mercoledì 19 settembre 2018

19 settembre 2018: RFI perde il controllo della stazione di Treviglio, e non comunica più neppure i ritardi, oltre a non far partire i treni

#LombardiaConcreta #RFI #ReteFerroviariaItaliana
19 settembre 2018.
Stazione di Treviglio, ore 7:18.
Il binario 7, dove dovrebbe transitare il treno 10456 delle 7:22 per Milano Certosa, è occupato da un lungo convoglio "tecnico" che trasporta macchinari cingolati e vagoni di materiale.
Da RFI non perviene nessuna informazione sul nuovo binario di arrivo del 10456. 
Alle 7:25, RFI rende noto che il treno 10456 arriverà al binario 8, senza dire nulla sul palese ritardo.
Il treno 10456 arriva alle 7:27, e RFI non comunica nulla sul ritardo.
Il treno 10456 riparte alle 7:33, cioè dopo aver accumulato 10 minuti di ritardo: in tutto questo intervallo di tempo, il treno è rimasto fermo nella stazione di Treviglio, con le porte bloccate; RFI e il capotreno di Trenord non hanno comunicato nulla sul ritardo che il treno stava subendo, impedendo così ai passeggeri di utilizzare treni alternativi, come il passante suburbano delle 7:2 o il treno per Milano Greco Pirelli delle 7:27.
Cosa ha fatto RFI in tutto questo tempo? Perchè non è stata capace di comunicare l'ennesimo disservizio in tempo utile? Quanto è costato automatizzare le stazioni e gli annunci sui treni, rimuovendo il personale umano, e, soprattutto, a cosa è servito, se al minimo spostamento imprevisto di una molecola, i sistemi automatici di RFI diventano completamente incapaci di gestire la situazione, o anche solo di informare i passeggeri del disservizio incombente?
Chi deve intervenire a fronte di una malagestione così inetta e ripetuta, incapace e reiterata?
I vertici di Ferrovie dello Stato stanno dormendo, oppure si accorgono che la loro controllata RFI è un baraccone gestito da di incompetenti capaci solo di vendersi con una parlantina da piazzisti?
Certamente non va trascurato il fatto che la situazione attuale è un regalo dei precedenti vertici, di recente rimossi, il cui solo scopo durante tutta la loro gestione è stato quello di favorire l'Alta Velocità dei FrecciaRossa, per riuscire poi a piazzarli in borsa e regalarli ai privati, spuntando nel frattempo in faccia ai pendolari che da decenni pagano queste favolose evoluzioni tecnologiche a favore dei ricchi con le loro tasse.

Il treno 10456 è un convoglio di modello Vivalto, messo in circolazione nel 2017; un acquisto di FNM (azienda in mano alla regione Lombardia e diretta da dirigenti scelti dalla Lega Nord di Maroni Roberto) con denaro pubblico; questo Vivalto viaggia con una porta guasta sulla quale sono stati appiccicati cartelli di avvertimento e nastro adesivo.
Ma come: un anno di servizio, e già il treno nuovo si guasta in maniera così radicale?
Ah, già: è da dieci anni che i comitati pendolari segnalano i difetti di progettazione presenti nel modello Vivalto, i quali causano guasti cronici.
Gli unici ignoranti che ancora ignorano la questione e continuano ad acquistare treni Vivalto nel 2018 sono i vertici di FNM, col benestare dei vertici della Lega Nord. E' così che funzione la #LombardiaConcreta?

Sul sito di trenord.it viene reso noto che il successivo treno 10458 subisce 12 minuti di ritardo per guasto agli impianti di circolazione di competenza di RFI.
Sul treno 10456 non viene data alcuna informazione; si viene invece invitati a usare un servizio online per la propria spesa al supermercato, allo scopo di ricordarci l'unico frutto della gestione di Farisè Cinzia, amministratrice che ha trascinato Trenord nel baratro mentre lei pensava ad acquisire altre fette di mercato, e ora pretende un milione e mezzo di euro di buonuscita.

Treno 2090, Brescia-Milano: ritardo di 15 minuti.




Alla stazione di Milano Lambrate, grazie a tutti i succitati ritardi, l'unico treno disponibile per arrivare a Milano Centrale è il 2290 Bologna-Milano (in ritardo) di Trenitalia, che si segnala per le vecchie (anche se spaziose) carrozze con finestrini sigillati, climatizzatore spento, aria rancida e pervasa dal fetore nauseabondo di quei passeggeri con scarsa igiene personale.

La giornata prosegue con i disservizi ferroviari continui della Lombardia, erogati da tutte le aziende del Gruppo Ferrovie dello Stato coinvolte.
Trenord sopprime i treni 4897 e 4898, senza spiegazione.

RFI impone al 10907 un ritardo di 13 minuti per dare la precedenza a un altro treno di cui non si dice nulla (sarà mica un FrecciaRossa?).
Il treno 2059 subisce 15 minuti di ritardo per guasto agli impianti di circolazione di competenza di RFI.







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