mercoledì 4 luglio 2018

4 luglio 2018: Trenord continua a non erogare il servizio ferroviario in Lombardia. Lo sfascio prosegue da mesi, ma nessuno ne parla: dove sono i mezzi d'informazione, dai telegiornali ai quotidiani ai settimanali?

#LombardiaConcreta
Mercoledì 4 luglio 2018. Dopo due giorni di convogli vecchi che arrivavano a Milano Lambrate in orario, la corsa 10456 Cremona-Milano si presenta nuovamente con un convoglio di modello Vivalto acquistato a carissimo prezzo dalla Regione Lombardia nel 2017 (anno in cui Ferrovie dello Stato dichiara ufficialmente obsoleto tale modello, e annuncia l'arrivo dei nuovi modelli Jazz e Rock).
Immancabilmente, il 10456 col convoglio nuovissimo accumula un ritardo di 7 minuti alla stazione di Milano Lambrate, con conseguente perdita della "coincidenza" delle 7:49 per Milano Centrale.

 
Immancabilmente, il successivo treno per Milano Centrale, cioè il 2090 da Brescia delle 7:53, è in ritardo di 6 minuti.

Ed è a questo punto che la disorganizzazione, la malagestione e la confusione delle ferrovie della Lombardia e dell'Italia raggiungono l'apice.


I pendolari in attesa a Milano Lambrate salgono infatti sul treno 2290 Bologna-MilanoCentrale delle 7:54 (a cura di Trenitalia), dato che è in perfetto orario.

Ma, pochi secondi dopo essere partito, il treno 2290 si ferma e viene "messo in buca", accumulando 10 minuti di ritardo, per dare la precedenza ad altri treni, tra cui lo stesso 2090 da Brescia.

Bisogna riconoscere una certa capacità da parte di RFI, che riesce a indirizzare i pendolari su un treno in orario che poi verrà costretto a subire un ritardo per problemi di circolazione, invece che su un treno in ritardo a cui verrà data la precedenza. Complimenti per la professionalità!

Il treno 2290 è di Trenitalia, e quindi è un vecchio modello con carrozze a un piano, con l'impianto dell'aria condizionata fermo, i finestrini bloccati, e una temperatura interna elevata che aumenta durante la sosta sotto il sole.
L'azienda che fornisce questo servizio è Trenitalia, cioè la stessa che secondo Fontana Attilio deve fornire un piano industriale per rilanciare la catastrofica Trenord, sprofondata da mesi in un abisso di malagestione e disorganizzazione.
Il "biglietto di presentazione" di Trenitalia è agghiacciante, e la cosa più grave è che viene esposto da anni. E' cinismo, quello con cui Fontana Attilio tenta di scaricare la scombinata Trenord (un prodotto della gestione della Lega Nord, che ne nomina i dirigenti) sulla scombinata Trenitalia, per poi restare a guardare l'ulteriore e inevitabile peggioramento, e attendere che i pendolari lo supplichino di riprender la gestione dei treni lombardi?

Sempre sulla linea Verona-Brescia-Milano, ecco altri disservizi (un termine notoriamente eufemistico).

Il treno 10908 è in ritardo di 14 minuti per ritardo di altri treni.

Il treno 2057 è in ritardo di 13 minuti per motivo non specificato.

Ma è con il treno 10910 che Trenord raggiunge una nuova frontiera del disservizio programmato: il treno viene infatti cancellato il giorno prima (cioè alle ore 22 del 3 luglio: con più di 9 ore di anticipo).

Sulle linee suburbane di Treviglio, Trenord e RFI continuano a non erogare il servizio e a non svolgere la manutenzione necessaria. Singolare, in questa situazione di sfacelo di un servizio pubblico che ingoia denaro pubblico senza sosta,  è il sistematico silenzio dei mezzi d'informazione: dove sono testate come Repubblica e l'Espresso, o il Tg Regione, o il TG3, che pure hanno dedicato una quantità di ore e pagine, per mesi e mesi, alla spazzatura di Roma e alle buche nelle strade di Roma e agli autobus di Roma?
Possibile che i treni della Lombardia, che vanno a rotoli da mesi dopo anni di crescente disservizio (mirabilmente esasperato nel periodo di Expo 2015) non siano degni di un titolo a livello nazionale, specialmente se si considera che la situazione si ripete ogni giorno, senza traccia di miglioramento, ormai da mesi, e il presidente della giunta della Regione Lombardia si dimostra ogni giorno impotente nel porre rimedio a una situazione che è opera di dirigenti che sono stati selezionati dalla sua stessa Lega Nord?

Il treno 23015 ha 20 minuti di ritardo per guasto al sistema di chiusura delle porte.
Il treno 10622 delle 8:55 è cancellato fino a Milano Certosa per guasto al treno. La comunicazione viene data alle ore 7:02, con più di un'ora di anticipo.
Il treno 10611 è cancellato. Senza spiegazione.
Il treno 23015 delle 8:10 è cancellato alla stazione di Milano Certosa. Senza spiegazione. La comunicazione è data alle 6:43.


 Il treno 10458 Cremona-Treviglio è cancellato.





Si appura in seguito che i disservizi sulla linera suburbana da Varese, almeno per oggi, sono di responsabilità di RFI:


Un guasto elettrico sulla linea ferroviaria Varese–Treviglio ha causato, questa mattina,  il blocco immediato del convoglio [23015] partito alle 7.13 da Varese, nel tratto tra Busto Arsizio e Legnano. Il treno è stato fermato dagli stessi passeggeri che, spaventati dalle scintille e dal fumo, hanno tirato il freno di emergenza bloccando così il convoglio sui binari. Non sono mancate scene di panico e i viaggiatori hanno dovuto raggiungere la stazione di Legnano a piedi, lungo la linea dei binari. Il blocco ha determinato ritardi di circa 90 minuti, con variazioni e cancellazioni che hanno coinvolto le linee Domodossola-Gallarate-Milano, Porto Ceresio-Varese-Gallarate-Milano e Treviglio-Milano-Varese.
Ma Trenord non è mai fuori dai giochi: il citato treno 23015 delle 7:13 da Varese è partito con un ritardo a causa di un guasto alle porte.





Nessun commento:

Posta un commento