mercoledì 17 ottobre 2018

17 ottobre 2018: mancano risorse economiche per le infrastrutture ordinarie del trasporto ferroviaro, ma i massimi poteri pensano alle olimpiadi invernali o all'Alta Velocità (costo: 32 milioni al un chilometro)


L'Eco di Bergamo descrive una situazione contingente che invece, per i pendolari che si servono della stazione di Treviglio, è la nomalità da anni.


Alle 6,50 i posti a sedere sul treno in partenza alle 7,02 dal binario 3 di Bergamo sono praticamente esauriti, e stiamo parlando di un Vivalto con sei carrozze a due piani. I pendolari di lungo corso erano stati facili profeti nei giorni immediatamente successivi alla chiusura del ponte, rilevando come «i veri problemi ci sarebbero stati con il via delle lezioni nelle università milanesi». Detto, fatto: è arrivato ottobre e sul Regioexpress 2604 di prima (ohibò, torneremo sul tema) e seconda classe per Milano, il 7,02 nel «pendolarese» spicciolo, si viaggia come in una scatola di sardine.

Sebbene sia uno scandalo vergognoso per il quale l'amministrazione regionale dovrebbe chiamare Trenord a risponderne, ed è cosa dovuta da anni, specialmente dato che l'azienda pubblica Trenord continua imperterrita a privilegiare il profitto al servizio pubblico, continuando a imporre vetture di prima classe su treni sovrasaturi e oscenamente inadeguati, c'è una cosa di cui i pendolari bergamaschi si devono rendere conto. 
Spesso e volentieri li si sente affermare che i trevigliesi sono privilegiati, perchè serviti da più linee, e non hanno quindi diritto di chiedere che alla stazione di Treviglio Ovest si fermino i treni da Bergamo per Milano Centrale. Ebbene, i pendolari bergamaschi devono capire che la situazione dei treni saturi già alla partenza, che ora stanno drammaticamente vivendo per via della chiusura di un ponte, a Treviglio è normalità di ogni giorno da sempre, ponte o non ponte, perchè i treni partono da Brescis,. Verona, Cremona, eccetera, e a Treviglio arrivano sempre già pieni.
Il privilegio delle numerose linee, di cui i pendolari bergamaschi parlano con odio e pregiudizio, non esiste: l'enorme bacino di utenza vanifica questo discorso.

Tra i commenti all'articolo, vale la pena di riportarne due che contengono profonde verità che la Lega (Nord) di Maroni Roberto e di Fontana Attilio continua a ignoraer o negare da anni.

Viabilità lombarda ferro-gomma disastrosa. E i massimi poteri ci stanno a intontolire sulle olimpiadi bianche del 2026, quando altre città europee e americane ritengono controproducenti e dannose simili esperienze. Mancano, o non si vogliono trovare le risorse economiche per le infrastrutture ordinarie, giornaliere atte a sopportare i movimenti di persone e cose e quindi a garantire una più adeguata qualità della vita… Mentre il costo medio al chilometro della Tav nel "Bel Paese" è di 32 milioni. Con la stessa cifra si potrebbe costruire il ponte Paderno_Calusco ed avanzerebbero anche i soldi per le opere di completamento viabilistico. Meditate gente...  

Una volta la composizione dei treni da Bergamo era fatta da 8 carrozze a due piani (ben più capienti del Vivalto) e in 28 minuti si arrivava a Lambrate. Ed allora c'era solo un binario tra Bergamo e Treviglio e solo due da Treviglio a Milano. I costosissimi interventi di raddoppio e quadruplicamento dei binari non sono serviti a nulla se chi dirige il trasporto ferroviario probabilmente non ha mai viaggiato in treno... 


17 ottobre 2018.
Trenord continua a disservire. Aver cambiato il consiglio di amministrazione può essere cosa utile, ma di certo non può rimediare in poche settimane ad anni di malagestione in cui i problemi si sono accumulati "sotto il tappeto", sempre più cronici e gravi, ma sempre negati dall'amministrazione aziendale e da quella regionale lombarda (entrambe in mano alla Lega Nord di Maroni Roberto).

Treno 10456 Cremona-Milano Certosa. Alla stazione di Treviglio è previsto per le 7:22, ma è annunciato con 10 minuti di ritardo.
Nel frattempo arriva il 10906 Brescia-Milano Greco Pirelli, che però ha già tutti i posti a sedere occupati, e passeggeri in piedi nei vestiboli. Qualcuno scende, ma la massa enorme di studenti che vi sale lo satura, per cui i passeggeri del 10456 in cerca di alternativa non trovano certo posto.
L'alternativa delle 7:31, il 2090 da Brescia, è in ritardo (che però non viene comunicato), ed è comunque un altro treno saturo.
Quando finalmente arriva, il 10456 non ha il regolare convoglio di modello Vivalto: come mai? Dov'è finito questa volta?
Le carrozze sono a due piani, e dato che la temperatura esterna si è abbassata, godono di un impianto di climatizzazione che eroga un aggressivo getto di aria fredda (in tre carrozze su quattro). E dov'è l capotreno?

Il treno 10456 arriva alla stazione di Milano Lambrate con 11 minuti di ritardo, facendo quini saltare le tre "coincidenze" per Milano Centrale.

Ovviamente c'è di peggio, sempre nella gestione ferroviaria della #LombardiaConcreta.

Per esempio, il treno 2092 da Verona per Milano, che viaggia con 25 minuti di ritardo.
E' scritto sul sito my-link.it di Trenord. 
Sul sito trenord.it, pagina della circolazione in tempo reale, dovrebbe essere riportato perchè il treno 2092 è in ritardo. Invece, non c'è scritto nulla: stando alla circolazione in tempo reale di Trenord, il treno 2092 non ha nessun problema.

Discorso diverso per il 2650 da Mantova, in ritardo di 26 minuti, stando al sito my-link.it di Trenord. 
In questo caso, sul sito trenord.it, pagina della circolazione in tempo reale, i ritardi della linea Mantova-Milano sono riportati nel dettaglio.
Come mai? Forse perchè la causa qui è un guasto agli impianti di circolazione, di competenza di RFI (altra azienda che sembra interessata a lavorare col denaro pubblico solo per le infrastrutture dedicate all'Alta Velocità, oppure per trasformare le stazioni ferroviarie in centri commerciali; in sintesi, RFI non ha il minimo interesse a gestire il servizio ferroviario pubblico facendo gli interessi dei cittadini pendolari).



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