lunedì 22 ottobre 2018

22 ottobre 2018: cosa succede ai treni comprati da FNM (in mano alla Lombardia, controllata dalla Lega, diretta da ex politici leghisti) con il denaro pubblico nel 2017? Si sfasciano. Complimenti agli amministratori leghisti

#LombardiaConcreta
22 ottobre 2018.
Mentre restiamo in attesa di sentire come Fontana Attilio, capo della giunta leghista della regione Lombardia, scaricherà la responsabilità di questi treni guasti su Trenitalia, ecco cosa accade.
Alle 17:20, nella stazione di Milano Centrale, il personale di bordo del treno 2077 Milano-Verona  delle 17:25 rende noto ai passeggeri che il treno è cancellato per un guasto al treno.
"Di nuovo", dicono in molti. "Se non è un ritardo di mezz'ora, è un treno cancellato", dicono altri. "Succede più volte alla settimana", sbottano altri ancora.
Intanto, su tutti gli schermi della stazione (gestiti da RFI), il treno risulta prossimo alla partenza. Il risultato di questa schizofrenia informativa è che, al deflusso di passeggeri che abbandonano il convoglio guasto, se ne oppone uno di passeggeri dell'ultimo minuto che sono all'oscuro della cancellazione e vorrebbero salire a bordo.
Bisogna sicuramente fare i complimenti a Trenord e RFI per la celerità nello scambiarsi informazioni e diffonderle, pratica in cui eccellono e di cui ci hanno dato numerose dimostrazioni negli anni.

Ma torniamo al treno 2077: è un convoglio di modello Vivalto, annunciato con toni trionfalistici dall'ex assessore Sorte Alessandro nel 2017, una prova concreta di come la giunta leghista della regione Lombardia fosse l'eroe che lottava contro la cattiva Trenitalia (comproprietaria di Trenord).

Ora, Trenitalia è colpevole di non aver mai fornito treni, se non catorci, come invece avrebbe dovuto fare: lo ha amesso il suo ex amministratore, Mazzoncini Renato, un uomo del PD di Renzi Matteo e Gentiloni Paolo e Delrio Graziano.
Ma da qui a dire che la Lega Nord abbia agito diversamente, ce ne corre.
Non si capisce, infatti, il comportamento della Lega Nord: è da attribuire a incapacità congenita oppure a malafede?
Riassumiamo i fatti di cui questo blog ha già parlato (con le fonti).
Tramite la regione Lombardia, la Lega Nord controlla FNM, e l'ha infatti corredata di dirigenti leghisti, a partire da Gibelli Andrea, cioè colui che subentrò al condannato Achille Norberto, e subito demansionò il dipendente fedele Andrea Franzoso, cioè il revisore interno che scoprì la malversazione di Achille, finchè Franzoso non diede le dimissioni.
Con gravissimo ritardo rispetto allo sfascio del servizio ferroviario lombardo, la Lega Nord ha deciso che servivano più treni per Trenord (la quale è a corto di personale da anni, ma la Lega Nord non se n'è accorta).
Tramite FNM, utilizzando grandi quantità denaro pubblico,  la Lega Nord fa acquistare treni di modello Vivalto.
Il modello Vivalto esiste dal 2005, e da più di due lustri è noto a tutti che questo modello di treno soffre di difetti congeniti di progettazione che causano guasti cronici che non possono essere risolti, specialmente se il convoglio è in mano a Trenord (che apparentemente non sa formare il personale per la manutenzione dei treni moderni, e che non ha comunque personale a sufficienza) e a FNM (celebre lo sciopero dei ferrovieri che nel gennaio 2017 denunciarono l'esaurimento dei pezzi di ricambio nei magazzini di FNM: una situazione oltre ogni scandalo, sulla quale la Lega Nord rimase perfettamente muta e omertosamente zitta).

Vivalto è appunto il modello del convoglio del treno 2077, che sembrava la risposta della Lega Nord ai problemi dei pendolari. Ma ogni settimana o giù di lì ci si accorge che la domanda deve essere stata capita molto male, oppure che la risposta arriva da un ritardato. La dirigenza della Lega Nord aveva interessi di bottega nel comprare proprio treni di un modello scadente? Oppure era così stupida da non sapere nulla? Oppure i funzionari di FNM che hanno deciso l'acquisto sono funzionari infedeli? E perchè la Lega Nord non prende provvedimenti, quando invece a Franzoso ha subito tolto tutti gli strumenti per procedere nel lavoro di revisione dei conti e smascheramento dei dipendenti corrotti?

Non è finita.
Treno 2091 Brescia-Milano delle 17:50: partenza con 18 minuti di ritardo per ritardo di un altro treno. A che è servito anticipare l'orario di partenza di questo treno da Milano Centrale dalle 18:15 alle 17:50, se quasi ogni giorno subisce questi ritardi enormi?
Trenord non ce lo dirà mai. Magari un rappresentante dei cittadini, magari una istituzione, magari gli amministratori lombardi della Lega Nord potrebbero chiederglielo?
Treno 10924 Brescia-Sesto S. Giovanni: partenza con 18 minuti di ritardo per ritardo di un altro treno causato da guasto del treno. Trenord, proprio non ce la fai più a separare  i disservizi, vero? Ora li devi cumulare?
Ma le istituzioni leghiste di #LombardiaConcreta che dicono?

Treno 2082 Verona-Milano: cancellato per guasto al treno.
Ma si è appena guastato il 2077 Milano-Verona.
Trenord, proprio non ce la fai a distribuire i disservizi nell'arco della settimana, o almeno a non concentrarli nelle ore di punta del rientro dei pendolari dal lavoro?

Ma c'è qualche dirigente all'interno di Trenord che in questi anni si sia accorto dello sfacelo in corso, mentre l'azienda pensava: a) alle nuove divise dei capotreno; b) a conquistare ltre fasce di mercato facendo il bazar;  c) a vendere corsi d'inglese e spese al supermercato sul proprio portale web; d) a organizzare treni speciali per gli eventi più cretini?

E c'è un solo dirigente della Lega Nord che in questi anni si sia accorto della stortura in corso, del distacco dalla realtà che l'azienda Trenord (il cui amministratore delegato era stato nominato dalla Lega Nord) manifestava in modo sempre più grave?

Nella stessa giornata. Il treno 2074 Verona-Milano subisce 12 minuti di ritardo per dare la precedenza a un altro treno: quale treno, e perchè gode della precedenza?
Fontana Attilio, non ritiene che sia ora di imporre a Trenord la trasparenza necessaria su queste informazioni?
Treno 10913 Sesto S.Giovanni-Brescia: 23 minuti di ritardo per guasto al treno.






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