venerdì 30 dicembre 2016

Treni in ritardo alla fine dell'anno, treni in ritardo tutto l'anno (passato e venturo)

Mercoledì 29 dicembre 2016, i treni della mia tratta sono regolari, con l'eccezione del solito treno per Brescia delle 18 e qualcosa, che a Treviglio risulta in ritardo di 5 minuti.
Purtroppo, anche questa giornata di servizio (ridotto, dato che i treni da Cremona della fascia mattutita sono stati sospesi) è un'eccezione, dato che è forse la seconda di tutto il mese.
Sui treni sono comparsi sibillini annunci (applicati con l'adesivo sulle porte) che rendono noto che sulla tratta Verona-Brescia-Treviglio sono in corso "importanti lavori di potenziamento tecnologico", e saranno possibili ritardi.
Quindi il famoso annuncio sonoro che giurava che i lavori si sarebbero conclusi il 10 dicembre era una menzogna (anche se mancava l'anno).
Peccato che questo nuovo annuncio cartaceo sia stato gestito in maniera ancora più cialtrona, disonesta e miserabilmente elusiva, quasi come se fosse opera di un'azienda di truffatori che cerca di incastrare il cliente con un annuncio "capestro" in cui finge di dargli le informazioni, per rendere così nulle le sue proteste una volta che il servizio non sarà stato erogato.
Cominciamo con la data: quando è stato affisso, questo nuovo annuncio? Non è scritto. Per quel che ne so io, potrebbe essere un adesivo appiccicato sei mesi fa.
Da quale data è valido? Non si sa. Non è scritto.
Fino a quale data è valido? Non si sa. Non è scritto.
Qual è lo scopo di questa vaghezza? Forse Trenitalia/Trenord/FNM pensano di essere così giustificate per tutti i disservizi che si verificheranno da qui a sempre sulla linea Verona-Milano?
E nel novero vogliono forse far rientrare anche i treni guasti, i passaggi a livello guasti, i guasti alla linea elettrica e così via?
Dov'è l'assessore Sorte Alessandro, davanti un comportamento così scientemente ingannevole, disonesto e ripugnante nella sua totale mancanza maliziosa di etica professionale?
Non basta: l'annuncio omette di specificare lo scopo dei lavori, anche se tutti sappiamo che si tratta di opere a vantaggio dell'Alta Velocità. In altre parole, Trenitalia/Trenord stanno deliberatamente scaricando i disagi (e un ulteriore costo) di quest'opera privata sugli utenti del servizio ferroviario pubblico regionale, che si ritrovano ad aver pagato le tasse per il servizio regionale, pagato il biglietto (o magari un abbonamento annuale), pagato altre tasse per costruire le infrastrutture dell'alta velocità, e ora vengono anche privati del servizio a cui hanno diritto.
Come sempre, Sorte Alessandro e Maroni Roberto, così loquaci e arroganti quando si tratta di aggredire chi non ha modo di controbattere, stanno zitti.
Ciliegina sulla torta: davanti a un annuncio che ammette che la linea Verona-Milano è instabile e oggetto di sicuri disservizi (che infatti si verificano quattro giorni su cinque), perchè mai Trenord/Trenitalia ha sospeso i treni della linea Cremona-Treviglio, nelle settimane di fine 2016 e inizio 2017?
Non è questa scelta, per definizione, la più cretina, incompetente, incapace e idiota tra tutte quelle possibili? Perchè sospendere la linea funzionante e costringere i pendolari a subire i disservizi della linea dichiaramente e notoriamente inaffidabile?

Ed ecco che, sorpresa, giovedì 30 dicembre succede proprio ciò che tutti avrebbero potuto prevere.
Nella stazione di Brescia si verifica un qualche guasto. Di che natura? Alla stazione di Treviglio, è impossibile capirlo: l'annuncio sonoro è coperto dal fragore del suburbano delle 7:40 per Novara, che alle 7:25 sta già facendo rombare i motori in modo assordante. Per quale motivo, non si sa, dato che mancano 15 minuti alla sua partenza, e comunque parte in ritardo di 5 minuti.
Ma la vera vergogna della mattinata è altrove: il treno delle 7:05 da Verona per Milano Centrale è in ritardo di 35 minuti, ma subito dopo è in ritardo di 40 minuti.
Il treno da Milano per Brescia è in ritardo di 5 minuti, ma subito dopo è in ritardo di 10 minuti.
Il treno da Brescia per Milano Greco Pirelli delle 7:27 è in ritardo di 10 minuti, ma subito dopo è in ritardo di 15 minuti.
Il treno da Brescia per Milano Centrale delle 7:33 è in ritardo di 10 minuti, ma subito dopo è in ritardo di 15 minuti.
Il treno da Brescia per Milano Greco Pirelli delle 7:54 è in ritardo di 5 minuti.
Il primo treno ad arrivare a Treviglio è il 7:27, che ovviamente è saturo, essendo per l'occasione stato dotato di un minor numero di carrozze, sempre a opera degli stessi funzionari di Trenord/FNM/Trenitalia che, nella loro infinita saggezza, hanno sospeso i treni della tratta Cremona-Milano: non solo hanno lasciato in funzione treni destinati a sicuri ritardi, ma li hanno anche accorciati, allo scopo di garantire ai pendolari di ammassarsi fino a viaggiare nelle stesse condizioni di disagio che esperiscono durante il resto dell'anno.
Come dicevo poche righe fa, è accaduto proprio ciò che era ovvio: l'intera linea Verona-Milano è paralizzata, come è già accaduto e come continuerà ad accadere, probabilmente ancora per mesi, se dobbiamo basarci sulla citata vaghezza degli annunci furtivamente distribuiti da Trenitalia sui treni, alla stessa stregua di clausole scritte in caratteri microscopici sui contratti truffaldini che nei fumetti vengono solitamente proposti dai Bassotti o da Rockerduck a Paperon de' Paperoni.
E' questo il punto più basso a cui scende Trenitalia/Trenord, e cioè ingannare i pendolari con le clausole scritte con inchiostro simpatico? Oppure può scendere ancora più in basso?
E' da notare anche la fantastica gestione delle informazioni sui ritardi dei treni da Brescia, con continue rettifiche: 35 minuti, no 40, no 35, no ancora 40.
Grottescamente, il treno delle 7:05, in ritardo di 40 minuti, arriva alle 7:45. Il treno delle 7:33, in ritardo di 10 minuti, dovrebbe arrivare due minuti prima, alle 7:43. Invece, no, non lo si vede. Misteri della percezione del tempo secondo Trenitalia/Trenord: forse l'errore è dei pendolari, limitati a una percezione lineare del tempo.

Inutile dirlo, ma sui siti di Trenord e Trenitalia non c'è nessuna menzione di questi ritardi a catena.

Nella mattinata di Venerdì 30 dicembre, ultimo giorno lavorativo dell'anno, alla stazione di Treviglio i treni sono in orario. Sembra quasi incredibile.
Il 7:27 riesce a partire alle 7:31, con soli 3 minuti di ritardo, e il convoglio è composto di carrozze a due piani, quelle che sarebbero servite il giorno prima.
Alla stazione du Milano Centrale, scopro che il disservizio quotidiano di Trenitalia/Trenord/FNM si è solo trasferito, come accade sempre: un annuncio sonoro rende noto che i treni da e per Piacenza subiranno ritardi fino a 20 minuti, a causa di un guasto agli impianti della stazione di Lodi.
Alle 17:00, alla stazione di Milano Centrale, il treno 2077 delle 17:25 per Verona non risulta su nessun binario. Alle 17:16, il treno risulta ancora non presente. Non viene dato nessun annuncio in merito, ma i precedenti sono ben noti: il treno subirà sicuramente un ritardo, a causa della preparazione in ritardo; e si accavallerà al treno per Brescia e ai FrecciaRossa, per cui dovrà restare fermo; ultimamente, questo stesso treno ha subìto ritardi di 30 e 40 minuti, senza nessuna spiegazione. Ed essendo venerdì sera dell'ultimo giorno lavorativo dell'anno, sarà anche stipato di vacanzieri e bagagli enormi, come si capisce già dalla massa in attesa in stazione davanti agli schermi degli orati.
La scelta di spostarmi alla stazione di Milano Repubblica per prendere un suburbano per Treviglio non si rivela vincente: il suburbano S5 23061 per Treviglio è in ritardo di 11 minuti oppure in ritardo di 13 minuti, dipende dallo schermo che si consulta nelle diverse zone della stessa stazione.
Mentre il trasporto ferroviario pubblico continua a deteriorarsi, e la regione soffoca nell'inquinamento, su l'Eco di Bergamo, si scopre a cosa si stanno dedicando l'azienda ferroviaria lombarda e la società autostradale a capitali privati e ripianamento pubblico dei debiti, Brebemi:


Riduzioni fino al 36% per chi viaggia in treno per andare a sciare in Valtellina, mentre la Brebemi ha confermato 15% in meno per chi viaggia con Telepass sull’autostrada Milano Brescia e sulla Tangenziale Est Esterna di Milano.

In treno sulla neve con Trenord con l’iniziativa «Scopri il bianco di Lombardia» l’azienda di trasporto ferroviario propone biglietti speciali acquistabili online per il viaggio in treno da tutta la Lombardia fino ad Aprica e Valmalenco e una o due giornate di divertimento sugli sci a prezzi convenienti.
Compresi anche sconti sul noleggio di sci e attrezzature, strutture ricettive e punti di ristoro. Un’iniziativa che guarda al portafoglio: un viaggiatore che acquista i biglietti speciali Trenord per una giornata sugli sci risparmia

Le Concessionarie Tangenziale Esterna SpA e BreBeMi SpA hanno, infatti, ufficializzato la decisione di prorogare sino al 31 dicembre 2017 lo sconto-open del 15% sui pedaggi che, a partire dal 9 marzo 2016, avevano riservato agli automobilisti, agli autotrasportatori e ai motociclisti dotati di Telepass Family o Business.

Riassumendo: Trenord è felice di regalare sconti di ogni genere a viaggiatori occasionali che vanno a sciare e comprano un biglietto all'anno, mentre se ne infischia altamente di tempestare di disservizi i pendolari che comprano biglietti ogni giorno, o fanno abbonamenti mensili, o addirittura ne fanno di annuali (e di certo non vengono rimborsati per tutti i disservizi patiti).
Che senso ha questa discriminazione da parte di un'azienda completamente controllata da enti pubblici?
Dove sono Maroni e Sorte, in queste situazioni? Possibile che non colgano neanche lontanamente la vergogna di questa gestione?
Ma è sciocco pretendere un tale acume da un personaggio come Maroni, che continua a finanziare i conti in rosso di BreBeMi, mentre BreBeMi continua a elargire sconti sui pedaggi, come se invece fosse piena di soldi? (Ma lo è: la giunta regionale lombarda la ripaga sempre col denaro pubblico, anche se la sua gestione è fallimentare e in costante perdita. Si vede che a Maroni piace mettere il denaro pubblico nelle tasche di imprenditori privati, senza nessun vantaggio per i cittadini che hanno pagato le tasse.).

