - ha ricordato il presidente Formigoni - sono stati sottoscritti tra Regione Lombardia e Trenitalia-Le Nord precisi obblighi e responsabilità, a partire dall'attivazione di nuovi servizi con il potenziamento e il prolungamento di numerose corse, l'assunzione di impegni vincolanti relativamente alla qualità del servizio (tutti misurati con criteri molto rigorosi) e la messa in opera di attività di manutenzione straordinaria sul materiale rotabile».

Regione Lombardia ha investito in contratti di servizio una cifra pari a 441 milioni di euro, di cui 344 milioni per i servizi ferroviari e 97 milioni per il contratto della rete con Ferrovienord. «Possiamo, quindi, affermare - ha proseguito Formigoni - che con questa nuova società ci siamo resi protagonisti di un processo molto coraggioso e innovativo, in cui dalla Regione è partito un percorso virtuoso in grado di mettere a disposizione dello Stato le proprie risorse. La nascita di Trenord è l'inizio del percorso non la conclusione. Il nostro obiettivo è il miglioramento continuo della qualità del servizio. L'utilità degli strumenti si misura sulla capacità di raggiungere gli obiettivi: questo varrà anche per Trenord. Noi continueremo il nostro impegno nel vigilare affinché gli impegni presi oggi dall'azienda vengano mantenuti e rispettati».

I TRE OBIETTIVI PER IL 2015 - «Oggi nasce Trenord esperienza unica in Italia di federalismo applicato al sistema ferroviario regionale - ha dichiarato l'assessore Cattaneo -. Una società che ha il suo cuore pulsante a Milano e che ha un obiettivo chiaro: migliorare la qualità del servizio».

Rispondendo a una e mail scritta da Niccolò, un pendolare 25enne che criticava il servizio ferroviario, l'assessore ha risposto che «non è nostra intenzione punire Trenitalia-LeNord, ma metterla nelle condizioni di fare il proprio lavoro. E abbiamo fatto nascere Trenord proprio perché in Lombardia ci sia una strada che provi a trovare una soluzione al problema. Non vogliamo presentare un 'libro dei sogni', ma raggiungere risultati concreti, ben consapevoli che il percorso di miglioramento richiederà tempo e impegno continuo e non tutto sarà possibile da subito. Non promettiamo miracoli, ma un impegno continuo e senza risparmio».

L'assessore ha inoltre enunciato gli obiettivi per i prossimi anni: «Da qui al 2015 vogliamo incrementare il numero attuale dei viaggiatori di almeno il 30% nell'area suburbana e del 20% a livello regionale, secondo gli obiettivi individuati dal Patto per il TPL, passando da 650 mila almeno a 800 mila viaggiatori, con l'intento di arrivare a un 1 milione. Un incremento sostenibile grazie all'investimento già realizzato (pari a 1080 milioni di euro) e a quello programmato con Trenord sul nuovo materiale rotabile».

L'assessore ha inoltre sottolineato che «l'indicatore di puntualità del servizio ferroviario regionale al 2015 dovrà superare progressivamente il 95% sulla media giornaliera, con un dimezzamento del ritardo medio ponderato per passeggero dal valore attuale di 3.3 minuti a 2 minuti e con l'obiettivo 'soppressioni zero', dalle 19 attuali già dimezzate dal 2008».

Riguardo allo sviluppo del servizio ferroviario, l'assessore Cattaneo ne ha annunciato il completamento con l'attivazione delle linee suburbane (le linee S) ancora mancanti: «Nel 2011 sarà la volta del prolungamento della S9 per Albairate e la S13 per Pavia. Grazie all'impegno di Regione Lombardia e Trenord quindi non taglieremo i servizi, ma proseguiremo nel loro potenziamento e nell'attivazione di ulteriori anche sulle nuove infrastrutture: la Saronno-Seregno e l'Arcisate-Stabio».

L'assessore ha inoltre ricordato il cammino fin qui compiuto e i passi che attendono Trenord, ribadendo il ruolo di Regione Lombardia di ente regolatore, ricordando da una parte la creazione di una società unica per la gestione della rete ferroviaria regionale e dall'altra la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico integrato. (Ln)  
La memorabile frase "impegni vincolanti relativamente alla qualità del servizio (tutti misurati con criteri molto rigorosi)" era già allora la conferma di come si stesse allestendo un colossale imbroglio,  ed era evidente agli occhi di chiunque non aderisse ciecamente all'ideologia leghista perchè privo degli strumenti per pensare autonomamente, dato che Trenord fu creata in modo tale da poter autocertificare la qualità del servizio erogato, senza nessuna possibilità di intervento da parte dei suoi proprietari.

