lunedì 4 novembre 2019

4 novembre 2019: mentre Trenord continua a vessare i passeggeri e non erogare il servizio, Terzi Claudia la spalleggia e sciorina propaganda politica a pappagallo e fuori luogo

A fronte della realtà vessatoria oggettiva del comportamento dell'azienda Trenord, la sua portavioce occulta Terzi Claudia, che si spaccia per assessore ai trasporti della regione Lombardia, attacca chiunque osi criticare l'operato di Trenord. Persino politici del centrodestra, che costei definisce politicizzati.
Complimenti, Terzi, tu sì chr cio sai fare nell'imporre con la forza ai lombardi di subire in silenzio lo sfacelo costante del trasporto ferroviario regionale. Altro che i tuoi colleghi della #LombardiaConcreta.
Aveva proprio ragione il faccendiere di ForzaItalia Caianiello Nino, a vantarsi di aver fatto scegliere a Fontana Attilio un assessore che non avrebbe infastidito Trenord.

«Ribadisco che il meccanismo dei rimborsi di Trenord per i pendolari monomodali del Milanese e nel Monzese non si limiterà solo ai prossimi 12 mesi, ma proseguirà anche nel 2021». Lo ha precisato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, in merito alla lettera del presidente della Provincia di Monza Brianza, Luca Santambrogio, e del sindaco di Monza, Dario Allevi. Un documento spedito nella giornata di giovedì 24 ottobre e firmato anche dall’assessore alla Mobilità di Monza, Federico Arena, e il consigliere delegato Fabio Meroni (tutti di area centrodestra) che riprendeva, chiedendo miglioramenti, «nuove forme di mitigazione da applicare ai clienti che utilizzano i soli servizi ferroviari e che attualmente subiscono un sensibile incremento delle tariffe». 
Tra le richieste specifiche contenute nella lettera c’era «il superamento del criterio secondo il quale le mitigazioni si applicano solo agli utenti storici dei servizi ferroviari; il superamento del criterio che determina la perdita del diritto alla compensazione in caso di interruzione dell’abbonamento - anche per un solo mese - risultando tale regola lesiva del diritto degli utenti di acquistare gli abbonamenti solo nei periodi di effettivo utilizzo; l’impegno a prolungare le mitigazioni introdotte oltre il termine indicato di 12 mesi, riducendo progressivamente l’importo delle mitigazioni stesse: la ratio della misura è, infatti, quella di accompagnare progressivamente la convergenza fra le tariffe storiche degli abbonamenti ferroviarie le tariffe Stibm, evitando bruschi salti tariffari». Nel documento, infine, si chiedeva una valutazione sulla «necessità dell’autocertificazione della residenza e del luogo di lavoro: gli spostamenti, infatti, possono essere determinati anche da motivazioni diverse da quelle di lavoro stesso» hanno messo nero su bianco i firmatari.
A fronte di motivazioni concrete, razionali e oggettive (fatte da sindaci del centrodestra) sull'arbitrarietà con cui Trenord si rifiuta di rimborsare i passeggeri che viaggiano solo sul treno, facendo barriera con macchinose procedure burocratiche impossibili da espletare, ecco la reazione di Terzi:  
La lettera non è andata giù all’assessore Terzi: «Spiace constatare - ha concluso Terzi - che il presidente Santambrogio e il sindaco Allevi si siano prestati a questa sterile e infondata polemica tutta politica. Ripeto, abbiamo lavorato e stiamo lavorando anche con i rappresentanti dei pendolari per migliorare la situazione del servizio ferroviario, anche rispetto alla scelta unilaterale del Comune di Milano di attivare l’integrazione tariffaria a far tempo dal 15 luglio scorso.
Allibiti, ci chiediamo se Terzi ci fa o ci è. Bisogna essere quanto meno mentalmente disarticolati, per accusare i suoi stessi colleghi politici di fare polemica politica, quando è lei invece, nella stessa dichiarazione, ad attaccare il comune di Milano per difendere decisioni arbitrarie prese da Trenord (creata dalla Lega Nord) e dalla giunta della Regione Lombardia (in mano alla Lega Nord). 
Terzi è veramente incapace di pensare con la sua testa, invece che recitare sempre e comunque a pappagallo la tiritera scaricabarile che le è stata insegnata dai suoi padroni di Trenord?
E invece di vomitare propaganda mandata a memoria, Terzi sarà mai capace di affrontare concretamente i punti oggettivi sollevati dai suoi  colleghi politici?
Davvero crede di poter andare avanti in eterno a nascondere la sua impotenza e impreparazione dietro la cortina della "polemica politica"?
#TERZIDIMETTITI 