Ultima perla di questo articolo è la frase che definisce la BreBeMi come segue:

su tutte le tratte coperte lungo l’innovativo Asse Autostradale

Cosa c'è di innovativo in una grande opera realizzata pur sapendo che sarebbe stata in perdita, e i cui debiti vengono ripianati dal denaro dei conti pubblici, a favore dei suoi proprietari privati?^

martedì 27 dicembre 2016

Gli investimenti mirati sul servizio ferroviario

Martedì 27 dicembre 2016, gli effetti della maggiore attenzione al trasporto pendolare, promessa da Mazzoncini Renato (AD di Ferrovie dello Stato) per compiacere un Renzi Matteo a caccia di consensi, devono ancora farsi vedere, sulla linea Verona-Brescia-Treviglio-Milano.
Lo stesso vale per l'aiuto reciproco che, secondo l'ex ministro Delrio Graziano, Alta Velocità e trasporto regionale finiranno col darsi.
E non c'è traccia neppure delle conseguenze degli investimenti promossi/promessi dalla giunta regionale di Maroni Roberto e dal suo assessore Sorte Alessandro. Forse perchè il primo pensa a dare miliardi alle autostrade sperimentali e a un servizio privato di guardie giurate di cui FNM/Trenord ha bisogno per riscuotere i biglietti, mentre il secondo pensa a finanziare i viaggi per i pendolari Bresciani sui (privatizzandi) FrecciaRossa, regalando quindi di fatto il denaro pubblico a un futuro servizio privato e riducendo ulteriormente gli investimenti necessari per far funzionare un trasporto pubblico già carente a livello di infrastrutture, mezzi, personale, organizzazione, servizi, trasparenza e informazione.

Secondo l'illuminata programmazione invernale di FNM/Trenord/Trenitalia, il treno 10456 delle 7:22 da Cremona per Milano Centrale non è necessario nella fascia dal 27 dicembre 2016 al 9 gennaio 2017. Infatti, secondo qualche funzionario o dirigente di queste aziende, evidentemente intenzionato solamente a risparmiare sulla fornitura regionale per incamerare il denaro pubblico come "introiti" sulla pelle dei pendolari, ha deciso che in questo periodo festivo l'afflusso dei pendolari sarà minore.
Forse per lo stesso motivo, il treno 2090 delle 7:33 da Brescia per Treviglio arriva con carrozze a un solo piano.
Peccato che queste acute menti, animate da un tale senso civico e di responsabilità nel garantire un servizio pubblico, siano state talmente ebeti da non accorgersi che le festività quest'anno cadono di domenica, e i giorni di festa che consentono di fare un "ponte" non sono presenti.
Ergo: il numero di pendolari è elevato. Se gli si aggiunge il flusso di vacanzieri, turisti giornalieri, scout, famiglie in movimento, il risultato è quello che qualunque deficiente avrebbe potuto prevedere: il treno 2090 è saturo, e i pendolari devono viaggiare in piedi, come nei periodi di normale frequenza di lavoratori e studenti.
Complimenti alla demenza cronicamente cretina di questa lungimirante programmazione ferroviaria.
E dire che Gibelli Andrea di FNM/Trenord ha speso soldi in un sondaggio che, secondo lui, dimostra come la maggioranza dei passeggeri del trasporto regionale non è pendolare, ma occasionale. Com'è possibile che quindi, lo stesso ente che ha esposto questi dati, abbia poi deciso di togliere treni in un periodo in cui i lavoratori (pendolari) diminuiscono, e i viaggiatori occasionali aumentano? Quanto bisogna essere incapaci, per lavorare in questo modo? E quanto deve essere compiacente la politica regionale, per guardare sempre dall'altra parte?
Oltre che saturo, il treno 2090 è in ritardo di 5 minuti. Niente rispetto al suburbano per Novara che parte da Treviglio con 20 minuti di ritardo.

Nella serata, alla stazione di Milano Centrale, il treno 2090 per Verona Porta Nuova è già saturo alla partenza: oltre ai lavoratori, sono presenti famiglie e bambini, vacanzieri con bagagli, personaggi equivoci, bivacchi. Tanto per confermare le stesse cose già dette all'andata.
Il treno è in ritardo di 5 minuti, quando arriva a Pioltello, dove si apprende che anche un suburbano diretto a Treviglio ha un ritardo di 15 minuti.
Quando il 2090 arriva a Treviglio, pur avendo accelerato notevolmente nella tratta tra Melzo e Treviglio, è ancora in ritardo di 5 minuti.
Analogamente, un treno per Milano Centrale è in ritardo di 10 minuti. Come mai? Come per tutti gli altri ritardi della linea Verona-Brescia-Milano, non si sa.
Si sa invece perchè il treno per Cremona ha un ritardo di 15 minuti. C'è infatti un guasto a un passaggio a livello tra le stazioni di Casalbuttano(?) e Soresina, che causerà ritardi fino a 40 minuti.
Alla faccia di tutti gli investimenti mirati vantati sinora dal gruppo Ferrovie dello Stato e dalla eccellente classe politica servilmente agli ordini dei consigli di amministrazioni di queste aziende controllate dallo Stato, ma intenzionate ad agire da enti privati interessati solo al profitto dei privati.
Non può esserci mira più sbagliata.

domenica 25 dicembre 2016

I prezzi del trasporto pendolare non aumenteranno, a differenza del disservizio

Nella mattinata di mercoledì 21 dicembre, alla stazione di Treviglio, il 10456 delle 7:22 per Milano Certosa è di nuovo in ritardo di 5 minuti, come ormai accade sistematicamente da quando il suo orario di partenza è stato anticipato di un minuto per avvantaggiare i FrecciaRossa.
Il suo arrivo si sovrappone così a quello del treno delle 7:27 per Milano Greco Pirelli, che è costretto a partire in ritardo per dare la precedenza proprio al treno 10456.
Chissà perchè, poi, dato che il 10456 parte prima, ma impiega comunque un tempo smodato per raggiungere la stazione di Milano Lambrate, arrivando alle 7:45 (e cioè impiegandoci ben 23 minuti). La cosa curiosa è che, almeno per oggi, il treno viaggia a velocità dignitosa per tutto il tragitto, ma rallenta penosamente fin quasi a fermarsi quando entra nell'area di accesso a Milano Lambrate: a chi starà dando la precedenza?
Per la fortuna di chi prende questo treno per raggiungere Milano Centrale, alla stazione di Lambrate, la "coincidenza" del 2160 delle 7:49 da Arquata Scrivia per Milano Centrale è in ritardo di qualche minuto, e così si riesce a fare il cambio di treno senza dover correre da un binario a un altro come scalmanati.
Chi perde quel treno, invece, faticherà non poco per raggiungere Milano Centrale: il treno delle 7:53 da Brescia per Milano Centrale è in ritardo di 5 minuti (e si tratta del treno che ora ferma a Treviglio con un minuto di anticipo, alle 7:32, sempre perchè il servizio regionale non conta nulla, rispetto ai FrecciaRossa). Il treno delle 7:54 da Bologna per Milano Centrale è in ritardo di 25 minuti, senza che il motivo venga reso noto.
Menzione d'onore per la gestione dei lavori edili alla stazione di Lambrate: nel sottopasso collegato a ciò che un tempo era l'ingresso principale della stazione (quello coi negozi e il bar), l'accesso al binario 12 è stato sigillato con una fittizia parete gialla (o bianca?), completamente anonima: persino il cartello col numero del binario è scomparso. Qualunque passeggero che utilizzi quel sottopasso per eseguire il cambio di treno e lo percorra tutto freneticamente (perchè il suo treno di arrivo è arrivato immancabilmente in ritardo e la coincidenza ha tempi risicati), si troverà di colpo in una situazione da "Ai confini della realtà", in cui oltrepassando la rampa di scale del binario 11 si trova la continuità di un muro che conduce agli accessi ai negozi e poi all'uscita dalla stazione. E la rampa per il binario 12 che fine ha fatto?
E così, grazie all'ottima organizzazione dei lavori, corredata di informazioni puntuali che dimostrano una grande attenzione per l'utenza, il passeggero che ha avuto la sventura di imboccare il sottopassaggio sbagliato perde il treno.

Parlando di informazioni, cosa ci dice il Gruppo Ferrovie dello Stato riguardo al vergognoso "disservizio" (un eufemismo sempre più penoso) verificatosi martedì sera alla stazione di Milano Lambrate, con treni in ritardo di oltre 30 minuti o cancellati, nel silenzio del personale?
La risposta è: niente.
La sezione "Infomobilità" del sito di Trenitalia, infatti, non riporta nulla tra le 17:20 e le 19:55. Il sito di Trenord, dal suo canto, riporta solo i ritardi in corso, e rimuove solertemente la "storia" degli stessi, chissà per quale illuminata scelta (nascondere le prove?).
In compenso, il sito di Trenitalia parla dell'inconveniente tecnico alla stazione di Quattro Ville Sud, che ha causato ritardi fino a 80 minuti e cancellazioni.

Nel pomeriggio, alla stazione di Milano Centrale, il treno 2077 delle 17:25 parte finalmente in orario, dopo più di una settimana di disservizi.
Incredibilmente, per la prima volta dal cambio di orario, il controllore si fa vedere nelle carrozze, per verificare i "documenti di viaggio" dei passeggeri.
Ma allora questa creatura esiste, e non è solo una leggenda di cui si ricordano gli anziani? Come mai compare solo quando non serve a nulla, nonostante nelle carrozze siano appesi cartelli che lo equiparano minacciosamente a un pubblico ufficiale, e lo definiscono "sempre a disposizione per assistere i passeggeri"? Dov'era questo pubblico ufficiale quando il treno accumulava un ritardo di 50 minuti per un vetro rotto, o quando il treno restava bloccato alla stazione di Milano Lambrate per 35 minuti?
Una volta giunti a Treviglio, apprendiamo che un successivo treno per Brescia è in ritardo di 5 minuti: sarà forse uno di quei treni la cui partenza è stata anticipata, in sprego al disagio causato ai lavoratori pendolari, e che di conseguenza soffre di un cronico ritardo nella preparazione che era stato previsto da tutti, ma sprezzantemente ignorato dalle "autorità" come Sorte Alessandro?
Nella mattinata di giovedì 22 dicembre, apparentemente a causa della scomparsa della massa pendolare studentesca, i treni che transitano per Treviglio sono in orario.
Sarà vero?
No.
Alle 7:45, alla stazione di Milano Lambrate ci sono un treno per Milano Greco Pirelli cancellato e un treno per Milano Certosa cancellato. Altri tre treni sono in ritardo dai 10 ai 15 minuti.
La causa? Un treno guasto sulla linea, cioè un evento all'ordine della settimana  (quando siamo fortunati), ma che nè Trenord nè l'assessore ai trasporti lombardo si degnano di riconosce, impegnati come sono ad applicare la "tolleranza zero" (ma non sulla loro incapacità) o farsi propaganda a colpi di milioni di Euro pubblici spesi in nuovo personale ferroviario che dovrebbe essere FNM/Trenord a pagarsi.
Nel pomeriggio, alla stazione di Milano Centrale, alle 16:15, c'è l'altro intoppo ricorrente della rete ferroviaria italiana, anche se capita su una linea che io non utilizzo: un guasto agli impianti dopo la stazione di Seregno, che causa ritardi di ogni sorta.
Invece, il mio treno delle 16:25 per Verona Porta Nuova viaggia in orario: ecco quindi manifestarsi di nuovo la figura del controllore, in una specie di scherno che si aggiunge al danno.

