giovedì 13 aprile 2017

Dopo l'omicidio, i treni di Trenord continuano a fare ciò che fanno da mesi: guastarsi

 Mercoledì 12 aprile 2017, qualcuno ha sentito forse le autorità spendere una parola sulla morte di un passeggero dei treni di Trenord avvenuta martedì? Se sì, fateci sapere.
L'unico effetto rilevato dai pendolari è stato un improvviso eccesso di zelo nel controllo del funzionamento delle porte dei treni, nel pomeriggio di martedì 11, con un accumularsi grottesco di ritardi "di contorno" a una linea già paralizzata
Nella mattinata, il 2090 da Brescia per Milano Centrale arriva con 5 minuti di ritardo, come ormai è la regola su una linea dove il trasporto pendolare deve dare la precedenza ai lussuosi ed elitari treni dell'Alta Velocità. (Ma perchè? Perchè lo ha deciso Trenitalia, calpestando i diritti della maggioranza dei viaggiatori. Con che autorità Trenitalia prende certe decisioni, essendo un'azienda a controllo statale? Dovrebbe essere il ministro dei trasporti a porre la domanda, ma Delrio Graziano nei suoi interventi pubblici si limita a spendersi in impegni per l'Alta Velocità, come se il suo riferimento non fosse il popolo italiano, ma i dirigenti di Trenitalia e i futuri azionisti privati ansiosi di arricchirsi).
Il treno 10803 da Milano Porta Garibaldi per Bergamo arriva con 13 minuti di ritardo: è la regola, per questa linea dove spesso i treni sono vecchi anche quando sono nuovi, la manutenzione preventiva sembra non esistere, e se il treno è solo in ritardo ma non va in fiamme, il passeggero medio deve ritenersi fortunato.
A metà giornata, alla stazione di Treviglio, il 10909 per Brescia ha un ritardo di 13 minuti, e il giià lentissimo treno suburbano da Varese è in ritardo di 10 minuti.
Alla stazione di Milano Centrale, il treno 2069 per Verona delle 13:25 parte con 5 minuti di ritardo, senza nessuna spiegazione. Nonostante l'orario, il treno è saturo di passeggeri, che alla stazione di Milano Lambrate aumentano, e devono farsi tutto il viaggio in piedi. La climatizzazione non funziona, e l'aria è soffocantemente calda.

Giovedì 13 aprile, i miei treni e quelli che incrocio sono regolari. Incredibile, ma è noto che anche un orologio (analogico) guasto ci azzecca due volte al giorno. Perchè non anche Trenord e le società del Gruppo Ferrovie dello Stato, da RFI a FNM a Trenitalia?
Alle 17.58, alla stazione di Treviglio, i treni per Bergamo 24791 e 24793 sono rispettivamente in ritardo di 25 minuti e cancellato. Qualcuno ha parlato troppo presto.
Un annuncio rende noto che i treni per Bergamo subiranno ritardi fino a 40 minuti a causa di un treno guasto tra le stazioni di Verdello e Bergamo.
Purtroppo, nessuna delle notizie di guasti, cancellazioni e morti a causa di treni regionali guasti è bastata per smuovere le "coscienze" delle autorità come l'assessore Sorte Alessandro o dei dirigenti di FNM e Trenord, i quali, nonostante l'esaurimento dei pezzi di ricambio per la manutenzione (gennaio 2017) e la sfascio incessante della flotta ferroviaria, hanno continuato a infischiarsene dei pendolari e a proseguire le loro personali battaglie per il profitto, come la "tolleranza zero" verso gli "evasori del biglietto", combattuta a suon di investimenti (della regione Lombardia, e non di Trenord) in guardie private che non hanno cambiato nulla, se non le quantità di denaro pubblico finite nelle tasche dei privati.




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