giovedì 28 marzo 2019

28 marzo 2019: scontro fra treni sulla linea a binario singolo Milano-Asso

Giovedì 28 marzo 2019: mentre la Lega Nord continua a impegnarsi a fondo per sostenere l'esigenza delle grandi opere ferroviarie del TAV, e per ignorare sistematicamente e ostinatamente le continue proteste dei pendolari delle ferrovie "convenzionali" della regione Lombardia, nella stessa regione Lombardia accade ancora che ci siano importanti linee "convenzionali" con un solo binario su cui i treni devono alternarsi nelle due direzioni.
In Lombardia, la popolazione aumenta. L'inquinamento atmosferico aumenta. La siccità aumenta. La popolazione che si sposta per lavoro aumenta.
I lavoratori che usano i mezzi pubblici, per non peggiorare l'inquinamento atmosferico e non ingolfare strade cittadine già ingolfate, invece, non riescono ad aumentare.
Perchè?
Perchè l'azienda pubblica Trenord, invece di aumentare i treni in circolazione, li taglia, o li converte in autobus, o li cancella. Perchè la giunta della Regione Lombardia, da lustri in mano alla Lega Nord, se ne infischia spudoratamente del comportamento irresponsabile di Trenord oppure, peggio, lo avalla senza nessun ritegno.
Perchè l'azienda pubblica RFI eroga una manutenzione penosa degli impianti ferroviari "convenzionali" della Lombardia, che si guastano in continuazione, causando ritardi e cancellazioni continui che sono di enorme danno per il lavoro dei pendolari che si impegnano nobilmente a usare gli atroci mezzi pubblici lombardi per non peggiorare la qualità dell'aria respirata da tutti i lombardi. Perchè l'azienda pubblica RFI scalpita quando si tratta di realizzare infrastrutture ferroviarie per l'Alta Velocità, ma nel frattempo permette che linee ferroviarie "convenzionali" importanti e dal grande potenziale di viaggiatori restino ancora oggi con un singolo binario, come la linea Cremona-Milano su cui si verificò il disastro ferroviario di Pioltello del 2018.

E oggi, a riprova del menefreghismo della Lega Nord (che non ha mai avanzato una sola interrogazione parlamentare per costringere RFI a rendere conto del suo operato, nonostante le continue chiacchiere propagandistiche in sede non istituzionale di gente come Fontana Attilio) e di RFI e della dirigenza leghista di Trenord, sulla linea Milano Asso (con un singolo binario) è avvenuto uno scontro fra treni.

Trenord sta già provvedendo a dichiarare che "il treno è partito col rosso" (Ferrovie Nord si accoda, perchè questa linea è in gestione a Ferrovie Nord, con diversi standard di sicurezza).
Un anno fa, dopo il disastro ferroviario di Pioltello, il TG Regione di Rai Tre aveva avuto cura di trasmettere un'intervista a un ferroviere di Trenord che spiegava in tono rassicurante che la sicurezza e la tecnologia degli impianti ferroviari della Lombardia sono all'avanguardia in tutta Europa. Oggi abbiamo visto che un macchinista può far partire un treno anche se ha il segnale rosso, e può immetterlo su un binario singolo su cui sta arrivando un altro treno, senza che nessun sistema di sicurezza impedisca tutto ciò.
Forse l'avanguardia lombarda è un'avanguardia artistica e non ferroviaria?
Como, scontro frontale tra due treni a bassa velocità: sei feriti. Macchinista è partito con il semaforo rosso
L’impatto è avvenuto intorno alle 18.40. E una settantina di passeggeri a bordo di due treni regionali si sono trovati sbalzati o scaraventati a terra. Momenti di panico che hanno trovato spiegazione nello scontro frontale avvenuto tra Arosio e Merone (Como). Sei persone sono rimaste ferite in modo non grave e sono stati inviate in ospedale in codice giallo. Sul posto sono arrivati diversi mezzi del 118: quattro ambulanze, due elicotteri da Como e Milano e due automedica che hanno prestato soccorso a una cinquantina di persone valutate in codice verde sono state visitate sul posto.In azione anche più squadre dei vigili del fuoco. I feriti sono stati trasportati negli ospedali di Cantù, Erba, Sant’Anna, Lecco.  
L’incidente è stato provocato dalla partenza con il rosso del macchinista del treno 1665 che riprendeva la corsa dalla stazione di Inverigo verso Canzo-Asso che ha poi bruscamente frenato, senza però riuscire a evitare l’impatto con il treno 1670 che procedeva a bassa velocità nella direzione opposta, da Erba verso Milano. Il treno 1665, partito da Milano Cadorna 17.38, sarebbe dovuto arrivare ad Asso alle 18.59. I convogli viaggiavano sullo stesso binario. La circolazione è stata sospesa sulla linea Milano-Asso tra Arosio e Merone ed è stato istituito un servizio di autobus. Trenord ha aperto n’inchiesta interna.
Il 12 luglio del 2016 in Puglia invece lo scontro tra due treni su un binario unico aveva provocato 25 morti e 50 feriti. Dopo la tragedia di Corato si era parlato molto degli standard di sicurezza del trasporto ferroviario. I treni che si muovono sulla rete Rfi devono rispondere agli stringenti criteri dell’Ansf, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, ente terzo preposto al rilascio delle licenze e ai controlli. Chi invece opera sulle linee secondarie ha come controllore l’Ustif, l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi, un ente periferico del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti organizzato in 7 divisioni interregionali che ha una normativa ovviamente affidabile ma meno stringente.

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