Nella mattina di venerdì 23 dicembre, alla stazione di Treviglio, il treno per Verona delle 6:55 è in ritardo di 20 minuti, mentre il treno per Milano Centrale delle 7:05 (nuovo orario) è in ritardo di 40 minuti.
Il 10456 delle 7:22 parte in orario, ma arriva a Milano Lambrate alle 7:47: un viaggio di 25 minuti quando non dovrebbe superare i 20, ma ovviamente i treni privati hanno la precedenza, e il regionale deve rallentare a loro vantaggio: peccato che il costo dell'abbonamento pendolare non scenda di conseguenza.
A Milano Lambrate, il treno delle 7:49 per Milano Centrale è annunciato con un ritardo di 5 minuti, ma alle 7:57 il treno non è ancora comparso. Ovviamente nessuno si sogna di informare i passeggeri in attesa che il ritardo è maggiore.
Ci sono anche un treno per Milano Greco Pirelli in ritardo di 5 minuti, e un treno per Bergamo in ritardo di 5 minuti, confermando ancora una volta la "tesi" (una realtà di fatto) della mancata preparazione cronica dei treni che sarebbe stata causata dallo stravolgimento degli orari a vantaggio dei FrecciaRossa.
Il treno delle 7:54 da Bologna per Milano Centrale è in ritardo di soli 3 minuti, ma durante il tragitto rallenta fino quasi a fermarsi, per fare strada a un FrecciaRossa.
Alla stazione di Milano Centrale, il treno per Verona delle 8:25 è annunciato con 10 minuti di ritardo.
Alle 14:10, un annuncio rende noto che i treni per Verona-Brescia subiranno ritardi fino a 15 minuti a causa di un guasto alla linea elettrica dopo la stazione di Treviglio.
Ma, di fronte a questo crescente stillicidio di disservizi, guasti, ritardi, cancellazioni, coincidenza impossibili, tempi di viaggio prolungati oltre ogni misura, e sempre tutto ai danni di cittadini che si stanno recando al lavoro, tutto quello che la giunta della regione Lombardia ha saputo dire di recente è che non è vero che a gennaio i prezzi dei biglietti aumenteranno, e l'ha detto quasi con orgoglio, sottolineando come la Lombardia sia l'unica regione a non aver effettuato questo aumento. Sarà anche vero (io non ho visto dati in merito, e Sorte Alessandro si è ben guardato dal diffonderli), ma considerando la qualità del (dis)servizio erogato, con un massimo di un giorno regolare su cinque, ci vuole veramente una faccia di bronzo per far passare questo atto doveroso come una concessione ai pendolari, o addirittura il risultato conseguito in un anno di lavoro da parte di giunta regionale e FNM/Trenord. Non sarebbe invece il caso di abbassare i prezzi, per adeguarli allo schifoso servizio effettivamente erogato, dato che comunque i milioni per finanziare le guardie aggiuntive ci sono?

martedì 20 dicembre 2016

Il ritardo del mistero

Non è passata nemmeno una settimana dalla vergognosa farsa del vetro rotto, e già Trenord/Trenitalia e i loro compiacenti amici della pubblica amministrazione Sorte Alessandro e Maroni Roberto ci elargiscon un'altra prestazione memorabile.
Nella mattinata di martedì 20 dicembre 2016, il disserviziio è quello abituale: il treno 10456 da Cremona per Milano Certosa arriva a Milano Lambrate un minuto prima di perdere la coincidenza col 2160 delle 7:49 per Milano Centrale.
Peccato che il 2160 sia in ritardo superiore ai 5 minuti, che non viene reso noto finchè il ritardo non diventa ovvio a tutti, essendo ormai le 7:55.
Il treno delle 7:53 da Brescia riesce ad arrivare e ripartire per le 7:56. Per una volta che arriva in stazione quasi in orario, il treno viene dirottato sul binario 23, che si colloca quasi all'esterno della stazione (ma sul lato sbagliato): per raggiungere l'usciita percorrendo il lungo marciapiedi aggiuntivo, si perde quel poco di tempo che il treno (per una volta) ci ha concesso.

Ma il meglio deve ancora venire.
Nella stazione di Milano Centrale, alle 17:25, il treno 2077 delle 17:25 non parte. In sua vece, partono: un Bellinzona in ritardo; un FrecciaRossa; un altro regionale.
Il 2077 resta fermo. Parte un treno "svizzero"; arriva un FrecciaRossa.
Finalmente il 2077 parte. Esce dalla stazione, percorre qualche centinaio di metri.
E si ferma. Alle 17:40 è ancora fermo.
A bordo, non vengono diffuse informazioni in merito (altoparlanti guasti?). Il personale non si fa vedere (sarà malato? Assente?). Perchè il personale non si fa mai vedere, se non per controllare i biglietti?
Perchè Sorte Alessandro e Maroni Roberto non sono capaci di porre questa banale domanda a FNM/Trenord, invece che stanziare i milioni per permettere a FNM/Trenord di mettere ulteriore personale (di sicurezza) su treni dove comunque non si vede il personale di servizio, quello che Trenord/FNM viene già pagata per gestire e mettere al servizio degli utenti?
Il treno 2077, che dovrebbe arrivare alle 17:33 alla stazione di Milano Lambrate, arriva invece alle 7:45, con 12 minuti di ritardo. Perchè, non si sa.
In compenso, gli schermi assicurano che il ritardo è di "soli" 10 minuti (cioè più del doppio del tempo previsto per la tratta).

Alla stazione di Milano Lambrate, fioccano ritardi e cancellazioni su tutte le linee, senza che una sola spiegazione venga diffusa dagli altoparlanti.
Il treno 2077 resta fermo per 20 minuti, durante i quali il personale di bordo non si fa vedere, e gli annunci sonori non forniscono informazioni. E' un treno lasciato a se stesso.
Nel frattempo, la stazione è in fermento: è ovvio che è successo qualcosa di grave, ma cosa? Perchè c'è un silenzio omertoso che gareggia con quello tipico di Sorte Alessandro e Maroni Roberto, davanti a questi sfaceli settimanali?
Un treno per Piacenza da Milano Greco Pirelli è in ritardo di 10 minuti.
Il suburbano S9 delle 17:35 è in ritardo di 5 minuti. Il successivo suburbano S9 delle 17:57 è cancellato.
Un treno per Bergamo è in ritardo di 15 minuti.
Il 2091 da Milano Centrale per Brescia è in ritardo di 10 minuti (come noto, è il treno che fino al cambio di orario partiva alle 18:15; è stato anticipato di quasi 20 minuti per fare spazio ai FrecciaRossa, ma la pianificazione ora non tiene conto dell'impossibilità di preparare il treno in orario; i comitati dei pendolari hanno segnalato queste insensatezze cialtrone; Sorte Alessandro ha risposto con sprezzante scherno, definendo i comitati politicizzati e falsi. Dov'è Sorte ogni volta che succede esattamente ciò che ha finto di non capire?).
Nel frattempo, però, memtre il trasporto regionale è quasi paralizzato, i treni FrecciaRossa transitano indisturbati in entrambe le direzioni.
Ovvio, dice un passeggero: per i loro ritardi, Trenitalia paga una penale.
Ma quindi ci chiediamo: Sorte Alessandro e Maroni Roberto, perchè FNM/Trenord (controllata dalla regione) non deve a sua volta pagare penali, per i macroscopici e continui disservizi? Perchè fingete di non vedere la trafila di treni guasti, treni saturi, treni in ritardo, treni cancellati, rete ferroviaria guasta, manutenzione inesistente, personale assente? Chi dovete proteggere, col vostro silenzio compiacente? Oppure solo voi potete lanciare insinuazioni verso i comitati dei pendolari, mentre a voi non si può chiedere nulla?
Il 2077 riparte alle 18:03. Quando arriva alla stazione di Pioltello, ha un ritardo di 35 minuti.
Quando arriva a Treviglio, ne ha recuperati 5, ma ci sono un treno per Cremona e uno per Brescia in ritardo di 20 e di 15 minuti.
Restiamo ora a vedere se Trenord/FNM/Trenitalia metteranno fine a questa gestione cialtrona, e se gente come Maroni e Sorte, o l'attuale ministro dei trasporti (chi è) interveranno in difesa dei cittadinii (invece che stanziare soldi pubblici da dare a Trenitalia per finanziare i privatizzandi FrecciaRossa).

lunedì 19 dicembre 2016

La regione Lombardia ti finanzia il viaggio sul FrecciaRossa col denaro pubblico, ma solo se parti da Brescia. E gli altri pendolari? Ciccia.

Venerdì 16 dicembre 2016, alla stazione di Treviglio c'è un treno delle 6:54 per Milano Greco Pirelli con un ritardo di 25 minuti, almeno stando alla informazioni visive. Il ritardo effettivo è invece di 27 minuti. I pendolari così avventati da prendere questo treno per raggiungere Milano Lambrate, sapendo per esperienza che i treni successivi saranno in ritardo (come succede da mesi), restano comunque buggerati, perchè questo treno si ferma dopo essere uscito dalla stazione di Treviglio, per lasciar transitare altri treni, tra cui quelli in ritardo. Quando arriva alla stazione di Milano Lambrate, è in ritardo di 30 minuti.
Alla stazione di Milano Lambrate, c'è un treno per Bergamo in ritardo di 15 minuti. E' un treno che viene dalla stazione du Milano Centrale, e quindi deve percorrere un tragitto che richiede 10 minuti: come ha potuto accumularne più del doppio di ritardo? Sarà mica l'ennesima conseguenza della geniale riprogrammazione che Trenitalia ha imposto a Trenord (di cui detiene il 50%) per favorire i FrecciaRossa, che FerrovieDelloStato si accinge a quotare in borsa, per arricchire i privati dopo averli realizzati a spese dello Stato e dopo averli fatti funzionare a spese dei pendolari del servizio ferroviario regionale?
C'è anche un treno per Brescia da Milano Greco Pirelli, in ritardo non definito.
Il treno delle 7:54 da Bologna per Milano Centrale viaggia con lentezza esasperante, impiegando un tempo che va ben oltre i dieci minuti per arrivare a destinazione. Coincidenza vuole che dal treno si possa assistere alla partenza da Milano Centrale di due treni FrecciaRossa che si muovono senza rallentamenti.

