giovedì 15 marzo 2018

Mercoledì 14 marzo 2018 - Trenord, Rfi e lo sfascio sistematico delle ferrovie lombarde

#LombardiaConcreta
Mercoledì 14 marzo 2018, sulla linea Cremona Milano, uno scambio si guasta all'altezza della stazione di Caravaggio.
La linea è nota per la sua obsolescenza, l'inadeguatezza e il ripetersi dei guasti agli impianti.
Il treno  del recente disastro ferroviario di Pioltello proveniva da Cremona, ma, dopo un breve periodo di clamore, i media sono tornati a occuparsi dei gravissimi problemi delle buche di Roma (anche se, con loro contrarietà, una persona ha avuto il cattivo gusto di morire in una voragine stradale di Genova).
Di conseguenza, Rfi e Ferrovie dello Stato e la giunta della regione Lombardia sono tornate a fare ciò che facevano prima del disastro: infischiarsene altamente dello stato di degrado delle ferrovie lombarde, per concentrare tutti loro sforzi sullo spremere profitti dall'Alta Velocità o dalle altre operazioni commerciali di Trenord.
Il guasto viene riparato alle 6:30, ma alle 7:23 a Treviglio un annuncio rende noto che i treni subiranno ritardi fino a 60 minuti.
Il treno 10451 accumula 88 minuti di ritardo. #LombardiaConcreta
Il treno 10462 accumula 33 minuti di ritardo
Il treno 10458 accumula 27 minuti di ritardo.
Il treno 10455 accumula 20 minuti di ritardo.
Alle 7:23, il treno 10452 ha 35 minuti di ritardo, e chi può permetterselo, ripiega sul treno suburbano 10610 per Novara delle 17:25, pur sapendo che per raggiungere la zona di Milano Centrale con questo treno si sprecano dai 15 ai 20 minuti in più che viaggiando con i treni regionali.
Oltre a essere lento, il treno è un esempio della disorganizzazione di Trenord: alla stazione di Milano Porta Vittoria, la voce automatizzata che annuncia le fermate fa il nome di "Milano Forlanini"; alla stazione di Milano Dateo, annuncia invece "Milano Porta Vittoria", e via scalando, nello sconcerto dei passeggeri semiaddormentati a causa della lentezza esasperante del mezzo.
Chi controlla sul sito my-link.it, scopre che Trenord non si è neppure presa la briga di aggiornare la lista delle fermate, inserendo la relativamente recente "Milano Forlanini".

In parallelo, sulla linea Verona-Brescia-Milano continuano a ripetersi i ritardi che, ormai da settimane, restano sistematicamente senza spiegazione da parte di Trenord e Rfi. E ovviamente l'assessore ai trasporti uscente non ha tempo per occuparsene ed esigere spiegazioni da FNM e Trenord, come d'altra parte non se ne è mai occupato nè ha mai preteso spiegazioni in precedenza. #LombardiaConcreta
Il 2092 da Verona accumula 24 minuti di ritardo.
Il 2094 da Brescia accumula 6 minuti di ritardo.
Il 10910 da Brescia accumula 9 minuti di ritardo.
Il 2090 da Brescia accumula 15 minuti di ritardo.
Il 2054 da Verona accumula 7 minuti di ritardo.
Sembra di leggere i dati del presunto report segreto di Trenord sui propri disservizi, diffuso da BusinessInsider. A proposito, qualcuno sa se Trenord ha davvero fatto causa a Business Insider, come minacciato? E magari qualcuno sa se la Lega Nord o i loro alleati, quindi persone come Sorte Alessandro, Maroni Roberto e Attilio Fontana, ha voluto fare luce su questo potenziale ed enorme scandalo di malagestione assimilabile a quello della malasinità del fu braccio destro di Maroni Roberto?


Curiosamente, il sito di trenord.it riporta nella pagina della linea Verona-Milano anche il ritardo di 16 minuti del treno 2142 Milano-Domodossola.
Sempre su questa pagina, si parla dei lavori di manutenzione ordinaria e di potenziamento dello scalo di Brescia, dal 6 al 30 marzo: chissà a cosa servono questi lavori, e che urgenza hanno, dato che il resto delle linee della zona si guasta ogni giorno? Sarà solo un caso che Brescia sia il più recente capolinea dell'Alta Velocità su questa tratta?