Sconcertante è anche il fatto che Fontana Attilio abbia dovuto attendere la fine di Trenord, per poter esprimere l'intenzione di azzerarne la dirigenza: per quale motivo la Lega Nord ha creato un'azienda con caratteristiche tali da non poter esercitare su di essa alcun controllo, anche davanti a colossali prove di incapacità da parte della sua dirigenza (peraltro nominata proprio dalla Lega Nord)?
Si ricorderò come anche Sorte Alessandro, nella recente intervista in cui commenta lo sfacelo di Trenord come se fosse un fulmine a ciel sereno di cui lui non aveva mai notato i prodromi, affermi che la dirigenza di Trenord era già stata scelta, quando lui divenne assessore, e che quindi Sorte aveva lavorato con le persone già presenti tentando di ottenere il meglio possibile. Come dire che per lui la dirigenza di Trenord non aveva i requisiti necessari?
Negli anni, Sorte Alessandro, Maroni Roberto e Fontana Attilio hanno sommessamente lamentato la mancata partecipazione di Trenitalia al funzionamento di Trenord, nonostante ne detenesse il 50% delle azioni. O forse proprio per questo? Nessuno però, a partire dagli elettori, si è posto la domanda cruciale: perchè Trenord è stata creata per essere di fatto un'azienda a metà, azzoppata sin dalla partenza? Perchè nessuno aveva previsto regole e vincoli per costringere le società partecipanti a far davvero funzionare l'azienda?
Per Formigoni, Trenord doveva esser la dimostrazione di come funziona il federalismo: a conti fatti, essa è invece la dimostrazione del fallimento dell'idea di federalismo della Lega Nord, nonchè dell'incapacità organizzativa, gestionale e strategica di gente come Formigoni e Maroni.

E' da ricordare anche la carriera di tre di queste persone che hanno creato o gestito Trenord:
un ex presidente regionale, Formigoni,  condannato a sei anni per le presunte tangenti per la fondazione Maugeri e San Raffaele; un ex ad di Trenord nonché direttore generale di Ferrovie Nord Milano, Giuseppe Biesuz, condannato in primo grado per il fallimento della Urban Screen, una società che aveva amministrato fino al 2008;  un ex presidente di Fnm, Norberto Achille, sotto processo per aver depredato Fnm per spese personali.
L'eredità di costoro è stata poi raccolta da Maroni Roberto, capo della giunta regionale successiva, noto per aver dichiarato che “La mafia al Nord non esiste”, frase che rispecchia la mentalità con cui per anni ha protetto a spada tratta Trenord (tramite l'assessore negazionista Sorte Alessandro) dalle proteste dei comitati pendolari nati ovunque in Lombardia per segnalare la crescente marea di dati oggettivi sull disservizio sempre più sistematico del trasporto ferroviario lombardo.

Dal 16 al 20 luglio 2018, per chi ha voglia di numeri e dati di fatto, i disservizi a opera di Trenord, FNM, RFI e Trenitalia continuano a susseguirsi in Lombardia.
Ecco un breve florilegio di quelli che affliggono le solite linee Verona-Treviglio-Milano, e Bergamo-Milano. Come sempre, i treni di Trenord si guastano  (specialmente quelli appena acquistati), li impianti ferroviari gestiti da RFI si guastano (eppure RFI ha tutti i fondi necessari per le infrastrutture dell'Alta Velocità), e i treni di Trenord sono soppressi senza spiegazione (tranne quelle note a tutti sin dal rapporto dell'Ansf di febbraio 2018).










Il treno 10901 (Milano Greco Pirelli 5.52 - Brescia 7.16) oggi non è stato effettuato.
Il treno 10904 (Bresca 6.06 - Milano Greco Pirelli 7.26) oggi non è stato effettuato.
Il treno 10905 (Milano Greco Pirelli 7.52 - Brescia 9.16) oggi non è stato effettuato.
Il treno 10904 (Brescia 7.55 - Sesto 8.55) oggi non è stato effettuato.
Il treno 10910 (BRESCIA 07:44 - SESTO S.GIOVANNI 09:14) oggi non sarà effettuato.
Il treno 2090 (BRESCIA 06:56 - MILANO CENTRALE 08:00) è previsto in partenza con circa 15 minuti di ritardo perché è stato necessario prolungare i tempi di preparazione del treno, in sede di deposito.

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