Dalle ore 14:00 in poi, alla stazione di Milano Centrale, tutti i treni diretti a Chiasso o oltre subiscono un ritardo dai 20 ai 30 minuti, a causa di un misterioso "inconveniente" alla stazione di Carimate (?).
Alle 17:00, i treni per Chiasso continuano a presentare ritardo elevato: sarà sempre a causa dello stesso "inconveniente"?
Il treno 2077 delle 17:25 per Verona Porta Nuova è saturo già alla sua partenza, con strati di passeggeri occasionali (con largo bagaglio) che si sovrappongono agli strati di pendolari, dando origine a scene da "bivacco" sul treno. E' ovvio: si tratta del venerdì sera di una settimana di dicembre, periodo tipicamente vacanziero. Qualunque idiota ci arriverebbe. Non ci arriva invece chi dirige Trenord/FNM/Trenitalia e si occupa della programmazione dei treni. E non ci arriva neppure la giunta della regione Lombardia di Maroni Roberto e Sorte Alessandro. Chissà come mai questi aspetti pratici dell'inadeguatezza del servizio ferroviario regionale (o interregionale) sfuggono sempre a costoro.
Un annuncio rende noto che un treno per Sondrio partirà con 20 minuti di ritardo. La causa? Ritardo nella preparazione del treno.
Il 2077 parte, esce dalla stazione Centrale e si ferma. E resta fermo per più di 5 minuti. Perchè? Non viene spiegato.
Quando arriva alla stazione di Pioltello, il treno è così saturo che i passeggeri non riescono a salire, se non spintonandosi. E anche così, le porte non riescono a chiudersi. Complimenti alla lungimiranza di Trenitalia, Trenord, FNM, Sorte e Maroni. Dov'erano costoro, mentre ciò accadeva? Stavano stanziando il regalo di tre milioni di Euro pubblici all'azienzda FNM per pagare il personale aggiuntivo di "sicurezza" per il controllo dei biglietti?
Il 2077 arriva a Treviglio con un ritardo di 10 minuti: menzione d'onore alla scarsa intelligenza dei passeggeri in attesa a Treviglio, che si piazzano con i bagagli davanti alle porte delle carrozze, impedendo di scendere a chi è a bordo.


Lunedì 19 dicembre, il 10456 da Cremona delle 7:22 arriva con 5 minuti di ritardo. E' ormai una settimana che il suo orario è stato anticipato da 7:23 a 7:22, e come conseguenza, arriva sempre in ritardo. Complimenti alla nuova programmazione degli orari, imposta da Trenitalia (che detiene il 50% di Trenord) per favorire i propri FrecciaRossa a spese del trasporto regionale pubblico.
Il treno arriva a malapena alla stazione di Milano Lambrate per non perdere la coincidenza del 7:49 per Milano Centrale. Quest'ultimo, il 2160, arriva e riparte con 4 minuti di ritardo non dichiarati.
E' una fortuna, perchè l'alternativa, cioè il 2090 delle 7:53 che arriva da Brescia e va a Milano Centrale, è in ritardo di 15 minuti.
Al ritorno, il 2077 da Milano Centrale per Verona Porta Nuova arriva a Treviglio con 8 minuti di ritardo, sebbene ne vengano dichiarati solo 5: il ritardo è stato tutto accumulato quando il treno, uscito dalla stazione Centrale, si è fermato per 10 interminabili minuti (poi recuperati in parte), durante i quali è stato possibile veder transitare ad alta velocità almeno due FrecciaRossa e due treni regionali. Quando è ripartito, il treno ha compiuto quasi tutto il tragitto che lo separava da Milano Lambrate arrancando con una lentezza penosa. E' ormai più di una settimana che, con i nuovi orari pensati per i FrecciaRossa, il treno ritarda sistematicamente (o peggio). Cosa faranno in merito Maroni e Sorte e la giunta Lombarda? Cosa hanno fatto per prevenire questo disservizio sistematico annunciato e palese a tutti (tranne che a chi faceva lo struzzo con la testa infilata nella sabbia)?

Siccome al danno bisogna aggiungere la beffa, Sorte si impegna al massimo con le sue dichiarazioni.


«Non ci sarà nessun aumento dei biglietti dei treni nel 2017». Lo ha confermato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, durante la conferenza stampa dopo giunta, ricordando come sia solo la Lombardia, per il secondo anno di fila, a non incrementare i costi del trasporto su ferro.

E vorrei ben vedere: considerando che il servizio nelle fasce dei pendolari è un ritardo quotidiano alternato a cancellazioni, guasti e "inconvenienti" e chi più ne ha più ne metta, Sorte dovrebbe scusarsi di non aver ridotto i costi: ogni altra affermazione è una presa per i fondelli attuata scientemente.

È una notizia - ha aggiunto Sorte - in totale controtendenza rispetto a quello che stanno facendo le altre regioni. Questo provvedimento, inoltre, rilancia il nostro piano sicurezza. Abbiamo infatti già stanziato i 3 milioni di euro necessari a coprire i costi delle guardie giurate che presidieranno treni e stazioni nel 2017».

Ed ecco un'altra notizia che suona come una presa per i fondelli: per quale motivo la regione Lombardia deve stanziare denaro pubblico per consentire a FNM/Trenord di effettuare il controllo dei biglietti sui treni? Quando ai dirigenti di Trenord/FNM fa comodo, la loro è un'azienda privata (si veda la faccenda dell'AD Norberto Achille col suo utilizzo privato dei fondi aziendali). Quando invece si tratta di batter cassa, l'azienda deve ricevere denaro pubblico per qualunque cosa, persino per stipendiare il personale con cui tutelare i propri interessi economici. Perchè FNM/TRenord non si paga da sola le guardie eccetera? E perchè la giunta di Maroni è sempre ansiosa di riversare denaro nelle casse di questa azienda, ma non si sogna nemmeno per sbaglio di esigerer da essa il servizio per cui è stata pagata? Come mai Maroni e Sorte sembrano vivere in un'altra realtà, totalmente ignari dei disservizi sistematici del trasporto regionale sulla linea Brescia-Milano e Bergamo-Milano e Verona-Milano?

Sorte ha anche ricordato che è in via di definizione la «Dote trasporti». «Non appena sarà pronto il provvedimento legislativo - ha concluso Sorte - saremo in grado di dare un contributo fra i 20 e i 55 euro ai pendolari bresciani che scelgono l’Alta velocità per arrivare a Milano. Sicuramente un provvedimento rivoluzionario che consentirà di sfruttare un sistema integrato a prezzi davvero concorrenziali».

Ed ecco un'altra presa per i fondelli, forse la più grandiosa, spudorata e vergognosa. Trenitalia (che appartiene a FerrovieDelloStato che dipende dal Ministero dei trasporti) ha tolto il servizio dei FrecciaBianca tra Brescia e Milano, perchè non redditizio, e l'ha sostituito con costosissimi FrecciaRossa, che presto saranno quotati in borsa, e i cui profitti arricchiranno i privati, dopo che iil servizio è stato creato a spese dello Stato e dei contribuenti, anche in termini di infrastrutture, e viene avvantaggiato a discapito del trasporto regionale.
E cosa pensa di fare, quindi, la giunta Lombarda dei Leghisti, a fronte di questo vergognoso abuso di potere di Trenitalia a scopo di profitto sulla pelle dei cittadinii? Ovviamente, decide di finanziare ulteriormente i FrecciaRossa con denaro pubblico.
La cosiddetta "dote" è infatti denaro pubblico, con cui la regione Lombardia finanzierà il costoso viaggio sui FrecciaRossa dei pendolari bresciani. E gli altri pendolari lombardi, invece? Niente? Perchè a loro non viene riservata nessuna dote, oppure una riduzione del biglietto equivalente alla riduzione dei servizi e all'aumento sistematico e deliberato dei ritardi?
E visto che ci siamo, qualcuno sa come questa "dote" verrà distribuira? Come possiamo sapere che ne beneficeranno i pendolari lavoratori che usavano i FrecciaBianca, e non i viaggiatori benestanti che non hanno bisogno di agevolazioni?
Ancora una volta, Lega Nord e alleati da quattro soldi si dimostrano imbattibili nell'elargire denaro pubblico a privati già facoltosi, per arricchirli ancora di più (e magari ricevere qualcosa in cambio, come i vari scandali dal recentissimo Mantovani indietro insegnano?).

A proposito della trasparenza con cui opera la giunta Lombarda, ecco un'altra notizia illuminante.


Capelli si spende, non mandandole a dire né a Maroni, né soprattutto all’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera. I quali sostengono che la colpa del rischio chiusura dei punti nascita sia da imputare al ministero di Lorenzin, mentre il bergamasco Capelli ha «ricordato» – anche a mezzo stampa –, che è nella facoltà della Regione decidere se tenerli aperti o no. Che raggiungano o meno i 500 parti, tocca a Palazzo Lombardia decidere.

Avete presente come Maroni incolpii sempre lo Stato per il dissesto del trasporto ferroviario regionale, pur essendo subito pronto a stanziare milioni quando si tratta di assumere guardie private per avvantaggiare FNM/Trenord? A quanto pare, questo vizio di raccontare una cosa e farne un'altra non ce l'ha solo quando si serve delle ferrovie per fare propaganda. Peccato che poi ogni tanto qualcuno lo sbugiardi. E, in quel caso, Maroni è lestissimo a rimuoverlo (come ha fatto con quel primario che ha criticato la riforma sanitaria lombarda). Ma solo quandi fa comodo a lui, perchè altrimenti improvvisanente diventa impotente.

giovedì 15 dicembre 2016

La grande avventura del vetro rotto

Giovedì 15 dicembre 2016, il treno 2077 delle 17:25 da Milano Centrale per Verona Porta Nuova non parte alle 17:25.
Alle 17:29, gli altoparlanti rendono noto che il treno subirà un ritardo di 20 minuti a causa di lancio di oggetti contro il treno.
Il personale di bordo non si fa vedere, e gli annunci sonori risultano (come sempre) quasi incomprensibili, per cui i passeggeri faticano a capire cosa sta accadendo.
Nessuna informazione viene diffusa su chi abbia lanciato cosa contro il treno, e come questa persona (o queste persone) siano state allontanate. Nessuno dei passeggeri ha visto nulla, e io non ho visto transitare sul marciapiedi nè gli agenti della Polizia Ferroviaria nè i militari dell'Esercito che sono appostati a tutti cancelli d'ingresso alle piattaforme ferroviarie. La tentazione di ipotizzare che la "motivazione" (scusa?) per questo ritardo non sia credibile è forte.
Verso le 17:40, un passeggero confonde il ritardo di questo treno per Verona con il ritardo di un treno per Torino (un ritardo di 40 minuti), e spinge molti passeggeri a cercare di prendere il treno per Brescia delle 17:50.
Fino a una settimana fa, detto treno era il 18:15; ora, con i nuovi orari, è stato anticipato di 25 minuti per fare posto ai FrecciaRossa. I comitati dei pendolari avevano osservato che questo genere di spostamenti accorcia eccessivamente i tempi di preparazione dei treni, e l'illuminato e competente assessore Sorte Alessandro aveva tacciato questi rappresentanti dei pendolari di opportunismo politico e di falsità, essendo lui in contatto col "vero" mondo pendolare (quello che non prende i treni nelle fasce dei pendolari, si direbbe).
Cosa succede al suddetto 18:50 per Brescia, questa sera? Noi pendolari scopriamo che questo treno partirà con un ritardo di 10 minuti per ritardo nella preparazione dei treni. In seguito, diventa un ritardo di 30 minuti. Alle 18:10, il treno viene cancellato. Dov'è ora l'assessore Sorte, con la sua sprezzante boria, la sua tracotanza menefreghista, e la sua incompetenza conclamata?
Ma parliamo nuovamente del 2077 per Verona, che intanto non ha visto migliorare la propria situazione. Alle 17:43, il treno viene annunciato "come in partenza". Subito dopo, viene reso noto che il treno partirà con 30 minuti di ritardo.
Alle 18:00, il treno è ancora fermo. Il ritardo viene aggiornato a 50 minuti di ritardo.
Il personale di bordo continua a guardarsi bene dal passare nelle carrozze e dare informazioni.
Alle 18:10, vedo arrivare un ferroviere che trasporta un enorme rotolo di plastica trasparente adesiva, con cui "ripara" il vetro rotto. Non è una novità, a dire il vero: capita spesso di vedere carrozze dei treni regionali che sono state riparate in questo modo così rassicurante, e che la dice assai lunga sulla manutenzione effettuata da FNM/Trenord. Sarebbe stato interessante vedere come Maroni Roberto avrebbe gestito questa situazione: magari avrebbe appiccicato qualcuna delle sue guardie giurate da tre milioni di Euro sul treno, tanto per continuare a diffondere la sua propaganda idiota, infischiandosene dello sfascio della parte essenziale del servizio ferroviario?

