venerdì 25 maggio 2018

24 maggio: sui suoi treni modernissimi, Trenord non sa neppure che giorno e che ore siano.

Prima ritardi e soppressione dei treni ora carrozze chiuse e viaggiatori stipati nei pochi vagoni a disposizione.
E' la linea del Tilo, il servizio transfrontaliero che collega il Canton Ticino con la Lombardia grazie alla collaborazione tra le ferrovie svizzere e Trenord.
Il problema delle carrozze chiuse segnalato a Como, in Svizzera non esiste proprio. «Sulle nostre tratte - spiega l’addetto stampa Patrick Walser - non ci risultano essere problemi di questo tipo».
Quello che succede sui treni che viaggiano tra Como e Monza, la direttrice 6: «Saliamo e troviamo le carrozze chiuse e così ci dobbiamo infilare e stipare tutti negli stessi vagoni. L’ultima volta è successo martedì ma in questi mesi è capitato spesso. Abbiamo chiesto spiegazioni al personale presente e ci è stato detto che in base al numero di vagoni deve essere garantito un numero proporzionale di addetti. Se però il personale non è sufficiente, come tutta risposta chiudono le carrozze».
E Trenord? Dalla società, che è nata dall’unione di Trenitalia e Ferrovie Nord, partecipanti al 50%, arriva la conferma: «Il treno delle 8.12 di martedì 22 maggio era un treno “a doppia composizione” che prevede la presenza di due capitreno ed era agibile solo per metà per l’assenza di personale da adibire all’assistenza dei passeggeri nel secondo convoglio».

24 maggio 2018. A Trenord non basta erogare un servizio insufficiente in termini di capienza nelle fasce orarie di punta, cancellare treni perchè non manutenuti e perennemente guasti, cancellare treni perchè non ha saputo assumere personale a sufficienza, fornire informazioni vaghe o errate a passeggeri che restano continuamente rinchiusi per ore su treni guasti e privi di assistenza.
Trenord deve anche fare di peggio, come succede col 10456 Cremona-Milano Certosa. Questo "modernissimo" e costoso convoglio di modello Vivalto o similmente malprogettato  stupisce oggi i passeggeri anche con l'aggiornamento impeccabile dei dati di viaggio: quando il treno riparte da Treviglio, alle 7:23, sugli schermi interni del treno risultano essere le ore 4:24. E sebbene accada il 24 maggio, la data riportata sullo schermo è 21/5/2018.
Restiamo in attesa di sapere in che modo gli strenui difensori del carrozzone parastatale di Trenord targati Lega Nord troveranno il modo di imputare anche questa malagestione a Trenitalia, lo Stato, l'Agenzia Nazionale della Sicurezza Ferroviaria, Rfi, i pendolari o l'oroscopo avverso.
Ovviamente, il treno 10456 arriva a Milano Lambrate con 10 minuti di ritardo, facendo saltare la coincidenza per Milano Centrale delle 7:49.

Ovviamente, sempre a Milano Lambrate, la successiva corsa per Milano Centrale, cioè il 2090 da Brescia delle 7:53, è in ritardo di 8 minuti. Complimenti ancora a Trenord, Maroni Roberto, Sorte Alessandro, Fontana Attilio e #LombardiaConcreta.







Tra i disservizi, compare l'immancabile mancata erogazione di servizio: il treno 105690 è cancellato senza spiegazione.

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