#LombardiaConcreta |
Come noto, da settimane impazza ormai un crescente disservizio delle linee ferroviarie della Lombardia, con cancellazioni e ritardi che si accumulano ogni giorno e in ogni fascia oraria, su tratte come la Milano-Bergamo, la Milano-Brescia e la Milano-Verona.
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Il disservizio (o meglio, la mancata erogazione di servizio, non è una novità, ma sino a pochi mesi fa le proteste dei pendolari venivano sistematicamente ignorate dagli amministratori regionali della Lega Nord di Maroni Roberto, oppure oscurate dall'assessore Sorte Alessandro con continui annunci sensazionalistici atti a distogliere l'attenzione dalla malagestione dell'azienda Trenord, la quale continuava però a svilupparsi, come pus in un bubbone che alla fine è esploso con il disastro ferroviario di Pioltello, attirando l'attenzione dell'Agenzia Nazionale della Sicurezza Ferroviaria. Quest'ultima ha costretto Trenord ed FNM ad attenersi alle più banali regole del settore, facendo emergere tutte le inadeguatezze strutturali, organizzative e direttive dell'azienda dei trasporti ferroviari di #LombardiaConcreta, come raccontato qui: Trenord: personale insufficiente, treni privi di manutenzione. La realtà che non si può più nascondere
Maroni ha affrontato per anni la situazione dei treni lombardi con annunci sensazionalistici dietro cui si nascondeva il vuoto, e i risultati dell'operato inetto e bugiardo di costui e della sua rapace e arrogante cricca leghista possono essere ammirati per esempio in situazioni come questa, in cui Trenord ammette di non essere capace di erogare il servizio, formalizza la cosa e se ne infischa dei pendolari:
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E naturalmente se ne infischia Maroni Roberto, che oggi ha dato le dimissioni, scaricando tutto nelle mani di Fontana Attilio, il cadaverico sosia di Peter Cushing (se fosse ancora vivo) che è beatamente convinto che la gestione di Maroni sia un'eredità positiva.
E' grottescamente ironico che Fontana, riguardo a un altro argomento, abbia già dichiarato agli elettori: "Aspettate a lamentarvi".
Un'affermazione così sinistra sembra quasi prefigurare ciò che accadrà quando sarà lui a mettere direttamente le mani su Trenord, quasi come se volesse dire: "non avete ancora visto niente".
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