Il ferroviere ripara il vetro in pochi minuti, e se ne va. Finalmente, il treno parte con 51 minuti di ritardo.
Quello che lascia allibiti, però, è che il ferroviere in questione è arrivato 40 minuti dopo la scoperta che il treno era stato danneggiato. QUARANTA MINUTI.
E non stiamo parlando della stazione ferroviaria di Trecella. Stiamo parlando della stazione di Milano Centrale. Davvero dobbiamo credere che per QUARANTA MINUTI non è stato disponibile nessuno per sbattere un pezzo di plastica adesiva su un vetro scheggiato?
Mi ripeto: davanti a questo agghiacciante spettacolo di disorganizzazione, cialtroneria, incompetenza e incapacità, dov'è il petulante e monotematico Maroni Roberto, con la sua demagogia cialtrona degli stanziamenti di MILIONI DI EURO per le GUARDIE GIURATE SUI TRENI, quando cioè che serve è il personale ferroviario che mandi avanti il carrozzone di FNM/Trenord, infarcito di falliti e arrampicatori e parassiti che sono stati accuratamente scelti tra gli "amici" della Lega Nord e comodamente sistemati in questo poltronificio in cui ricevono lauti stipendi per tenere nascosti gli illeciti finanziari degli Amministratori Delegati o progettare investimenti edili per le stazioni invece che pensare a far funzionare il servizio ferroviario effettivo?
Ma tornando al treno 2077: anche supponendo che fosse davvero impossibile "riparare" quel vetro in tempi ragionevoli, com'è possibile che la cosa non sia stata resa nota ai passeggeri alle 17:27?
Nel tempo intercorso (CINQUANTA MINUTI) sarebbe stato possibile per i passeggeri cercare altre soluzioni, tra cui prendere un suburbano alla stazione di Repubblica, oppure raggiungere la stazione di Milano Lambrate con altri treni, e lì prendere coincidenze per Brescia provenienti da Greco Pirelli o Porta Garibaldi.
Ma no. Nella stazione di Milano Centrale, NESSUNO ha pensato di rendere subito noto il ritardo di CINQUANTA MINUTI. Nessuno ha avuto la preveggenza e la decenza di renderlo noto, sapendo per forza di cose come vanno queste cose (non mi vengano a raccontare che è la prima volta, con i loro disservizi all'ordine del giorno).
No. Hanno tutti preferito tergiversare, procrastinare, divulgare annunci fasulli di ritardi contenuti, e continuare a incrementare questi ultimi, costringendo noi passeggeri a uno stallo, nella patetica speranza che quegli annunci corrispondessero al vero. E facendoci così buttare via CINQUANTA MINUTI per nulla.
Possibile che nel personale della stazione Centrale non ci sia un solo responsabile con un quoziente intellettivo superiore a quello di un pidocchio addormentato?
Dove sono i Maroni, i Sorte, i Delrio, in queste situazioni? Non c'è nessuno di loro che chieda di applicare a queste situazioni di conclamata incompetenza lo stesso rigore che Trenord/FNM esercita nella caccia agli evasori del biglietto?
(E qualcuno vorrebbe spiegarci perchè Trenord/FNM non si finanzia da sola il personale in questione, invece di pretendere denaro dalla regione Lombardia?)

Torniamo ora indietro nel tempo, dopo aver dato spazio all'evento principe di questi giorni, l'emblema dell'onestà e competenza con cui lavorano le persone della galassia ferroviaria leghista-lombarda.
Nella stessa giornata, il treno suburbano per Varese che parte da Treviglio alle 9:40 si ferma prima della stazione di Melzo. E resta fermo finchè non sono transitati un treno merci (in senso opposto) e un altro treno (che non riconosco) nello stesso senso.
La stazione di Melzo è quella in cui imperversano tutt'ora misteriosi lavori intorno ai binari. Gli stessi per cui si è fermato il 2077 per Verona di due sere fa.
La stazione di Melzo è quella che, secondo Trenitalia, sarebbe stata interessata ai lavori di "ristrutturazione e potenziamento" (per i FrecciaRossa?) fino al giorno 10 dicembre. Pronto, Trenitalia? Il 10 è passato, ma non basta togliere l'annuncio: devi anche aver completato i lavori. Se non li hai completati, lo devi dire.
Il treno continua a viaggiare con penosa lentezza, e quando arriva alla stazione di Milano Repubblica ha accumulato un ritardo di 5 minuti. Come può un treno che viaggia a passo di lumaca (impiega 50 minuti per coprire il citato tragitto) accumulare un ulteriore ritardo? E' andato all'indietro?

Mercoledì 14 dicembre, il treno 10456 delle 7:22 arriva alla stazione di Treviglio in orario. E resta fermo. Riparte con 4 minuti di ritardo. Prima del cambio di orario, questo era il treno delle 7:23, e partiva sempre in orario.
Il cambio di orario, che secondo la propaganda di Trenitalia/Delrio/Trenord/Sorte, avrebbe solo portato vantaggi, lo fa partire in ritardo. Complimenti ai cialtroni.
Il treno viaggia con lentezza penosa, si ferma prima di entrare nella stazione di Milano Lambrate, e infine arriva con un ritardo di 5 minuti. Anche la "coincidenza", cioè il 2160 delle 7:49, arriva con un ritardo di 5 minuti.

Alla stazione di Milano Centrale, alle ore 15:15, c'è un treno "straordinario" per Venezia. Non so perchè sia stato istituito. So che è in ritardo di 45 minuti. Treno straordinario, disservizio ordinario.
C'è anche un treno per Bologna in ritardo di 20 minuti, causa ritardo del treno corrispondente. Perchè quest'ultimo sia in ritardo, non ci viene detto.

Su L'Eco di Bergamo, si descrivono gli effetti del prodigioso nuovo orario concepito dalle teste d'uovo di Trenord/FNM/Trenitalia, e avallato dal geniale assessore Sorte a suon di insulti e illazioni ai danni dei pendolari.


Cancellazioni, errori nella comunicazione di Trenord e condizioni igieniche dei treni. Con l’entrata in vigore del nuovo orario invernale i soliti problemi e per i pendolari, se possibile, va anche peggio.

Nella mattina di mercoledì 14 dicembre si segnalano ritardi e cancellazioni in particolare segnalazioni di Trenord su Twitter di treni in ritardo denominati ancora con gli orari vecchi.

In aggiunta, un altro assessore della giunta lombarda si esibisce in una scadente e patetica iniziativa che possiamo sottotitolare "operazione: fumo negli occhi", e che si dimostra all'altezza delle pagliacciate prodotte da Sorte e Maroni. 

Disincentivare l’uso dell’auto? Arriva una promozione su ferro.

Sarà attivo da sabato 17 dicembre a sabato 24 dicembre il Trenord Green pass, nato su iniziativa dell’Assessorato all’Ambiente di Regione Lombardia e di Trenord, che consente con soli 20 euro l’utilizzo illimitato di tutti i treni regionali di seconda classe e suburbani di Trenord nei limiti dei confini regionali, oltre ai treni Malpensa Express che effettuano servizi di seconda classe unicamente per i percorsi intermedi.

A darne notizia l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Terzi, che ha proposto di replicare anche quest’anno l’iniziativa giò sperimentata con successo lo scorso anno. «Abbiamo proposto di replicare quest’iniziativa in questo periodo dell’anno già caratterizzato da livelli molto alti di Pm 10 nelle città lombarde - chiosa Terzi - al fine di limitare l’utilizzo dei veicoli privati in questi giorni di festa».

Cittadona Terzi Claudia, vorrei chiederle se si rende conto che, per disincentivare l'uso dell'auto (e combattere le micidiali polveri sottili), sarebbe più intelligente investire quotidianamente nel trasporto ferroviario, invece che una settimana all'anno.
Vorrei anche chiederle se lei è la tipica leghista che non vede cosa fanno gli altri leghisti, tipo Salvini e Maroni che non si sono mai accorti che la famiglia Bossi e il suo cerchio magico gozzovigliavano con i rimborsi elettorali della Lega Nord, nè hanno mai detto nulla dell'AD di Trenord Norberto Achille che spendeva centinaia di migliaia di Euro per soddisfare i capricci della famiglia. Se lei non fa parte di questa sottorazza geneticamente svantaggiata, dovrebbe sapere che il suo capo Maroni Roberto è quello che spende per le autostrade in perdita, tipo BreBeMi e Pedemontana, dieci volte quanto investe invece nel trasporto ferroviario lombardo. Se non lo sa, legga le cronache, o ascolti gli interventi del Movimento 5 Stelle lombardo. E poi si chieda in che modo questo operato del suo partito e della sua giunta disincentivi l'uso dell'auto e combatta l'inquinamento.
Visto che ci siamo, le chiedo anche se ha mai notato come il suo collega Sorte Alessandro pensi solo a riempire i treni di guardie giurate e controllori, per fare la caccia a un'infima porzione di evasori del biglietto, e rendendo nel frattempo impossibile la vita ai pendolari. A me, per esempio, non piace molto arrivare la sera a Treviglio (in ritardo) e non poter uscire dalla stazione perchè la massa dei pendolari è bloccata all'ingresso del sottopassaggio dai severissimi controllori del bigletto. Sempre opera del suo collega sono gli insulti ai comitati dei pendolari che segnalano i disagi che il nuovo orario ferroviario causa ai pendolari, costringendoli a lunghe attese nelle stazioni di interscambio, a causa della deliberata soppressione delle coincidenze fra treni pendolari: nel caso il suo cervello fosse della stessa capacità di quello di Sorte, devo spiegarle che questo genere di inefficienza programmata è ciò che spinge i pendolari a utilizzare l'auto, e ridurre i tempi geologici necessari per raggiungere Milano con il (dis)servizio ferroviario riservato ai pendolari.

martedì 13 dicembre 2016

I meravigliosi effettii dell'alta velocità e delle pattuglie di guardie giurate sul trasporto regionale

Martedì 13 Dicembre, mentre la giunta lombarda di Maroni Roberto e Sorte Alessandro stanzia milioni per mettere le guardie giurate sui treni, i treni in questione non ci sono.
Alla stazione di Treviglio, alle 7:15, i treni da e per la stazione di Bergamo sono infatti cancellati, mentre l'altoparlante rende noto che saranno possibili anche ritardi di 30 minuti, a causa di un treno guasto sulla linea.
Purtroppo, Maroni e Sorte si sono dimenticati di stanziare i milioni per far sì che FNM e Trenord rinnovino (o manutengano) il loro parco treni. O forse si sono dimenticati di "chiedere" a FNM e Trenord di smettere di mandare sui binari treni che sono palesemente catorci (non tanto) ambulanti.
Sulla linea Verona-Brescia-Milano, le cose non vanno meglio: il treno delle 7:05, che fino a tre giorni fa era il treno delle 7:02, nonostante la grande rivoluzione dei cambiamenti di orario per fare posto ai FrecciaRossa, è in ritardo di 10 minuti.
Purtroppo, il ministro (o ex? Se n'è andato o è stato riciclato, come tutti gli altri "noi siamo diversi" della cricca governativa di Renzi Matteo?) Delrio Graziano era troppo preso dall'assicurare che l'Alta Velocità aiuterà il trasporto regionale, per dare un'occhiata alla situazione effettiva di quest'ultimo. E dire che gli sarebbe bastato andare a Brescia alle 6:30 e prendere un treno regionale per Milano.

