sabato 9 marzo 2019

Manutenzione dei treni della Lombardia in mano ad aziende private che non concluderanno nulla?

Appurato che Trenord preferiva tagliare su tecnici e manutenzione dei treni, pur di gonfiare gli utili e i premi per la dirigenza, la soluzione è ovviamente quella di esternalizzare i servizi e spendere ancor più di quanto già Trenord non costi.
Invece, di ristrutturare Trenord e rimuovere la dirigenza che da anni gestisce tutto così male, la Lega Nord non vuole saperne. E chissà come mai?



Questa volta non saranno i tecnici di Trenord delle officine ferroviarie di Fiorenza e Novate a fare la manutenzione dei treni in sosta nelle stazioni lombarde ma quelli delle aziende private che hanno vinto il maxi-appalto di 9,9 milioni di euro avente per oggetto «i servizi di manutenzione sul materiale rotabile Trenord presso i siti del “Deposito Esteso”, da realizzarsi durante le soste notturne e/o diurne del materiale rotabile» si legge sulla Gazzetta ufficiale del 7 settembre 2018.
 «Un esperimento già fatto 10 anni fa quando squadre di ferrovieri sono state trasferite nelle stazioni dov’erano maggiori i treni in sosta notturna come Bergamo, ma anche Lecco, Milano Porta Garibaldi, Seveso, Brescia, Gallarate e Pavia. Il risultato è stato quello che senza mezzi a disposizione veniva al massimo sostituita qualche lampadina ma nel contempo venivano ridotte le attività diurne nelle officine. Tant’è che il progetto è stato dopo poco tempo abbandonato - spiega l’Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Infrastrutture e Trasporti -. Ora un tuffo nel passato. Si tratta di una nuova esternalizzazione delle attività di manutenzione che aumentano nettamente i costi di gestione (mentre nel 2010 i costi fissi sono restati invariati) per 9,9 milioni di euro visto che l’appalto è stato aggiudicato a due ditte esterne».
A questa spesa si aggiunge l’appalto affidato nel 2017 Ansaldo Breda, 24,6 milioni per la manutenzione dei Taf e Tsr (di recente fabbricazione). «E ancora il costoso accordo 22,9 milioni con Alstom per la manutenzione dei nuovissimi Coradia Meridien. I pendolari sono ancora in attesa di una profonda riorganizzazione aziendale capace di aumentare la qualità sei servizi e di utilizzare al meglio le consistenti, sempre in aumento risorse pubbliche» continua l’Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Infrastrutture e Trasporti.

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