mercoledì 21 marzo 2018

20 marzo 2018: le linee ferroviarie più affollate sono paralizzate, ma la giunta della Lega Nord ha pensato solo al trenino bergamasco per pochi lavoratori. E il nuovo sciopero è indistinguibile dal caos ferroviaro della #LombardiaConcreta

Oramai non è più una notizia: treni in ritardo, poche carrozze e i pendolari bergamaschi stipati e stanchi già dalle prime ore della mattina.
Ancora treni pieni, e ritardi ormai cronici sulla tratta Bergamo-Milano. Una foto, l’ennesima, arriva da un pendolare che nella mattina  di martedì 20 marzo 2018 segnala nuova ressa sulle carrozze.
Altra mattinata di sofferenza su via Carnate. 10760 limitato (cioè cancellato a metà tragitto) e in ritardo, 10755 in ritardo di 20 minuti e 10764 partito con 15 minuti di ritardo.
Mentre il servizio ferroviario pubblico di Trenord e FNM sprofonda, ecco su cosa si sono concentrate per molti mesi le politiche della giunta della regione Lombardia, guidata dalla Lega Nord di Maroni Roberto, e con la volontà dell'assessore forzaitaliota Sorte Alessandro.

A tre mesi dall’inaugurazione abbiamo contato una media di 15 persone a corsa. Gli utenti? Soprattutto lavoratori del Papa Giovanni.
Trecentoventisette in dieci ore, dalle 7.25 alle 17.36: è il numero di utenti che abbiamo contato in una giornata feriale qualunque alla nuova fermata ferroviaria a servizio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII. La fermata è stata inaugurata lo scorso 12 dicembre e a distanza di tre mesi abbiamo fatto una verifica sul campo, cercando di capire se il collegamento ferroviario è utilizzato o meno dai cittadini.
A fronte di questo clamoroso squilibrio, le domande sono sempre le stesse. Si tratta di cecità dovuta a incompetenza? Si tratta di cinico calcolo politico ed elettorale, fatto sulla pelle dei cittadini della Lombardia? Si tratta di collusione tra politica leghista e imprenditoria lombarda, con la classica conseguente malversazione?
Se le stesse istituzioni lombarde sono la causa di questo clamoroso squilibrio nel trattamento dei diritti dei cittadini, a chi si può rivolgere il cittadino medio per aver giustizia?
Di certo non al governo nazionale, dove si è arroccato l'oligopolio classista e autoreferenziale del PD di Delrio Graziano e Gentiloni Paolo e Renzi Matteo, tutti attentissimo solo a celebrare dirigenti e imprese (come non ricordare Delrio che applaude Moretti Mauro, condannato per strage ferroviaria, quando FS gli conferisce la tessera del viaggiatore?).
Forse la Conte dei Conti potrebbe intervenire, magari rilevando le pesantissime differenze tra gli investimenti concreti in autostrade semideserte come BreBeMi e Pedemontana (regalando in effetti denaro pubblico ai loro gestori privati) e le chiacchiere senza copertura finanziaria riservate al trasporto ferroviario pubblico lombardo, dove a mesi di distanza dai fragorosi annunci dell'estate 2017 di Maroni Roberto i treni si guastano, ritardano, si fermano e sono di capienza inadeguata più che mai.

Il resto delle linee lombarde che confluiscono in Milano Lambrate non sono da meno delle linee per Bergamo, nella stessa giornata.

Treno 10903, Sesto S.Giovanni-Brescia: 14 minuti di ritardo. Nessuna spiegazione sul sito trenord.it.


Treno 20406, Piacenza-Milano Greco Pirelli: ritardo di 44 minuti. Senza spiegazioni.









Treno 2068, Verona-Milano Centrale: ritardo di 16 minuti.









Treno 2074, Verona-Milano Centrale: ritardo di 10 minuti (in corso).








Treno 2079 delle 18:25, Milano Centrale-Verona. Come da più consolidata tradizione della gestione inetta e dilettantesca delle informazioni nella stazione di Milano Centrale, il treno parte con 20 minuti di ritardo a causa di un guasto al treno, ma l'entità del ritardo viene resa nota 10 minuti alla volta.
E quindi, i passeggeri che avrebbero potuto prendere il treno 2091 delle 17:50 Milano Centrale-Brescia (a sua volta in ritardo di 30 minuti), non effettuano il cambio di convoglio, aspettandosi che il 2079 parta secondo l'orario rettificato.
Era davvero così difficile rendere noto sin dall'inizio che il guasto avrebbe causato un ritardo di entità considerevole? Non succede sempre così, grazie alla non-manutenzione del parco treni lombardo effettuata da FNM, e grazie all'obsolescenza della flotta dei treni della Lombardia forniti da Regione Lombardia o da Trenitalia?


Treno 2085, Milano Centrale-Verona: ritardo di 19 minuti.

La sequenza incessante di mancata erogazione del servizio da parte di Trenord, FNM e Rfi  culmina con un grottesco e paradossale annuncio di sciopero del personale nella giornata di mercoledì 21 marzo 2018.
Ricorrendo alla solita formula trita e ritrita con cui Trenord e FNM nascondono le loro deficienze, l'azienda Trenord avverte di possibili ritardi, cancellazioni. variazioni di percorso.

I pendolari restano perplessi: da settimane, cancellazioni e ritardo sono all'ordine del giorno, in Lombardia, e sulle linee Verona-Milano, Creemona-Milano, Bergamo-Milano, Brescia-Milano, Treviglio-Varese,  Treviglio-Novara.
Trenord intende dire che lo sciopero non è già in corso da tempo?

Sulla pagina Facebook di Spotted Trenord, un utente lancia questa proposta:

Mi rivolgo a tutti i dipendenti di Trenord e in particolare ai sindacalisti. Sono perfettamente consapevole che le inefficienze ed incompetenze dei vertici Trenord e rfi colpiscano la vostra vita professionale tanto quanto colpiscono la nostra di viaggiatori. Penso ad esempio all'organico ridotto che porta a turni più lunghi(al limite della legalità) e a treni che vengono soppressi per mancanza di personale. Penso alla manutenzione povera che minaccia la sicurezza di tutti e causa svariati ritardi e cancellazioni. E si potrebbe andare avanti. Capisco anche che lo sciopero sia un classico strumento di contestazione e che possa servire per le contrattazioni. Tuttavia questa altissima frequenza degli scioperi suggerisce anche che qualcosa non va. È evidente che questo strumento ha poca efficacia. Il motivo potrebbe semplicemente essere che la maggior parte dei viaggiatori ha un abbonamento mensile e non paga un biglietto giornaliero. Non sarebbe quindi molto più efficace ridurre la frequenza ed elaborare nuove formule in coordinazione con i viaggiatori?
#10400


Io sottoscrivo e rilancio: i lavoratori di Trenord potrebbero affiancare i pendolari nello sciopero dell'esibizione della documentazione di viaggio.
Un simile fronte comune di personale e utenza non causerebbe disagio all'utenza innocente, ma avrebbe effetto sulla dirigenza di Trenord e FNM (che però finora è sopravvissuta indisturbata anche davanti alle più clamorose prove di incompetenza, a essere onesti; forse perchè nessuna istituzione della Regione Lombardia di Maroni Roberto e Fontana Atilio ha mai chiesto loro di rendere conto dello sfacelo del servizio ferroviario pubblico in corso da molto tempo). #LombardiaConcreta


Nessun commento:

Posta un commento