Alle 17:25, alla stazione di Milano Centrale, il treno 2105 per Verona Porta Nuova parte, e si ferma. E quando riparte, riesce appena a uscire dalla stazione, per poi fermarsi nel nulla. Accumulati 5 minuti di ritardo, si trascina stancamente fino alle stazioni di Lambrate prima e di Pioltello dopo.
Alle 18:00, il treno raggiunge a malapena la zona della stazione di Melzo, dove rallenta a passo d'uomo, e transita in una zona dove palesemente sono in corso lavori di manutenzione della linea ferroviaria. E dire che Trenitalia aveva annunciato che questi lavori "di potenziamento e manutenzione" si sarebbero conclusi il 10 dicembre (di che anno?).
Evidentemente, sono ricominciati subito dopo aver completato l'inaugurazione del nuovo tratto di Alta Velocità: complimenti alla trasparenza e al rispetto per i cittadini pendolari.
Il treno arriva a Treviglio con 15 minuti di ritardo. Per tutto il viaggio, sul treno non è stata diffusa alcuna informazione in merito al ritardo, e il personale viaggiante non si è fatto vedere.

Alla stazione di Treviglio, lo schermo degli orarii dei treni è una costellazione di disservizi: un treno per Cremona è in ritardo di 15 minuti, un treno per Sesto San Giovanni è in ritardo di 10 minuti, due treni per Brescia sono in ritardo di 5 minuti.

Evidentemente, gli effetti benefici della presenza delle guardie giurate, dei treni dell'Alta Velocità e delle autostrade fallimentari, devono ancora farsi vedere.
Non resta che attendere, chiedendoci se qualcuno nelle istituzioni si toglierà mai le fette di salame del proprio interesse dagli occhi.

lunedì 12 dicembre 2016

Il grande cambiamento col nuovo orario, l'alta velocità per Brescia e la fine della manutenzione

Lunedì 12 dicembre, entra in vigore il nuovo orario dei treni che raggiungono Milano transitando per Treviglio.
Il treno 10456 è stato anticipato alle 7:22. Ma è di nuovo in ritardo di 5 minuti, e a causa di un treno precedente guasto, tutti i treni provenienti da Cremona potranno subire ritardi fino a 10 minuti.
Con la tipica coerenza del servizio ferroviario, il treno delle 7:44 da Cremona per Milano Porta Garibaldi ha un ritardo di 15 minuti.
Sia il 10456 che il 2090 delle 7:32 da Brescia per Milano Centrale arrivano alla stazione intermedia di Milano Lambrate con 5 minuti di ritardo.
Ma come (1). Trenitalia non ci aveva annunciato fino alla nausea che i "lavori di potenziamento e manutenzione" tra Treviglio e Melzo si sarebbero conclusi il 10 dicembre?
Sì, ma non ha detto di quale anno. E infatti i treni sono in ritardo come sempre.
Ma come (2). Delrio Graziano non aveva detto che l'Alta Velocità e il trasporto regionale si sarebbero aiutati a vicenda?
Sì, ma neppure lui ha detto in che anno.
Altra sorpresa: i lavori per gli ascensori dentro la stazione di Treviglio non sono stati terminati per il 10, a differenza di quel che dicevo io.

Alla stazione di Milano Lambrate, il treno delle 7:49 per Milano Centrale è in ritardo di 5 minuti.
Purtroppo, il mio 10456 è così in ritardo che perdo comunque anche la "coincidenza" del 7:49 in ritardo.
Ci sono altri due treni per Milano Centrale: il 7:53 da Brescia, in ritardo di 5 minuti, e il 7:54 da Bologna, in ritardo di 10 minuti.
Nel tripudio di disservizi, ci sono due treni per Milano Certosa, entrambi in ritardo di 10 minuti.

Al ritorno, dopo le 17:00, il 2105 da Milano Centrale per Verona accumula 5 minuti di ritardo solo per arrivare alla stazione di Pioltello.
Li recupera in seguito, il che fa pensare che forse la linea tra Melzo e Treviglio è stata davvero riparata.

Durante il viaggio, ascolto altri pendolari che commentano negativamente lo stravolgimento degli orari attuato da Trenord e Trenitalia, in quanto parecchi treni degli orari cruciali sono stati anticipati di 5 o 10 minuti, rendendoli inutili per quei lavoratori i cui orari di uscita dal lavoro sono rigidi e vincolanti.
Per non parlare dei tempi delle coincidenze, ormai così sfasati da costringere i pendolari ad attendere per 10 o 20 minuti nelle stazioni intermedie di cambio treno.
E tutto, ovviamente, è stato fatto per favorire il transito deii Frecciarossa.
Esattamente come era stato previsto da quei comitati di pendolari che l'assessore Sorte Alessandro aveva accusato di essere politicizzati, probabilmente perchè Sorte non sa che essere politicizzati significa partecipare alla vita pubblica per il bene della comunità, e in quel momento aveva solo bisogno di un'arma qualsiasi per delegittimare i cittadini che chiedevano che lui, in quanto eletto dalla comunità, difendesse i loro interessi.
Alla stazione di Treviglio, trovo il 17:43 per Brescia in ritardo di 15 minuti. Quindi forse la linea di cui parlavo poco fa non è stata riparata tanto bene.
C'è inoltre il suburbano per Novara delle 17:55 che è stato cancellato.

Che cosa fa la regione Lombardia a fronte di tutto ciò?

Si tratta della linea Milano- Brescia-Verona

Più treni e più attenzione al servizio ferroviario regionale a partire dal cambio d’orario del giugno 2017 per la linea della Bassa, la Milano-Brescia-Verona. È la proposta che la Regione ha presentato a Trenord perché la concretizzi.
La Regione ha infatti il compito di programmare e di sovvenzionare il servizio ferroviario regionale e l’impresa di trasporto (in questo caso Trenord) deve mettere poi i treni sui binari.

Il potenziamento del servizio ferroviario regionale è la richiesta costante dei comitati pendolari, ma anche degli enti del territorio. L’attivazione della nuova linea ad alta velocità tra Milano e Brescia che attraversa la Bergamasca - e oggi non è utilizzabile per i treni merci - sembrava l’occasione buona per fare partire anche il servizio regionale potenziato. Così non è stato e le critiche dei comitati pendolari e degli enti locali non sono mancate.

Secondo alcune stime del Comitato pendolari di Treviglio ci sono treni che hanno un indice di affollamento pari al 120%. In partenza da Treviglio, ma anche da Romano per alcune corse, il posto in piedi è una matematica certezza.

Il servizio è fatto poi o con moderni treni Coradia oppure con carrozze vecchie e scomode. Insomma non c’è una via di mezzo. Dopo le valutazioni del caso, sarà presentato ai viaggiatori della tratta e, se praticabile, attivato dal giugno 2017.

«Non fermando a Treviglio per noi la Tav non avrà effetti diretti. Se però, come affermato dalle Ferrovie dello Stato, promuoverà il trasporto di merci e persone sui binari riducendo quello su gomma, è chiaro che anche il nostro territorio ne gioverà». Le parole del sindaco di Casirate Mauro Faccà, alla cerimonia di inaugurazione del tratto Treviglio-Brescia.

La regione Lombardia, e quindi Maroni Roberto e Sorte Alessandro, si "svegliano" solo adesso. A dire il vero, "svegliarsi" è una parola forte, dato che chiedono interventi per Giugno 2017, quando i FrecciaBianca da Brescia sono scomparsi da settimane (mesi?) già adesso, e a gennaio 2017 i pendolari di Brescia non godranno più degli abbonamenti scontati per viaggiare sui costosissimi Frecciarossa.
Già: le associazioni dei pendolari segnalano questo incombente danno ai pendolari ormai da mesi, ma Maroni e Sorte se ne accorgono solo ora.
Ma è forse già questo un miracolo, dato che palesemente a nessuno dei due importa nulla dei lavoratorii pendolari, ma come dimostra l'articolo successivo, è anche un risveglio talmente falso e di facciata da essere ridicolo.
Maroni e Sorte, infatti, sono improvvisamente lestissimi a stanziare denaro per mettere guardie giurate sui treni, e subito. Adesso. Non a giugno 2017. Adesso.
Questo affare, evidentemente, risveglia il loro interesse. Come mai? (Fra l'altro, pagando quale azienda? Scelta da chi? Con che criteri? C'è la garanzia che l'azienda non appartenga a un leghista amico di Maroni o della sua cricca?)
Negli altri casi, come dicevo, rispondono con tempi geologici. E comunque bisogna notare come, negli altri casi citati, i due siano in grado solo di "chiedere" qualcosa a FNM/Trenord, azienda che la regione Lombardia controlla al 50%. Di certo non aiuta che l'altra metà appartenga a Trenitalia, che pensa solo a promuovere i Frecciarossa, ma non si capisce perchè con la stessa azienda abbiano impiegato così poco per allestire le pattuglie di guardie e la tolleranza zero con i viaggiatori senza biglietto.
E non aiuta neanche che Maroni e Sorte investano certe cifre, dieci volte superiori a quelle investite nel trasporto ferroviario, in autostrade inutili e in perdita (BreBeMi, Pedemomontana), come riporato in articoli precedenti.
Per l'angolo folkloristico, l'illustre sindaco di Casirate ci rende nota la sua cruciale opinione, auspicando che l'AV riduca il trasporto su gomma. Ma si dimentica delle nuove autostrade spalmate ovunque dalla giunta Maroni-Formigoni, e palesemente mirate a incrementare lo stesso trasporto.
Sempre per la rubrica dei fatti che contraddicono le dichiarazioni, ma i giornalisti dimenticano di precisarlo, ecco che Maroni ora dichiara di voler investire nelle ferrovie: lo sberleffo dopo il furto.

Vale la pena di annotare a margine che i "moderni treni Coradia" sono quella fregatura micidiale presente per esempio nel treno delle 16:25 da Milano Centrale per Verona: modernissimi, ma dotati di una capienza mediocre, di una gestione degli spazi infelice e di una lunghezza infima, tanto che è necessario concatenare due convogli per dare la parvenza di un convoglio completo. E anche così, esso non basta per contenere in modo dignitoso il numero di pendolari che li utilizza.
Chissà  se qualcuno ci spiegherà mai chi e perchè ha scelto questi treni, e li ha fatti produrre, e li ha pure pagati?


Tre milioni di euro per garantire la sicurezza a bordo dei treni nel 2017. Il nuovo stanziamento di lunedì 12 dicembre è stato annunciato dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Riguarderà la sicurezza sui treni a partire dal 2017.

