mercoledì 31 ottobre 2018

31 ottobre 2018: la demenza senza freni della gestione di Trenord che, in un giorno pre-ponte, toglie le carrozze su treni giò normalmente saturi

Un articolo sul Giornale di Treviglio elenca le soppressioni di treni e i ritardi e i guasti e i disservizi  per il 31 ottobre 2018 offerti dalla malagestione di Trenord, azienda creata dalla #LombardiaConcreta di Formigoni e Maroni e Lega Nord, ma lascia intendere senza volerlo (?) che si tratti di una conseguenza del maltempo che funesta la Lombardia da tre giorni.
Si riporta anche una frase di un pendolare che sembra restringere la situazione dei disservizi a questi  giorni di emergenza: "Trenord si dimostra nuovamente incapace di far fronte alle emergenze".

Ma la verità è che Trenord, ormai da anni, si dimostra incapace di erogare una gestione quotidiana del trasporto ferroviario per i pendolari, con disservizi che stanno aumentando esponenzialmente e i cui sintomi erano già visibili molti anni fa, per quanto i funzionari della giunta lombarda della Lega Nord ne negassero l'esistenza con protervia da Renzi Matteo.

Oggi è il 31 ottobre 2018, cioè un giorno pre-festivo che anticipa quello che per molti sarà un ponte di quattro giorni.

Il treno 2077 Milano-Verona delle 17:25, cioè della sera prima del ponte di ben 4 giorni, viene erogato da Trenord con sole 5 carrozze a due piani, quando normalmente viaggia con 6 carrozze la cui capienza comunque stenta a gestire l'utenza pendolare.

E' difficile esprimere lo sdegno e la rabbia per la prosecuzione impunita di una gestione così demente e criminale di un servizio pubblico che da anni, ripeto ANNI manifesta problemi cronici di capienza inadeguata dei convogli. Non è solo dall'inizio del 2018 che Trenord e FNM, smascherate come due aziende di cialtroni gestite da cialtroni e avallate da politici cialtroni, non riescono più a far fronte al servizio pubblico per cui sono state create. E' da ANNI, ripeto ANNI, che i treni di Trenord per Verona e Brescia viaggiano sovrasaturi nelle fasce di punta dei pendolari.
E per ANNI, ripeto ANNI, i funzionari delle giunte della Regione Lombardia, in quota Lega Nord o Forza Italia o PdL, hanno negato il problema.
Per ANNI, gente come Maroni Roberto, Sorte Alessandro, Cattaneo Raffaele e il resto della cricca leghista, ha respinto le segnalazioni dei comitati pendolari, negando che le due aziende erogassero treni sempre più scassati, che il personale facesse troppi straordinari che causavano stress e rivelavano carenze croniche di organico, che la manutenzione era inadeguata, che i ricambi sparivano dai magazzini e i treni restavano fermi, che il sistema di informazioni ai passeggeri era penosamente disorganizzato. Per ANNI.
E ora Fontana Attilio, come un sibilante fantoccio di pelle di serpente disidratata, strabuzza i suoi occhietti spiritati e schiude quella fessura da ventriloquo che ha al posto della bocca, fungendo contemporaneamente da pupazzo e da artista del ventriloquo, e sibila tremebonde minacce verso Trenitalia, o RFI, o altri nemici immaginari, impegnatissimo a non attaccare mai la dirigenza leghista di Trenord e FNM, o a fingere di attaccarla come fece a inizio 2018, promettendo sfracelli che si sono vertiginosamente smorzati: dalla chiusura di Trenord all'acquisto della rete ferroviaria lombarda è sceso in poco tempo a lasciare tutto com'è, salvo cambiare un amministratore delegato e proteggere il resto della dirigenza di Trenord che ha causato la situazione attuale.
E il risultato è lo stesso che seguiva i belati di Maroni Roberto e gli annunci reboanti del suo tirapiedi Sorte: il nulla di fatto, accompagnato da precisazioni su treni che "arriveranno", e che da anni vengono promessi e mai si vedono, oppure si vedono e risultano essere costosissimi catorci come il vergognoso modello Vivalto, pagati un capitale e sistematicamente in manutenzione per via degli arcinoti difetti di progettazione con conseguenti guasti, che però ai dirigenti di FNM e ai leghisti sono sempre sfuggiti, negli ultimi 15 anni.

Tornano al treno 2077. Con la presenza di vacanzieri, turisti e pendolari settimanali, il treno è  saturo 10 minuti prima della partenza, con passeggeri e bagagli enormi stipati nei vestiboli e nei corridoi. Molti passeggeri devono rinunciare, e sprecare dai venti ai quaranti minuti (oltre al resto del viaggio) per raggiungere altre stazioni e prendere treni in partenza molto più tardi o molto più lenti (come i suburbani per Treviglio).

Il 2077 accumula 15 minuti di ritardo.
Il successivo 2090 Milano-Brescia delle 17:50 accumula 20 minuti di ritardo. Quindi chi decide di attendere 25 minuti, subisce la fregatura di doverne attendere altri 20, per un totale di 45 minuti di ritardo erogato dall'efficientissima Trenord di #LombardiaConcreta, il frutto marcio di anni di politiche federaliste di facciata dei leghisti.

E questo NON ACCADE DURANTE LE EMERGENZE COME IL MALTEMPO: ACCADE OGNI GIORNO DI OGNI SETTIMANA, ORMAI DA MESI.



Sette cancellazioni sulla Novara-Treviglio-Milano, dimezzati i treni della Brescia-Milano.
Nella mattinata di oggi 31 ottobre è stata comunicata la cancellazione di numerosi treni sulla linea di Trenord Treviglio-Milano-Novara. Anche sulla Brescia-Milano sono state registrate numerose cancellazioni e i pendolari sono stati costretti ad ammassarsi oltre ogni limite sui pochi vagoni disponibili.
Treni cancellatiSono stati ben sette i treni cancellati questa mattina sulla tratta Treviglio-Milano-Novara. Due treni cancellati anche sulla Brescia-Milano. Ma non solo, anche per questo pomeriggio sono previste cancellazioni e ritardi.  Grossi i disagi per i pendolari che a due giorni dal violento nubifragio che ha colpito gran parte della Regione non vedono cessare i disservizi. Le cause segnalate da Trenord sono: guasto al treno, manutenzione straordinaria e manutenzione in sede di deposito
Le proteste dei pendolariSono decisamente stanchi i pendolari che ogni giorno si vedono costretti a fronteggiare enormi ritardi, cancellazioni, treni con carrozze insufficienti e persino vagoni con infiltrazioni d’acqua. “Trenord si dimostra nuovamente incapace di far fronte alle emergenze – scrive uno di loro, G.V. – Dopo i comprensibili disagi dell’altro ieri (comprensibili i disagi, non condivisibile la mancanza di comunicazione) la situazione non torna alla normalità. Il numero di treni della fascia pendolare diretti a Milano provenienti da Brescia é dimezzato da ieri ma i viaggiatori sono sempre gli stessi, quindi si sarebbe potuto ipotizzare uno sforzo per aumentare il numero delle carrozze. Questa mattina il treno delle 7.22 per Milano che raccoglieva i viaggiatori del treno precedente, cancellato, aveva ben 4 carrozze“.

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