Ma chi potrebbe indagare e verificare se Rfi sta usando i finanziamenti dello Stato per favorire la sola impresa ferroviaria
estremamente classista ed elitaria dei FrecciaRossa, a svantaggio dei lavoratorio pendolari che usano il trasporto regionale?

Difficile attendersi indagini da Ferrovie dello Stato. Ancor più difficile aspettarsi qualcosa del genere da Delrio Graziano, che mentre era ministro dei trasporti riuscì solo a stupirsi del disastro ferroviario di Pioltello, dichiarando (vanamente) che si sarebbe fatto luce sulle responsabilità e sulla destinazione del denaro pubblico fagocitato da Rfi. Come in qualunque delle sue attività, il cattolico Delrio  Graziano concretizza una sola cosa: l'appoggio a dirigenti incapaci o a predatorie aziende private.

A problema del guasto agli impianti risolto, i disservizi di Trenord sulla linea Verona-Milano continuano. Nel pomeriggio, il treno 2068 da Verona per Milano accumula 19 minuti di ritardo. E nessuna spiegazione.






Il treno 2077 da Verona per Milano accumula 17 minuti di ritardo. E nessuna spiegazione.










Il treno 2079 da Milano per Verona accumula 11 minuti di ritardo. E nessuna spiegazione.









Il treno 2074 da Milano per Verona accumula 9 minuti di ritardo. E nessuna spiegazione.









Un'altra linea flagellata da ritardi, disservizi e malagestione, nel silenzio di Trenord, FNM, giunta della regione Lombardia, Maroni Roberto, Sorte Alessandro, Fontana Attilio e #LombardiaConcreta è la linea Como-Chiasso-Milano. Il menefreghismo delle istituzioni, incarnate dalla Lega Nord, è tale che i cittadini sono costretti ad arrangiarsi:

Milano-Como-Chiasso, pendolari esasperati dai ritardi: un registro per tutti i disservizi
Un registro dei ritardi per mettere nero su bianco tutti i treni che ogni giorno non rispettano l’orario stabilito.
È l’iniziativa annunciata dai pendolari comaschi della linea Milano-Como-Chiasso, esasperati dai continui disservizi. [...]
Una linea sulla quale  viaggiano, secondo l’ultimo rapporto “Pendolaria” redatto a metà gennaio da Legambiente, ben 37mila passeggeri al giorno, tra studenti e persone che si recano al lavoro.
I dati sui ritardi verranno poi presentati alle autorità competenti per chiedere soluzioni ai problemi.
Il portavoce del Comitato pendolari, Ettore Maroni, ha ricevuto numerose sollecitazioni dai viaggiatori, con l’invito a denunciare i continui disservizi e pesanti ritardi che si verificano sulla linea Milano-Chiasso.
«Basta viaggiare per capire che la situazione sta degenerando», dice Maroni.
Nella giornata di lunedì, per esempio, i due treni maggiormente utilizzati al mattino dai pendolari in partenza da Como e diretti a Milano hanno accumulato entrambi un ritardo di 29 minuti.
Alla sera, nella direzione opposta, i ritardi dei convogli nell’orario di punta sono stati di 34, 31 e 43 minuti.
«Ogni giorno ci sono guasti ai treni, agli impianti o manca il personale – segnala Maroni – [...] Sono trent’anni che viaggio e in questo periodo siamo ai minimi storici in quanto a puntualità».
Altra tratta storicamente lasciata a se stessa, nonostante le chiacchiere di Gori Giorgio, è la Bergamo-Milano (vale la pena segnalare che il comitato pendolari relativo  è stato ripetutamente dileggiato da Sorte Alessandro, che parlava di ambizioni politiche da parte di un rappresentate che riportava invece dati oggettivi di disservizi e mancati servizi di ogni sorta).
Treni, altra giornata nera per i pendolari «Soppressioni senza motivo...» 


Treni da Milano Porta Garibaldi a Bergamo, o viceversa, cancellati o in ritardo nella giornata di mercoledì 14 marzo 2018:
Treno 10788: cancellato.
Treno 10789: guasto. Ritardo di 23 minuti
Treno 10791: cancellato.
Treno 10811: cancellato.
Treno 10807: guasto. Ritardo di 23 minuti
Treno 10808: cancellato.





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