«Serviranno a migliorare la qualità dei servizi ferroviari - ha spiegato Maroni -, a garantire una maggiore sicurezza a bordo e una maggiore facilità, oltre che sicurezza, nel controllo dei biglietti».

«Per questo saranno in servizio sui treni e nelle stazioni fino a 54 operatori ogni giorno - ha aggiunto -, divisi in 27 pattuglie». E aggiunge: «Svolgeranno azioni di supporto al capotreno - ha detto ancora il presidente - e di sorveglianza, esamineranno il flusso dei passeggeri e li richiameranno al rispetto degli obblighi, in primo luogo quello di pagare il biglietto, e dei divieti, come quello di dare fastidio agli altri o, peggio, di commettere violenza».

ha concluso Maroni -, perchè come sapete ogni giorno in Lombardia vengono trasportate sui treni oltre 700 mila persone, a cui noi vogliamo garantire un trasporto sicuro: non vogliamo solo investire sul ferro, sulle rotaie, ma anche nella sicurezza di chi usufruisce dei servizi».

Sembrano incredibilmente ossessionati dalla sicurezza, Maroni Roberto e il suo assessore Sorte Alessandro, ai quali invece sfugge tutto il resto della realtà ferroviaria lombarda: disservizi quotidiani, a ogni ora, con treni guasti, freni bloccati, porte che non si aprono o non si chiudono, motrici che si fermano, passaggi a livello che non funzionano, linee elettriche che si guastano, impianti delle stazioni che si guastano, treni in ritardo, treni cancellati, treni "messi in buca" per dare precedenza ai FrecciaRossa, treni così saturi che è impossibile salire, coincidenze saltate, informazioni fasulle, e ogni altro disservizio.
Non c'è nulla che li fermi, invece, quando si tratta di stanziare milioni di Euro pubblici per pagare guardie private, per far pagare il biglietto a tutti (e quindi non solo arricchire Trenord, ma farsi propaganda elettorale in quanto severi con gli immigrati che viaggiano a scrocco), per rimpinzare i costruttori privati di autostrade in perdita.
E queste vantate pattuglie, chi le vedrà mai, sui treni pendolari saturi che Maroni e Sorte manco sanno che esistono?
Sarà proprio perchè le guardie non vi potranno salire, che che Maroni e Sorte non si accorgono (già adesso!) dei disservizi e inefficienze e danni ai passeggeri paganti che si concentrano nelle ore di punta?
Sarà per questo che i due non si sentono in dovere di riservare alle inadempienze di FNM/Trenord lo stesso rigore implacabile che queste riservano (tramite il denaro fornito da Maroni e Sorte) a chi viaggia senza biglietto?
Com'è che, quando si tratta di capire perchè FNM/Trenord (o anche RFI o Trenitalia o chi volete voi) non fornisce il servizio per cui vengono pagati con le finanze pubbliche, di colpo Maroni diventa "non pervenuto", e Sorte si limita a leggere i comunicati aziendali di FNM/Trenord?

domenica 11 dicembre 2016

Delrio inaugura

Venerdì 9 Dicembre 2016, il 10456 delle 7:23 per Milano Certosa si presenta alla stazione di Treviglio con le carrozze centrale gelide; per qualche motivo, il riscaldamento è attivo solo su alcune carrozze, dove i passeggeri devono ammassarsi.
Il treno arriva alla stazione di Milano Lambrate con un ritardo superiore ai 5 minuti, ma lo stesso vale per la sua "coincidenza" per Milano Centrale, cioè il 2160 delle 7:49.
Il treno per Milano Porta Garibalidi delle 7:58 è in ritardo di 20 minuti.
Il treno suburbano per Albairate-Vermezzo è annunciato con un ritardo di 20 minuti, anche se gli schermi riportano un ritardo di 15 minuti.

Alla stazione di Milano Centrale, i treni provenienti e diretti a Chiasso-Bellinzona-Como hanno ritardi di 30, 20 e 15 minuti.
Il motivo non viene reso noto dagli annunci sonori, ma sul sito di trenord.it, dissimulata tra altre informazioni inutili, c'è l'informazione in questione: i treni sono in ritardo per via di ripercussioni causate da un guasto a un treno precedente.

L'inagurazione della tratta di Alta Velocità Brescia-Treviglio del 10 Dicembre (ma non era l'11?) vede la presenza del cittadino Delrio Graziano, ministro (uscente? rientrante?) dei trasporti che dichiara che "l'alta velocità e il trasporto regionale si aiuteranno a vicenda". Il TG3 propaga un servizio celebrativo per l'argomento, spiegando che Trenitalia offre abbonamenti scontati per i pendolari che usano il FrecciaRossa da Brescia a Milano.
Il servizio in questione, però, omette di dire che i pendolari sono obbligati a usare i costosi FrecciaRossa perchè Trenitalia ha eliminato i FrecciaBianca Brescia-Milano, col la motivazione della loro scarsa redditività. Sì, un'azienda controllata dallo Stato toglie un servizio ai cittadini per questioni di profitto.
E non è tutto: il TG3 omette anche di dire che gli "abbonamenti scontati" sui FrecciaRossa Brescia-Milano valgono solo fino a fine 2016, e sono stati concessi da Trenitalia solo a causa delle continue proteste dei pendolari, ai quali è stato tolto un servizio fondamentale, e ai quali vengono offerte solo due possibilità: usare il servizio costoso per ricchi dei FrecciaRossa (che sarà presto quotato in borsa per arricchire i privati), oppure accontentarsi del servizio regionale, i cui convogli (sempre guasti e sempre in ritardo) sono giù saturi (e infatti a Treviglio bisogna lottare per salire e trovare un posto in piedi in un angolo).
Cosa ha detto di tutto ciò il TG3, la cui redazione è stata recentemente epurata dal PD per evitare un'informazione veritiera, sgradita a Renzi Matteo? Nulla.
Cosa ha detto, o cosa sa, il cittadino Delrio, di tutto ciò? Nulla.
Come il suo padrone Renzi, Delrio non si interessa dei problemi degli italiani, dei disservizi delle aziende a controllo pubblico, dei danni causati a chi paga le tasse. Tutto ciò che interessa a Delrio, su ordine di Renzi, è celebrare l'utilizzo del denaro pubblico per fare gli interessi di imprenditori e aziende private.

Ora non resta che attendere speranzosi che l'affermazione di Delrio si traduca in verità, a partire da domani (ma Delrio intende che l'Alta Velocità riparerà i treni guasti, i passaggi a livello guasti, le carrozze guaste, le stazioni guaste, semplicemente transitando in loro prossimità e dispensando la magica aura della ricchezza per pochi pagata dai molti?).

martedì 6 dicembre 2016

La riforma è morta. Viva la Costituzione. Tanto i treni erano comunque in ritardo anche quando c'era lui.

Martedì 6 Dicembre, alla stazione di Treviglio, il 10456 delle 7:23 è in ritardo di 5 minuti, il che significa perdere le coincidenze per Milano Centrale alla stazione di Milano Lambrate.
O forse no, perchè alla stazione di Milano Lambrate trovo: il 7:43 per Milano Certosa in ritardo di 20 minuti; il 7:43 per Milano Centrale in ritardo di 5 minuti (ma sono già le 7:49, e il treno non arriva); il treno da Arquata Scrivia delle 7:49 per Milano Centrale in ritardo di 5 minuti; il treno delle 7:53 da Brescia per Milano Centrale in ritardo di 5 minuti; il treno delle 7:54 da Bologna per Milano Centrale in ritardo di 5 minuti.
Alla stazione di Milano Centrale, il 2105 per Verona Porta Nuova delle 17:25 è già saturo alle 17:15, e i passeggeri devono restare in piedi, tra bagagli e zaini e borse.
Perchè, come sanno tutti quanti tranne il gruppo di Ferrovie dello Stato e le sue incarnazioni locali di Trenord, FNM e Trenitalia, questi treni viaggiano abitualmente saturi di lavoratori e studenti. E, nei periodi pre-festivi, si riempiono ulteriormente di vacanzieri, o gente che torna a casa dalla trasferta lavorativa per Milano, famiglie che devono riunirsi, eccetera.
Chissà perchè, i sondaggi promossi da Gibelli Andrea di FNM, o da Sorte Alessandro della giunta regionale lombarda, non portano alla luce simili fatti.
Il treno arriva a Treviglio con 4 minuti di ritardo. A causa dei lavori di "manutenzione e potenziamento" che si protrarranno fino al 10 dicembre, cioè il giorno prima dell'inaugurazione della nuova tratta di Alta Velocità tra Brescia e Treviglio?
Sarebbe bello se Trenitalia, Trenord, FS, RFI o chi per esse ci dicesse esattamente a cosa servono questi "lavori di manutenzione e potenziamento": servono per il servizio ferroviario che loro chiamano "convenzionale", o servono per l'Alta Velocità?
Sarebbe logico e onesto, nel secondo caso, che noi pendolari venissimo rimborsati, per il disservizio e i disagi e i ritardi che stiamo patendo da mesi, dato che noi non paghiamo per l'Alta Velocità, ma paghiamo per il servizio convenzionale, e questo servizio viene erogato male (o non erogato del tutto) a vantaggio di altri soggetti (FS e i FrecciaRossa, che saranno quotati in borsa per arricchire i privati, dopo che noi pendolari abbiamo pagato per ben tre volte la realizzazione delle infrastrutture degli stessi: tasse, biglietti e ora disservizi continui per lavori in corso).
Ma chi potrebbe porsi domande in merito, ed esigere risposte, tutelando noi cittadini?
Di certo non l'assore Sorte "Non Pervenuto" Alessandro. Magari Delrio Graziano, che di recente è stato a Treviglio per festeggiare i lavori dell'Alta Velocità, e non ha speso una parola per il danno che essi causano al servizio regionale. E per qualche motivo abbiamo il sospetto che neanche Renzi Matteo avesse intenzione di farlo, nonostante il giorno 11 dicembre fosse prevista la sua presenza a Treviglio per, guarda un po', inaugurare la nuova tratta di AV.

