lunedì 5 marzo 2018

5 marzo 2018: fine delle emergenze, ritorno dei disservizi cronici a catena di Trenord, tra ritardi e cancellazioni a raffica, per guasti ai treni, agli impianti e anche senza spiegazione


Cosa importa a Trenord e FNM di inanellare figuracce memorabili a ogni clamoroso reiterarsi del disservizio, o della sospensione del servizio, che scaturisce dalla loro malagestione delle ferrovie pubbliche della Lombardia?
Nulla, perchè tanto godono della totale protezione dei loro padri putativi della Lega Nord, dove gente come Maroni Roberto e Fontana Attilio si limita a minacciare di punire i colpevoli, salvo poi non muovere un dito, e restare a guardare con aria compiacente mentre la malagestione di Trenord prosegue indisturbata e imperterrita.

Lunedì 5 marzo 2018, la "emergenza gelo e neve" è finita ormai da 48 ore. E il disastro ferroviario di Pioltello non è più una scusa, perchè le riparazioni sono state completate e la linea è tornata in funzione.
Inspiegabilmente, però, Trenord continua a tagliare corse e i suoi treni continuano a essere in ritardo sulle linee di Cremona, Verona, Brescia e Milano. Ovviamente, aspettarsi che Maroni Roberto o Sorte Alessandro di #LombardiaConcreta dicano qualcosa è da illusi: sono loro la parte portante di questa malagestione basata sulla collusione tra partito politico della Lega Nord e dirigenza "amica" di FNM e Trenord, insediata proprio da loro.

Lunedì 5 marzo 2018, alla stazione di Treviglio, il treno 2054 Verona-Milano delle 7:05 è in ritardo di 14 minuti. Perchè? Non c'è spiegazione. 
Alle 7:22, il treno 10456 da Cremona per Milano Certosa non arriva. E' in ritardo di 5 minuti, ma non viene annunciato: compare solo sugli schermi. Subito dopo l'arrivo del treno, il ritardo scompare dagli schermi, ma il treno parte alle 7:27. Il treno dovrebbe essere del nuovo modello Vivalto, e invece è un convoglio di vecchio tipo con carrozze a due piani, malconce, con sedili sfondati, senza neppure il ripiano per i bagagli. La carrozza su cui salgo è gelata, essendo priva di riscaldamento. La carrozza in cui mi sposto è invasa dall'acqua, che bagna il pavimento del piano rialzato, e riempie le cavità dei sedili sfondati: da dove arriva? E' il gelo accumulato nella notte? E' stata parcheggiata con i finestrini aperti?
Dov'è finito il nuovo modello Vivalto, che fa parte di quelli comprati col denaro pubblico dalla regione Lombardia, è stato strombazzato come la risposta a tutti i problemi, e ogni tre per due è guasto, dato che i Vivalto sono progettati male e congenitamente proni a rompersi, come è ben noto sin dal 2005? 
Il treno arriva alla stazione di Milano Lambrate con 9 minuti di ritardo


Ma tanto la coincidenza per Milano Centrale, il 2160 da Arquata Scrivia delle 7:49, è cancellata.
Il treno 20405 (Milano Greco Pirelli-Piacenza) è cancellato.
Il treno 20408 (Piacenza-Milano Certosa) è annunciato con 20 minuti di ritardo che diventano 36 minuti di ritardo.
Il 10576 è in ritardo di 20 minuti. Il 24111 è in ritardo di 11 minuti. Il 2292 da Parma è in ritardo di 28 minuti che diventano 40 minuti.

Il treno 2057 Milano-Verona ha 13 minuti di ritardo per guasto al sistema di chiusura delle porte di un treno precedente.

Alla stazione di Milano Centrale, il treno 2623 Milano Centrale-Bergamo è annunciato in partenza con 15 minuti di ritardo. Sul sito di my-link, il treno è "non partito"; sul sito di Trenord, nella sezione della "circolazione in tempo reale", la linea Milano-Pioltello-Bergamo non ha nessun problema: c'è il semaforo verde.
Sembra che nessuno nell'azienda di Trenord sappia che il treno accumulerà un ritardo considerevole, salvo forse gli addetti alla manutenzione.
Di certo non ne sanno nulla Maroni Roberto, Fontana Attilio e il resto della cricca.
A cercare  informazioni sul treno 2623, si scopre che il 2607 Milano Centrale-Bergamo è cancellato a causa di un guasto al treno. Ai passeggeri, chiamati "clienti" come se Trenord non fosse un'azienda a capitale e controllo pubblico, viene suggerito di attendere il treno successivo, cioè 60 minuti dopo.

