martedì 22 maggio 2018

22 maggio: Fontana Attilio sta a guardare lo sfacelo delle ferrovie della Lombardia. Dopo che la Lega Nord ha dettato legge dentro Trenord per anni, adesso è solo Trenitalia a dover sistemare anni di malagestione denunciata continuamente dai pendolari

Mentre il servizio ferroviario erogato da Trenord contina a degradarsi, nella ridda impressionante di mancata erogazione dei servizi, disagi, disservizi, informazioni errate e via elencando che i pendolari lamentano da anni, e che ora si sono decuplicati, Fontana Attilio continua a restare con le mani in mano, affermando di attendere che Trenitalia presenti un piano industriale di rilancio di Trenord.

E' incredibile che sia la Lega Nord a dirlo, dopo aver dettato legge per anni dentro Trenord tramite FNM, piazzandovi tutti i dirigenti che le erano graditi e chiaramente in quota politica Lega o professionalmente agganciati ad essa, dopo essere stata in silenzio quando il direttore generale di Gibelli Andrea (voluto da Maroni Roberto) costrinse ad andarsene il dipendente fedele Franzoso Andrea che aveva denunciato il peculato del precedente dg Achille, dopo aver difeso a spada tratta le politiche dissennate di Trenord tramite l'aggressività offensiva dell'assessore Sorte Alessandro che accusava i comitati dei pendolari di ogni genere di interesse personale.
E' incredibile che sia la Lega Nord a dirlo, dopo aver fatto i porci comodi dentro FNM e Trenord per anni, e il messaggio è ovvio: "noi abbiamo banchettato col denaro pubblico finchè c'era da guadagnarsi; adesso che le magagne accumulatesi in anni di malagestione non possono più essere nascoste, che ci pensinor Trenitalia e lo Stato a sistemare il disastro".

Sarebbe incredibile che sia la Lega Nord a dirlo, se non fosse che la scarsa memoria dell'elettore medio si mescola al fanatismo ideologico (non supportato da fatti concreti, come si può vedere con la malagestione di Trenord), garantendo l'impunità politica eterna a certa gente.

Martedì 22 maggio 2018, continua la ridda di disservizi del trasporto ferroviario pubblico della Lombardia, gloriosamente ignorato da tutti coloro che detenevano il potere di denunciarlo (leggi Partito Democratico) finchè ha fatto comodo, e che ora starnazzano inutilmente nel consiglio regionale, fingendo di non essere stati tra le forze che inneggiavano ai soprusi attuati sistematicamente da Trenitalia per imporre i FrecciaRossa a danno del trasporto regionale.

Il treno 10456 da Cremona continua ad arrivare in ritardo di 10 minuti a Milano Lambrate.


Ma tanto la coincidenza 2160 Arquata Scrivia-Milano Centrale delle 7:49 è in ritardo di 11 minuti, anche se l'annuncio visivo dichiarava solo 5 minuti di ritardo.








Non va certo meglio con il 2090 Brescia-Milano Centrale delle 7:53. L'annuncio visivo parla di 5 minuti di ritardo, ma sono invece 15 minuti di ritardo.








Poco prima, il treno 2054 Verona-Milano Centrale accumulava 14 minuti di ritardo.

Come può una linea ferroviaria accumulare così tanti disservizi nella sola fascia oraria che frequenta un pendolare? E nel resto della giornata, che accade?
E le istituzioni cosa hanno fatto in questi anni in cui chiaramente una malagestione del sistema ferroviario stava fermentando per portare a questi risultati? Mentre i pendolari protestavano restando inascoltati, gente come Sorte Alessandro, Maroni Roberto, Delrio Graziano, Renzi Matteo, Gentiloni Paolo, cosa stava facendo? Dormiva? E i giornalisti, e i quotidiani, e i telegiornali, invece, da che parte guardavano?

 Il treno 24110 Albairate Vermezzo-Saronno viene cancellato fino a Milano Porta Garibaldi.
E accumula comunque 22 minuti di ritardo.




Il 10905 Milano Greco Pirelli-Brescia viene cancellato. E basta. Come accade quasi regolarmente.






Nel pomeriggio, si assiste al patetico spettacolo del 2070 Verona-Milano in ritardo di 37 minuti, senza spiegazione.



In seguito, il 2069 Milano Centrale-Verona ha un guasto e subisce 25 minuti di ritardo.
Il 2074 Verona-Milano Centrale è annunciato in partenza con 40 minuti di ritardo per ritardo del treno corrispondente. Ma è solo l'inizio dell'odissea dei suoi viaggiatori.
Ma è solo l'inizio. Il ritardo sale in fretta a 50 minuti di ritardo, e quando raggiunge 57 minuti di ritardo, il treno viene cancellato alla stazione di Treviglio.

Forse ciò permette ai passeggeri di usare un treno delle linee suburbane per raggiungere Milano?

Dipende.

Di certo i passeggeri del treno da Verona non hanno potuto usare il treno 10688 Treviglio-Novara, cancellato fino alla stazione di Milano Porta Garibaldi.
#LombardiaConcreta

E tutto ciò perchè il 10657 Novara-Treviglio ha terminato il viaggio per esigenze tecniche nella stazione di Milano Porta Garibaldi.
Improvvisamente Trenord diventa politicamente corretta, e "guasto" diventa "esigenze tecniche", e "cancellato" diventa "termina il viaggio". La sostanza della mancata erogazione del servizio per manifesta malagestione non cambia. Ma Fontana Attilio non ne ha colpa, e preferisce attendere che Trenitalia sistemi ciò che Maroni Roberto ha così ben gestito prima di lui.

#LombardiaConcreta

Il treno 2090 Milano Centrale-Brescia, famigerato per essere stato anticipato dalle 18:15 alle 17:50 senza alcun motivo (salvo avvantaggiare l'elite dei FrecciaRossa),  invece di subire il solito ritardo viene cancellato, dopo un'attesa di 50 minuti in cui Trenord è stata incapace di dire a chiare lettere ai passeggeri che era necessario cercare un altro treno per non arrivare a casa in spaventoso ritardo dopo una giornata di duro lavoro.

Per chiudere il cerchio, se la giornata è iniziata con un treno in ritardo da Cremona, ecco che finisce con il treno 10481 Milano Porta Garibaldi-Cremona che ha un ritardo di 14 minuti.







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