giovedì 1 marzo 2018

Delrio Graziano, il ministro abilissimo a giudicare gli altri, ma non le Ferrovie dello Stato

Il credibile ministro Delrio Graziano, seguendo a ruota gli esponenti del governo-fantoccio di Gentiloni Renzi Paolo Matteo, ciarla a ruota libera sui fatti altrui: "La lista dei ministri dei cinquestelle è cabaret"
E' un bene che Delrio lo faccia a una trasmissione chiamata "Circo Massimo", perchè per quanto il nome si riferisca ad altro, il termine "circo" si addice molto bene a un buffone capace di sentenziare solamente sull'operato altrui, e totalmente inetto e impreparato quando si tratta invece di gestire le vergognose magagne e la malagestione rapace e predatoria che alligna nel dicastero che gli è proprio.

Per esempio, oggi, in Lombardia:

 principali disagi si sono verificati, ancora una volta, sulla circolazione ferroviaria: già nella tarda serata di mercoledì, Rfi aveva annunciato di aver attivato il piano di emergenza neve per il 1 marzo, con conseguente riduzione dei treni in circolazione.
In Lombardia, Trenord ha soppresso oltre il 30% delle corse mentre i pochi treni attivi hanno accumulato notevoli ritardi, causando disagi ai pendolari che cercavano di raggiungere il capoluogo lombardo.
Il "piano emergenza neve" di Rfi consiste nel ridurre i treni in circolazione, e non nell'attivare misure atte a impedire il blocco della circolazione da parte di neve e gelo. Dato che Rfi appartiene al Gruppo Ferrovie dello Stato, e dato che Delrio è al ministero dei trasporti, Delrio ha nulla da dire in merito?
Trenord blatera di "offerta commerciale dei treni" quando dovrebbe invece fornire il servizio pubblico per cui è lautamente foraggiata con denaro pubblico; inoltre, continua a mettere in pista carrozze vecchie, obsolete, con il riscaldamento guasto. Per esempio, oggi 1 marzo 2018, il treno 2090 Brescia-Milano ha tre carrozze consecutive senza riscaldamento, è saturo di passeggeri nei corridoi e nei mezzanini, e al piano superiore le carrozze sono così vecchie da non disporre nemmeno il risicato ripiano portabagagli presente da altri modelli. E i locomotori di Trenord continuano a guastarsi, interrompendo il servizio, anche se la cosa passa sotto silenzio da circa un mese con la scusa delle conseguenze del disastro ferroviario di Pioltello.
Trenord, tramite FNM, appartiene per metà alla regione Lombardia: Maroni Roberto e Sorte Alessandro hanno nulla da dire?
L'altra metà di Trenord appartiene a Trenitalia, che appartiene al Gruppo Ferrovie dello Stato: il competente e garrulo Delrio ha nulla da dire in merito?

Ovviamenet no. Delrio tace, quando si tratta del ministero di sua competenza: il massimo che si concede è una qualche occasionale uscita tipo "Rfi deve spiegare dove sono andati i soldi", ma siccome poi nessuno gli risponde, Delrio mantiene a sua volta un silenzio imbarazzato. "Credibile" e "competente", lo definirebbe Gentiloni Paolo.

Le cose non vanno meglio quando ci si sposta su attività e investimenti a lunga scadenza. Invece che dimostrare lungimiranza, il competente Delrio contribuisce bovinamente a far proseguire un progetto fallimentare, inutile e che per lo Stato Italiano rappresenterà solo ulteriori costi di manutenzione, dopo anni di indebitamento a fondo perso per finanziarne la costruzione.

Tav, il commissario di governo: “Più necessaria oggi di 10 anni fa”. Anche se i dati del suo studio smentiscono
Foietta guida l'Osservatorio che in un recente documento attesta come le previsioni di traffico siano state "smentite dai fatti". Intanto il Cipe ha approvato il contratto di programma tra FS, ministero dei Trasporti e Telt sulle modalità di finanziamento della progettazione e della realizzazione della tratta transfrontaliera.
La cosa singolare è che tutti questi personaggi competenti e credibili che si sono susseguiti negli anni, compresi i ministri di cui Gentiloni Paolo tanto si vanna, non hanno mai notato neppure per sbaglio che, se il traffico ferroviario delle merci è in continuo calo, esiste invece un altro traffico ferroviario che è in costante crescita, e che necessita di investimenti per favorirlo e intensificarlo, abbattendo l'inquinameno del trasporto su ruota.
Questo traffico, c'è, è presente in tutta la nazione, ed è quello dei pendolari del treno.
Nonostante questa crescita, però, e nel silenzio di gente come Delrio e Gentiloni, il servizio ferroviario pubblico subisce il trattamento opposto: le sue corse vengono ridotte, la manutenzione viene eseguita al risparmio (come clamorosamente dimostrato dal disastro ferroviario di Pioltello e dal blocco delle linee per il gelo e la neve di questi giorni, nonchè dai guasti continui a impianti di circolazione e passaggi a livello), le stazioni "non commerciali" si sfasciano (basta visitare la stazione di Milano Lambrate per accorgersi della sfilza di schermi guasti o difettosi nei sottopassi e sui marcuapiedi), il parco treni è vergogosamente inadeguato per avanzata età e insufficiente capienza, le corse delle ore di punta hanno frequenze inferiori alle esigenze dei sempre più numerosi passeggeri, e  infine è un servizio che viene in tutti i modi sacrificato per privilegiare l'alta velocità di FrecciaRossa (e Italo? Magari quello no, essendo della concorrenza).
Il tutto nel silenzio complice di gente come il competente Delrio Graziano, che però non lesina mai critiche all'operato altrui: considerando ciò di cui si dimostra capace Delrio, è ormai anche chiaro quale valore attribuire alle sue dozzinali ciarle da bar.

A monumento definitivo alla capacità, alla lucidità, alla chiarezza di idee, alla coerenza e alla logica di Delrio Graziano, arriva ora questa sua dichiarazione sulla gestione ferroviaria di FS durante il maltempo rilasciata a Radio Capital


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