Al cittadino Renzi Matteo voglio dire che ho votato NO al suo referendum anche per la vergognosa gestione del trasporto pubblico che il suo governo, nella figura del cittadino Delrio Graziano (il ministro-burattino dei trasporti), consente ogni giorno, privilegiando l'Alta Velocità (che Mazzoncini Renato, AD di FS, vuole piazzare in borsa, per far arricchiere i privati che vi investiranno) a discapito dei servizi ai pendolari, che pagano le tasse per manutenere la linea ferroviaria su cui viaggia ANCHE l'Alta Velocità, e ciò nonostante vengono trattati come cittadini di serie Z, assoggettati ogni giorno a ogni genere di disservizio, soprattutto quando i loro miserabili treni regionali ostacolano il passaggio dei Frecciarossa, simbolo della modernità e della ricchezza e dei privilegi dell'elite di potenti e ricchi che a Renzi Matteo sono sempre stati così cari.
Ho votato NO al referendum sulla riforma alla Costituzione, cittadino Renzi, per tanti motivi. Eppure, sono tutti riconducibili a un solo, fondamentale aspetto alla radice del suo modo di pensare, reso emblematico proprio dalla gestione delle Ferrovie dello Stato (e includo in ciò le false promesse di Mazzoncini di dare maggiore attenzione ai pendolari, tutte smentite sistematicamente nelle ultime settimane, ma sfruttate dal cittadino Renzi per farsi bello agli occhi degli altri cittadini).
In questi tre anni, cittadino Renzi, lei ha gestito la cosa pubblica facendo gli interessi dei privati, con manovre descritte come unico modo di rilanciare l'economia, ma che hanno costantemente fallito in questo scopo: ha eliminato l'articolo 18, togliendo i diritti ai lavoratori, e li ha poi sprofondati nella precarietà e nella ricattabilità dei voucher, una benedizione per imprenditori senza scrupoli e per l'Istat (che calcola chi li percepisce come "occupati", falsando le statistiche di cui lei si è beato); ha permesso (voluto) che la gestione dell'acqua potabile finisse in mani private, nonostante il referendum in cui gli italiani volevano il contrario per questo bene comune, e in ossequienza a quel dirigente Nestlè che ha affermato (chissà come mai) che secondo lui l'acqua non è un diritto; ha trasformato la sanità pubblica in un percorso a ostacoli, in cui essere visitati e sottoporsi a esami diventa un'impresa che porta via mesi, spingendo i malati verso il settore privato, mentre la sconcertante cittadina Lorenzin del ministero della sanità invitava le donne italiane (bianche) a fare più figli e in fretta, dimenticandosi de futuro di crescente precarietà (lavorativa, sanitaria, ambientale) a cui vanno incontro le madri e questi stessi figli, grazie alle politiche del suo governo; ha difesso la cittadina Guidi, che dormiva con un rappresentante di lobby petrolifere, e faceva leggi a favore delle compagnie petrolifere, per consentire loro di trivellare gratis in eterno i fondali delle coste italiane, infischiandosene inoltre dei danni ambientali a un territorio già devastato da decenni di sfruttamento; ha trasformato la scuola pubblica in un riflesso di ciò che voleva far diventare l'Italia, alterando la Costituzione per concentrare tutto il potere in poche figure libere da ogni controllo; ha legittimato i comportamenti privi di etica e di morale di gente come il cittadino DeLuca, all'inno di "chissenefrega come, l'importante è avere i voti e il potere"; ha rimosso i giornalisti "scomodi" dalla RAI, per sostituirli con sicofanti che intonano i peana per la sua politica ogni giorno, senza alcun pudore nell'omettere notizie o falsarne i dettagli pur di non dispiacerla; si è alleato con gente eticamrnte e moralmente ripugnante come il condannato Verdini Denis, a cui ha permesso di contribuire a riscrivere la Costituzione; ha rivendicato con strafottenza, arroganza e dispresso di ogni decenza verso i ciittadini persino quel tentativo di fare un favore a Berlusconi, infilato in una manovra di un paio di anni fa da uno dei suoi scagnozzi (la famosa frase "è mia la manina").
E, come dicevo prima, ha permesso ai trasporti pubblici di diventare una macchina per soldi per i privati, simulando un interesse inesistente per il trasporto regionale mentre i suoi complici lavoravano invece per consentire all'Alta Velocità di imporsi ovunque fosse economicamente profittevole, togliendoci il servizio pubblico per cui noi continuiamo a pagare le tasse (proprio come la sanità a cui non abbiamo accesso), senza spiergarci dove vadano quindi a finire questi soldi, che di certo non ci vengono restituiti, ma che sono elargiti nelle cifre di milioni ai tornei di golf (e questo non è certo emerso dalla trasparenza con cui ha operato il suo governo).
Ha presentato il referendum in un solo quesito, invece che spacchettarlo in più argomenti, per consentirci di scegliere cosa approvare e cosa no. Ha presentato un testo del quesito che era pura propaganda. Si è presentato in televisione a mostrare una falsa scheda elettorale per il Senato, tentando di farci credere che la riforma non lo avrebbe svincolato dal voto dei cittadini.
E ha infine avuto, cittadino Renzi, la sconcertante, incommensurabile arroganza di anteporre se stesso al futuro di questa nazione e dei suoi abitanti e dei figli dei suoi abitanti, ponendo il ricatto esplicito di un suo abbandono nel caso il referendum sulla riforma Costituzionale non fosse passato, come se la sua figura di statista fosse una cosa più importante della Costituzione del nostro paese, scritta da persone, dotate di integrità morale, di etica e di civiltà a lei inimmaginabili, a cui lei non è degno neppure di baciare la suola delle scartpe. Una Costituzione che dovrà essere valida ancora fra decenni, quando lei sarà solo un ricordo imbarazzante di uno dei tanti tentativi di trasformare l'Italia in una risorsa al servizio delle agenzie di rating.

Insomma, lei ci ha fatto vedere cosa è possibile fare attualmente, se si è adeguatamente spregiudicati, cinici, miserabili e "violenti", col potere concesso alle istituzioni. E nonostante questo, pretendeva che noi avallassimo una ulteriore concentrazione di poteri nelle mani di un'oligarchia di "amici" come la sua.
E ora mandi pure i suoi leccapiedi in televisione a dire che il voto del NO è stato un "voto di pancia", o di "rabbia", o qualunque altra cosa le venga in mente per deligittimare i cittadini che vogliono partecipare alla vita pubblica e difendere i propri diritti. E ignori invece lo sdegno di questi stessi cittadini, espresso per mesi da voci che lei ha continuamente ignorato, dileggiato, umiliato.

Io lunedì tornerò a prendere il mio treno scassato, affollato e in perenne ritardo, conscio che lei, cittadino Renzi, non solo non ha mai fatto nulla per ovviare a questa situazione, ma non aveva nessuna intenzione di fare mai nulla del genere in futuro, e stava invece lavorando da anni per peggiorarla ulteriormente, con lo scopo finale di far sparire qualunque diritto dei cittadini, salvo quello di non avere servizi pubblici pur continuando a pagare le tasse (tasse, per inciso, che lei ha "abbassato" solo a parole, come erano chiacchiere, fumo e specchi tutte le sue uscite propinateci in questi tre anni).
Tornerò a patire i disservizi e le inadempienze di sempre, dicevo, ma almeno saprò di averle impedito di peggiorare ancora la situazione. E di vantarsene, schernendo, umiliando, insultando e sbeffeggiando un altro settore della nostra società, come ama fare con la sua cricca di benestanti e potenti.

lunedì 5 dicembre 2016

Venerdì 2 e Lunedì 5 dicembre 2016 - il mistero del servizio mancante a prezzo pieno

Venerdì 2 Dicembre 2016, alla stazione Centrale di Milano, il 10914 delle 14:05 da Brescia arriva con 20 minuti di ritardo (come da informazione visiva) che sono 27 minuti di ritardo effettivi.
Il 2099 delle 14:25 per Verona parte con un ritardo di 15 minuti, o almeno così viene annunciato alle 14:30. Alle 14:42, il treno non è ancora partito, per cui il ritardo è di 17 minuti.
Il treno delle 16:25 per Verona Porta Nuova è del famoso modello "moderno" di cui abbiamo parlato, ed è quindi saturo di passeggeri in ogni angolo. Questi nuovi treni sono stati annunciati a inizio 2015 (o forse anche prima: questi annunci avvengono a cadenza semestrale, ma nelle fasce dei pendolari ci sono sempre catorci rattoppati o treni già vecchi come il "Vivalto"), e come già detto su questo blog, sono treni penosamente inadeguati e sottodimensionati, in termini di capienza. E infatti il 16:25, pur non essendo nella fascia critica dei pendolari, è sempre saturo.
Non è tutto: questo treno "moderno" è in realtà composto da due convogli concatenati, ma non comunicanti fra loro (a metà del treno si trovano infatti due carrozze con "motrice", che si collegano, ma non sono intercomunicanti).
Ciò ci pone l'enigma della gestione del personale viaggiante: su quale delle due metà è possibile trovare un ferroviere? E se a noi serve assistenza sull'altra metà? E dove saranno posizionate le guardie giurate di Sorte Alessandro, quelle che dovremo pagare con un aumento del biglietto? E come potranno intervenire sull'altra metà del treno, in caso di emergenza e col treno in moto, o fermo "in buca"?
Dove sono Sorte Alessandro e i suoi sondaggisti, nonchè Trenord e i suoi dirigenti, quando quotidianamente il servizio ferroviario esprime queste realtà raffazzonate e inadeguate? Possibile che costoro campino solo di sondaggi, dichiarazioni ai giornali, e propaganda ostile ai comitati dei pendolari a loro sgraditi?
Quanto (e chi) ci vuole perchè venga finalmente detto che FNM/Trenord stanno fornendo un Milano-Verona composto da due convogli sbattuti insieme alla meno peggio, e ovviamente inadeguati, perchè chiaramente ideati per tratte minori e poco frequentate?

Lunedì 5 Dicembre, alla stazione di Treviglio il 10458 da Brescia delle 7:54 per Milano Greco Pirelli è cancellato. Perchè i treni da Brescia e da Verona continuano a subire disservizi così clamorosi, senza che nessuno commenti o intervenga? E' sempre a causa dei lavori dell'Alta Velocità, che viene prima dei diritti dei cittadini?
Il 10456 da Cremona per Milano Certosa subisce due "buche" nel tragitto per la stazione di Milano Lambrate, e arriva alle 7:53, con 8 minuti di ritardo. Le tre "coincidenze" per Milano Centrale sarebbero perse, se non fosse che ili 2160 da Arquata Scrivia è in ritardo di 5 minuti, il 7:53 da Brescia è in ritardo di 10 minuti, e il 7:54 da Bologna è in ritardo di 10 minuti.
E ci sono lavori in corso su una sola di queste tre linee, giusto? O, almeno, questa è l'unica informazione diffusa nelle stazioni.
Alla stazione di Milano Centrale, alle 14:00, il treno da Mantova delle 14:40 è annunciato con 20 minuti di ritardo.
Il treno 2105 delle 17:25 per Verona Porta Nuova accumula un ritardo di 9 minuti, quando si ferma a Treviglio. E la carrozza su cui viaggio io sprofonda nel buio dopo 5 minuti di tragitto. C'è forse il personale viaggiante che interviene? No, perchè il personale viaggiante non si fa vedere; forse perchè il treno è saturo di passeggeri, e non c'è spazio per muoversi al suo interno.

La cosa singolare di questi ritardi continui è che non vengono compensati con una riduzione del costo degli abbonamenti. Lo stesso vale per il dimezzamento del servizio ad agosto: perchè devo pagare un abbonamento intero, se metà dei treni non c'è?
Forse a Trenitalia sembra logico che, avendo annunciato i ritardi e il cambiamento di orariio in anticipo, non debba risponderne? Può essere: un'azienda privata che pensa al profitto deve trovare ogni cavillo per gabbare l'utente.
Ma Trenitalia e FNM e Trenord non sono aziende private: sono aziende a totale partecipazione pubblica, che si tratti del Ministero dei Trasporti, della Regione, o di loro stesse che si controllano le azioni a vicenda.
E quindi, perchè l'assessore Sorte Alessandro o il suo capo Maroni Roberto oppure il ministro dei trasporti Delrio Graziano (ora impegnato a cercare un nuovo lavoro col Jobs Act?) non dicono nulla in merito?