sabato 31 marzo 2018

Treni della Lombardia allo sfascio: impedito l'imbroglio dalla Ansf, Trenord e giunta regionale rivelano la pochezza, l'inettitudine e l'approssimazione con cui hanno lavorato finora

Negli anni di Trenord (dati Pendolaria) i passeggeri sono cresciuti del 13,1%: bene, ma non benissimo, considerato che l’obiettivo dichiarato era il milione di passeggeri per il 2015.
Ma gli ultimi mesi sono stati tutti da dimenticare: guasti, ritardi e soppressioni ogni giorno. E se in una prima fase sono stati addebitati agli effetti della tragedia di Pioltello (che ha aggiunto pure la paura ai disagi quotidiani), col passare dei giorni è apparso chiaro come i disservizi siano strutturali: il sistema non regge. « Manca personale» attaccano i sindacati: «Abbiamo assunto 303 persone e sono previste 150 nuove assunzioni l’anno per i prossimi anni» replica Trenord. In mezzo i pendolari che contano ormai una dozzina di treni soppressi o in ritardo al giorno, sulle sole tratte bergamasche: oltre 20 negli ultimi 2 giorni, intollerabile.
Sbalorditivamente, le istituzioni guidate da Maroni Roberto e Sorte Alessandro prima, e da Fontana Attilio adesso, non hanno speso una sola parola riguardo alla sconcertante incapacità di programmazione e organizzazione della dirigenza di Trenord, arrivata impreparata a gestire il proprio servizio persino in termini di numeri del personale.
In Trenord c’è parecchio da rivedere, in primis i complessi rapporti tra i soci, Gruppo Fnm (LeNord, ovvero la Regione) e Trenitalia, ma anche sul ruolo del Pirellone c’è da fare una riflessione. Anzi, sui ruoli, considerato che gioca su due fronti insieme: la regione Lombardia affida il servizio e nello stesso tempo lo gestisce con una società che la vede al 50%.
[..]i sorveglianti sorvegliano?[..] è normale continuare con l’affidamento diretto senza gara chiudendo così le porte a possibili partner stranieri anche solo su singole tratte? Domande che viaggiano da anni sui binari lombardi.
Legambiente: «Dal 2007 ad oggi sono entrati in servizio 189 nuovi treni, di cui 19 solo tra fine 2016 ed il 2017. In totale Regione e Trenord tra il 2001 e il 2018 hanno acquisito 196 treni, di cui 189 sono già in servizio, 2 arriveranno entro gennaio e 5 nel 2020. Si segnala inoltre il nuovo piano di rinnovo della flotta che ha previsto l’acquisto di 161 treni complessivi finanziati dalla Regione con il nuovo “programma straordinario” del 2017 (totale 1,6 miliardi di euro, di cui circa il 10% statali e il resto regionali). Questi treni entreranno in servizio tra il 2020 e il 2025».
Ancora una volta, la giunta della regione Lombardia di Maroni Roberto s'è inspiegabilmente mossa in clamoroso ritardo, e cioè iniziando a comprare treni quando quelli esistenti erano già palesemente al collasso. Gli acquisti sono stati (e vengono) fatti col contagocce, e non riescono neppure a compensare il numero di treni che quotidianamente si guastano e diventano irreparabili. Fino a gennaio 2018, Trenord e FNM hanno tergiversato, rattoppandoli e mettendoli sui binari anche se la legge lo proibiva: dopo il disastro ferroviario di Pioltello, e l'intervento dell'Agenzia Nazionale della Sicurezza, questo imbroglio ha dovuto avere fine.
La sequela di treni cancellati e guasti che si sussegue incessante da allora dimostra la miseria e l'incapacità organizzativa con cui si è finora mossa la stessa giunta regionale della Lombardia guidata da Maroni Roberto, che si dimostra inetta nel programmare e pianificare per tempo, esattamente come la dirigenza (in quota leghista) di Trenord e FNM.

Appare oggettivamente difficile che Rfi sganci le reti, meglio semmai fare chiarezza su come garantire un servizio degno di tal nome ai 735mila pendolari lombardi, oggettivamente stanchi di dover subire ogni giorno puntuali (purtroppo quelli sì) disagi

Nella giornata di venerdì 30 marzo 2018, Trenord chiude il mese lavorativo dei pendolari erogando ancora una volta disservizi, ritardi, cancellazioni a raffica,  come si vede da questa ristretta selezione di segnalazioni dei pendolari.

 #Discoverytrain #communitydeltreno #LombardiaConcreta #InLombardia

Treno 2071 Milano-Verona: 40 minuti di ritardo.


Anzi, 45 minuti di ritardo.



#LombardiaConcreta
Il motivo? Il treno 2071 è guasto e deve essere sostituito con un altro convoglio






#LombardiaConcreta
Questo è lo stato del parco ferroviario che la regione Lombardia affida a FNM e Trenord per manutenzione e utilizzo. Intanto, però, Fonta Attilio parla di tutt'altro, come se il problema fossero solo le infrastrutture.

Mentre Fontana punta il dito contro la luna, tergiversando e accusando Rfi, l'azienda Trenord controllata dagli amici della Lega Nord continua a non erogare il servizio.

Sulla linea Bergamo-Treviglio, i treni 24800, 10813, 24801, 24802, 24803 sono cancellati

Anche i i treni 24794 e 24795 sono cancellati.






 #Discoverytrain #Trenord #communitydeltreno #LombardiaConcreta #InLombardia
Sulla linea Milano-Bergamo, i treni 1081110808 sono cancellati.




#LombardiaConcreta
Sulla linea Milano-Brescia-Verona, il treno 10926 è cancellato.
Il treno 2076 è guasto e viaggia con 21 minuti di ritardo.
Il treno 2077 ha 12 minuti di ritardo.






#LombardiaConcreta
Sulle linee Treviglio-Novara e Treviglio-Varese del passante suburbano (quelle coi treni più recenti e salatamente pagati), il treno 23062 viene cancellato verso la fine del tragitto.
Il treno 23064 ha 18 minuti di ritardo per guasto a un altro treno.
Il treno 10661 ha 14 minuti di ritardo.

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