mercoledì 30 maggio 2018

29 maggio: lo sfascio di Trenord continua, e anche Trenord ammette che le chiacchiere pre-referendum di Maroni Roberto su investimenti e nuovi treni erano solo fumo negli occhi degli elettori gonzi

 #LombardiaConcreta
Martedì 29 maggio 2018, cosa è cambiato nel disservizio ferroviario della regione Lombardia, che si vanta di essere così all'avanguardia?
Nulla: a rotoli andava prima, e a rotoli va adesso, solo che il cambio di gestione politica nella giunta regionale, col passaggio da Maroni Roberto a Fontana Attilio, insieme al disastro ferroviario di Pioltello, ha fatto cadere la facciata di efficientismo sensazionalistico con cui veniva occultata la malagestione di Trenord, affidata per anni ad amministratori voluti dalla Lega Nord, i quali hanno devastato l'azienda, e adesso ogni giorno è per i lavoratori e studenti pendolari un doloroso promemoria dell'incapacità leghista al massimo della sua forma.

Il treno 10456 Cremona-Milano Certosa arriva a Milano Lambrate con 10 minuti di ritardo. In seguito, li recupera, ma a Milano Lambrate salta la coincidenza per Milano Centrale delle 7:49.


O meglio, salterebbe: tale coincidenza, il 2160 di Trenitalia, è in ritardo di 6 minuti, e ironicamente compensa l'inefficienza di Trenord.



#LombardiaConcreta
E' una fortuna: l'alternativa offerta da Trenord per raggiungere Milano Centrale, e cioè il treno 2090 delle 7:53, arriva con un ritardo di 18 minuti.









Nella stessa giornata, il 2054 Verona-Milano porta 16 minuti di ritardo.










Ieri, 29 maggio 2018, abbiamo partecipato al Tavolo territoriale del Quadrante Est del servizio ferroviario regionale che si è tenuto in Regione Lombardia.
Al tavolo erano presenti Trenord, Rfi e regione Lombardia, con la presenza anche dell’Assessore Terzi. Vogliamo ringraziare proprio l’assessore per la sua presenza (non scontata in questo genere di riunioni), presenza che vogliamo considerare primo impegno verso una rinnovata attenzione verso i problemi dei cittadini viaggiatori.
I dati sulla puntualità che ci ha comunicato RL ci confermano quello che stiamo vivendo ovvero una netta diminuzione della puntualità (passata dal non lusinghiero 79% dell’anno 2017 al 66 % riferito alle linee del quadrante Est, con crolli fino al 40% per la Bergamo – Milano via Carnate). Trenord ha ammesso che ci sono ancora problemi derivanti dall’incidente di Pioltello, con rallentamenti sulla linea per via della manutenzione della rete ma (e forse soprattutto, aggiungiamo noi) c’è anche un problema legato all’età dei treni circolanti (treni vecchi sono più soggetti a guasti e inaffidabilità) e a mancanza di personale che Trenord sta provvedendo a reclutare.Proprio sul lato del “materiale rotabile” regione ha attivato le gare per l’acquisto di nuovi treni, i primi dei quali arriveranno solo tra due anni (dove non si sa).
Altre informazioni di carattere più pratico che riguardano le nostre linee:- La consueta riduzione estiva dell’orario avverrà tra il 05/08 e il 26/08- Per manutenzione rete, la linea Bergamo – Brescia verrà chiusa la settimana di Ferragosto e il servizio effettuato con autobus- Per la manutenzione del ponte di Paderno, si prevede di finire la fase progettuale per la fine dell’anno e l’inizio dei lavori verso luglio 2019
Da sottolineare l'ammissione, da parte di Trenord e regione Lombardia, della falsità propagandistica degli annunci di Maroni Roberto, di cui parlavamo già nel luglio 2017: I veri numeri della bufala di Maroni dei 160 treni per ottenere voti alle elezioni e al referenum inutile.
Le cifre di investimenti in Euro e la quantità di treni nuovi che Maroni aveva sparato in quell'occasione, come fuochi d'artificio per far felice il popolo bue, erano una spudorata manipolazione a scopo elettorale, dalla quale erano state omesse verità fondamentali: la giunta della regione Lombardia si impegnava a parole a stanziare denaro (pubblico) che poi non è stato stanziato (come denunciato dai parlamentari regionali del M5S), e i primi treni sarebbero arrivati solo tre anni (3 ANNI) dopo quelle dichiarazioni.
L'assenza di denaro e il ritardo clamoroso della reazione di Maroni a uno sfascio che si prepara da anni, e che nel 2018 raggiunge il culmine, molto prima del presunto "rimedio" annunciato da Maroni, non è forse la prova della totale incapacità amministrativa della Lega Nord, che per anni ha dettato legge coi suoi dirigenti imposti a FNM e Trenord, solo per produrre un risultato concreto così vergognoso?

Come la regione Lombardia di Maroni Roberto e l'azienda pubblica FNM si rivelano totalmente incapaci di rinnovare in tempo il parco ferrovuario lombardo, pur trovando invece risorse a non finire per costruire autostrade in continua perdita e utilizzate solo da una esigua fetta di lombardi, così si rivela incapace la stessa Trenord (coi suoi dirigenti scelti dalla Lega Nord) di procurarsi un organico adeguato per gestire il servizio ferroviario regionale. Inspiegabilmente, dopo anni di scioperi dei ferrovieri costretti a continui straordinari, Trenord si ritrova incapace di coprire tutte le corse che deve erogare, e taglia il servizio: il motivo è che non ha personale a sufficienza. E SE NE ACCORGONO SOLO ADESSO? MA CHE RAZZA DI DIRIGENTI HA SCELTO, LA LEGA NORD?


Trenord e RFI giustificano i ritardi sulla Verona-Milano con un guasto agli impianti di circolazione tra Melzo e Treviglio.
Ma ciò non convince, se i ritardi si verificano tra Verona e Treviglio.

E non si capisce perchè il treno 10906, Brescia-Milano Greco Pirelli sia cancellato. Nè Trenord lo spiega.

Nè si spiega il ritardo di 22 minuti del 2068 Verona-Milano.






La  proposta di Trenitalia per rimediare al disastro di Trenord (della quale è socia al 50%, pur non avendo mai erogato i treni che avrebbe dovuto erogare), esposta dal TG3 Regione Lombardia, prevede: soppressioni dimezzate, aumento della puntualità, 161 nuovi treni in servizio entro quattro anni.
Secondo il TG3, Trenitalia vuole investire 1 miliardo e 600 milioni di Euro, cioè la stessa cifra che era disposta a spendere la regione Lombardia: quindi, ancora una volta, si conferma la falsità delle chiacchiere di Maroni del 2017. La regione era "disposta a spendere" significa che da luglio 2017 a marzo 2018, la giunta di Maroni non ha stanziato quel denaro, e non ha commissionato la costruzione di alcun nuovo treno. E Maroni lo sapeva benissimo, ma ha deliberatamente parlato come se si trattasse di una decisione già presa, di denaro già stanziato, e di acquisti già in corso. 

Ultima affermazione del TG3: Trenitalia vuole controllare il 51% di Trenord, per gestire l'azienda e scegliere l'amministratore delegato, a riprova del fatto che sinora è stata la Lega Nord a sceglierlo, perchè aveva pieno potere sull'azienda, e ha così portato agli scandalosi risultati odierni.
E come mai allora Fontana Attilio non menziona questo fatto, e continua a parlare del disastro di Trenord come se fosse solo colpa di Trenitalia, e lui non c'entrasse nulla?

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