mercoledì 30 ottobre 2019

29 ottobre 2019: treni guasti, cancellati, in ritardo, sovraccarichi sulla linea Bergamo-Milano, fascia oraria di punta. Malori a bordo. Il miglioramento di Trenord annunciato da Terzi Claudia colpisce ancora

La tragedia di Pioltello, indagine chiusa «Giunto rotto, Rfi non garantì sicurezza»
Chiusa l’inchiesta sul deragliamento del treno che nel gennaio 2018 costò la vita a tre persone, tra cui due bergamaschi. 
Dodici persone verso il processo: due manager e sette tra dipendenti e tecnici di Rete ferroviaria italiana, la stessa società e due ex vertici dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie. 
I pm di Milano hanno chiuso le indagini per disastro ferroviario colposo e altri reati, in vista della richiesta di processo, a carico di 12 persone, ossia due manager e sette tra dipendenti e tecnici Rfi (Rete ferroviaria italiana), la stessa società, e due ex vertici dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie sull’incidente ferroviario di Pioltello in cui il 25 gennaio 2018 morirono tre persone e decine rimasero ferite. Stralciata la posizione di due manager Trenord e della società in vista dell’archiviazione. 
Nell’inchiesta, condotta dalla Polfer e coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dai pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, alle 11 persone fisiche vengono contestati i reati di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, mentre la società Rfi è indagata per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti. Nei giorni scorsi si era saputo che oltre ai nove, tra manager e dipendenti di Rfi, indagati già noti, gli inquirenti avevano iscritto anche Amedeo Gargiulo, all’epoca direttore dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie, e un suo vice. Anche per loro si profila la richiesta di rinvio a giudizio. 
Secondo la relazione finale dei consulenti tecnici nominati dai pm, depositata lo scorso marzo, il disastro ferroviario di Pioltello è stato causato dallo «spezzone di rotaia» di 23 centimetri che «si è fratturato», nel cosiddetto «punto zero», per «un danneggiamento ciclico irreversibile generato da condizioni di insufficiente manutenzione». E «l’assenza dei controlli Us (ultrasonori)» non ha consentito di monitorare la «progressione irreversibile del danneggiamento del giunto» in cattive condizioni, anzi ci sono stati «ritardi» nella «sostituzione» proprio di quest’ultimo.
La causa del deragliamento, infatti, fu «la sopraelevazione della ruota destra» del terzo vagone del convoglio dovuta «all’interposizione dello spezzone di rotaia», quello da 23 centimetri che si staccò, «tra il binario di corsa e la ruota stessa». E la mancata «istruzione delle richieste di sostituzione» del giunto nel «punto zero» – il cui problema era noto da almeno 11 mesi – «secondo quanto le procedure Rfi imponevano» e i «ritardi nella programmazione delle attività di sostituzione» ha permesso «all’irreversibile ammaloramento del giunto di procedere fino al cedimento finale». Per tamponare il problema, venne soltanto piazzata una tavoletta di legno sotto il giunto per evitare che la rotaia sbattesse contro la massicciata.
29 ottobre 2019: pendolari bergamaschi, rientro da incubo Treno soppresso, passeggeri bloccati
Cancellato il convoglio delle 18,05: i passeggeri bloccati a bordo e poi dirottati su quello delle 19,05, che è partito in ritardo e stracarico da Milano ed è poi rimasto fermo un bel po’ a Pioltello perché una ragazza ha avuto un malore.
Serata infernale, martedì 29 ottobre, per i pendolari bergamaschi. 
Il treno 2631 da Milano Centrale delle 18,05 (che doveva arrivare a Bergamo alle 18,53) è stato cancellato per un guasto tecnico e i pendolari prima sono rimasti bloccati a bordo e poi, una volta riusciti a scendere, sono stati dirottati sul 2633 delle 19,05, che è partito in ritardo e stracarico dal capoluogo lombardo e attualmente è fermo a Pioltello per permettere di soccorrere una ragazza che si è sentita male e per la quale è stato necessario l’intervento di un’ambulanza. 
 Il treno è ripartito in direzione Bergamo pochi minuti dopo le 20. 
Testimonianze dei passeggeri 
"Questa sera è stata una fine giornata da ricordare. Purtroppo è stata una situazione da VERGOGNA. La mattina si viaggia in piedi già sul treno BG-MI delle 07,02
"Ero seduto sul 18.05 (poi soppresso, dopo una attesa di 45 minuti sul treno senza informazioni) per Bergamo e finalmente alle 20.30 siamo arrivati a Bergamo con il treno successivo. Una volta nei pressi della stazione di Bergamo sono risalito lungo il treno, svuotatosi parzialmente per via della gente scesa a Verdello, e ho visto varie famiglie con bimbi di turisti del Nord Europa con un'aria stralunata."

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