lunedì 18 novembre 2019

15 novembre 2019: Mazzoncini al TG3 come "esperto" del problema ferroviario: complimenti a tutti per l'ipocrisia

Venerdì 15 novembre 2019, edizione delle ore 19:30 del TG Regione di Rai3.

Dopo l'ennesimo caso di paralisi delle linee ferroviarie di Milano (linea per Bergamo, linea per Brescia-Verona, linea suburbana per Treviglio) a causa di treni di Trenord guasti ovunque, Il TG Regione dedica un servizio all'argomento, con un'accurata selezione di interventi delle parti in causa, quali l'amministratore delegato di Trenord Piuri Marco (che ha saputo solo tagliare i servizi di Trenord, sostituendo certe corse con autobus, promettendo che ciò avrebbe migliorato il servizio sulle altre linee; e infatti si vede come tutto vada a rotoli, ma il Tig Regione non lo dice), l'assessore della Lega Nord Terzi Claudia (che però parla solo per dare voce ai comunicati scritti di Trenord, e infatti ripete sempre che il servizio migliora e che chi critica Trenord sta facendo pura polemica politica; e ci chiediamo se Terzi, rappresentatente del #TerziMondo, lavori davvero per la Regione e per i cittadini, o sia invece stipendiata da Trenord, ma il Tig Regione non lo dice), e infine un "esperto" del Politecnico di nome Mazzoncini Renato.

Nel servizio, Mazzoncini Renato spiega che il sistema ferroviario è saturo e va ripensato.
Forse è il caso di licenziare la redazione del TG Regione per manifesta incompetenza, ma intanto spieghiamo a questi presunti giornalisti che Mazzoncini non è un "esperto", quanto una delle cause dello sfacelo del trasporto ferroviario in Lombardia. Come apparentemente questi "giornalisti" non sanno, o peggio ancora hanno deliberatamente omesso, Mazzoncini è stato amministratore delegato di Ferrovie Dello Stato fino a inizio 2018, era dirigente in quota PD, era amicissimo di Renzi Matteo, era sostenitore del ponte sullo stretto di Messina, era protetto da Gentiloni Paolo che inspiegabilmente gli rinnovò l'incarico con mesi di anticipo rispetto alla scadenza.
Ma, soprattutto, Mazzoncini era il più grande fautore della quotazione in borsa dei Frecciarossa, servizio costosissimo realizzato tutto con denaro pubblico, ma che Mazzoncini voleva regalare ai privati perchè potessero trarne profitto (questo senza che Trenitalia abbia mai voluto separare i bilanci del trasporto ferroviario pubblico e dei FrecciaRossa, facendo chiarezza sul fatto che ques'ultimo sia davvero redditizio, e non sia invece in perdita ma coperto dai finanziamenti pubblici che lo Stato eroga solo per il trasporto "convenzionale").
Mazzoncini è quindi stato anche uno dei fautori dell'invasione dei Frecciarossa in Lombardia, con tutto ciò che ne è conseguento.
Alla faccia delle incompetenti affermazioni del ministro Delrio Graziano del PD di quel periodo  (anche lui fra i protettori di Mazzoncini), il trasporto ad Alta Velocità non ha "aiutato il trasporto regionale" della Lombardia, ma lo ha affossato, per semplicissime ragioni che anche un idiota avrebbe saputo vedere: i Frecciarossa hanno priorità sui treni regionali; se hanno un piccolo ritardo sulla tabella di marcia, i treni regionali devono fermarsi per lasciarli passare; che poi i treni regionali, in quanto in ritardo, ne cumulino altro a cascata, non importa a nessuno; i Frecciarossa hanno una loro linea, fnchè non entrano in città; lì usano le ferrovie esistenti, e quindi scavalcano i treni del trasporto regionale; i Frecciarossa hanno priorità nella stazione di Milano Centrale, dove i treni del trasporto regionale sono sempre in ritardo, e stanno progressivamente venendo spostati in altre stazioni, molto meno collegate al trasporto metropolitano, causando grave dannno alla crescente massa di lavoratori pendolari che, nobilmente ed eroicamente, sceglie lo scassato trasporto pubblico ferroviario per non inquinare una regione dall'aria schifosamente lurida come la Lombardia; Rfi dedica più risorse alla manutenzione delle linee ad Alta Velocità, e trascura le linee convenzionali che cadono a pezzi (vedi disastro ferroviario di Pioltello nel 2018; guarda caso, Pioltello è un nodo in cui i treni Frecciarossa, con la loro devastante velocità e massa, transitano sulle linee convenzionali, accelerandone il deteruioramento).
Questi soprusi, che si consumano ogni giorno, sono attuati da Trenitalia nella massima libertà, e nel silenzio di gente miserabile e ipocrita come i "progressisti" del PD, da Renzi Matteo (fuoriuscito dal PD quando gli faceva comodo, ma dopo aver causato questo genere di danno ripetutamente) a Delrio Graziano (che in parlamento combatte a voce contro il fascismo, salvo are marcia indietro davanti a FS che premia Moretti Mauro, fresco di condanna per strage ferroviaria) e via elencando, alla faccia dei loro proclami di uguaglianza e democrazia, che in ultima analisi si fermano sempre alle belle parole, perchè non appena entra in scena il profitto di FS, perdono valiità.
Che differenza c'è con la falsità della Lega Nord, che a parole critica la malagestione attuata da Trenord e Rfi, ma nei fatti non agisce mai contro queste aziende, e anzi ci fa affari e ne avalla i comportamenti più deleteri per i pendolari?

Ancora una volta, complimenti ai giornalisti del TG Regione, che hanno dimostrato nuovamente come, sull'argomento ferrovie, siano tutti preparati, documentati, competenti, ma soprattutto professionali, indipendenti, imparziali, onesti e capaci di tenere la schiena dritta anche davanti a un'azienda come il Gruppo FS, nonostante sia così potente e influente.

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