mercoledì 18 maggio 2016

Il treno cancellato è in orario, parola del sito di My-Link!

Incredibilmente, lunedì 16 Maggio 2016 i treni della mia tratta e nella mia fascia oraria sono in orario.

Martedì 17, il 10456 da Cremona arriva a Milano Lambrate con 5 minuti di ritardo.
Al ritorno, il 2105 da Milano Centrale per Verona PN delle 17:25 arriva a Treviglio con 9 minuti di ritardo (dichiarati: 5 minuti).

Mercoledì 18, Trenitalia/Trenord/FerrovieDelloStato si rende conto di aver fornito un disservizio mediamente contenuto per due giorni di seguito, e decide di rimediare. Perchè gli sfaceli delle settimane precedenti non bastavano.
Si comincia al mattino, alla stazione di Treviglio, con i treni da e per Cremona: 120 minuti di ritardo, oppure cancellati, causa ennesimo guasto all'ennesimo passaggio a livello (tra Casaletto e Caravaggio).
All'ingresso della stazione, sullo schermo davanti alla scalinata del sottopasso, il treno 10457 risulta in ritardo di "soli" 60 minuti. Lo stesso treno, sugli schermi posizionati sui marciapiedi dei binari, è in ritardo di 70 minuti.
Quindi, a chi bisogna credere? Sarà che uno schermo è gestito da GrandiStazioni e l'altro da Trenord? Qualcuno ha idea del perchè di questa schizofrenia? Il personale della stazione di Treviglio che fine ha fatto? Eliminato a seguito di automatizzazione dei processi? Ma chi ha deciso di automatizzare anche gli errori e le inefficienze e la cialtroneria?
Davanti a questo disagio da disservizio cronico dei passaggi a livello guasti, dov'è l'assessore Sorte, quello che sa soltanto leggere la velina di Trenitalia sulla puntualità aumentata e prendere il treno Passante S5, quando si verificano questi sfaceli? Dov'è l'AD Cinzia Farisè di Trenord, che, come Sorte, continua a dire di voler vivere la realtà dei pendolari per "recepirne le criticità"?
Mah. Forse Cremona non è in Lombardia. L'avranno spostata? Certo è che a costoro questa tratta non interessa.
Da notare che il guasto al passaggio a livello si verifica verso le 7:00 ed è ancora in essere alle 10:00.
Per andare a Milano, non resta che il 2094 delle 10:02. Il treno arriva in anticipo, ma riparte alle 10:07, con 5 minuti di ritardo. Perchè resta fermo nella stazione di Treviglio così a lungo?
Non ci viene detto, e non si vede traccia del personale viaggiante.
L'unica cosa che possiamo vedere è che il treno resta fermo finchè un Freccia Rossa non transita sul binario di fianco, diretto verso Milano. Poi, il 2094 parte.
Perchè l'assessore Sorte non dice mai nulla su questo comportamento di Trenitalia, che privilegia la gestione privata a discapito di quella pubblica? Eppure, Sorte è stato eletto dalla cittadinanza per difendere gli interessi pubblici.
Il 2094 è un treno supermoderno, di quelli ben noti per la scarsità di posti, la presenza di quattro motrici di cui due inutili, la mancanza di collegamento complessivo tra tutte le carrozze, il personale viaggiante che non si vede.
Siccome non è sufficiente che i posti siano scarsi, ecco che i passeggeri pensano bene di usare i sedili per sistemare i bagagli a mano, infischiandosene allegramente delle mensole per i bagagli.
I supermoderni schermi interni del treno non ci dicono nulla del ritardo di 5 minuti, ma in compenso pubblicizzano le caramelle Ricola. Davvero?
Dal soffitto, penzolano pubblicità che invitano a visitare Mantova con Trenord. Buona fortuna a chi decide di farlo, specialmente se Mantova è servita con l'efficienza riservata a Cremona.

Nel pomeriggio, alla stazione di Milano Centrale si risveglia la competitività: ma come, solo verso Cremona può esserci il disservizio?
Certo che no. Ed ecco che il treno 2101 delle 15:25 per Verona Porta Nuova, memore dei successi della settimana precedente, resta fermo al binario con 25 minuti di ritardo, che poi diventano 35 minuti di ritardo, che poi diventano "boh, il treno non c'è".

L'emulazione non si ferma qui! Chi è il sito di Trenord, per essere da meno? Non è mica il figlio della zozzona!
Ed ecco quindi che, consultandolo alle 15:59, si apprende che il suddetto treno 2101 è "in orario" alla stazione di Treviglio (dove sarebbe dovuto arrivare qualche minuto prima). Però, se si visualizza il dettaglio del treno, si scopre che il treno "non è ancora partito".
Favoloso.

Per non essere da meno, il 16:05 per Venezia Santa Lucia parte con 15 minuti di ritardo.

E ancora: il 16:25 per Verona Porta Nuova parte con 9 minuti di ritardo. Perchè?
Non ci viene detto.
Intrepidamente, una passeggera osa chiedere al personale viaggiante, che inaspettatamente si fa vedere in carrozza verso le 16:30 (per caso).
Mostrandosi assai scocciato dall'assurda richiesta, che chiaramente non rientra nelle sue competenze, il giovanotto risponde testualmente "Appena mi aprono il segnale", quasi fosse una cosa ovvia e ai passeggeri non spettasse alcuna informazione.
Anche in questo caso, Cinzia Farisè e Alessandro Sorte risultano non pervenuti. Forse erano sul passante da Varese a cercare criticità.

Non può mancare il premio speciale per la tizia che parla al telefono, felice di propinare le proprie faccende a un pubblico coatto. Questa volta è il turno di una fidanzatina giovane giovane, che per venti e passa minuti deve declinare al suo fidanzato tutti gli orari possibili in cui uscire insieme e portare a spasso il cane, anche se a lei del cane di lui non importa nulla, e non lo vuole vedere, ma possono portarlo a spasso dalle nove alle dieci meno un quarto, oppure così oppuure cosà. E con la stessa monotona precisione, chiede la motivazione di ogni parola che lui pronuncia, poi ribadisce più e più volte il proprio punto di vista, all'infinito. Incessante, monotona, puntigliosa, petulante, instancabile. Venti minuti di reiterata noia che avrebbe potuto concludere in poche parole, se non fosse stato per la sua arroganza menefreghista e la sua asfissiante precisione condita dall'amore per l'ovvio ridondante e l'inutile.

Nessun commento:

Posta un commento