martedì 12 novembre 2019

Perchè la Lega Nord non dice una parola sullo sfacelo degli impianti ferroviari in Lombardia? Vuole i soldi di Rfi da elargire agli amici imprenditori?

La Lega Nord di Fontana Attilio e Terzi Claudia, insediata in Regione Lombardia, scarica tutte le responsabiltà dello sfacelo del trasporto ferroviario della Lombardia (di cui essi sono garanti) su vari attori, resèpingendo con forza tutte le critiche a Trenord (azienda creata dalla Lega Nord e il cui consiglio di amministrazione è espresso dalla Lega Nord tramite FNM, azienda controllata da Regione Lombardia e i cui dirigenti sono nominati dalla Lega Nord).
Per gente come Terzi e Fontana, i responsabili delle cancellazioni di treni di Trenord, dei ritardi di treni di Trenord, del caos informativo di Trenord e di tutte le inadempienze di Trenord sono da cercarsi tra Trenitalia, Rfi, il PD, il M5S e magari anche i Massoni e i Rosacroce visto che ci siamo.
Quindi, ci si chiede da tempo : ma se la Lega Nord, in sede non istituzionale, continua a chiamare in causa Rfi per lo sfascio delle infrastrutture ferroviarie della Lombardia, perchè non procede anche in sede istituzionale, con interrogazioni parlamentari e commissioni di indagine?

Questo, ci si chiede.
Poi, ci si imbatte in notizie come questa, in cui si scopre che (come per la costruzione delle bretelle stradali di raccordo con BreBeMi) , Regione Lombardia (cioè Lega Nord) e Rfi vanno d'amore e d'accordo.
La stessa Rfi che trascura sistematicamente gli impianti ferroviari della Lombardia, intervenendo quotidianamente solo a danno fatto (esemplare è il disastro di Pioltello nel gennaio 2018), si rivela improvvisamente collaborativa, solerte, piena di risorse e di volontà per costruire infrastrutture nuove.
Sono solo quelle vecchie, a farle schifo?
E la Lega Nord, la stessa che tuona contro Rfi senza mai passare ai fatti, ora è è scodinzolantemente felice di confrontarsi con Rfi per costruire nuove infrastrutture ferroviarie. Invece, delle vecchie che si sfasciano, alla Lega Nord non interessa alcunchè.
Vuoi vedere che con queste opere ci sono ricchi appalti e cascate di denaro pubblico da incamerare, soprattutto per gli imprenditori della Lombardia, mentre per la manutenzione degli impianti esistenti questo non si riesce a fare?

E ci si chiede: questo nuovo collegamento sarà realizzato con la stessa schifposa qualità delle infrastrutture in essere? Soprattutto le più nuove, diciamo, come per esempio le stazioni delle linee suburbane lombarde (il cosiddetto "passante ferroviario"), quelle che alla minima traccia di pioggia, si guastano e si paralizzano?

  Il collegamento ferroviario per l’aeroporto bergamasco sarà pronto per i Giochi del 2026. Con molta probabilità tra la fine 2023 e il 2024. Il direttore generale dello scalo: «Dal confronto con Rfi e Regione potremmo arrivare a un treno ogni dieci minuti dallo scalo». Tutti per Bergamo, passaggio obbligato e ineludibile, e da qui verso Milano e Lecco.
 Nel frattempo, i treni di Trenord continuano a guastarsi. Gli impianti di Rfi continuano a guastarsi. Ogni giorno. Ripetutamente.

Treno 2058 Verona-Milano: 23 minuti di ritardo per guasto agli impianti ferroviari.
Treno 2055 Milano-Verona: 13 minuti di ritardo per guasto a un altro treno.
Treno 2057 Milano-Verona: 23 minuti di ritardo per guasto al treno.
Treno 2092 Verona-Milano: 15 minuti di ritardo per ritardo di altro treno (che Trenord.it non specifica).



Treno 2096 Brescia-Milano: cancellato per mancanza di personale. I passeggeri, già a bordo, vengono travasati sul successivo treno 10714.
Treno 10714 Brescia-Milano: 12 minuti di ritardo.

Da tempo, comitati pendolari e sindacati denunciano come Trenord sia sotto organico (salvo temporanee "finte" di assunzione di personale, quandol'azienda finisce brevemente sotto i riflettori dei mezzi di informazione, dal TG Regione a qualche quotidiano). Cosa ha fatto di concreto la Lega Nord, in Regione Lombardia, per imporre a Trenord di dotarsi in maniera permanente dell'organico necessario?
Niente.

Come sempre, la Lega Nord di Fontana Attilio si produce solo in chiacchiere con minacce tremenbonde, ingiunzioni severe (ai pendolari, e di stare zitti e aspettare) e promesse che si ripetono da anni e anni ("bisogna aspettare i treni nuovi" è una frase che si ripete sin dall'epoca Formigoni-Lega).
I risultati sono gli stessi: oggi il disservizio di Trenord è costante; "domani" arriveranno i treni nuovi. Chi li ha mai visti?

Nella serata dell'11 novembre, un treno guasto di Trenord paralizza la linea tra Monza e Lissone.
Vale la pena di notare come l'articolo de La pProvincia di Como e gli annunci di Trenord siano restii a mettere in chiaro sin dall'inizio che la paralisi è causata da un treno guasto di Trenord: la parola "guasto" non viene accompagnata dalla parola "treno" nè in apartura nè nel titolo.


Serata da incubo per i pendolari comaschi a causa di un guasto [a un treno] sulla linea tra le stazioni di Monza e Lissone «per un guasto non risolvibile in tempi brevi», come si può leggere sul sito di Trenord, nell'aggiornamento delle 19.34. Almeno 80 minuti di ritardo con punte oltre 100 [minuti di ritardo] per i treni diretti a Como San Giovanni.
«Numerose limitazioni e cancellazioni - si legge ancora sul sito - Il personale in servizio sul treno e la sala operativa di Trenord stanno provvedendo a mettere in atto le operazioni di recupero del treno».
 

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