domenica 9 settembre 2018

7 settembre 2018: cambia la linea, ma non la gestione di Trenord. Il venerdì sera, sulle tratte dei pendolari, vengono erogati treni di capienza clamorosamente inadeguata

Succede da anni: la dirigenza di Trenord se ne infischia dei picchi di affluenza dei passeggeri, sulle tratte già oberate dai pendolari, nelle giornate cruciali della settimana, della stagione o dell'anno, che sono note a tutti tranne alla suddetta dirigenza, ed evidentemente anche ai suoi padrini della Lega Nord.
E non si può dire che accada solo sulla linea Milano-Verona, in quanto caso isolato.

7 settembre 2018: la linea non è la Milano-Verona. Il problema è lo stesso, e da anni: qualcuno ha mai sentito Maroni Roberto parlarne? State tranquilli che con Fontana Attilio la musica non cambierà: come il suo predecessore, Fontana è interessato solo a mantenere in piedi il feudo di Trenord e FNM (le aziende in cui vengono messi al sicuro i politici e gli amici della Lega Nord senza lavoro).
Milano-Como, disastro treni: passeggeri stipati in quattro carrozze (in ritardo)
Il rientro dall’ufficio, ieri sera, è stato un disastro. Centinaia di passeggeri ammassati in un treno di quattro carrozze. In ritardo, ovviamente.
“Ci risiamo – scrive Ettore Maroni, portavoce del comitato Pendolari Como – Come già accaduto giovedì, ieri il treno Tilo 25528 delle 18:10 da Milano centrale diretto a Lugano è previsto in partenza con la sezione di coda chiusa per mancanza di personale.
La solita cronaca: il treno da Chiasso arriva in ritardo di 10 minuti (questa volta con sole 8 carrozze quindi già insufficiente). Manca personale, il capotreno fa scendere le centinaia di passeggeri che si sono sedute nella sezione di coda e li invita ad ammassarsi sulle sole 4 carrozze di testa (o in alternativa a prendere il treno successivo)”.
E’ il caos: il capotreno, raccontano i pendolari, chiama Polfer ed esercito per farsi autorizzare la partenza. Decine di persone restano a terra, il treno parte con 21 minuti di ritardo e i passeggeri sono ammassati nelle uniche carrozze aperte.
Oltre al danno, aggiunge Maroni, una comunicazione ufficiale che suona come una beffa. “La app di Trenord pubblica che il ritardo è dovuto a passeggeri non in regola con il biglietto. È indecente. Meriteremmo delle scuse invece che bugie. Si presentano con un treno di quattro carrozze il venerdì sera alle 18.10 sapendo benissimo che è gravemente insufficiente per trasportare migliaia di pendolari e turisti, non danno nessuna assistenza alla clientela e la accusano ingiustamente di essere la causa del problema? Vergogna”.
Da  Fontana Attilio, come accadeva con Maroni Roberto, solo il silenzio. Forse perchè qualcuno potrebbe ricordarsi che la dirigenza di Trenord, vedi Farisè Cinzia, e quella di FNM, vedi Gibelli Andrea, è stata nominata dalla Lega Nord. E non da Trenitalia. 

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