venerdì 8 novembre 2019

8 novembre 2019: l'emergenza ferroviaria della #LombardiaConcreta gestita da decenni da Lega Nord continua a imperversare. Però Trenord pensa solo a imporre il titolo i viaggio integrato a chi non usa la metropolitana. #TerziDimettiti

Venerdì 8 novembre 2019.

Mentre il quotidiano La Repubblica aveva tempo e spazio solo per parlare del fulmine che ha colpito un FrecciaRossa, nella serata di giovedì 7 movembre il nodo ferroviario di Milano si guastava (gli immancabili impianti in mala-gestione a RFI) e la circolazione ferroviaria di ventidue linee ferroviarie della# LombardiaConcreta restava paralizzata dalle ore 18 alle ore 22.




Cosa succede il giorno dopo, nella mattinata? Il guasto è stato risolto?

Sì, ma, incredibilmente, alle 7:15, nella stazione ferroviaria di Treviglio, la circolazione è comunque paralizzata.

"Incredibilmente", intendo, per gente ottusa e ignorante e cieca in maniera proterva come possono esserlo solo i politici della Lega Nord, che da anni si ostinano a negare l'evidenza dei fatti più concreti, presentandosi alle riunioni con numeri e statistiche di fantasia, affiancate da un'arroganza senza alcuna vergogna nel negare le oggettive proteste di lavoratori e studenti pendolari che da anni patiscono lo sfacelo crescente delle ferrovie della #LombardiaConcreta.
E' uno sfacelo dovuto a Trenord, azienda creata e protetta e comandata dalla Lega Nord, e da RFI, azienda che pensa solo alle infrastrutture di TAV e Alta Velocità (entrambe assai care alla Lega Nord, che le difende a spada tratta), e a Trenitalia (che è collusa con RFI nel privilegiare l'Alta Velocità) .

Sulla linea Cremona-Milano, secondo RFI, i treni subiscono ritardi fino a 30 minuti per un guasto a un passaggio a livello causato da un veicolo
RFI infatti annuncia il 10452 da Cremona con 70 minuti di ritardo, il 10452 da Cremona con 60 minuti di ritardo, il 10456 cancellato. Per la serie: avere le idee chiare su ciò che si gestisce.
Cosa fa Trenord, che a sua volta ha sempre cura di essere pronta a ogni emergenza?
Come tutti sanno, tranne la Lega Nord, i guasti alle infrastrutture ferroviarie sono la norma, in Lombardia. Accadono tutti i giorni, a volte anche più volte al giorno.
Cosa fa Trenord, per fronteggiare questi disservizi quotidiani?
Niente, ovviamente.
Sulla linea parallela Brescia-Milano, un guasto al treno 2054 Verona-Milano causa 41 minuti di ritardo, e rallenta tutti i treni successivi.
Incredibilmente, RFI non lo annuncia con avviso sonoro se non alle 7:30, quando deve protrarre il ritardo da 25 a 30 minuti. Sembra che RFI sia incapace di gestire gli annunci di due linee separate (Cremona e Brescia) nella stazione di Treviglio: abitualmente, omette le informazioni sui treni da Cremona; oggi fa il contrario, evitando di annunciare quelle sui treni da Brescia. Il Comune di Treviglio di Imeri Juri cosa dice dell'ennesima schifezza gestionale della stazione di Treviglio Centrale?

E quindi, alla stazione di Treviglio, i pendolari in attesa non trovano un solo treno con cui raggiungere Milano Lambrate.
(Per rispondere a obiezioni idiote come "ci sono i treni suburbani", faccio presente che questi treni impiegano 30 minuti di tempo in più per raggiungere Milano, e comunque arrivano a stazioni inutili che costringono i pendolari a ulteriori viaggi con mezzi pubblici locali, cumulando ulteriori ritardi; inoltre, questi treni si stipano all'inverosimile dopo aver fatto poche stazioni; credete davvero che possano gestire anche la massa di passeggeri degli altri treni, senza collassare? Ve lo dico io: non ci riescono. I motori dei treni suburbani, che hanno meno di 15 anni, si "bruciano" quando sono sovrasaturi di passeggeri; andatevi a vedere la storia di questo blog per varie dimostrazioni di come queste linee siano state gestite e siano manutenute in maniera cialtrona, senza mai considerare l'effettivo afflusso di passeggeri).

Come se non bastasse, il treno 10718 Brescia-Milano Greco Pirelli subisce 14 minuti di ritardo per guasto agli impianti di circolazione nella stazione di Rovato. Complimenti a RFI.







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