Guardando i treni suburbani, altra impresa tanto vantata dalle giunte della Lombardia, il treno 10615 Novara-Treviglio viaggia con 14 minuti di ritardo per un guasto agli impianti della stazione di Magenta. La manutenzione, nonostante il disastro ferroviario di Pioltello, continua a latitare.

Sulla linea Cremona-Milano, il 10453 ha 13 minuti di ritardo per "incrocio con più treni lungo la linea". L'annuncio prosegue vantando che "il servizio offerto sulla direttrice" aumenta a partire dal 4 marzo: sarà per questo che ora si incrociano più treni, dato che la linea Cremona-Treviglio continua a essere funestata dal singolo binario, nonostante i fiumi di denaro pubblico riversati nel raddoppiare la linea verso Brescia (al solo scopo di cacciarci l'Alta Velocità in ottica privatistica, pur spendendo il denaro dei contribuenti)?

Nella serata, la linea Bergamo-Pioltello-Milano continua coi disservizi: il 2631 ha 28 minuti di ritardo; il treno corrispondente è in ritardo di 15 minuti; il 10812 è cancellato.





La linea Milano-Treviglio-Brescia-Verona è a sua volta ancora costellata da disservizi. Il treno 2091 parte con 54 minuti di ritardo; il treno corrispondente è in ritardo di 54 minuti. Il treno 10921 parte con 18 minuti di ritardo per guasto al treno (problema durante la preparazione).
Il treno 2077 parte da Milano Centrale con cinque carrozze invece che sei, ed è quindi saturo.
Alla stazione di Milano Lambrate, i passeggeri faticano a salire. Il treno è uno dei nuovi modelli acquistati dalla giunta regionale Lombarda di #LombardiaConcreta di Maroni Roberto e Sorte Alessandro, per cui è progettato per non avere spazi per bagagli ingombranti, ed è quindi un modello adatto per coprire la tratta Milano-Verona in una fascia oraria di punta dei pendolari: uno dei passeggeri viaggia con un borsone colossale da attrezzatura pesante, ed è costretto ad abbandonarlo nell'angusto corridoio tra i sedili, bloccando di fatto il transito  dei passeggeri, già pigiati tra loro.
Il treno arriva a Treviglio con 9 minuti di ritardo. In seguito, raggiunge i 14 minuti di ritardo.
Quando il passeggero col largo bagaglio scende alla propria fermata, nella calca che lotta per un angolo di spazio, senza volerlo colpisce alla testa e alle spalle le sventurate persone che si sono rassegnate a sedersi sui gradini interni della carrozza.
Vale la pena di ribadire l'intelligenza e l'eccellenza dei funzionari della regione Lombardia che hanno scelto di gettare il denaro pubblico nell'acquisto di modelli di treni concepiti da disadattati e analfabeti funzionali.

Di recente, BusinessInsider ha diffuso un presunto report interno di Trenord, contenente i veri numeri dell'inefficienza aziendale nell'erogare il suo sistematico disservizio ferroviario.
Certi "troll" su internet davano dell'analfabeta funzionale a chi considerava attendibile questo documento, contestando l'esagerazione di cifre come queste:
E ancora: il 92,46% dei convogli è arrivato a destinazione con oltre sette minuti di ritardo, mentre quelli che hanno viaggiato con oltre 5 minuti di ritardo sono stati l’89,65%. 
Eppure, nella mia esperienza di pendolare, queste cifre sono enormemente più vicine alla mia realtà (si veda l'esperienza di oggi 5 marzo 2018) che non i favolosi numeri di efficienza e puntualità debordante che Trenord diffonde quando autocertifica la qualità del proprio servizio, e Sorte Alessandro ripete tutto a pappagallo senza nemmeno degnarsi di chiedersi perchè i pendolari lamentino continui disservizi.
Nella mia esperienza di viaggiatore del servizio Trenord, a qualunque ora e giorno, il ritardo minimo è di cinque minuti: conto al massimo quattro giorni non consecutivi per mese in cui non si verificano ritardi sulla mia linea nelle fasce da me utilizzate. Forse non è che noi pendolari siamo "analfabeti funzionali", è che i "troll" in questione sono al servizio di qualcuno (tipo una certa azienda) interessato a nascondere la verità.

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