La risposta dei rappresentanti dei pendolari smonta le menzogne per omissione di Terzi in poche righe

Mentre Terzi abbaia contro i suoi colleghi, e scondinzola amorevolmente con Trenord, ecco cosa succede nella realtà, quella di cui a Terzi non importa nulla, decisa com'è a imporre a forza la malagestione di Trenord a tutti gli utenti del trasporto ferroviario della Lombardia.

Stazione di Milano Lambrate. Il treno 10727 Milano Greco-Brescia delle 17:22 non viene annunciato fino alle 17:28, quando RFI rende noto che il treno subisce 10 minuti di ritardo.
Il sito trenord.it incolpa del ritardo un altro treno (notare come Trenord e Terzi siano identici anche nello scaricare il barile della loro incapacità su entità immaginarie) che, chissà perchè, era fermo. Forse era guasto? E che treno era? Trenord non lo dice.
Il treno 10727 parte da Greco-Pirelli alle 17:15. Davvero servivano 13 minuti per capire che non sarebbe arrivato alle 17:22 a Milano Lambrate? 
Il 10727 subisce invece 17 minuti di ritardo.
I passeggeri in attesa si spostano sul binario 7, ad attendere il treno 2077 Milano-Verona delle 17:33.
Il treno arriva con 5 minuti di ritardo, che RFI non annuncia.
Prima di arrivare a Treviglio, il treno si ferma, accumulando ulteriore ritardo (oltre a quello che aveva recuperato viaggiando ad alta velocità). Il personale di bordo di Trenord tace, come sempre, sul motivo del ritardo.
Il treno arriva a Treviglio alle 18:03, con 7 minuti di ritardo. Gli schermi gestiti da RFI non riportano alcun ritardo. Un annuncio sonoro di RFI, alle 18:04, rende noto che il treno "è in arrivo". Complimenti a RFI, che emula Trenord nel ritardo, sbagliando persino i tempi degli annunci.
Treno 10481 Milano-Cremona (che ci fa sulla pagina della linea Verona-Brescia-Milano?): 16 minuti di ritardo per guasto agli impianti di competenza di RFI. Forse.
Treno 2091 Milano-Brescia: 26 minuti di ritardo per ritardo di un altro treno. Sarà forse il 2074, con 26 minuti di ritardo? Chissà se Terzi Claudia avrà mai voglia di leggere le statistiche e vedere quante volte e per quali assurdi motivi questo treno è perennemente in ritardo oppure cancellato? Chissè se è più brava Trenord o Terzi Claudia a prendere per il culo i lavoratori pendolari, trincerandosi dietro reboanti dichiarazioni basate sul nulla dell'inefficienza e incapacità quotidiana?
Chissà se Terzi Claudia si vergogna di ciò che fa, o se invece la sera pensa fieramente che anche oggi ha messo a posto quei figli di buona donna dei pendolari che chiedono un servizio funzionante a fronte delle tesse che pagano?
Treno 20428 Piacenza-Milano Greco Pirelli. Ritardo di 10 minuti, e cancellato a Milano Lambrate. Complimenti, Trenord! Mandate pure Terzi Claudia a intimare ai passeggeri di stare zitti e di non buttarla in polemica politica.

Per finire, sempre e ovviamente con il benestare incondizionato di Terzi Claudia e della Lega Nord di Fontana Attilio, Trenord taglia un ulteriore servizio ai passeggeri, dopo che le biglietterie delle stazioni di provincia sono state chiuse in massa negli ultimi anni. Trenord non eroga più biglietti a bordo: i passeggeri si arrangino. Non gliel'ha chiesto Trenord di viaggiare sui suoi treni: anzi, Trenord guadagna di più a far circolare treni vuoti, perchè tanto la Lega Nord della Regione Lombardia continua a rimpinzarla di denaro pubblico.

#communitydeltreno, #dalleparoleaifatti, #Discoverytrain, #InLombardia, #lombardiaallavoro, #LombardiaConcreta, #TERZIdimettiti,

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